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Full text of "MC microcomputer 192"

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delle microgocce di inchiostro a se¬ 
conda di quello che sta stampando. 
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bili, le sfumature ancora più morbide, 
e (ultimo, ma non meno importante) 
la stampa ancora più veloce. E non 
basta: anche testi e grafica sono mi¬ 
gliori, con Stylus Photo 750. 


























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1999 


12 

EDITORIALE 

di Marco Mannaco 

17 

POSTA 


a cura di Rino Nicotra 

28 

NEWS 


a cura di Paolo Cognetti 

64 

ARTE INFORMATICA 


82 


66 


Comunicazione 

globale... 

portatile 



10 ANNI FA 

Sei per sei di Raffaello De Mas> 


68 

72 

76 

82 


PLAYWORLD 

di Francesco Carta 


INTELLIGIOCHI 


di Corrado Gius tozzi 


TECNICA 


di Luca Angelelli 


SPECIALE 

Comunicazione globale...portatile di Andrea de Prisco 




di Franco Paiamaro 

Pegaso DVD Ready di Pierfrancesco Fravoiim 
Centro HL AMD K6-2 400 di Luca Angelelli 
Notebook Asus L7300 di Valter Di Dio 
Fast AV Master Pilot di Bruno Rosati 

WinFax Pro 9 0 di Raffaello De Masi 

PentaZip 4.0 per Windows 95/98 e NT di Raffaello De Masi 

Ulead Phoiolmpact 4.2 di Bruno Rosati 


4 


MCmicrocomputer n. 192- (numerazione editoriale) 




































MUMtatCH»! 




138 OVERVIEW 

Samsung ML-85 plus di Valter Di Dio 

140 RECENSIONI CD-ROM 
Barbie diDinoJorls 

142 ABC 

Tips & Tricks un anno dopo di Raffaello De Masi 


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Centro HL AMD K6-2 400 


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6160 


COMUNICAZIONE GLOBALE... 

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ISSN 1123-2714 


Con un computerino palmare, un telefono 
cellulare e poc’altro, oggi dappertutto 
è finalmente possibile inviare e ricevere fax, 
consultare la posta elettronica o navigare in 
Internet alla ricerca dell'informazione perduta. 
E se invece, a smarrirsi, fossimo proprio noi? 
Niente paura: un piccolo GPS collegato al 
computerino e la "retta via" è subito ritrovata... 


Febbraio 1999 


146 DIGITAL IMAGING 

ImageReady di Raffaello De Masi 

COMPUTER & VIDEO 

152 MP3, SoundVQ e Wave di Bruno Rosati 

INTERNET 

158 Avvisi ai naviganti - Dinosauri di Raffaello De Masi 
160 Le Mailing List di Raffaello De Masi 


164 MATHEMATICA 

Visualizzazione del moto dei pianeti 

a cura di Francesco Romani 


170 DESKTOP PUBLISHING 

Microsoft PhotoDraw 2000 di Mauro Gandim 

176 LINUX 

Arrostire CD con Linux di Giuseppe Zanetti 

182 MACINTOSH 

Aladdm Sprmg Clanmg 2.0 di Raffaello De Masi 

190 AMIGA 

Amiga e l'anno 2000 di Bernardo Innocenti 


Direttore 

Marco Matinacci 


Vicedirettore 

Rino Nicotia 


Assistente di direzione 

Roberta Rotili 


Direzione Tecnica 

Andrea de Prisco - Corrado Giustozzi 


Hanno collaborato: 

Luco Angelelli. Francesco Fulvo Castellano. 
Paolo Cognati!, Francesco Cariò 
Raffaello De Masi, Valter De Dio. 
Piei'rance5co Fravolmi. Mauro Gandini. 

Ilio Geiosa. Bemaido Innocenti, Dino Jori» 
Andrea Montesl, Franco Paiamaro. 

Flancosco Romani. Bruno Rosali, Leo Sorge. 
Giuseppe Zanelti 


Copertina e direzione artìstica 

Paola Filoni 

Grafica o impaginazione 

Adnano Saltarelli. Fabio Della Vecchia 

Fotografia 

Dano Tassa 

Coordinamento produzione 

Giovanna Molinan. Alessandro lisandn 

Pubblicità 

Achille Barbera. Flavia Di Giegono. 

Mima Mai otti, Elsa Rosmini 
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Direttore Responsabile 

Marco Mannacci 


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man 21981 do!3g^ro 1981 - ISSN 11232714 Copv- 
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la catena italiana 
dell’ informatica 


KQNtETE 





SS vi] 5 <D J- 1 Li tìiJ D 


di Marco Marinacci 


M i ricollego all'editoriale del mese scorso che, come 
auspicato, ha prodotto una serie di commenti, sug¬ 
gerimenti, domande da parte dei lettori: alcuni dei 
messaggi pervenuti sono nelle prossime pagine, nella Posta, 
ma credo che sia comunque opportuno dedicare questo spa¬ 
zio ai mutamenti che la rivista sta subendo. Non senza prima, 
naturalmente, ringraziarvi per i vostri contributi. 

C'è un punto che, in particolare, sento il dovere di chiarire 
perché mi sono, evidentemente, espresso in modo non ap¬ 
propriato, tale da generare equivoci Ho scritto che "abbiamo 
preferito diminuire il prezzo 
piuttosto che uniformarci alla 
diffusa tendenza di allegare 
un CD-ROM (pieno di 
software spesso di dubbia 
utilità e provenienza), ci sem¬ 
bra quasi uno specchietto 
per allodole poco indicato per 
il nostro pubblico". Da que¬ 
sta affermazione alcuni han¬ 
no visto trasparire sia un rifiu¬ 
to dì principio nei confronti 
dei CD-ROM, sia la considerazione che "tutti" i CD-ROM alle¬ 
gati alle riviste sono inutili. Non è esattamente quello che vo¬ 
levo dire, ma non credo di poter essere contestato se affermo 
che nelle edicole vi sono molti CD che farebbero meglio a non 
esistere: e sono convinto che, purtroppo, siano la maggioran¬ 
za Non volevo neppure escludere che. prima o poi. si decida 
di affiancare ad MCmicrocomputer un CD, ma semplicemen¬ 
te dire che. in questa fase, ci è sembrata più gradita ai lettori 
una diminuzione di prezzo e che, se ad MC sarà allegato un 
CD, questo dovrà essere di un livello adeguato alla qualità del¬ 
la rivista e non un banale serbatoio di byte 

Un 'altra cosa che mi fa piacere chiarire riguarda le nostre 
intenzioni di affiancare ad MC altre riviste più verticali. Niente 
paura: non vogliamo spogliare MC, ma le cosiddette "nic¬ 
chie " oggi sono cresciute, e crediamo che almeno alcune dì 
esse siano di dimensioni tali da meritare un mezzo dì infor¬ 
mazione dedicato. 

Vorrei darvi infine, per parlare non solo della rivista ma an¬ 
che un po'di informatica, solo alcuni flash: tre. per l'esattez¬ 
za. Tutti nell'ottica di evidenziare ì paradossi del mondo del 
computer, le distorsioni che la stragrande (eccessiva?) diffu¬ 
sione di questo mezzo (e dì Internet) ha portato con sé, e che 
credo che si debbano "combattere ". Non con guerre di reli¬ 
gione. ma con una specie di campagna dì sensibilizzazione 
volta a far prendere coscienza della realtà sìa agli utilizzatori, 
sia ai produttori. 

Uno, indovinate cosa mi ha detto il mìo computer l'altro 
giorno: "si è verificato un errore impossibile da diagnosticare 
e da risolvere ", praticamente "non ci capisco più nulla " Non 
vi dico che programma stavo usando perché non ha impor¬ 
tanza e perché, come ho già detto, non sono in cerca di guer- 

- ' - 


Comunicazione per gii abbonati 


A seguito della riduzione del prezzo di copertina, abbiamo provve¬ 
duto a prolungare l'abbonamento di coloro che risulterebbero pe¬ 
nalizzati dall'averlo sottoscritto al vecchio prezzo. Sull’etichetta di 
spedizione è indicata la nuova data di scadenza 


re di religione. Ma che senso ha? Non era meglio dire "erro¬ 
re" e basta? 

Due, il mondo sta agitandosi intorno all'intasamento di Inter¬ 
net durante la sfilata delle top-model in mutande. Ma vi sem¬ 
bra logico? Invece la Ferrari, quest'anno, ha decìso (giusta¬ 
mente) di non trasmettere in diretta sul suo sito la presentazio¬ 
ne della nuova formula 7. che l'anno scorso aveva a sua volta 
creato problemi a mezzo mondo E ' stata inventata la televisio¬ 
ne, per queste cose! Funziona molto meglio e non reca danni 
a nessuno. 

Tre, poco fa un notiziario 
televisivo ha detto che negli 
Stati Uniti un azienda sta di¬ 
stribuendo dei PC (credo die¬ 
cimila) gratuitamente, con 
tanto di accesso a Internet, a 
persone disposte a veder ap¬ 
parire periodicamente mes¬ 
saggi pubblicitari sul proprio 
monitor. Devono prima com¬ 
pilare un questionario, affin¬ 
ché sia possibile determinare quali messaggi propinare loro 
Vi piace? Se tutti facessero così ', chi venderebbe computer? 
Mi viene un 'idea. Perché non replicare il meccanismo, re¬ 
galiamo tutto ciò in cui è possibile inserire spot pubblicitari o 
scritte: non resterà nulla da comprare, salvo inserzioni pubbli¬ 
citarie su oggetti regalati. 

E' passato qualche giorno da quando avevo cominciato a 
scrivere queste note . e cosi i flash sono diventati quattro, Il 
telegiornale, infatti, ci spiega che nella casa del prossimo mil¬ 
lennio Il frigorifero sarà intelligente, e deciderà da solo quan¬ 
do deve fare la spesa, Bene, quando tutto ciò che ci circonda 
sarà "intelligente ", avremo la liberta (o il dovere) dì essere 
cretini noi. Forse faremo alcune cose stupide, ma tanto non 
ce ne renderemo conto 

Che bello sarebbe un mondo in cui i computer stessero al 
posto loro, limitandosi a funzionare senza prendere iniziative 
che potrebbero non essere le migliori, visto che una volta ci 
insegnavano (e insegnavamo) che i computer NON sono in¬ 
telligenti, ma solo "obbedienti " se opportunamente program¬ 
mati. .. e che bello se ogni mezzo venisse usato per il fine per 
il quale è stato inventato... telefono, televisione, Internet. 

Ma cosa serve per realizzare tutto ciò? Semplicemente, 
cultura Una volta la chiamavamo alfabetizzazione informati¬ 
ca, ora sembra che il mondo abbia deciso che tutti siamo al¬ 
fabetizzati. Ma siamo ad una nuova torre di Babele, in versio¬ 
ne terzo millennio: se uno sa e uno non sa. ma 
tutti e due credono che colui che non sa sappia, i 
due non si capiscono. Se invece uno sa e uno no, 
ma tutti e due sanno che uno dei due non sa. è 
molto meglio. 


MCmicrocomputer passa alia Pluricom srl 

La ristrutturazione della Techmmedia srl In liquidazione e ormai in 
fase finale. Quale temporaneo compagno di viaggio in questi lun¬ 
ghi e travagliati mesi di transizione, il Liquidatore augura alla neo¬ 
nata Pluricom srl la miglior fortuna quale casa editrice, dal prossi¬ 
mo mese, di MCmicrocomputer. In bocca al lupo a tutto lo staff 

Filippo Varazì 


La torre 
di Babele 



12 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 













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MALEDETTE 
PROTEZIONI 
(PER GU ONESTI) 

Ma vi sembra possibile che nel 1999 la 
CTO si rifiuti di riprendere un gioco su 
CD ROM solo perche protetto? A me non 
va il fatto che sia protetto, e non stava 
scritto da nessuna parte; perlopiù volevo 
utilizzarlo su un calcolatore privo di CD, 
copiandolo su un altro supporto magneti¬ 
co. Il negoziante, mio amico, dapprima 
me lo vendeva affermando la possibilità 
di copiarlo, poi. incredulo, mi offriva ■ 
bontà sua - un semplice accredito per 
l'acquisto di altro materiale. La CTO, inter¬ 
pellata, dice che non è sua politica sosti¬ 
tuire prodotti funzionanti, Morale: alla lar¬ 
ga dai prodotti distribuiti dalla CTO. 

Mi chiedo se anni di letture di MCmi- 
crocomputer mi hanno abituato male o se 
comprato un programma originale uno se 
lo debba tenere a forza, anche se non ri¬ 
spondente a "certi " requisiti. 

Memore di antiche battaglie condotte 
da MCmicrocomputer, vorrei conoscere il 
vostro parere. O forse devo far causa alla 
CTO per riavere I miei soldi? 

Vi prego di rispondermi nella mia MBX 
al più presto, fosse anche per pura curio¬ 
sità. visto che ormai ho capito che di soldi 
non se ne parlerà più. 

Piernicola Comuniello 

U hm... avete un po' ragione tutti, e un 
po' torto tutti. Uno vuole un videogio¬ 
co e, correttamente, decide di comprarlo 


(anziché rubarlo). Bene. Ma ha un compu¬ 
ter senza CD (strano, a dire il vero: i vi¬ 
deogiochi moderni funzionano, in mag¬ 
gioranza, solo con computer moderni e i 
computer moderni senza CD praticamen¬ 
te non esistono, giusto alcuni portatili). 

Per qualche ragione, comunque, vuole 
usare il gioco senza dover inserire il CD (e 
in questo non c'è niente di strano) e allo¬ 
ra, giustamente, chiede al negoziante se 
è possibile. E qui c'è il primo errore: il ne¬ 
goziante risponde di si. Ma il maledetto 
programma è protetto e non gira senza 
CD: il negoziante ha sbagliato, doveva di¬ 
re “non lo so" se voleva scaricare la re¬ 
sponsabilità all'acquirente, Adesso è il ne¬ 
goziante che deve riparare: in realta, però, 
è disposto a farlo purché l’acquirente non 
pretenda i soldi ma si accontenti della 
possibilità di impiegare la somma per l'ac¬ 
quisto di altro materiale. Ma il cliente non 
è d'accordo e rivuole I soldi, e in realtà 
dovrebbe essere accontentato se è vero 
che aveva chiesto se il programma era 
protetto prima di acquistarlo e gli era sta¬ 
to risposto di si (il negoziante forse non 
vuole perché rimborsare è contabilmente 
più complicato). La CTO è del tutto logico 
che non abbia alcuna intenzione di sosti¬ 
tuire Il prodotto, fermo restando che le si 
potrebbe chiedere di evidenziare sulla 
confezione II fatto che il prodotto sia pro¬ 
tetto. E fermo restando che le protezioni 
sono effettivamente una cosa odiosa, se 
non altro perché riescono a dare troppo 
piu fastidio a chi non ruba che a chi ruba, 
anzi incoraggiano i ladri professionisti 
(perché possono vendere programmi 
sprotetti). 

Una soluzione pragmatica potrebbe es¬ 
sere quella di non restituire il programma 
al negoziante e tenerlo, ma cercare (su 


Internet ormai si trova tutto) una patch 
che annulli la protezione, se non addirittu¬ 
ra direttamente il programma non protet¬ 
to. Attenzione, non è una cosa proprio or¬ 
todossa... da mettere in pratica solo se il 
programma in versione originale è stato 
acquistato: dal punto di vista legale non si 
è esattamente a posto, ma si hanno di 
certo tutte le attenuanti e soprattutto dal 
punto di vista etico si può stare in pace 
con la propria coscienza (il produttore ha 
avuto i suoi soldi). 

Sia ben chiaro, non ho alcuna intenzio¬ 
ne di giustificare o incoraggiare il furto di 
programmi, tutto questo vale se... è la 
verità. Se per caso, ma per caso, cerchia¬ 
mo un programma non protetto per pas¬ 
sarlo all'amico che ce ne ha passato un 
altro, beh ricordiamoci che questo non si 
deve fare. 

Marco Marinacci 


li... FAVOLE 

di De Masi 


Spett. Direzione di MCmicrocomputer, 
da oltre un decennio sono un affeziona¬ 
tissimo vostro lettore, e proprio per que¬ 
sto mi spiacciono le critiche, ma ora mi 
sto disaffezionando alla rivista. 

In particolare, siete proprio sicuri che 
tutti i lettori siano interessati alle vicende 
di Atripalda? E che tutti i lettori approvino 
che spesso un buon terzo del l'articolo sia 
relativo a vita, amori e aneddoti del redat- 

conimua a pag 18 


Comunicazione per i lettori e gli operatori 

Technimedia srl in liquidazione 

E' in atto una ristrutturazione della nostra società editrice, la Techni¬ 
media, che porterà alla separazione operativa delle diverse linee di 
attività. 

Per questo motivo la Technimedia ha deliberato la propria messa in 
liquidazione volontaria, nominando liquidatore il dottor Filippo Va- 
razi. 

Precisiamo, anche a seguito della circolazione di alcune voci spiace¬ 
voli e lesive, che non si tratta di liquidazione coatta, né di ammini¬ 
strazione controllata ma semplicemente di un atto volontario e op¬ 
portuno per motivi tecnici. 

La pubblicazione di MCmicrocomputer prosegue regolarmente e 
cosi tutti i rapporti in essere (abbonamenti, inserzioni), senza che 
sia prevista alcuna interruzione 

Marco Marinacci 


Scrivete a MCmicrocomputer! 

Per scriverci avete a disposizione sia la posta tradi¬ 
zionale (Via Carlo Perrier 9, 00157 Roma) sia il fax 

della redazione (41892486), sia l e-mail, all’indirizzo 
|mc.posta<gmclink.iT| Ogni giorno i messaggi vengo¬ 
no girati alle persone di competenza, per cui vi consi¬ 
gliamo di indirizzarvi alla casella della redazione piut¬ 
tosto che a quella dei singoli redattori E' più sempli¬ 
ce per voi e, anche se sembra strano, per noi E' 
difficile che riusciamo a fornire risposte private (quin¬ 
di non inviate francobolli o buste affrancate): per le e- 
mail qualche volta succede. Voi provate, basta che 
non vi offendiate se non vi rispondiamo .. Vi assicu¬ 
riamo comunque che leggiamo tutta la corrisponden¬ 
za e teniamo nella massima considerazione ciò che ci 
viene segnalato. 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


17 





















segue da pag 17 


tore. a scapito del contenuto tecnico? 
Molto cordialmente. 

Michele Benvegnù. Venezia 

C arissimi Marco e Andrea, dalla posta 
è stata redlretta a me questa lettera 
di un lettore che già diverse volte mi ha 
scritto, per motivi diversi, essenzialmen¬ 
te per farsi aiutare in qualcosa Ed ho 
sempre risposto con il massimo della 
cortesia e disponibilità 
Ritengo di non essere la persona più 
adatta, in questo caso, a replicare, e que¬ 
sto è il motivo per cui la trasferisco a voi, 
Un'unica precisazione, per la cronaca Si 
tratta del primo caso dopo 174 (conser¬ 
vo, con grande immodestia e vanita, tut¬ 
te le lettere di elogio che ricevo). Scusa¬ 
temi se stiamo perdendo un lettore (me 
ne dispiace davvero, non 6 retorica); ma, 
come dicevo con Andrea, non e riuscito 
ad essere universale Leonardo da Vinci, 
figuriamoci un Raffaello De Masi qualsia¬ 
si. 

Mi sembra, di converso, opportuno ac¬ 
codare, per vostra conoscenza, mia grati¬ 
ficazione (devo essere sincero, se do¬ 
vessi dire che la lettera non mi ha tocca¬ 
to sarei un bugiardo) e ove ce ne fosse 
bisogno, a questa mia quelle di due altri 
lettori che mi sono giunte praticamente 
contemporaneamente (a distanza di due 
ore due in un giorno, perbacco I) e che la 
pensano in maniera differente. 

Raffaello De Masi 

Carissimo sig De Masi. 

• in questi giorni di tranquillità festiva, in¬ 
terrotta solo dai botti dei figli dei miei vi¬ 
cini, ho potuto almeno per una volta leg¬ 
germi tranquillamente la mia rivista di 
informatica preferita. 

Da sempre leggo, mi sia concesso il 
termine, golosamente I Suoi articoli. 
Chiariamo subito che, purtroppo, sono 
uno schiavo dell'infernale Bill e quindi del 
Mac ne so poco o niente, ma leggo co¬ 
munque sempre anche l'introduzione de¬ 
gli articoli riguardanti il software o 
/'hardware del Mac 

Il Suo humor è veramente grande e mi 
diverte un mondo vedere che c'è un 
esperto che descrive I nuovi programmi 
software appena usciti od i nuovi conge¬ 
gni hardware con leggerezza briosa, sen¬ 
za sconfinare nel tedio e nella saccenza 
che è bagaglio dei suoi colleghi, qualcu¬ 
no purtroppo anche di MCmicrocompu¬ 
ter 

E' riuscito, a creare dei miti: Atripalda, 
Suo paese natale e residenziale (ma esi¬ 
ste davvero me lo ha confermato un mio 
collega con i genitori residenti ad Avelli- 

18 


no). Sua moglie, una santa martire con la 
mania del telefono e dotata, credo, di 
tanta pazienza, i Suoi amici del coro delle 
serenate ed altri ancora, compresa Sua 
Figlia Anja. 

Ma lo scopo iniziale di questa mia maiI 
epifanica sarebbe stato un altro al mo¬ 
mento che i'ho iniziata, ma poi la penna 
o meglio la tastiera è andata per altri lidi 
ed è ora quindi di ritornare al dunque. 

Ieri sera ho cercato nell'indice di MC- 
microcomputer l'articolo che ha scritto 
sul "favoloso" software Golzilla 3.2" 
che spinto dalle sue righe due sere pri¬ 
ma avevo scaricato dalla rete. Non ho 
ancora afferrato bene la sua utilità o for¬ 
se, più onestamente, come farlo funzio¬ 
nare (omissis - chiede informazioni circa 
il pacchetto Golzilla e Pegasus Mail) iper- 
garantito come il miglior software free di 
posta. Lei che ne pensa? 

Termino qui, mia moglie mi sta urlan¬ 
do dalla cucina che è pronta per uscire 
quindi debbo terminare questa e-mail, in¬ 
viarla e spegnere il computer. 

Tantissimi auguri per un felice 1999 

P.S. lo scrittore I. Asimov non gode 
troppo della Sua simpatia o sbaglio? 

Giorgio Mazzoni 

Gentile De Masi, suo affezionato letto¬ 
re, nonché sfegatato utente Mac, appro¬ 
fitto dell'occasione per esprimer Le la 
mia solidarietà verso la sua cristiana ras¬ 
segnazione nei confronti di sua moglie e 
del suo spietato aguzzino AdP 

A Lei vanno i miei migliori auguri di un 
proficuo anno nuovo Rimango, comun¬ 
que, a sua disposizione per incrementare 
la sua enciclopedica conoscenza di mac¬ 
chiette, battute, sketch a sfondo tragi-co¬ 
mico. 

Regards. 

P.S. Nel caso questa missiva venisse 
intercettata dalla sua stimata consorte, 
vorrei ritrattare tutte, le affermazioni fin 
qui esposte. 

Giuseppe De Maso 

Scusate per l'invasione e il disturbo Mi 
farebbe piacere sapere cosa ne pensate. 

Lello De Masi 

C he vuoi pensare... Il problema si por¬ 
rebbe se, come il lettore ipotizza, 
questo andasse a scapito del contenuto 
sostanziale degli articoli: ma cosi non è, 
e se non ci fossero le... divagazioni di 
costume gli articoli sarebbero semplice- 
mente poche righe più corti... 

m.m. 


MC... 
OK così! 


Complimenti vivissimi a tutta la redazio¬ 
ne di MCI II 

La nuova veste è davvero accattivante. 

Un rinnovamento, un alleggerimento e 
una riduzione di prezzo che ci volevano 
proprio! 

Di nuovo, congratulazioni! 

Luca De Berardinis ■ Nereto (Teramo) 

Sono Luciano Ferrari, Vostro lettore da 
numerosi anni. Innanzitutto Vi faccio i 
complimenti per l'ottima rivista. 

Sono utente di computer Amiga dagli 
esordi., volevo ringraziarvi per aver man¬ 
tenuto in vita lo spazio dedicato a tale 
computer nella Vostra "nuova " rivista. 

Cordiali saluti 

Luciano Ferrari, Sesto S. Giovanni 

Sono Danilo Rigon, un vostro soddisfat¬ 
to abbonalo, la mia principale attività è la 
ceramica, da oramai dodici anni appassio¬ 
nato di computer, per due anni ho colla¬ 
borato con un importante provider della 
mia provincia (VI), per la realizzazione di 
un sito Internet. Queste due cose ma so¬ 
prattutto il continuo aggiornamento che 
ho potuto avere tramite MCmicrocompu- 
ter hanno fatto si che quest'anno ho aper¬ 
to una nuova attività di servizi Internet 

Spero che mi vada bene, comunque vi 
ringrazio ancora perché penso che senza 
il vostro apporto non sarei mai arrivato ad 
un tale risultato. 

Saluti 

Danilo Rigon 

Se avete tempo visitate il mio primo si¬ 
to Int ernet, anche se non è a ncora termi¬ 
nato: pttp://www.ceramicslH grazie! 

MCmicrocomputer. tutto il resto è invi¬ 
dia! 

Ho appena comprato la nuova rivista 
meno spessa ma anche meno cara. 

Voi fate quello che volete (altre riviste * 
settoriali, vedi editoriale) tanto io com¬ 
prerò solo e solamente MCmicrocompu¬ 
ter fino alla chiusura mia o vostra (-: 

Che dire ancora, da semplice appassio¬ 
nato informatico non mi sento in grado di 
"Insultare "- vedi sempre editoriale - al¬ 
cunché. 

A me va bene quello che scrivete, quel¬ 
lo che pubblicate e i vostri progetti: cre- 
contlnuaapag 20 

MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 







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de che vogliono incrementare gli affari e ottimizzare il lavoro traen¬ 
do beneficio dalla rete. BIP come connessione fiat con una linea 
ISDN per tutta la rete aziendale; BIP come opportunità di mettersi in 
mostra nella grande vetrina del mondo con un proprio indirizzo In¬ 
ternet; BIP come 5/10 caselle di posta elettronica personalizzate e 
gestibili direttamente dall’azienda. E in piu, BIP come garanzia di un 
provider presente da 12 anni sul mercato con una rete capillare che 
consente l’accesso da oltre 110 città d’Italia; supporto tecnico e as¬ 
sistenza; massima fluidità dei collegamenti; sicurezza... Potremmo 
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segue Oa pag 18 


sco con voi ed imparo. 

Siete troppo forti ma soprattutto com¬ 
petenti, moooito competenti 

Non mi abbonerò mai (a mie spese 
eh! eh!) perché è troppo bello andare in 
moto all'edicola e chiedere ■ è uscito MC- 
microcomputer? ■ Sono i piccoli piaceri 
mensili della vita A proposito: nei vostri 
progetti perche non inserire quello di fare 
degli articoletti di tipo ABC sul VRML? 
Secondo me è un argomento molto inte¬ 
ressante e attuale, leggi ■ speciale sche¬ 
de grafiche 3D ■ 

Un cordiale saluto e buon lavoro da 
parte di 

Riccardo Badenchini. Torino 

PS VRML non è Tacronimo di ■ voglio 
rimanere molto lontano - come dice un 
amico, bensì., beh adesso non esageria¬ 
mo con i complimenti (-: 

Finalmente! 

Cosa? 

Finalmente vi scrivo! 

Ebbene si ragazzi (posso permetter¬ 
mi?), il numero piu vecchio di MC che mi 
ritrovo in casa è del 1986 eppure vi scrivo 
solo oggi. CI voleva l'avvento dell'Euro 
per farlo?Chissà... 

Da tempo volevo farmi sentire, ne ho 
avute tante di occasioni... sempre per 
manifestarvi il mio appoggio e farvi i miei 
complimenti... Ma ieri lo shock in edicola 
è stato più forte del solito e non sono riu¬ 
scito a tacere! 

MC esposto in orizzontale, posso ap¬ 
prezzare solo la variazione di prezzo... feli¬ 
ce, incuriosito e. a tratti, impaurito, pren¬ 
do in mano il 191 Non è diminuito solo 
il prezzo cosa é successo ? 

Mi faccio il bucato da solo in casa e mi 
é successo di restringermi qualcosa ma 
non mi si era mai ristretto un mio mensi¬ 
le preferito! 

Avidamente lo sfoglio con sollievo 
noto che le pagine in meno sono princi¬ 
palmente quelle di pubblicità . Bene 
Fammi controllare se I contenuti resta¬ 
no ... Nell'editoria tutti si lamentano del 
costo della carta, degli aumenti vari... e 
questi calano il prezzo della rivista e 
smettono di far pubblicità... dov è il mira¬ 
colo? 

Non lo so., e forse non voglio saper¬ 
lo.. affari vostri. Fatto sta che MC resta 
praticamente tal quale nei contenuti. e 
io non posso esser altro che felicissimo 
che trovare il mio amato mensile sempre 
uguale ma a minor prezzo e alleggerito di 
tanta pubblicità... 

Parlate di ristrutturazione e di 'settoria- 
lizzazione ", Ok. è un bene "specializzar¬ 
si ", serve a non essere dispersivi ma 
spero di non esser costretto in futuro ad 


andare in edicola e comprare quattro 
mensili da 7.000 lire anziché uno da 
9000, non potrei permettermelo. . e sce¬ 
gliere sarebbe triste, difficile e doloroso 
Questo in sostanza è il mio unico timo¬ 
re. MC è sempre stato molto completo 
per accattivarmi, non vorrei che diven¬ 
tasse un po ' più "settoriale " e popolare 
mi dispiacerebbe. 

Teneteci ancora Informatici!! 
lo sono Alessandro, studente 22enne 
di ingegneria informatica a Pisa, vostro 
lettore dal 1986 Lettore soddisfatto 
A presto, e un grazie grande a tutti 
voi... una bella famiglia della quale a 
chiunque farebbe piacere far parte 
A presto, ciao 

Alessandro Cucca 

L e classiche... poche ma sentite parole 
Grazie 1 

m.m. 


La nuova MC: 

I CONSIGU DEI LETTORI 


Sono un vostro lettore da molti anni e 
vi scrivo per la prima volta per esprimere 
le mie considerazioni sul recente rinnova¬ 
mento della rivista. Ovviamente ho accol¬ 
to con favore (e con un po' di sorpresa) la 
riduzione del prezzo, anche se la prima 
impressione è stata quella di un eccessi¬ 
va riduzione delle pagine 
Secondo me. il punto di forza di MC è 
l'elevato numero di argomenti trattati, 
quindi non solo hardware e software, ma 
anche rubriche un po "alternative " come 
Intelligiochi. Mathematica e Arte&lnfor- 
matica Questa impostazione della rivista 
è molto valida, quindi dovrebbe essere 
mantenuta Ciò che cambierei legger¬ 
mente è il modo di fare le prove dei PC. 
che (ad esclusione di quelle sui portatili) 
mi sembrano diventate un po banali, nel 
senso che il giudizio è sempre ottimo e 
raramente emergono critiche Inoltre i 
computer provati sono spesso delle solite 
marche, mentre sarebbe opportuno pren¬ 
dere in considerazione anche marche di¬ 
verse Per migliorare le recensioni dei PC. 
si potrebbero fare prove comparative (co¬ 
me ad esempio per le stampanti) e pub¬ 
blicare i risultati di alcuni benchmarck fra 
quelli che indicano le prestazioni reali del 
sistema, come la Suite di MC e i Frame 
rate dei giochi 3D Si potrebbe dare inol¬ 
tre ancora piU spazio agli articoli sulla tec¬ 
nica (come quelli sui -microprocessori). 


Essi sono infatti piU utili rispetto alle pro¬ 
ve dei PC perché hanno validità generale 

Sono sempre molto interessanti le 
news, anche se con una piccola pecca il 
prezzo dei prodotti citati non viene quasi 
mai indicato, mentre sarebbe molto utile 
avere almeno un 'indicazione generica. 

Trovo ottima la metodologia di prova di 
stampanti e scanner, basata cioè su pro¬ 
ve comparative tra piU prodotti e test per 
misurare le prestazioni con precisione. 
Spero che prove simili siano estese an¬ 
che ad altri prodotti A proposito di stam¬ 
panti, sarebbe utile indicare direttamente 
il costo per pagina (a colori e in B/N) che 
costituisce un parametro fondamentale 
per la scelta. Infine mi piacerebbe che tra 
gli argomenti trattati ci fosse anche quello 
delle reti, con articoli di vario tipo su 
hardware, software, standard disponibili, 
protocolli, ecc. 

Grazie dell’attenzione e buon lavoro! 

Guido Santi 

Caro direttore, cara redazione, questa vol¬ 
ta devo proprio scrivervi! 

Vi leggo dal 1992, anno in cui ho acqui¬ 
stato il mio primo PC. Da allora la vostra 
(o nostra.. .) rivista, sebbene in continua 
evoluzione, non ha mai subito radicali 
cambiamenti di impostazione, tutt aI più 
qualche modifica estetica, più o meno az¬ 
zeccata, alla grafica o alla testata. Questa 
volta invece mi sembra che la "cura " sia 
decisamente radicale. Non posso fare a 
meno di dirvi come la penso e di chieder¬ 
vi alcuni chiarimenti 

I complimenti che vorrei farvi sono si¬ 
mili a quelli di tanti altri lettori, quindi li sal¬ 
to senz'altro La prima impressione avuta 
dalla nuova MC è decisamente positiva. 
La rivista non mi sembra affatto snaturata 
e direi che nel futuro ci si potrà attendere 
la solita competenza e completezza di 
informazione La diminuzione delle pagi¬ 
ne pubblicitarie è decisamente gradita, 
cosi come il ritocco al prezzo di copertina. 

Fine dei commenti positivi. Tutto il re¬ 
sto è una richiesta di spiegazioni (spero 
non troppo polemica e di interesse an¬ 
che per gli altri lettori) Da qualche tem¬ 
po a questa parte avete cambiato molte 
cose e non sempre, a mio avviso, ne 
avete dato esaurienti spiegazioni, nono¬ 
stante in precedenza aveste sempre so¬ 
stenuto con fermezza la linea editoriale 
del momento, a volte anche in contra¬ 
sto con l'opinione di alcuni lettori, addu- 
cendo come ragione principale, se non 
ricordo male, la vostra intenzione di es¬ 
sere una fonte di informazione il più 
possibile attendibile e di evitare ad ogni 
costo qualsiasi genere di sensazionali¬ 
smo che può soltanto accrescere la 


20 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 







confusione del pubblico. 

A questo punto (precisando subito che 
queste due vostre caratteristiche non mi 
sembrano affatto scomparse) mi vengo¬ 
no in mente alcune domande: 

1) Avete sempre sostenuto con estre¬ 
ma fermezza che la data di uscita di un 
mensile di informatica personale che si ri¬ 
spetti non può che essere a fine mese, a 
meno che non si voglia chiamare p. es. di 
Febbraio un numero che riporta in realtà 
notizie del mese precedente. Ragiona¬ 
mento difficilmente confutabile... Un bel 
giorno (non ricordo più esattamente 
quando questo sia successo, forse un 
paio d'anni fa) MC ha preso ad uscire in 
edicola non più tardi del 10 di ogni mese 

Potrei saperne il motivo? Ne approfitto 
anche per chiedervi lumi sul futuro MC di 
Gennaio è uscito intorno al 25 del mese: 
si è trattato di un ritardo del distributore 
locale di Genova, di un vostro ritardo di 
chiusura della nuova rivista, o di un ritorno 
alla vecchia linea? 

2) Personalmente non ho nulla contro 
le prove "a confronto " nelle quali si esa¬ 
minano le caratteristiche di un gran nu¬ 
mero di oggetti simili, specie se, come 
nel vostro caso, il "gran numero " è in 
realtà abbastanza ridotto e lo stile della 
prova rimane il vostro solito, senza ndursi 
ad un elenco di numeri a volte difficilmen¬ 
te comprensibili. Tuttavia mi sembra (e in 
qualche occasione l’avete sostenuto an¬ 
che voi) che articoli di quel genere limitino 
notevolmente l'interesse della rivista, per 
coloro che in quella data occasione non 
sono interessati all'acquisto di un certo ti¬ 
po di oggetto. Dall'ultimo editoriale mi 
sembra di capire invece che in futuro arti¬ 
coli di questo genere saranno costante- 
mente presenti... 

3) Avete affermato l'intenzione di snelli¬ 
re la rivista a scapito di argomenti specia¬ 
listici che in futuro verranno trattati da 
nuove apposite pubblicazioni. Ma MC è 
bella proprio perché vi si tratta qualunque 
argomento .. Che cosa scomparirà? 
Quante nuove testate nasceranno? Da 
qualche parte, non ricordo dove, vi mo¬ 
strate abbastanza scontenti del fatto che 
le pubblicazioni di tipo informatico in Italia 
siano oltre il centinaio. Non vi state con¬ 
traddicendo? 

4) Infine: 194 pagine contro 290 (nume¬ 
ri di Gennaio e Dicembre): la nuova rivista 
è circa il 67% della precedente. Pagine 
non pubblicitarie: 162 contro 217 SI, MC 
è un po' dimagrita , Pagine pubblicitarie: 
32 contro 73. Il 43% di prima, meno della 
metà. Evidentemente la riduzione di due¬ 
mila lire del prezzo di copertina sommata 
alla riduzione di incassi dagli inserzionisti 
è compensata dal minor costo di una rivi¬ 
sta che ha un centinaio di pagine in me¬ 


no.. Solo che la cosa non mi toma poi 
tanto: 22% in meno sul prezzo di vendita, 
57% in meno dagli inserzionisti, circa il 
34% di pagine in meno. E poi parte dei 
vostri costi saranno fissi, non dipenderan¬ 
no dal numero di pagine. E ci sono le co¬ 
pie non vendute che sono una perdita 
netta Insomma, non sono esperto di co¬ 
sti editoriali, quindi chiedo lumi a voi: sta¬ 
te guadagnando meno o eravamo noi che 
prima spendevamo troppo? 

Chiedo scusa per la lunghezza Spero 
solo che come già detto, tutto questo 
possa essere di interesse anche per altri 
lettori: sarei veramente felice di una vo¬ 
stra risposta 

Continuate cosi. Rinnovo complimenti 
ed impressioni positive e vi auguro buon 
lavoro 

Cordiali saluti. 

Alessandro Castagnini 

Spente Redazione. 

Vi compravo da qualche mese perché 
Vi apprezzavo tantissimo. Avevo trovato 
finalmente una rivista d’informazione sen¬ 
za doppi o tripli CD-ROM o altri gadget 
che non si accontentava di essere un 
semplice catalogo di sogni proibiti '' ma 
cercava di allargare l'orizzonte al "mondo 
esterno". Poi ho comprato il numero di 
Gennaio. Una bella cura dimagrante, non 
c'è che dire! In questa ristrutturazione - 
pur necessaria - vedo perù luci e ombre. 
Positiva la riduzione del prezzo e del pe¬ 
so. ma spero non sia il preludio a una pa¬ 
rabola discendente molto simile a quella 
di un altra gloriosa e autorevole rivista 
d'informatica che non Vi nomino per sca¬ 
ramanzia Mi sembra che si sia allargata 
la sterile "vetrina " dei prodotti fini a se 
stessi (tuttavia sull'Acer Extensa 712TEV 
vorrei fare un pensierino...). Mancano del 
tutto gli articoli, molto interessanti, su In¬ 
ternet e sulla 'Netiquette''. In netto calo 
la pubblicità, tutto sommato un brutto se¬ 
gno Crisi vostra o crisi del settore, causa¬ 
te entrambe da eccesso di concorrenza? 

Vi comprerò finché uscirete, e spero di 
comprarvi ancora a lungo, ma francamen¬ 
te avrei preferito una rivista piu panora¬ 
mica " e meno appiattita sui puri prodotti. 

Cordiali saluti 

Giovanni Romano 

C ome sempre vi ringraziamo per i vostri 
consigli. Concordiamo in larga misura 
sul contenuto delle vostre lettere e fare¬ 
mo il possibile per procedere nella dire¬ 
zione che ci indicate e che, per inciso, 
coincide con le nostre intenzioni 
E' impossibile rispondere punto per 
punto, ma vi confermiamo che MC non 


vuole snaturarsi, non vuole ridursi né ad 
una banale vetrina né ad uno sterile elen¬ 
co di numeri. L'impostazione filosofica ri¬ 
marrà la stessa, ma in modo da adeguar¬ 
si, anche se nei limiti ragionevoli, a quelli 
che comunque sono gli orientamenti del 
mercato. 

Questo numero di febbraio sarà In edi¬ 
cola fra il 15 e il 20 del mese. La data di 
uscita sarà anticipata, nell'arco dei prossi¬ 
mi numeri, in modo da riportarla all'Inizio 
del mese o alla fine del mese preceden¬ 
te: confermo che il "nome" del mese ri¬ 
portato sulla rivista è in teoria un fatto po¬ 
co essenziale, perché l’importante è l'ag¬ 
giornamento delle informazioni all'interno: 
ad esempio, sul Pentium III trovate più 
informazioni che su una rivista già in edi¬ 
cola e denominata ugualmente febbraio, 
semplicemente perché chi esce prima 
"chiude" prima il giornale Ma, pur non 
essendo una cosa del tutto logica, la 
maggior parte del mercato preferisce gio¬ 
care sull'anticipo del nome, e si vedono 
addirittura riviste che escono prima del 15 
con il nome del mese successivo Una ri¬ 
vista che va in edicola il 10 va considerata 
quella del mese dopo che esce venti gior¬ 
ni prima o piuttosto quella del mese pri¬ 
ma che esce dieci giorni dopo? A volte ci 
viene voglia di "battezzare'' MC con il no¬ 
me di due mesi dopo, signori, state leg¬ 
gendo MC di aprile! 

Le testate che nasceranno non "canni¬ 
balizzeranno" MC, ma avranno piuttosto 
la funzione di completarla nei settori più 
specifici, dei quali MC continuerà comun¬ 
que ad occuparsi mantenendo il ruolo di 
rivista "panoramica" 

Infine, pur non escludendo a priori di al¬ 
legare CD-ROM alla rivista non vogliamo, 
effettivamente, puntare sulla caccia al let¬ 
tore abbacinato da dischetti luccicanti. 

Non sappiamo, in questo momento, se 
MC in futuro avrà un CD: ma se lo avrà, il 
CD dovrà avere un contenuto che ne giu¬ 
stifichi l'esistenza. 

In pratica. MC non vuole tradire i suoi 
lettori più affezionati, ma., neppure tra¬ 
scurare il resto del mondo E questa è in¬ 
direttamente una risposta alle considera¬ 
zioni del lettore che.. ci faceva i conti in 
tasca: fermo restando che non è corretto 
paragonare un numero di dicembre con 
uno di gennaio, e che semmai il paragone 
andrebbe fatto su base media, la nostra 
scelta di puntare su un numero di pagine 
inferiore e un prezzo inferiore deriva dal 
fatto che un prodotto di questo tipo sem¬ 
bra gradito ad una maggiore quantità di 
persone! 

Marco Marinacci 

continua a pag. 22 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


21 



segue da pag 21 


Fedeli (e arrabbiati) 

ABBONATI 


Sono un fedele abbonato un po ' ar¬ 
rabbiate >, Mi chiamo Rufolo Sinibaldi e 
mi collego da Oliveto Citra (SA) Sono 
abbonato a MCmicrocomputer e debbo 
segnalare i seguenti inconvenienti 
nell'invio della rivista 

- Quando arriva arriva sempre tardi: 
mai prima del 25 del mese. La rivista 
settembre 98 è arrivata a novembre. 

■ La rivista di dicembre 98 ancora non 
è arrivata, a quella di gennaio non ci 
penso neppure. 

Per un certo periodo ho acquistato la 
rivista in edicola e periodicamente e ar¬ 
rivata abbinata ad un'altra rivista con 
CD ma al prezzo di 19.000 lire Ma chi 
l'ha chiesta l’altra rivista e il CD? 

Capisco la promozione di una nuova 
testata, ma perché dobbiamo pagarla 
noi?? 

Altre volte ho chiamato la redazione 
per segnalare il disguido e la risposta è 
sempre la solita: le poste italiane. Ma 
perché non facciamo una petizione po¬ 
polare contro questa amministrazione 
postale che va a rilento?? 

In attesa di riscontro. 

Rufolo Sinibaldi 

P ur se parliamo ormai di oltre un an¬ 
no fa... vorrei lo stesso sottolineare 
che MC è sempre stata disponibile "da 
sola" e al prezzo consueto: anche nei 
tre mesi In cui è stata proposta, in al¬ 
ternativa, con CD a 19.000 lire Gli edi¬ 
colanti che, evidentemente per un di¬ 
sguido distributivo, la hanno ricevuta 
solo in versione con CD avrebbero po¬ 
tuto (e dovuto) rivolgersi al loro distri¬ 
butore locale, piuttosto che tentare di 
imporre l'acquisto della copia con CD ai 
propri clienti, Perché le copie senza CD 
c’erano, e in abbondanza (circa il triplo 
di quelle con CD), 

Ci vorrebbe, è vero, una petizione po¬ 
polare che spingesse le Poste Italiane a 
svolgere il loro compito con più regola¬ 
rità, con più impegno, con più efficien¬ 
za, in modo da commisurare la costan¬ 
za e l'affidabilità del servizio al prezzo 
richiesto. E in realta non si capisce nep¬ 
pure perché dovrebbe servire una peti¬ 
zione popolare, quando basterebbe che 
i "vertici" si rendessero conto dell'an¬ 
damento del sistema e prendessero gli 
opportuni provvedimenti. Purtroppo co¬ 


si non è ed a farne le spese siamo noi 
ed i nostri abbonati. Come dimostra la 
simpatica lettera che segue e che pro¬ 
viene da un meno simpatico lettore, 
giustamente esasperato dal ritardi po¬ 
stali, che pero, ingiustamente ritengo, 
si ritiene appagato sfogandosi con il po¬ 
co gradevole metodo dei “pesci in fac¬ 
cia" a noi. 

Marco Marinacci 

Esiste il Sig. McMicrocomputer? Se 
esistesse mi piacerebbe parlargli... 
dev'essere uno scozzese a giudicare 
dal nome e, con tutta probabilità, è dal¬ 
la Scozia che mi invia la rivista a cui 
‘ho pagato * per abbonarmi! Deve abi¬ 
tare proprio lontano, visto che a me di 
MC ne arrivano a casa contemporanea¬ 
mente due copie ogni due mesi con un 
ritardo di circa un mese rispetto 
all'uscita in edicola! Poste italiane? Po¬ 
ste scozzesi? Boh?!?l? Sta di fatto che 
insieme ai numeri di novembre e di¬ 
cembre (che mi sono arrivati assieme 
l'altro ieri,..), nella busta c era anche un 
foglio in cui il Sig Technimedia mi pro¬ 
poneva di rinnovare l'abbonamento a 
MC magari sottoscrivendo anche By¬ 
te. Caro sig. McMicrocomputer, come 
capirai, mi sono fatto una bella risata al¬ 
la faccia dell'ingenuità di tale proposta! 
Perù una cosa vorrei chiederti, caro sig. 
McMicrocomputer: almeno l'ultimo nu¬ 
mero, quello di gennaio, me lo mandi 
con puntualità? Eddai, segna il gol della 
bandiera e almeno uno su 12. .. Non ti 
illudere, la possibilità di fare bella figura 
l’hai già persa, visto che ormai gennaio 
è passato e a me non mi è arrivato 
niente! Pazienza... tanto so che il sig. 
McMicrocomputer non mi risponderà 
neanche... addio. 

Matteo Tamburini, ex abbonato 


A PROPOSITO 
di Euro 


Sig De Masi. 

da oggi stiamo usando anche l'Euro, 
e speriamo che tutto vada bene. Ma co¬ 
me fare per usare il nuovo sìmbolo sulle 
nostre tastiere? 

Alessandro Arrighini 
Milano 


L barrivo dell'Euro comporterà certo in 
altri campi ben altre complicazioni di 
quanto può avvenire nelle nostre tastiere 
(immagini solo la conversione dei segna¬ 
prezzi). Fortunatamente nel nostro caso 
la soluzione è più semplice e a portata di 
mano. Già abbiamo ricordato, in un'ante¬ 
prima di diversi mesi fa, che Microsoft 
ha aggiornato i suoi font di sistema, per 
PC e Mac, mettendoli a disposizione gra¬ 
tuitamente presso il suo sito. Ma vorrei 
evidenziare una soluzione messa a punto 
da Mindaugas Strockis e Alexander 
Svensson fitip://skylla.base.orc)/injro hiifl 
che permette di accontentare anche chi 
decidesse di continuare ad usare i suoi 
font, di stile diverso rispetto al corrente 
simbolo Euro dei font Microsoft 
Il file, di nome "e-ttf-15.zip", recupera¬ 
bile dall'URL indicato, ma anche diffusa- 
mente distribuito nella maggior parte dei 
siti di shareware (http://www.down- 
load com, |nttp v/www tuepiie com| 
[ittp //www. shareware.com| ecc.) e pre¬ 

sente in diversi pacchetti commerciali 
(verifichi, potrebbe già essere Installato 
sulla sua macchina), è, in effetti, un font 
TrueType fatto tutto di simboli Euro, in 
stili diversi, 

Tanto per intenderci, il tasto B nascon¬ 
de il simbolo Euro in formato Bodoni, C 
in Courier, b in stile Brush, s in sans se- 
rif, U in sottolineato, X in ornato, P in Pa¬ 
latino, h in Handwritten e H in Helvetica, 
e cosi via. Dopo un mimmo di pratica, 
l'uso diviene molto naturale: ad esem¬ 
pio, nei programmi dotati di macro, si 
può costruire uno script che cambia il 
font d'uso. Sarà sufficiente, poi. battere 
un tasto: anche se non si ricorda dietro a 
quale tasto è nascosto lo stile desidera¬ 
to, beh, poco male, tanto il simbolo Euro 
pare fatto apposta per accontentare tutti 
gli stili. 

Il font puO essere usato liberamente 
per uso domestico e professionale, sen¬ 
za alcuna royalty da corrispondere. 

Servendosi poi di una qualsiasi utility 
di manipolazione dei caratteri, sarà possi¬ 
bile importare nei propri font il simbolo 
giusto. 

E visto che ci siamo, giusto un'occhia- 
tina a una pratica utility di conversione di 
valuta nazionale in Euro. L'ha realizzata 
C&l. 44 Route de Pau, 640 20 Mirepeix, 
France. http://www alterni org/abydos, 
ed è una calcolatricina che accetta tutte 
le valute del paesi della CE E eseguendo * 
conversioni in ambedue i sensi. 

Ma ritengo che. al momento della pub¬ 
blicazione di questa risposta, ci sarà già 
stata una buona fioritura di questo tipo di 
prodotto 

Raffaello De Masi 


22 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1998 


















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testo scritto direttamente sullo 
schermo. 

Completo di un avanzalo word 
processor e di un vocabolario, 
espandibile, di ben 200.000 
parole. 

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effettuare il controllo del peso 
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dieia con una semplicità ed una 
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lettere commerciali, contratti e 
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(multiazlendale e multimagaz- 
zino) per la gestione della propria 
azienda. Il programma è già ope¬ 
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tabilità in turo, e prevede anche 
la gestione dell'anno 2000. 
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Ideale per la gestione del 
contatti e delle trattative per la 
vendila. Le comode barre di 
comandi offrono la possibilità di 
accedere a tutte le funzioni del 
programma in maniera chiara e 
senza possibilità di errore. 
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AUMENTA LE TUE 
VENDITE 

Indirizzato a chi deve gestire e 
organizzare attività di vendita e 
contatti con l clienti. Il pro- 

S ramma permette di sviluppare 
rapporto d'affari con la clien¬ 
tela. di pianificare il controllo 
degli agenti e di verificare i ri¬ 
sultati delle azioni commerciali. 
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BASTA CARTAI 

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CONTINBANCA IV 

Ideale per chi vuole tenere 
sotto controllo II proprio conto 
corrente con estrema precisio¬ 
ne anche a livello professionale 
È in grado di gestire più conti 
correnti con la possibilità di 
effettuare il riepilogo di una 
situazione globale. 

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Eliminate II mare di carta che vi 
sommerge quotidianamente 
con questo programma che vi 
permette di gestire In maniera 
coerente ed ordinata qualsiasi 
tipo di documento, organizza¬ 
ndo lettere, disegni, fogli 
elettronici, audio, ecc. 

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EXTRAWORD III 

Potente e completo elaboratore 
di testi In grado di creare e ge¬ 
stire più documenti contempo¬ 
raneamente, ognuno associato 
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Si rivolge a tutte le piccole e 
medie aziende che hanno 
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gestisca in modo semplice ed 
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Contabilità Semplificata 

Rivolto a quelle aziende che 
operano in regime di contabilità 
semplificata e non hanno la ne¬ 
cessità di gestire automatica¬ 
mente l'emissione dei docu¬ 
menti e il magazzino; multiazien- 
dale, opera su più anni contabili. 
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FALCO II 

PER WINDOWS 95 
Gestione Negozio 

È particolarmente Indicato per 
piccoli negozi che operano In re¬ 
gime di contabilità semplificata, 
devono gestire un semplice ma¬ 
gazzino e non hanno la neces¬ 
sità di emettere automatica- 
mente delle fatture di vendita. 
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OPERAZIONE ^ 

ETICHETTE 

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OPERAZIONE ETICHETTE II 
PER WINDOWS 

Il programma si propone come 
soluzione (Inale per chiunque 
abbia bisogno di realizzare 
delle etichette per la propria 
attività, mettendo a disposi¬ 
zione dell'utente specifiche 
funzionalità. 

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DI COMMERCIO II 
PER WINDOWS 

La migliore soluzione per 
gestire gli affari di uno o più 
agenti, vengono contemplate: 
interscambiabllità dei dati tra gli 
archivi, statistiche, stampe 
personalizzabili, Inserimento 
ordini, ecc. 

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PROGETTO ALBERGO II 
PER WINDOWS 

Permette la gestione completa 
di un albergo di plccole-medie 
dimensioni; gestisce: camere 
(definite per tipologia), prezzo, 
posti letto, piano, accomoda¬ 
menti, prenotazioni, check-in, 
ecc. 

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PROGETTO AUTOFFICINA II 
PER WINDOWS 

È possibile archiviare, visua¬ 
lizzare e modificare clienti e 
fornitori, predisporre e archi¬ 
viare preventivi, gestire il 
magazzino con relativi listini, 
emettere fatture e/o ricevuta 
fiscale, stampare, ecc. 

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PROGETTO 

CARROZZERIA 


PROGETTO CARROZZERIA 
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Offre le seguenti procedure 
gestione anagralica clienti 
fornitori, gestione listini prezzi 
realizzazione preventivi, ge 
stione magazzino, fatturazione 
scadenzario e realizzazione 
preventivi, 

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PROGETTO 


PROGETTO CONDOMINIO 
III 

PER WINDOWS 

È II programma che concilia le 
esigenze di (ulti gli ammi¬ 
nistratori di condominio. 
Gestisce: tabelle condominiali, 
conto corrente, forme di paga¬ 
mento, stampe, gestione bilan¬ 
ci, ecc. 

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PROGETTO DENTISTA III 

Grazie alla sua ampia gamma 
di strumenti e funzioni, che per¬ 
mette di affrontare e risolvere 
le principali problematiche 
inerenti al lavoro, è II prodotto 
professionale ideale per la 
completa gestione di uno studio 
dentistico. 

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PROGETTO 

DENTISTA 


PROGETTO 


PROGETTO 
AUTO AZIENDALI 

Rappresenta il software ideale 
per facilitare II controllo costan¬ 
te di un parco di autovetture; 
costi delle automobili, pianifica¬ 
zione delle operazioni di manu¬ 
tenzione; persone alle quali 
sono stale affidale, gestione dei 
contratti di leasing, ecc. 
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PROGETTO FATTURAZIONE 
PROFESSIONISTI 

Indispensabile per emettere 
lacilmente fatture parcelle prò- 
lorma e Iatture parcelle com¬ 
pilateli sia In Lire che In Euro. 
Gestisce anagrafiche commit¬ 
tenti, collaboratori e fornitori; 
effettua slampe anche su carta 
intestata 
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PROGETTO IMPRESA IV 

È costituito da un Insieme Inte¬ 
grato di funzioni che permet¬ 
tono di organizzare gli ordini ai 
clienti e fornitori ed I relativi sca¬ 
denzari, di controllare le tasi di 
vendita, emettere fatture, ecc. 
Tutti I documenti possono essere 
compilali sla in Lire che in Euro. 
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PROGETTO MEDICO 
GENERICO III 
PER WINDOWS 

Il miglior programma per la 

t esllone di un ambulatorio di 
ledlcina generale. E com¬ 
prensivo di tutte le procedure 
cliniche, diagnostiche, ecc,, che 
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D'ABBIGLIAMENTO II 

Il programma è basalo su una 
struttura multidocumento che 
permette di mostrare a video 
più tabelle contemporaneamen¬ 
te, al fine di rendere più facile II 
controllo dei dati (clienti, 
fornitori, magazzino, ecc). 
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PROGETTO RISTORANTE 
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E un software razionale e 
flessibile, di tacile ed immediato 
utilizzo, creato appositamente 
per gestire ristoranti, tavole cal¬ 
de. mense ed altri tipi di esercizi 
di ristorazione. 

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PROGETTO 
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L'assistente ideale per orga¬ 
nizzare campagne di tele¬ 
marketing o di vendita telefo¬ 
nica; In base alle vostre 
esigenze, organizzale dei 
progetti e II programma gene¬ 
rerà la lista delle chiamate. 
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Permeile di redigere, archiviare 
e stampare, qualsiasi tipo di 
fattura (differita, accompa¬ 
gnatoria. riepilogativa, note di 
accredito), sia di articoli che di 
prestazioni di servizio. 

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Organizza qualsiasi tipo di 
magazzino sia commerciale 
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gestendo: distinta base, carico 
e scarico, depositi, movi¬ 
mentazione interna, documenti 
e listini prezzi. 

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In questo volume vengono 
affrontate la moltiplicazione e 
la divisione, la misurazione di 
tempi, pesi e grandezze, e la 
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programmi non più utilizzati e 
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Progettato per Insegnare ad 
usare al massimo delle proprie 
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di velocità, consigli pratici, 
statistiche dettagliate, testi 
specifici e prove di velocità. 
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In questo volume Byko cl ac¬ 
compagna nell'affascinante 
mondo degli animali, cl fa cono¬ 
scere le favole di molli Paesi, cl 
aiuta a svolgere esercizi di let¬ 
tura e scrittura, a sviluppare la 
memoria visiva, ad approfon¬ 
dire la storia e la geografia. 
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Tratta i seguenti temi: le basi 
della disciplina, la Terra (carat¬ 
teristiche e conseguenza dei 
moti), Il sistema Terra-Luna, Il 
sistema solare (leggi di Keple¬ 
ro, comete, asteroidi), l'Univer¬ 
so (galassie, quasar, ecc.). 
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ESPLORANDO II: 

LA CHIMICA 

Tratta i seguenti temi trasfor¬ 
mazioni della materia (leggi e 
caratteristiche), elementi e 
composti, modelli della materia 
(modelli atomici e legami 
chimici), reazioni chimiche, il 
sistema periodico, laboratorio e 
industria. 

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Programma per la creazione 
tridimensionale della casa dei 
propri sogni! Punti di vista da 
diverse angolazioni, gestione 
dell'arredamento, creazione di 
animazioni in formato AVI, mo¬ 
difica dei colori e dei materiali, 
vista diurna e notturna, ecc. 
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ESPLORANDO II: 

LA FISICA 

Tratta i seguenti temi: relazioni 
fra grandezze, le forze e la ma¬ 
teria (caraneristiche dei tre stati 
di aggregazione), cinetica e 
dinamica (moto dei corpi e cau¬ 
se che lo determinano), energia 
e trasformazioni, fenomeni elet¬ 
trici. fisica atomica 
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in scala con inserimento di por¬ 
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È un programma per i sistemisti 
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trollo delle vincite consente di 
conoscere, già durante lo 
svolgimento delie partite. Il 
punteggio totalizzato e la previ¬ 
sione dell'entità dei premi. 
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dono cimentarsi con questo 
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intuitivo e sofisticati algoritmi di 
elaborazione e riduzione, ren¬ 
dono il programma adatto a tutti. 
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È un completo e potente 
programma per II gioco del 
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cite. gestione estrazioni, gestio¬ 
ne ritardi e presenze, statistica, 
previsioni, smorfia 
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WinGol è il programma dell'ul¬ 
tima generazione per il Totogol. 
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sicuramente all'avanguardia 
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mistico italiano. 

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di supporto alle ricevitorie, sia 
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nere il massimo da un program¬ 
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rappresentazione della scac¬ 
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un file per il tuo sito web e 
giocare con i tuoi amia collegati 
a Internet. 

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Oltre ai tradizionali condiziona¬ 
menti, il programma permette 
ai più esperti di avvalersi delle 
Riduzioni, dei Quadri AND e 
dello sviluppo di Matrici. La pos¬ 
sibilità di stampare lo sviluppo 
(anche sulle nuove schedine a 
6 colonne) rende il programma 
veramente completo. 

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grado di difficoltà, I tuoi limiti, le 
puntate, Il credito e lasciati 
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in caso di bisogno, sul pulsante 
'emergenza capo' che nasconde 
dallo schermo la partita, sal¬ 
vandola comunque sul disco. 
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Milano Satlo San Giovanni) - COMPUTER GAMES Via Timavo 126 
Modona • NOVIMPRESA • Piazza Cittadella 30 
Napoli (Caaagiove) - PUNTO SETTE • Via Nazionala Appia 73/75 

“ Ilei) • P C SHOP - COMPUTER DISCOUNT • Via Libarti 185/191 


Milano 

Milano 

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Padova (Tancarola di Senazzano) - SALATA • Via Padova 113 
Palermo • ABACUS • Via Rapteardi 12 E'F 
Palermo • CENTRO SAKURA - Via E Bernabei 27 

Palermo iTermini Imereaej - CASCINO ANGELO & C • Corto Umberto e Margherita 

Parma - 2ANICHELLI - Via Satl» 78'B 

Perugia (Cuti di Cattano) • WARE - Via Cairo» 1 

Patcara ■ CM COMUNiCATiON - Viale G Marconi 275 

Patcara • FERRI ELETTROFORNITURE - Via Ttburtina Vaiarla 91 

Patcara • IL PIANETA DEL COMPUTER • Via Bardai 69 

Patcara • VOBIS MlCROCOMPUTER Viale G Marconi 144 

Patcara (Vmanova 0> Capagatti) - COMPUTER SHOPPER - S S 602 c/o *Mall* 

Piea (Pomedera) - BASE * Piazza Garibaldi 19 

PittO.a (Agiiana) - PENTA - Via Provinciale 374 

Pordenone - COMPUTER UNION • Viale Venezia 64 

Raguta - BETA SYSTEM - VOBiS MlCROCOMPUTER • Viale Europa 96 

Raguaa (Modica) • FRANCO GIANNONE • V.a Macaili 5 

Ravenna (Faenza) • INFORMATICA CENTER • Corto Garibaldi 32/A 

Roma • CHERUBINI - Via Tiburtma 360 

COMPUTER A PM Via Catai Bertone 119/121 
• IPT COMMERCIALE - Via F Meda 210 
MASTROSANTI E SGAMMINI • Via dai Colombi 27 
PUNTO IT - Viale Prattnia 35 

PUNTO UFFICIO di Dutto R Via dalla Bufaiotta 244/246 
Aricela) • PCG • Via Nettuneme 10/A Km 6.500 
Fiumicino) - TOY PARK • Via Torr# Clementina 36/40 
Fratcali) MRS - Via E Farmi 84 

Montarotondo) • CENTROCART - Via XX Settembre 6 8/A 8/B 
Nettuno^ - TIESSERVICE • Via Vittorio Venato 75 


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Roma i ____ .....___ 

Salerno • COMPUMARKET • Via XX Settembre 56'60 
Salerno • NEW COMPUTER MARKET Co*to Garibaldi 65 
Savona ATHENA COMPUTER SHOPS SAVONA Via Canttimo a Crolli 16/R 

S ana - BlAGiNi Giulio 4 C - Via Achilia Sciavo 19 
racuta - SACCO - Via Luigi Spagna 10 
Slracuta (Lamini) • IN FOR MATICA - Via Termini 29 

Sondrio (Morbeono) PROXIMA CENTAURI INFORMATICA - Piazza Caduti dada Libarti il 

Taranto CO TARANTO SRL - Viale Virgilio 57/C 

Taranto DATA SERVICE - Via Dante Alighieri 162 

Taranto (Cntpiano) • STUDIO SOFT • Via Palermo 34 

Tonno - INFOTEL - Corto Unione Sovietica 395 

Torino - MONDADORI INFORMATICA Corto Duca dagli Abruzzi 106 

Torino Bamatcoi - COMPUTER WORK - Str Torino 34 do 'Fornaci' 

Torino Calette» • DIGITAL DREAMS - Corto IV Novembre 47 

Tonno Cini) - ÓIT INFORMATICA - Via Vittorio Emanuela 154 

Torino Vinaria) BLU SYSTEM INFORMATICA • Via Da Amidi 2 

Torino Voipiano) - LOOIX SISTEMI Via Roma 21/A 

Trento SOFTWARE 6 MULTIMEDIA - Vicolo dal VP 28 

Tnette CLICMANIA - Via dall latria 76 

Tritale • MURRISOFT - via Torrebianca 26 

Udina (Latiiana) • INFOTECA - Via Vendramm 84 

Varata • FLOPPY • Via Rotami 18 

Varata (Cattaiianza) - MEDASTORE - Via F I» Rotta!» 15 

Varata iGaiiarata) - BIT PLACE Piazza Ritorgimanto 4 

Varata (Gerenzano) - SERDATA - Via Mainino 5 Pad Giallo c/o ‘Botti' 

Venezia (Ballò di Mirano) - VIDEO CASA - Via Staziona 80 
Venezia (S Doni di Piava) - CITTA COMPUTER • Viale Garibaldi 28 
Verbama (Cannobio) • FUTHURA COMPUTER - Via A Giovanola 47 


Napoli (___ 

Napoli (Portici) • P C SHOP - CO 
Padova • COMPUMANIA - Via C 


Verbama (Crutinailo) - DATASOFT - Via IV Novembre 197 
Varcai» - INFORMATICA GASTALDI • V»a Mattaua 6 
Varcai» • MEGA LO MANIA - Via Galileo Ferrarla 92 
Vibo Valentia - COMPUTER DOC - Via Affaccio 71 
Vicenza (Thiene) - JOLLY COMPUTER Via C Dal Prete 3 
Viterbo - MlRK - Via Cardarelli 4/A 



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MC 02-99 




















• HARDWARE 


di F. Fulvio Castellano | 

Acer apre l'anno con i nuovi portatili 313T, 
503Te 720TX 


Chiuso l’anno ’98 con un fatturato di 
oltre 200 miliardi di lire (+40%) Acer 
Italia inaugura il nuovo anno con le 
nuove famiglie dei portatili e degli 
’all-in-one’ multimediali; annuncia 
inoltre il nuovo server Altos 21000 
basato su Pentium Xeon 450 MHz e 
punta sui canali distributivi indiretti. 
Tra le novità '99 c’è un set-top-box’ 
(Internet PC) che consente collega- 
menti in rete con il TV di casa. 





Apre bene il '99 
Acer Italia che 
annuncia risultat 
economici di rilie¬ 
vo. il fatturato e 
salito a 200 miliar¬ 
di di lire (più 40% 
sul '97. che era 
stato di 147 miliar¬ 
di) e significativi 
sono stati gli utili 
registrati da tutte 
le divisioni nel¬ 
l'arco di tutto il 
'98. 

In definitiva 
Acer ha coperto 
circa il 5% del mercato PC In Italia posi¬ 
zionandosi al settimo posto in graduato¬ 
ria, una posizione in più sull'anno prece¬ 
dente. Nel mercato dei server i dati a 
tutto il '98 vedono Acer raddoppiare il 
numero di unità vendute Nel settore 
dei notebook, in cui Acer e leader asso¬ 
luto da alcuni anni nel nostro Paese, la 
quota di mercato del '98 si mantiene 
superiore al 25%, praticamente ogni 4 
portatili venduti in Italia uno 6 Acer. In 
sintesi, il mercato ha dimostrato di 
accettare bene anche la linea di compu¬ 
ter multimediali Aspire, totalmente rin¬ 
novata. In soli 6 mesi gli scanner Acer 
hanno raggiunto il 10% di market share 


in Italia. D'obbligo infine segnalare il 
significativo sviluppo dell'area server e 
PC professionali. 

Il gruppo Acer, tanto per ricordarlo, è 
uno dei maggiori protagonisti del mer¬ 
cato informatico mondiale con un giro 
d’affari di circa 13.000 miliardi di lire e si 
posiziona al terzo posto tra I costruttori 
di PC a livello mondiale. 

TravelMate 313T 

Nell'incontro stampa, avvenuto nello 
splendore delle sale del Palazzo 
Visconti di Milano, la Acer Italia ha pre¬ 
sentato i nuovi gioielli 'portable' schiera¬ 
ti per sferrare l'attacco al 
mercato italiano. Iniziamo 
con il 'leggero' Travel¬ 
Mate 313T. 

Dopo il successo dell'in¬ 
troduzione di meta '98 
dell'innovativa linea degli 
ultraportatili TravelMate 
Serie 310, Acer rilancia 
con l’ultimo nato della 
famiglia, il 313T. La filoso¬ 
fia di concezione è la 
stessa e permette di 
* avere a disposizione un 
l prodotto che in soli 1,2 
| kg racchiude le poten¬ 
zialità di un normale 
notebook senza rinun¬ 
ciare ad alcun tipo di 
comunicazione con il 
mondo esterno: solo il floppy disk e il 
CD-ROM (in dotazione) sono collegati 
esternamente, non è necessario un 
replicatore di porte, tutte le porte I/O 
sono integrate sul notebook seriale, 
parallela PS/2, USB, infrarosso, VGA 
out, audio in/out e due slot PCMCIA 
CardBus a 32 bit tipo II (o uno tipo III). Il 
nuovo TravelMate 313T è dotato del 
processore Intel Pentium a 266 MHz 
con tecnologia MMX. La dotazione 
standard: 32 MB di memoria RAM 
espandibile a 80 MB. 3,2 GB di HD, 
display da 8.4" di tipo STFT con risolu¬ 
zione di 800x600 punti a 65mila colori e 
1,1 MB di memoria video 


Come se tutto ciò non bastasse, Il 
313T dispone anche di un modem/fax 
56K integrato omologato PTT che per¬ 
mette un facile collegamento con ban¬ 
che dati, reti aziendali e Internet e tutto 
in un prodotto poco più grande di un'a¬ 
genda (17 x 23 x 3 cm) e del peso di 
soli 1,2 kg. 

Extensa 503T 

Parliamo ora del modello Extensa 
503T che va ad ampliare la linea dì por¬ 
tatili della famiglia Serie 500 ’all-in-one 
multimediali Questo notebook è dotato 
di processore Pentium a 300 MHz con 
tecnologia MMX. 

Anche per questo, come per gli altri 
della serie 500, la dotazione standard 6 
notevole: 32 MB di memoria SDRAM 
fino a 128 MB, 4 GB HD. display da 
12,1" di tipo STFT con risoluzione 
800x600 a 16 milioni di colori e 2 MB di 
memoria video E' incluso in questo 
portatile il modem/fax a 56K omologato 
integrato fornito di serie su tutti i note¬ 
book introdotti da Acer negli ultimi mesi 
in Italia. 

Il design 'all-in-one' di questa serie 
permette di avere II floppy disk, il letto¬ 
re CD a 20X e II modem/fax integrati 
senza che l'utente sia costretto a porta- 



28 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 
















re con sé fastidiosi dispositivi esterni. 

L'aspetto esteriore caratterizza questo 
notebook che presenta sulla parte ante¬ 
riore due altoparlanti più grandi visti di 
consueto su altri portatili e un pannello 
di controllo per azionare il lettore CD 
anche a computer spento: questo 
accorgimento consente di ascoltare CD 
audio senza avviare il computer. 


3D a 16-bit compatibile al 100% Sound¬ 
Blaster con due altoparlanti e microfono 
integrati. La multimedialità del sistema 
è assicurata dal drive CD 24X integrato 
sostituibile con un drive LS-120, un 
secondo HD o un lettore DVD-ROM a 
velocita 2X opzionali. 

La gestione dei formati video MPEG 
non viene effettuata attraverso una 
scheda ma via software per limitare i 
costi del notebook, che viene fornito 
Win 98 o con Win 
NT (ready for Win 
2000) preinstallati, a 
seconda delle configu¬ 
razioni e con un CD di 
'recovery 1 . 


TravelMate Serie 720 


Acer Italy introduce 
ora la famiglia Travel¬ 
Mate Serie 720 com¬ 
posta da notebook ali- 
in - o n e ' che offrono 
soluzioni d'avanguar¬ 
dia. Con questa mac¬ 
china Acer completa la 
gamma con un vero 
prodotto high-end. 

Questi portatili adot¬ 
tano una configurazio¬ 
ne 'tutto-in-uno' In 
linea con le nuove esi¬ 
genze del mercato 
floppy disk, CD 24X 
(o DVD-ROM 2X sul 
modello 722TXV) e 
modem/fax 56K 
sono infatti integrati 
nello stesso chassis. Questa famiglia é 
composta da tre modelli: 720TX, 721TX 
e 722TXV 


AcerAltos 


Altro annuncio impor¬ 
tante è il nuovo Acer¬ 
Altos, con il nuovissi¬ 
mo Intel Pentium 
Xeon 450 MHz, che 
completa con una 
serie di server rack- 
mountable la fami¬ 
glia offrendo cosi ai 
propri system-part- 
ner e VAR la possi¬ 
bilità di estendere la 

scelta di soluzioni. 

I nuovi prodotti AcerAltos, cioè i 
modelli AA500, AA1100, AA11000 e 


Tutti sono dotati dei nuovi processori 
Pentium II Mobile a 300/333/366 MHz 
con cache L2 da 256 KB integrata che 
forniscono prestazioni superiori rispetto 
ai tradizionali Pentium II precedente- 
mente utilizzati sui notebook. 

La memoria SDRAM è di 64 MB, 
espandibile a 256 MB. Tutti i modelli 
sono con display da 14,1 " di tipo XTFT 
con risoluzione fino a 1024x768 a 16 
milioni di colori grazie alla scheda grafi¬ 
ca da 2,5 MB con bus IX AGP e accele¬ 
ratore grafico a 256 bit 

Nota importante: la fun¬ 
zione Dual , | 

Display’ con¬ 
sente di visua¬ 
lizzare contem¬ 
poraneamente 
su un monitor 
esterno e su' 
display de 
notebook due 
aree di lavoro 
differenti e per¬ 
mette all'uten¬ 
te di avere uno 
spazio di lavoro 
doppio. 

Tutte le con¬ 
figurazioni hanno 
un sistema audio 



AA21000, andranno ora a coprire tutte 
le esigenze del mercato 'corporate' 
Integrandosi con l'attuale gamma e 
offrendo una disponibilità di scelta per 
ogni ambiente, dal server entry-level 
alle piattaforme enterprise/mission criti¬ 
cai. I nuovi modelli, già pronti per Win 
2000, supportano tutti i nuovi sistemi 
operativi compresi NetWare 5 e 
UnixWare 7 

Per chiudere, Acer ha dichiarato che 
non intende cambiare la strategia distri¬ 
butiva in atto per seguire mode di ven¬ 
dita, tipo e-commerce in 
rete, dimostratesi non 
cosi... allettanti. 

Gli ottimi risultati di fat¬ 
turato e vendita sinora 
conseguiti sono il frutto di 
una strategia commercia¬ 
le che vede Acer impe¬ 
gnata nei canali distributivi 
indiretti, che vengono 
confermati da nuovi e più 
decisivi programmi di part¬ 
nership per il '99 (corpora¬ 
te dealer, System partner, 
AcerVAR, AcerPoint). 

Per informazioni: 

Acer Italy, 

Tel. 1039) 68421 



• NOTEBOOK 





Il "Rambo" 
dei notebook 

' .. è stato adde¬ 
strato per soppor¬ 
tare le situazioni 
più difficili..." dice¬ 
va di Rambo il suo 
colonnello/istrutto¬ 
re e cosi si può di¬ 
re del nuovo di Pa¬ 
nasonic, un note¬ 
book progettato 
per resistere a si¬ 
tuazioni estreme 
sia a livello fisico 
che ambientale. 

Costruito Interamente in lega di magne¬ 
sio, 20 volte più resistente della normale 
plastica, con il disco rigido protetto da gel e 
inserito In un contenitore di acciaio Inossi¬ 
dabile, lo schermo perfettamente sigillato 
montato su speciali supporti antivibrazione 
e antitorsione. Queste caratteristiche per¬ 
mettono al CF-27 di resistere a cadute da 1 
m di altezza e a vibrazioni provocate da 
macchinari tipo quelli da cantiere. Le spe¬ 
ciali guarnizioni inserite in tutti gli sportellini 
di protezione, nella tastiera, nel touchpad e 
nel monitor, hanno superato severi test di 
impermiabilità: sul computer aperto è stato 
infatti rovesciato 1 cm di acqua in 10 minuti 
ed è stato tenuto per 8 ore in un ambiente 
con una densità di polvere di 10 mg per 
metro cubo, senza riscontrare la minima 
infiltrazione. Dal lato tecnico, è dotato di un 
Pentium MMX a 266 MHz con 512 KB di 
cache di secondo livello, 4 GB di hard disk 
e 32 MB di RAM espandibili a 160: il moni¬ 
tor è un TFT a matrice attiva da 12,1”: la 
parte audio è SoundBlaster Pro compatibi¬ 
le. La comunicazione con l'esterno è assi¬ 
curata da porte seriali, parallela, USB e 
IrDA. per ulteriori espansioni sono disponi¬ 
bili uno slot multimedia, per l'utilizzo di 
floppy disk, SuperDisk o CD-ROM. e due 
slot PCMCIA. Internamente il notebook ha 
una porta per un kit GSM, per il collega¬ 
mento con banche dati e Internet e l’Invio 
di fax L'antenna a scomparsa è ben protet¬ 
ta e integrata al lato dello schermo. Speciali 
kit sono previsti per gli usi ancora più estre¬ 
mi riscaldamento del monitor e dell'HD per 
lavorare a temperature inferiori allo OCe 
un,: retroilluminazione per la tastiera per 
Fusi in ambienti oscuri. Il ToughBook CF- 
27 è disponibile in varie configurazioni a 
partire da lire 6.900.000 IVA esclusa, 

Per informazioni: 

Panasonic Italia, 

Tel. (021 67881 



MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 


29 

























• PERIFERICHE 


dì F. Fulvio Castellano 


Hewlett-Packard presenta le nuove stampanti 
DeskJect 695C e 880C e non solo... 


Hewlett-Packard ha chiuso il '98 con 
una serie di annunci importanti per 
l'anno nuovo: presentata la soluzio¬ 
ne Printer CableKit per l iMac di 
Apple, annunciata l’HP WWW...GO! 
Idea Kit', In arrivo la famiglia di 
stampanti professionali LaserJet 
2100 e il nuovo scanner a colori 
ScanJet 5200C, per finire con il rivo¬ 
luzionario CapShare 910, un device 
palmare tutto da scoprire. 


testo e grafica a colori Un simile mix di 
velocita, qualità e prezzo e l'offerta ideale 
per studenti e famiglie alla ricerca di solu¬ 
zioni che rispondano alle loro esigenze 
L'inchiostro nero pigmentato di HP per¬ 
mette di stampare un testo nitido su 
qualsiasi tipo di carta Questa macchina 
produce stampe di qualità fotografica 
insieme alla Photo-cartridge opzionale 
con l'esclusiva tecnologia HP PhotoREt. 

La nuova HP DeskJet 695C supporta 
Windows 95/98, Windows NT 4 0. 
Windows 3 1x e DOS 
E' disponibile da questo mese a lire 
360,000 IVA compresa 


Printer Cable Kit 

HP ha presentato Printer Cable Kit, 
una soluzione che consente agli utenti 
del nuovo computer Apple iMac di utiliz¬ 
zare le stampanti HP DeskJet II kit è 
stato realizzato per supportare le serie di 
stampanti HP DeskJet 6XX 
HP Printer Cable Kit per iMac com¬ 
prende un cavo per la conversione da 
parallelo a USB, un driver di stampante 
per Mac OS 8.1 su CD-ROM, una guida 
per l'installazione rapida e una guida 
utente completa disponibili su CD ROM 
Il Kit viene commercializzato al prezzo 
di listino di lire 164 000, IVA inclusa 


DeskJet 880C 





La HP DeskJet 880C e dedicata al mer¬ 
cato home. a quello dei professionisti e a 
quello delle piccole aziende La nuova 
stampante espande le 
potenzialità della 
vecchia' 720C 
offren¬ 


ti o 
imma¬ 
gini di qualità ancora 
più elevata, una mag- 
ore velocita di stampa 
e la possibilità di connessione 
tramite USB (Universal Serial Bus) a un 
prezzo molto interessante, lire 630 000 
IVA compresa, 

HP DeskJet 880C supporta i sistemi 
operativi più diffusi come MS-DOS, 
Win3 1, Win9x e Win NT E' in grado di 
produrre fino a 8 pagine al minuto in 
monocromatico e fino a 5 pagine al 
minuto a colori con un mix testo/grafica, 
riducendo al minimo la potenza e la pres¬ 
sione sonora 

USB e in aggiunta alla normale porta 
parallela e permette funzionalità al 
meglio di plug&play. 

L'opzione software PosterPrinting con¬ 
sente agli utenti di utilizzarla per 
creare poster di varie dimensio¬ 
ni, suddividendo un'unica imma¬ 
gine su 4, 9 o 16 fogli A4 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 


Come spesso accade quando si parte¬ 
cipa alle conferenze stampa di Hewlett- 
Packard, la messe di annunci di nuovi 
prodotti ti investe e ti sorprende per le 
novità che presenta. Sul tema Libertà di 
colore' si è mossa l'ultima conferenza 
stampa, dove HP Italia ha presentato i 
nuovi modelli di stampanti a getto d'in¬ 
chiostro DeskJet 695C e DeskJet 880C 
dedicate rispettivamente a un'utenza 
consumer e a un mix consumer/pro¬ 
fessional, è poi la stampante laser HP 
LaserJet 2100, lo scanner professionale 
HP ScanJet 5200C e l'innovativo scan¬ 
ner portatile palmare HP CapShare 910: 
il tutto, come obiettivo strategico di mer¬ 
cato la casa, il piccolo ufficio, la media 
impresa. Dunque, anno nuovo, prodotti 
nuovi. Ma andiamo con ordine 


WWW...Go! 


E arriviamo alI'Tdea Kit Hewlett- 
Packard annuncia HP WWW ..Gol. la 
nuova promozione dei materiali di con¬ 
sumo HP dedicata agli appassionati di 
Internet. Ciascun HP WWW .Gol 
contiene le cartucce a getto d'in¬ 
chiostro HP e un CD-ROM con i 
software (tra gli altri Adobe 
PageMill 5.0) e i tool necessari per 
rendere più rapide le connessioni a 
Internet e maggiormente efficaci le 
operazioni di ricerca, una selezione di 20 
fogli di supporti speciali e una guida 
completa all'installazione 
Il nuovo e pratico kit 6 un utile stru¬ 
mento per gli utilizzatori di Internet per 
creare e rielaborare i propri siti Web e 
programmare attività di stampa di mate¬ 
riale proveniente da qualunque sito 
Internet, in qualsiasi formato e a qualun¬ 
que ora del giorno. 

E‘ disponibile da meta di questo mese 
presso rivenditori, prezzo non ancora 
definito. 


DeskJet 695C 


Offre ottimi risultati nella stampa di 
testi e Immagini su una vasta gamma di 
supporti, alta velocita fino a 5 
pagine/minu- 
to in moda¬ 
lità testo e 
di 1,7 pa¬ 
gine al mi¬ 
nuto per 






LaserJet 2100 

La nuova gamma (3 
modelli) di stampanti 
HP LaserJet 2100 è 
un’Innovazione della 
serie di grande succes¬ 
so LaserJet 6P/MP, I 
tre nuovi modelli pre¬ 
sentati si rivolgono a 
utenti con esigenze 
professionali avanzate 
o per piccoli gruppi di 
lavoro. Eccoli in sintesi: a) HP 
LaserJet 2100, risoluzione di 1200 x 
1200 punti per pollice (dpi) e velocita di 
stampa pari a 10 pagine al minuto (ppm), 
dotata di due vassoi di entrata, HP PCL6 
e 4 MB di memoria RAM: b) HP LaserJet 
2100M, come sopra con l'emulazione HP 
PostScript e 8 MB di memoria RAM, c) 
LaserJet 2100TN aggiunge, al modello 
2100M, un terzo vassoio da 250 fogli ed 
è immediatamente collegabile in rete gra¬ 
zie al print server HP JetDirect interno 
preinstallato. Per tutte sono incluse... 
tutte le funzioni extra d'avanguardia che 
HP offre. Supportano Win NT 4.0, 
Win95/98, 3,x, DOS, OS/2 e UNIX. La 
LaserJet 2100M supporta anche Mac 
OS7.0 o versioni successive, mentre la 
2100TN è dotata del software di gestio¬ 
ne in rete HP JetAdmin, I prezzi sono 
ancora da definire. 

ScanJet 5200C 

Non per nulla HP è leader mondiale 
nelle vendite di scanner e, quindi, ecco 
l’annuncio del nuovissimo HP ScanJet 
5200C Business Series, che sostituisce il 
5100C; è potente ed efficace per 
ogni esigenza di acquisizione 
delle immagini e semplice 
da usare. In breve: l'esclusi¬ 
vo software HP Precision- 
Scan 2.0 e il tasto posto sul 
pannello frontale consento¬ 
no a questo scanner di 
razionalizzare la procedura 
di acquisizione delle imma¬ 
gini: è infatti sufficiente 
premere il tasto per Iniziare 
qualunque progetto, dalla creazione di file 
contenenti immagini o testi all’invio di 
fax, dalla copia di documenti alla pubbli¬ 
cazione di pagine Web e all'invio di mes¬ 
saggi in posta elettronica. PrecisionScan 
2.0 è In grado di acquisire automatica- 
mente, con una sola 'passata', più tipolo¬ 
gie di immagine (testo, grafica, foto...), 
applicando i parametri più indicati per 
ogni componente. Ciò consente di velo¬ 
cizzare notevolmente i tempi di scansio¬ 
ne rendendo la macchina’ più veloce 
rispetto agli scanner 'tradizionali'. E’ stato 
previsto il supporto a formati di file adatti 
a Internet, quali HTML, PDF e JPEG. 



Come per tutta la gamma di 
scanner HP ScanJet, la 
soluzione OCR (Optical 
Character Recognition) è 
automatica e integrata 
all'Interno del software di 
scansione. PuO essere col¬ 
legato al PC tramite inter¬ 
faccia USB (che supporta 
Win95/98) o l'interfaccia 
Enhanced Parallel Port (che 
supporta Win95/98, e Win NT 
4.0). il prezzo è stato definito in 
lire 589.000, IVA inclusa. 

CapShare 910 

Come si suol dire, dulcis in fundo, con 
l’arrivo di HP CapShare 910, la rivoluzio¬ 
narla soluzione ’on-the-road' per fax e 
posta elettronica. Si tratta di un rivoluzio¬ 
nario dispositivo 'tascabile' delle dimen¬ 
sioni di un lettore CD portatile, che con¬ 
sente di semplificare le attività di acquisi¬ 
zione, memorizzazione e condivisione dei 
documenti agli utenti con esigenze di 
spostamento, lontani dal proprio ufficio. 
In sintesi, HP CapShare 910, che pesa 
soltanto 350 grammi, consente di acqui¬ 
sire con un semplice movimento della 
mano fino a 50 pagine A4 in bianco e 
nero da qualunque documento e da una 
vasta gamma di altri supporti piani. Le 
funzioni di page-processing dell'unita 
ricreano il documento anche in soli sei 
secondi, mostrando il 'thumbnail' sul 
display a cristalli liquidi. Il documento può 
essere, quindi, inviato direttamente a una 
stampante o a un dispositivo portatile 
wireless attraverso la porta a infrarossi, 
oppure scaricato su un PC per essere 
incluso in messaggi e-mail o 
e-fax. CapShare 910 sfrut¬ 
ta due tecnologie innova¬ 
tive HP: la page-proces¬ 
sing CapeShare e il proto¬ 
collo di comunicazione 
HP JetSend. 

E' stato realizzato sulla 
base di standard di setto¬ 
re e prevede le funzioni 
di connettività attraverso 
una porta a infrarossi IrDA 
4.0 o attraverso una normale porta seria¬ 
le. Funziona con due normalissime batte¬ 
rle ricaricabili (comprese nella confezione) 
e utilizza interfacce standard come i for¬ 
mati di file Windows Explorer e Adobe 
PDF. 

CapShare 910 sara disponibile in Italia a 
partire da marzo '99 e costerà intorno a 
lire 1,400.000, prezzo comunque non 
ancora definitivo. 

Per informazioni: 

Hewlett-Packard Italiana Spa, 

Tel. (02) 92121 


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RIO tur Morir Ora a dispontail* la p« popolar* applicano» commirQal* pai 
Imi’ la «arsione Rad Hai di Mani KoMeotnl* Il «ostare delie Imeatra e l arabi*» 
la di sviluppo) è siala ituntamaala aggiorniti a laura con la raiggior parta dai 
stivar «ralKi per Un» (Manual* in italiana) 

irmi Rotto curs. I Un» Ro««b Cria saao «anwn modificai* d« Red Hai Imi 
par l precessori PowerPC UltraSPARC. MIPS, a mMI ■indi non in un nlaieio 
•melale par «utili procasson. ««asta tal di CO vr parmatta di provar* la tecnologia 
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Con I* «SO pagine canlanule In questo manuale MaiHmm RPM fonile* intarma 
rioni accurata a dettagliali sul programma RPM suda lIlMatii a sul sue uso 
Canti*** sona una scheda di riltnminto tecnica (Vantano Inglatil 
im/miRCOVTR ContMa* la versioni definitiva dagli IPf) deca aerini a campi 
lati da manti aaparii di limi Unni Undenovar fornisca la documaataita** a* una 
grand* variata di argomenti ad asampio li programmuian* in C I iutaltaiion* 
di IMI il intana Brattee Iwimtan par la appiicanent tinnì sor vat (Von rapi i 
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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 








• SOFTWARE 


di F. Fulvio Castellano 

AutoCAD 2000: la nuova piattaforma Autodesk 
per la progettazione 





Si tratta del nuovo software di pro¬ 
gettazione di prossima generazione, 
annunciato a Milano da Autodesk, 
che stabilisce nuovi standard di pro¬ 
duttività, flessibilità e connettività 
per progettisti di tutti i settori. 
AutoCAD 2000 costituisce la nuova 
release di AutoCAD, la soluzione di 
progettazione su PC oggi più usata. 
Lanciati anche due nuovi visualizza¬ 
tori DWG: Volo View e Volo 
Express/Explorer. 


Il nuovo software AutoCAD 2000 
rappresenta un grande passo avanti 
nelle modalità di collegamento degli 
utenti sia con i dati di progetto, sia 
con i colleghi di lavoro: accresce 
notevolmente la produttività dell'u¬ 
tente fornendogli funzioni innovati¬ 
ve che eliminano i principali ostacoli 
nell'accesso ai dati di progetto, 
nella collaborazione con i colleghi e 
nelle comunicazioni verso l'esterno. 
Oltre ad essere una soluzione com¬ 
pleta a sé stante, AutoCAD è anche 
una potente piattaforma per lo svi¬ 
luppo di applicazioni verticali specia¬ 
listiche. Nel corso dei prossimi 
mesi, Autodesk rilascerà una serie 
di versioni di AutoCAD 2000 otti¬ 
mizzate per la progettazione In 
ambiti specifici quali quello carto¬ 
grafico, meccanico, architettonico, 
ingegneristico civile/topografico/ter- 
ritoriale e per II mercato entry-level. 

AutoCAD 2000 Include oltre 400 
tra novità e miglioramenti, tesi a 
potenziare la produttività dell'uten¬ 
te. Tra questi, I più significativi 
sono: a) MDE (Multiple Design 
Environment) portato da AutoCad 
2000 su un nuovo livello: gli utenti 
potranno ora lavorare (aprire, modi¬ 
ficare, progettare) utilizzando dise¬ 
gni multipli all'interno di una singola 
sessione di AutoCAD, e nello stes¬ 


progettazione, nuovi o conosciuti, oltre I 
limiti dei singoli disegni: b) AutoCAD 
Design Center, una miniera di informa¬ 
zioni che permette agli utenti di consul¬ 
tare progetti esistenti e di 'estrarre' idee 
e contenuti di progetto dai disegni 
memorizzati. Si potranno facilmente 
copiare simboli, layer, font, layout e stili 
da un progetto all'altro con semplici 
'drag and drop 1 : c) Object Property 
Manager, una finestra modulare che 
permette agli utenti l'accesso diretto agli 
attributi degli oggetti contenuti nei dise¬ 
gni. Questo strumento combina la fun¬ 
zionalità di editing con la potenza di oltre 
40 finestre di dialogo e barre degli 
strumenti in una sola vista di form, 
consentendo una efficienza maggio¬ 
re nel lavoro di progettazione quoti¬ 
diano; d) Layout: avvalendosi della 
pratica del cliente di generare fogli 
multipli che enfatizzino aspetti diver¬ 
si dello stesso progetto, la funzione 
Layout consente di visualizzare e 
'plottare' versioni multiple su carta 
di un solo progetto In modo simile 
alla gestione fogli di Microsoft Excel, 
i clienti possono ora organizzare 
facilmente il layout dei modelli di 
progetto in maniera semplificata con 
possibilità di ampliamenti: e) 
AutoSnaps/AutoTracking questa 
consente di progettare e modificare 
senza la necessità di utilizzare linee 
di costruzione, in modo che l'atten¬ 
zione dell'utente sia focalizzata sui 
compiti di progettazione in corso 
piuttosto che sulla struttura dei 
comandi del software. 

Per espandere la connettività di 
ruppo al di là di AutoCAD, 
utodesk rilascia parallelamente altri 
due prodotti: Volo View, un nuovo 
visualizzatore per i disegni Auto 
CAD che estende l'accesso alle 
informazioni di progetto; e Volo 
Explorer (insieme a Volo Express), 
uno strumento di gestione dei dise¬ 
gni progettato per migliorare la pro¬ 
duttività dei gruppi di lavoro. 


Per informazioni: 

Autodesk Italia, 


Grazie all'ambiente di progettazione MDE (Multiple Design 
Environment) di AutoCAD 2000. gli utenti possono aprire, modificare 
ed elaborare più disegni all'interno di un'unica sessione di AutoCAD 

Tutte le finestre 'Apri", "Salva " e "Carica " dispongono di accesso 
diretto al Web. grazie a un browser integrato che consente di aprire 
file AutoCAD direttamente dai sIti Web . 


so tempo usare tutti gli strumenti di 


Tel (02)575511 


32 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 























• HARDWARE 


di F. Fulvio Castellano 

Con la combinazione potenza/qualità 
Dell presenta il server PowerEdge 1300 


Il nuovo sistema, che non 
è solo una nuova combi¬ 
nazione, è stato progettato 
per offrire caratteristiche e 
benefici dei server al prez¬ 
zo di un desktop. Lanciata 
l’ultima versione del servi¬ 
zio Premier Page via 
Internet. 


Nella tappa italiana del Dell Lead 
Press Tour in giro per l'Europa è stato 
presentato in anteprima per la stampa il 
nuovo server Dell PowerEdge 1300, un 
nuovo sistema che offre prestazioni 
business' di un server workgroup al 
prezzo tipico di un desktop (a partire da 
lire 3.078.000, pari a 1600 Euro). Dell, 
che ora si trova al secondo posto tra i 
'server vendor' negli Stati Uniti e al quar¬ 
to in Europa (fonte IDC), ha progettato il 
PowerEdge 1300 pensando a clienti 
come le piccole e medie imprese che 
necessitano di un set robusto di core-ser- 
ver In grado dì gestire tutte le funzioni 
chiave del loro business ad un prezzo più 
basso di quello applicato ai desktop. Per 



le aziende di più grandi 
dimensioni, il PowerEdge 
1300 è ideale come server 
per remote computing, 
branch server o per esegui¬ 
re applicazioni server dedi¬ 
cate come file/print, Inter- 
net/intranet e e-mail. 

Con il supporto di due pro¬ 
cessori Intel Pentium II a 
350 MHz, 400 MHz e 450 
MHz, con memoria fino a 1 
GB e Storage interna fino a 
54 GB. il PowerEdge 1300 
offre la potenza e l'espandi- 
bilità necessarie per soddi¬ 
sfare tutte le esigenze informatiche 
Questo server è stato studiato per offrire 
una scalabilita aggiuntiva e caratteristiche 
gestionali adatte a clienti di piccole e 
medie imprese. Per la gestione in remo¬ 
to, il PowerEdge puù essere acquistato 
con la Dell Remote Assistant Card-2 
(DRAC-2). Questa DRAC-2 è stata studia¬ 
ta per garantire il controllo sicuro su 
potenziali server failure e permette agli 
amministratori del sistema di accedere in 
remoto, compiere diagnosi e gestire i 
loro server anche se II sistema operativo 
non risponde o se il sistema ha perso ali¬ 
mentazione Ogni server PowerEdge 


1300 è costruito secondo il metodo con¬ 
solidato di Dell Bullt-to-order' e spedito 
direttamente dalla fabbrica secondo la 
configurazione ordinata. Il PowerEdge 
1300 viene fornito con una garanzia di tre 
anni 'next business day Service’ come 
standard cosi come una '30-day getting 
started helpline' per supporto all'installa¬ 
zione e alla configurazione. 

Un supporto tecnico telefonico 24-ore- 
su-24 Enhanced OpenLine è anche 
disponibile 7-giorni-su-7 per rispondere 
alle richieste dei clienti relative ai prodotti 
server Dell Infine, Dell Computer ha 
annunciato l'ultimissima versione del ser¬ 
vizi Internet Premier Page per l'area 
EMEA Si tratta di pagine Internet perso¬ 
nalizzate introdotte da Dell lo scorso anno 
per I clienti corporate. Da oggi i clienti 
che utilizzano le Premier Page potranno 
trarre considerevoli vantaggi dalle novità 
offerte: un contenuto e un layout della 
pagina più flessìbili, una navigazione sem¬ 
plice e guidata, collegamenti personaliz¬ 
zabili (dove i clienti potranno inserire dei 
link a qualsiasi altro sito Internet diretta- 
mente dalla loro Premier Page). 

Per informazioni: 

Dell Computer, 

Tel (02) 57782 1 


• HARDWARE 


Disk Drive Cheetah e Barracuda di Seagate per l'enterprise Storage 


Un nuovo limite nel campo dei dispositivi 
ad alte prestazioni per l'archiviazione dei 
dati nel mondo enterprise è stato raggiun¬ 
to da Seagate Technology slamo arrivati 
ad una densità di superficie per disco di 
4,545 Gbyte e ad una capacità dei drive di 
50 Gbyte con un throughput massimo di 
28 Mbyte al secondo. Queste caratteristi¬ 
che equivalgono, rispettivamente, ad 
archiviare una pila di fogli con un'altezza 
tre volte superiore a quella della Torre 
Eiffel e a trascrivere il testo completo 
dell'Amleto di Shakespeare in 7 millesimi 
di secondo. La terza generazione della 
famiglia Cheetah a 10.000 rpm e la quinta 
generazione della famiglia Barracuda sfrut¬ 
tano la consolidata architettura e gli stan¬ 
dard di affidabilità dei precedenti prodotti 



per l'archiviazione di tipo enterprise di 
Seagate. Questi nuovi prodotti garantisco¬ 
no volumi di archiviazione, prestazioni e 
capacità tra i più avanzati a livello mondia¬ 


le. Ben sette sono i modelli che traggono 
vantaggio della leadership di Seagate nello 
sviluppo delle interfacce, disponibile sia 
per le connessioni Ultra2 SCSI sia per 
quelle FC-AL (Fiber Channel - Arbitrated 
Loop) Il prezzo per unità (per gli OEM) per 
il Barracuda 18LP a 9 Gbyte. il Barracuda 
18LP a 18 Gbyte, il Barracuda 36 e il 
Barracuda 50 è rispettivamente di S595. 
$1.070, $1.815, e $2.275. Il prezzo per 
unità (sempre OEM) per il Cheetah 18LP a 
9 Gbyte, per il Cheetah 18LP a 18 Gbyte e 
per II Cheetah 36 è rispettivamente di 
S695. SI .240 e S 2.100. 

Per informazioni: 

Seagate. 

I mvÌv secare coni 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 


33 

















• PERIFERICHE 


• DIGITAL IMAGING 


La Canon A5 cresce e diventa Zoom 


La clientela delle fotocamere digitali 
diventa sempre più esigente, ecco allora 
che Canon aggiorna la sua PowerShot A5 
dotandola dì uno zoom 2,5x corrispondente 
a un 28-70 mm di una macchina reflex tradi¬ 
zionale, L'ottica della nuova PowerShot A5 
Zoom è composta da 7 lenti, tre delle quali 
con disegno asferico, che permettono una 
messa a fuoco ottimale su tutto il fotogram¬ 
ma, messa a fuoco che varia automatica- 
mente dai 17 mm della 
posizione "macro", 
all'infinito Per la digi¬ 
talizzazione dell'Imma¬ 
gine, la Canon ha utiliz¬ 
zato un sensore CCD 
da 1/3 di pollice da 
810 000 pixel, che per¬ 
mette una risoluzione 
massima di 1024x768 
punti. Una delle novità 
inserite nel nuovo 
modello è la modalità di 
ripresa "Night Scene" attraverso la quale 
si possono realizzare fotografie con l'effetto 
movimento. La A5 Zoom é dotata di flash 
incorporato automatico con autoriduzione 
dell'effetto "occhi rossi". Le dominanti cro¬ 
matiche possono essere facilménte control¬ 
late attraverso il bilanciamento del bianco, 
che puO essere automatico o manuale con 
quattro posizioni: luce solare, nuvoloso, lam¬ 



pada al tungsteno o fluorescente II control¬ 
lo dell'inquadratura può avvenire sia attra¬ 
verso un mirino ottico sia utilizzando il 
comodo visore TFT a colori da 2 " ad elevato 
contrasto. La presenza di un processore che 
elabora le immagini In tempo reale, consen¬ 
te alla PowerShot A5 Zoom una velocita di 
scatto con intervallo di circa 4 secondi; le 
immagini vengono memorizzate su 
CompactFlash da 8 MB, disponibili anche 
schede da 4 a 15 MB 
L'output avviene, oltre 
attraverso gli ormai dif¬ 
fusi lettori dì schede 
CompactFlash, attra¬ 
verso porta seriale o 
l'uscita videocomposi¬ 
ta in standard PAL. 

A corredo con la 
macchina sono forniti i 
driver twain e una 
serie di software tra I 
quali spicca PhotoStich, 
utile per unire piu foto e 
realizzare immagini panoramiche. La 
PowerShot A5 Zoom e immediatamente 
disponibile al prezzo di lire 1.449.000 IVA 
inclusa 

Per informazioni: 

Canon Italia. 

Tel (02)82482249 


PERIFERICHE 


All'ufficio tecnologico ci pensa Ricoh 


... e USB sia! 

Sempre attenta alle innovazioni del mer¬ 
cato, Microtek ha presentato le versioni 
aggiornate di due suoi importanti prodotti, 
Phantom 336cx e ScanMaker X6. renden¬ 
doli ambedue disponibili con interfaccia 
USB. 

Il primo ricordiamo è uno scanner piano 
A4 dalle dimensioni estremamente com¬ 
patte; le scansioni vengono effettuate 
attraverso l'innovativa tecnologia CIS 
(Contact Image Sensor) a 36 bit con riso¬ 
luzione ottica di 300x600 dpi. 

La dotazione comprende un sostanzioso 
pacchetto di software che va da 
ScanWizard e ScanSuite per la gestione 
della scansione, a OmniPage LE OCR e ai 
prodotti Unlead iPhotoExpress, iPhoto- 
Plus e Photo Assistant. 

ScanMaker X6, con risoluzione 
600x1200 dpi a 36 bit. e invece caratteriz¬ 
zato dal comodo tasto CO posizionato sul 
frontale dello scanner, attraverso II quale 
l'utente può richiamare istantaneamente 
l'applicazione di gestione e realizzare 
facilmente la scansione 

Il software in dotazione comprende 15 
Impostazioni personalizzabili per ottimiz¬ 
zare automaticamente vari tipi di scansio¬ 
ne: testo, riviste, foto, ecc. Molto como¬ 
da la funzione ’Scan-to-Internet’ per rea¬ 
lizzare immagini da inviare con una e-mail 
o da utilizzare per la realizzazione di siti. 

Lo scanner è dotato di alcune soluzioni 
software che rendono possìbile una ripro¬ 
duzione accurata dei colori come Colour 
Enhanced Optimization e l'Advanced 
Image Enhancer Screen 

Anche per l’X6 una nutrita dotazione 
software anche per i professionisti del¬ 
l'Immagine rende lo scanner immediata¬ 
mente utilizzabile. 

I due prodotti sono disponibili sia per 
Windows 95/98/NT che per ìMac Al 
momento siamo in possesso del prezzo 
del solo ScanMaker X6 che è di lire 
659.000 IVA inclusa 


Per informazioni: 

iw.my..''ULTÙISiUl 



Copiatrici che funzionano anche da stam¬ 
panti. fax che diventano Internet-fax; l'uffi¬ 
cio del futuro richiede periferiche sempre 
più Integrate, capaci di svolgere le normali 
funzioni manuali ma anche di gestire le 
stesse operazioni che vengono dal compu¬ 
ter. Ricoh Interpreta queste richieste pre¬ 
sentando due apparecchi per la piccola e 
media utenza, stiamo parlando di BizWorks 
406, una stampante/copiatrice, e Fax 
4800L. fax/stampante collegabile al compu¬ 
ter e con opzione Internet. 

Le BizWorks 406 e 406 DF, che si diffe¬ 
renziano per la presenza sulla DF di un ali¬ 
mentatore automatico da 10 fogli e il fasci- 
colatore, sono stampanti In bianco/nero con 
risoluzione fino a 1200x600 dpi 

Sono dotate di una memoria RAM di 4 
MB espandibile a 32 MB e sono compatibili 
con II linguaggio PCL5e; i driver forniti le 
rendono perfettamente compatìblì con 
Windows 95/98/NT. Il driver di stampa per¬ 
mette di controllare perfettamente il layout 


del documento, e con la funzione "riduzio¬ 
ne" si possono stampare fino a quattro 
pagine su un unico foglio. Uno switch-box 
incorporato permette il collegamento in 
serie di una seconda stampante, magari a 
colori: In questo modo, mediante un sempli¬ 
ce comando, sarà possibile indirizzare la 
stampa alla periferica più adeguata 
Rivolto ad un'utenza con elevati volumi di 
comunicazione e invece II Fax 4800L, un fax 
in standard G3 capace dì effettuare la scan- 



34 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 

























Ngws 


sione di un A4 in soli 1.5 sec e trasmetterla 
in tre sec Numerose le opzioni che ne 
accrescono le potenzialità: iniziamo con la 
capacità carta che pud arrivare alla non indif¬ 
ferente capienza di 1350 fogli, mentre, con 
il disco rigido di 80 MB e la scheda 
"Incremento Funzioni ', sono circa 3,000 le 
pagine in ingresso e uscita, che possono 
essere memorizzate e gestite, 

Tra le funzioni software, comoda l'opzione 
"fronte/retrd ", che evita di dover fotocopia¬ 


re il documento da inviare se composto da 
pagine stampate fronte/retro; il fax scansio- 
na prima tutte le pagine dispari e quindi le 
pari per poi ricomporre automaticamente il 
documento in fase di trasmissione. Ormai 
richiesta da sempre più aziende e quindi 
diventata standard per prodoni professiona¬ 
li. la funzione fax-on-demand attraverso la 
quale il fax diventa un vero centro dove i 
clienti possono attingere in modo automati¬ 
co a tutta una sèrie di informazioni chieden¬ 


done la spedizione, Per il collegamento al 
computer, due sono i moduli a disposizione: 
il primo trasforma il 4800L in una comoda 
stampante laser da 10 ppm, Il secondo dà la 
possibilità di inviare o ricevere documenti 
direttamente dal proprio PC. 

Per informazioni: 

Ricoh Italia, 

Tel (02)923611. 

i wwwjnQn.il 


• MONITOR 


Tre monitor Aashima 

Aashima ha presentato le pietre miliari 
per la linea Vision per il 1999: stiamo par¬ 
lando di tre nuovi monitor da 15 a 19 polli¬ 
ci, per l'utenza domestica e professionale. 

Trust Pro Visual 15" e Trust Pro Visual 
17" hanno un punto pari a 0,24 mm con 
una risoluzione massima rispettivamente 
di 1028x768 e1280x1024 pixel. Tutte le 
regolazioni sono guidate tramite un como¬ 
do OSD (On Screen Display) e consento¬ 
no di controllare tutte le funzioni più diffu¬ 
se, dalla luminosità e contrasto ai vari tipi 
di distorsione e centratura II 15' dispone 
di 9 impostazioni predefinite e 4 opzioni 
selezionabili, mentre sul 17" si può sce- 


perii 1999 

gliere tra 6 impostazioni predefimte e ben 
13 opzioni per le configurazioni personali. 
I due monitor rispettano le più severe 
norme di sicurezza (MPR-II e DDC-2B) e 
sono compatibili in modo Plug-and-Play 
con Windows 95 e 98. 

Per l'utenza professionale è stato pre¬ 
sentato il Trust Pro Visual 19" a controllo 
totalmente digitale Con un pixel di appe¬ 
na 0,22 mm, arriva a una risoluzione di 
1600x1200 punti garantendo sempre 
un'immagine di alta qualità. Le imposta¬ 
zioni predefinite sono 12 e le opzioni 
richiamabili dall'utente 8. 

I tre monitor saranno commercializzati 



rispettivamente al prezzo di lire 429.000. 
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Il miliardi di dollari! 

Nel mondo un sempre maggior numero 
di sviluppatori si sta proteggendo contro la pirateria 
e un sempre maggior numero di questi sviluppatori ha adottato HASP 

HfìSP - Il sistemo professionale di Protezione del software. 

• Al primo posto nei test di mercato 

• Sicurezza ineguagliata 

• Flessibilità senza confronti 

• Assoluta semplicità di impiego e totale trasparenza 

• Compatibile con Windows 95,98 e NT, Mac. OS/2, NEC, UNIX e RETI 

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Allora perché stanno ancora facendo la 



( Con Web Sell-Service IBM nessuno dovrà 
più mettersi in coda per avere informazioni, 
effettuare ordini, prenotazioni, acquisti o per 
richiedere assistenza. 


Il nuovo software IBM per Internet trasforma i tradi¬ 
zionali siti publishing in siti interattivi, consentendo 
ai tuoi clienti di effettuare ila soli qualsiasi operazione, 
in qualsiasi momento. Questo significa clienti più 
soddisfatti e maggiori profitti per te. perché allegeriscc 
il tuo staff dai lavori di routine. Le nostre soluzioni 
Web Self-Service li consentono di cominciare dal 
livello base per poi aggiungere nuove funzionalità per 
seguire la tua crescita. Il risultato: un sito Internet 
interattivo che si collega ai dati e alle funzioni centrali 
del tuo business. Cosi anche la tua azienda sarà 
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Soluzioni per un piccolo pianeta 


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Software IBM per applicazioni 
Web Self-Service 




Notizie flash ’.JeffRumberg, analista della 
Meta Group, sostiene che il costo della 
gestione ili una chiamata al Senizio Clienti 
tramite operatore è di cinque dollari, con una 
segreteria telefonica è di mezzo dollaro e con 
Internet è solo di pochi centesimi. (InfoUéek, I giugno 1998) 


Le applicazioni che aiutano il tuo business sono 
Sul tuo server. ItebSpbere Ipplit alimi Seri er associa in 
un unico umiliente le applicazioni Jot a, gli ohject request 
broker e i connettori ai database. In questo modo tutte le 
funzioni business potranno essere gestite direttamente 
all'interno del tuo sito. In più WebSphere Studio ti aiuta a 
sviluppare nuove applicazioni e-business in tempi record. 


Soluzioni self-service. Lotus Ilamino Server ti consente 
di ireare applicazioni per il lavoro di gruppo che rispondono 
ai processi aziendali in continua evoluzione. Domino 
supporta le soluzioni Web Self-Service affidabili e 
altamente interattive. 


Informazioni agli Utenti. IIII2 I llirersal Database 
supporta alcuni dei siti Iteli più utilizzati al mondo. Infatti 
è in grado di rispondere a un elevalo numero di utenti, 
sempre con ottime performance. Completamente compatibile 
con Java. 1)112 lavora sulle piu diffuse piattaforme. 

Integrazione ai massimi livelli. I los,n.s ti aiuta a 
integrare, nella tua soluzione Web Self-Service, le 
applicazioni nuove e quelle giù esistenti. Ora totalmente 
compatibile con Jot a, MQSeries è il prodotto di business 
integration leader nel mondo e può girare su oltre 35 
piattaforme. 


• PERIFERICHE 


Ricoh: CD a tutto 
campo 

Presentato da Ricoh un masterizzatore 
CD-R/RW dalle caratteristiche veramente 
interessanti. 4x per scrittura e riscrittura, 
20x in lettura CD e 8x in lettura CD-RW. 

Il nuovo Ricoh MP7040A-DP è uno dei 
primi a raggiungere la velocita 8x in 
riscrittura, caratteristica da poco inserita 
nell'Orange Book Part 3 che definisce lo 
standard per il CD-RW. 

La velocita di lettura 20x. più che suffi¬ 
ciente per la maggior parte delle applica¬ 
zioni quotidiane, da la possibilità di usare 
la nuova unita anche come semplice let¬ 
tore in sostituzione di quelli in dotazione 
con il computer. 

Ricoh non si e pero limitata a realizzare 
il solo drive, fedele all'impegno che la 
vede coinvolta a 360" nel settore CD, ha 
parallelamente realizzato anche un 
software che facilita lo sfruttamento 
dell'MP7040: in dotazione viene infatti 
fornito ClipDisc, un software che consen¬ 
te di registrare dati su CD con semplici 
operazioni di drag-and-drop da Windows 
come se si stesse scrivendo su un banale 
floppy. Inoltre la finalizzazione" per la 
compatibilita IS09600, viene realizzata 
automaticamente non appena si espelle il 
CD, questo permette di leggere i dati su 
normali lettori senza eseguire ulteriori 
operazioni manuali. 

Per l'utenza professionale, I MP7040 e 
corredato anche con il software Nero 
Burning ROM" di Ahead Software che 
offre una soluzione per la premasterizza- 
zione veloce e affidabile e che è in grado 
di masterizzare CD audio e dati conforme¬ 
mente alle norme ISO9660 e supporta 
inoltre il metodo di scrittura Disc-At- 
Once. Il Ricoh 7040A-DP ha 2 MB di buf¬ 
fer e si collega al computer attraverso 
un'interfaccia ATAPI/E-IDE 


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• STAMPANTI 


Canon BJC-6000, una 


ink-jet per il mondo business 


Velocita, qualità del colore e risparmio 
energetico sono tre caratteristiche che diffi¬ 
cilmente collimare in una stampante a colori 
a getto d'inchiostro. Con la BJC-6000, 
Canon è riuscita a raggiungere i tre obiettivi 
realizzando cosi una stampante mirata al 
mondo dei professionisti e manager diparti¬ 
mentali Una delle maggiori caratteristiche e 
sicuramente la nuova testina con serbatoi di 
inchiostro separati, ogni colore puO cosi 
essere sostituito indipendentemente, otte¬ 
nendo un notevole risparmio economico 
Per quanto riguarda la velocita di stampa, 
la BJC-6000 riesce a competere con laser di 
fascia media raggiungendo, sia in 
bianco/nero che a 5 colori, circa 8 ppm, valo¬ 



re questo che la pone al vertice della 
categoria La qualità di stampa è assicu¬ 
rata dalla tecnologia proprietaria 
Drop Modulation Technology, 
una prerogativa che — 
permette alle ink-jet 
Canon, attraverso 
la generazione di 
gocce di differen¬ 
te diametro di 
avere una elevata 
qualità (1440x720 
dpi) per i testi e la gra¬ 
fica vettoriale e contem¬ 
poraneamente un maggior 
numero di tonalità cromatiche per le imma¬ 


gini fotografiche Tramite il server di 
stampa Axis PrintPomt 140 BJC, la 
BJC-6000 può essere facilmente inte¬ 
grata in LAN tipo Windows. Novel 
OS/2 o Lantastic per essere 
facilmente sfruttata da grup¬ 
pi di lavoro II prezzo definiti¬ 
vo non e stato al momento 
comunicato, ma sara sicura¬ 
mente inferiore a lire 
700 000 IVA esclusa. 

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Canon Italia, 

Tel (02)82482249. 


• SOFTWARE 


ToolBook pensa sempre più a Internet 


Che Internet sia il business del futuro è 
cosa accettata ormai un po' da tutti, quindi 
la maggior parte delle software house stan¬ 
no integrando nei propri pacchetti funzioni 
che permettano l'operatività in rete. Tra 
queste non poteva logicamente mancare 
Asymetrix, che con il suo ToolBook ricopre 
un ruolo di tutto rispetto nellauthoring di 
CD-ROM e applicazioni per la formazione. 
La versione 6.5 del famoso programma pre¬ 
senta funzionalità per Internet e per corsi a 
distanza ancora più marcate e potenti, tra 
queste il supporto, nell'esportazione in 
HTML, dei fogli stile e dell’HTML dinamico 
(DHTML), che permette di conservare firn- 
paginazione esatta degli oggetti sul video, 
rispettando perfettamente le decisioni del 


grafico. L'utility Impulse, fornita a corredo, 
permette inoltre di verificare le applicazioni 
ottenute in output controllandone la pesan¬ 
tezza e consentendone I ottimizzazione 
secondo le limitazioni della larghezza di 
banda All'interno di ToolBook nuovi oggetti 
di catalogo aggiungono funzionalità evolute 
senza complicare la programmazione: uno 
degli oggetti più interessanti è il Video 
Sequencer. che permette di sincronizzare 
perfettamente un video con blocchi di testo 
e oggetti call-out. Altn oggetti consentono di 
realizzare pagine Web che utilizzano i forma¬ 
ti RealMedia, Windows Media (NetShow) e 
Powerpoint. La famiglia ToolBook e comple¬ 
tata da ToolBook II Instructor, ToolBook II 
Assistant e Asymetnx Librarian Instructor è 


uno strumento per programmatori, apposi¬ 
tamente studiato per la realizzazione di 
applicazioni di formazione al computer e per 
realizzare moduli facilmente utilizzabili e per¬ 
sonalizzabili con Assistant, la cui interfaccia 
drag-and-drop facilita notevolmente il lavoro 
di chi deve creare i contenuti per i corsi 
stessi. Una volta realizzati i corsi a distanza 
via Internet o intranet, possono essere 
gestiti attraverso Librarian. che e in grado di 
controllare l'erogazione del corso, l'accesso 
degli studenti, l'attività svolta e il punteggio 
ottenuto. 

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• COMUNICAZIONI 


News 

di F. Fulvio Castellano | 

Roper International: prodotti innovativi 
per telecomunicazioni su Internet 


Specializzata in prodotti per trasmis¬ 
sione dati, con strumenti che per¬ 
mettono collegamenti telefonici 
ovunque nel mondo al costo di una 
chiamata urbana, Roper International 
apre una propria filiale a Roma e pre¬ 
sto anche a Milano. 


Quando si dice multina¬ 
zionale, Roper Interna¬ 
tional, detta anche la 'Web 
Intelligence Company', èl 
una società 'europea' con 
sede legale in Gran Bre¬ 
tagna e sede amministrati¬ 
va in Svizzera, ha la sua pro¬ 
duzione e logistica in , 

Belgio ed è presente con i 
filiali commerciali in Italia, f 
Francia, Germania. Inghil¬ 
terra e Olanda. Più multinaziona¬ 
le di cosi.. Dunque, Roper Interna¬ 
tional è un'azienda specializzata in pro¬ 
dotti per la trasmissione di dati e voce, ha 
iniziato ad operare in Italia aprendo una 
filiale a Roma nello scorso settembre e 
ha presentato le nuove soluzioni per il 
mercato delle telecomunicazioni in un 
incontro con la stampa a Milano. La 
gamma di soluzioni Roper copre la con¬ 
nessione sia remota che locale, con pro¬ 
dotti quali le schede PC Card, i modem 
interni ed esterni, già provvisti del nuovo 
standard ITU-T V90, ma, soprattutto, gli 
innovativi WebPhone e WebFax. I pro¬ 
dotti Roper sono garantiti dalla compe¬ 
tenza dell'azienda e dal suo impegno 
nella ricerca e sviluppo di prodotti per 
Internet In un mercato in evoluzione 
quale quello delle tic e IT, Roper ha un'of¬ 
ferta di prodotti ampia e innovativa, tutti 
mirati a rispondere ad un'esigenza ormai 
molto estesa, quale la connessione al 
mondo Internet ed il contenimento dei 
_ costi di comunica¬ 
zione. Per la 
preci¬ 





sione, tra i prodotti che 
compongono l'of¬ 
ferta di Roper tro¬ 
viamo: modem- 
fax interni ed ester¬ 
ni per la trasmissio¬ 
ne dati basati sulle 
avanzate tecnologie, 
schede PC Card modem- 
fax K56Flex, schede PC 
Card modem-fax per trasmis¬ 
sioni telefoniche fisse o mobili 
tipo Etacs-GSM, schede 
di rete PC Card 
Ethernet 10 BaseT 
(RJ45) 10 Base2 (BNC), 
100 BaseT. e poi WebFax 
per trasmettere fax via 
Internet e WebPhone per 
telefonare attraverso 
Internet 

Il core business è focaliz¬ 
zato su Internet con la 
nuova linea di prodotti 
| hardware e di servizi che 
Roper ha chiamato Web- 
Family: si tratta di WebFax, 
WebPhone. WebNet, WebLAN e 
WebTel. Una famiglia che ha la caratteri¬ 
stica di utilizzare la connessione Internet 
al fine di ridurre notevolmente i costi di 
trasmissione. La 'customer satisfaction' 
rappresenta un obiettivo primario di 
Roper: il servizio pre/post vendita 
viene effettuato attraverso 
un numero verde. Tutti i 
prodotti e le procedure 
operative sono costan¬ 
temente aggiornati con 
gli standard tecnologici più 
avanzati. Vediamo da vicino 
come funzionano i due prodotti di 
punta. RO-WebFax e RO-WebPhone. 

Il primo e un innovativo prodotto che per¬ 
mette di spedire fax tramite Internet, 
senza modificare le abitudini degli opera¬ 
tori e tutto al costo di una chiamata urba¬ 
na Una volta installato il software Faxlt 
incluso nel prodotto, si procede alla crea¬ 
zione del database associando ogni 
numero di fax alla corrispondente e-mail. 
Digitando sul fax il numero abituale del 
destinatario, interurbano o internazionale, 
RO-WebFax intercetta la comunicazione 
tra il fax standard e la connessione telefo¬ 



nica, ricercando nel proprio database il 
numero di fax prescelto. Se trova una 
e-mail associata, RO-WebFax invia il 
fax a quell'indirizzo: il costo della 
trasmissione è cosi limitato al 
costo del collegamento al pro¬ 
vider Internet locale, indipen¬ 
dentemente dalla distanza 
del destinatario del fax, 
che trova automatica- 
mente il fax aprendo la e- 
mail box. Se RO-WebFax non 
trova la e-mail associata, trasmette 
comunque il documento via fax nel modo 
tradizionale. Il secondo, WebPhone. è 
una primizia tutta italiana in quanto pre¬ 
sentato per la prima volta in Italia. La 
scheda RO-WebPhone è un prodotto 
innovativo e si ottengono notevoli rispar¬ 
mi sui costi telefonici aziendali. Permette 
di effettuare qualunque telefonata, inte¬ 
rurbana o internazionale, al costo di una 
conversazione urbana. Come? Due uten¬ 
ti, una volta installato RO-Web-Phone nei 
rispettivi PC, possono utilizzare la rete 
Internet per una comunicazione vocale A 
seguito della chiamata telefonica da parte 
dell'uno o dell'altro utente, un semplice 
messaggio pre-registrato avvisa della 
richiesta di una connessione Internet 
suggerendo le istruzioni da seguire: con¬ 
temporaneamente i rispettivi RO- 
WebPhone procedono allo scambio del¬ 
l'indirizzo IP I due utenti riagganciano 
quindi II telefono chiudendo la 
comunicazione interurbana o 
internazionale e permet¬ 
tendo ai RO-WebPhone di 
| connettersi ciascuno al 
1 proprio Internet provider 
locale Nell'arco di pochi 
secondi i telefoni squillano 
nuovamente e ha inizio la conver¬ 
sazione via Internet attraverso l’uso del 
normale apparecchio telefonico 
In Italia i prodotti Roper saranno distri¬ 
buiti dal Gruppo Comprel di Cesano 
Maderno (MI), da DIT Distributed 
Integrated Technologies di Milano e da 
Sendel Computer di Torino. 


Per informazioni: 

Roper International Italia, 
Tel. (06)551171 


39 






• PERIFERICHE 


di F. Fulvio Castellano 


Sistemi digitali in bianco e nero 
per l'ufficio del 2000 




La serie GP di Canon, con velocità 
di stampa da 16 a 60 pagine al minu¬ 
to, è fortemente orientata per utilizzi 
in ambienti ad alto contenuto 
informatico. Prodotti dotati di con¬ 
troller vengono sviluppati in collabo- 
razione con la statunitense EFI 
Corporation. 


Nella nuova, elegante sede 
della Canon Italia SpA di 
Milanofiori-Assago. Milano, la 
società nipponica ha annuncia¬ 
to in un'anteprima per la stam¬ 
pa nazionale, una nuova e 
completa gamma di sistemi di 
stampa digitali in bianco e nero 
per la gestione di ogni fase 
della vita di un documento, 

Fondamentale la partnership 
con la statunitense EFI- 
Electronics for Imaging, all'a¬ 
vanguardia nel settore delle 
tecnologie che permettono la 
stampa digitale in rete di qua¬ 
lità elevata. 

Si tratta, comunque, di una 
gamma completa verso l'uffi¬ 
cio del 2000 

La sempre più veloce transi¬ 
zione della tecnologia da analo¬ 
gico a digitale, come pure la 
moltiplicazione delle possibilità 
di comunicare attraverso i col- 
legamenti in rete, sia Internet 
sia intranet, ha portato II mer¬ 
cato a richiedere soluzioni 
molto piu rapide, economiche 
ed efficaci per quanto riguarda 
la gestione totale del docu¬ 
menti scritti e delle immagini. 

A questa domanda ora Canon 
risponde con una tecnologia 
d'avanguardia. 

Con la nuova serie GP 160, 

210, 215, 335. 405 e 605 arriva una 
gamma di sistemi digitali multifunzione 
per il bianco e nero in grado di gestire 
ogni fase della vita dei documenti, dalla 
scansione alla stampa, dalla copiatura 
all'invio fax e all'archiviazione elettroni¬ 


ca. La varietà dei modelli proposti M 
(velocita da 16 a 60 pagine/minu- fl 
to), la possibilità di lavorare in rete ■ 
grazie ai controller sviluppati in col- I 
laborazione con EFI, l'eccellenza I 
delle prestazioni e la capacità di | 
realizzare documenti finiti in ogni 
aspetto, sono valori offerti da questi 
nuovi sistemi. 

Come abbiamo detto sopra. 6 stata 
fondamentale la partnership Canon- 
EFI. 

La società di San Mateo. nella 





NetSpot: tutto dal desktop 

Confi guraxion* 



californiana Silicon Valley, è un'azienda 
al top nel mondo nella realizzazione di 
server per la stampa PostScript ed 6 
uno dei più importanti partner strategici 
di Canon, per la quale sviluppa da sem¬ 
pre hardware e software specifici per 


sistemi di 
stampa digi¬ 
tale a colo¬ 
ri, Il nuovo 
controller realizza- 
I to ad hoc per il 
[ bianco e nero per¬ 
mette di collegare i 
I sistemi GP in una 
rete locale che può 
essere costituita da 
computer e da diffe¬ 
renti sistemi dì 
stampa digitale, con¬ 
sentendo la gestione 
totale e contemporanea dei do¬ 
cumenti nelle varie fasi di elabora¬ 
zione e stampa: ne derivano una 
ottimizzazione della tecnologia 
offerta dai sistemi GP di Canon 
Con il Controller Canon X2e, il 
sistema GP 215 mantiene la sua 
velocità di stampa di 21 pmm (for¬ 
mato A4), anche in rete 
E' dotato di memoria standard dì 
32 MB espandibile a 64 MB, e di 
un disco fisso interno da 2 1 GB, 

La tecnologia Rip-While-Print ela¬ 
bora le pagine nuove durante la 
stampa delle precedenti La fun¬ 
zione di stampa continua consente 
di stampare le pagine senza 
pause, garantendo ottime presta¬ 
zioni di stampa con tutte le appli¬ 
cazioni anche ad alta risoluzione 
Infine, l'iniziativa Digital Solution 
Business è il progetto strategico 
con cui Canon intende raggiunge¬ 
re gli obiettivi fissati per i prossimi 
anni cogliendo il numero maggiore 
di opportunità offerte dalla tecno¬ 
logia digitale 

L'avvento dì questa tecnologia 
dà infatti la possibilità di sviluppare 
quegli elementi che offrono un 
effettivo surplus di valore aggiun¬ 
to. come ad esempio la possibilità 
di networking, cioè i collegamenti 
in rete aziendale. 


Per informazioni: 

Canon Italia. 

Tel (02) 82481. 
IiVwia». canni luim 


40 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 











































• PERIFERICHE 


di Leo Sorge 

HP Color LaserJet 8500, A3 per 


Mf-Uirr 


professionisti 


Il leader delle stampanti aggiorna 
la sua gamma di fascia alta con un 
modello potente e versatile in tre 
configurazioni. 


Hewlett-Packard annuncia l'introduzio¬ 
ne sul mercato della stampante laser a 
colori HP Color LaserJet 8500 che. con 
la massima rapidità e qualità, produce 
tracciati a colori su fogli in formato A3 
secondo le necessità dei professionisti 
CAD 

La nuova stampante usa i più recenti 
driver Autocad, ed offre colori eccezio¬ 
nali. precisione delle linee e la velocita 
necessaria per produrre bozze di traccia¬ 
ti in formato A3, nonché spettacolari 
rese tridimensionali 

Per i professionisti CAD, la stampante 
HP Color LaserJet 8500 rappresenta 
uno strumento pratico e potente, dotato 



di nuove funzioni colore che conferisco¬ 
no migliore leggibilità ai progetti CAD e 
maggiore dinamicità alle visualizzazioni 
3D 

Il formato A3 elimina la necessita di 
ridurre le dimensioni della stampa, e al 
contempo assicura precisione ed alta 
definizione anche per le immagini grafi¬ 
che più complesse Inoltre, la nuova 
stampante svolge tutte le funzioni 
richieste all'interno dei reparti, grazie alla 
capacità di stampare rapporti, presenta¬ 
zioni e proposte a colori su una vasta 


gamma di supporti di diverse dimensio¬ 
ni. Nella stampa su formati A4, la 8500 
raggiunge la velocita di 6 ppm per docu¬ 
menti a colori e 24 ppm in monocroma¬ 
tico E' in grado di stampare su supporti 
di dimensioni fino a 305x470 mm su 
lucidi, carta lucida e supporti di spessore 
superiore fino alle copertine da 216 
gsm. 

La Color LaserJet 8500 è disponibile in 
tre diverse configurazioni: base, a lire 
14 822.775 (con 32 MB di RAM, due 
cassetti da 500 fogli e un cassetto multi- 
funzione da 100 fogli); rete, a lire 
17.200 000 (HD da 2GB e server di 
stampa JetDirect 600N 10/100Base-T), 
duplex, a lire 20.250.000 (64 MB RAM. 
casstto aggiuntivo da 2000 fogli, HD da 
2GB e server di stampa JetDirect 600N 
10/100Base-T e un duplex), 

Tutti i prezzi sono IVA esclusa. 

Per informazioni: 

Hewlett-Packard. 

Tel (02) 92121 



PANATRONICS 


Sistemi Video Profemonali e TVCC 


MIXER VIDEO DIGITALE 
A IO BIT. 


pi|thon 


SCHEDA ESTERNA 
PER CATTURARE 
IMMAGINI VIDEO IN MPEG-1 
E SPEDIRE VIDEO CLIP 
ATTRAVERSO INTERNET. 


* Interfacce opzionale I/O FireWire 
(IEE 1394 Disponibile da Gennaio) 









• SOFTWARE 


dì F. Fulvio Castellano 

Informix: tre nuove soluzioni strategiche 
aprono il nuovo anno 


Si tratta di l-Spy, soluzione per il 
monitoraggio e ottimizzazione dei 
data warehouse Informix, una 
serie di soluzioni integrate per 
Microsoft COM e MTS, e Visionary, la 
nuova soluzione dedicata 
alla 'visual business intelligence'. 

Il leader tecnologico nel campo delle 
soluzioni database-centriche per le azien¬ 
de, Informix Corporation, ha annunciato 
la disponibilità di Informix l-Spy: tool per 
il monitoraggio e l'ottimizzazione dei data 
warehouse basati su database Informix, 
che si caratterizza per innovazione e alto 
livello delle performance, l-Spy permette 
agli amministratori e agli architetti di 
sistema di valorizzare i data warehouse 
aziendali, migliorandone l’efficienza e il 
design e riducendone i costi di manuten¬ 
zione, Informix l-Spy versione 1.0 è 
disponibile dalla fine di gennaio '99 

In occasione dell'annuale Informix 
Partner Forum, Informix e Microsoft 
hanno presentato l’integrazione di 


Informix Dynamic Server con le tecnolo¬ 
gie Microsoft Component Architecture 
(COM) e Microsoft Transaction Server 
(MTS) Questa integrazione offre agli svi¬ 
luppatori un approccio più rapido, flessi¬ 
bile e intuitivo alla creazione di applica¬ 
zioni database su componenti 
Sfruttando le capacita di Informix 
Dynamic Server e delle tecnologie MTS 
e COM di Microsoft, gli utenti potranno 
implementare applicazioni multi-tier di 
fascia alta in grado dì situare la business 
logie dove può operare con maggior effi¬ 
cienza nel Client, nel middle tier o persi¬ 
no all'interno di Informix Dynamic Server 
sotto forma di modulo DataBlade. 

Supportata da milioni di sviluppatori in 
ogni parte del mondo, l'architettura 
COM rappresenta lo standard di fatto 
per lo sviluppo di applicazioni a compo¬ 
nenti MTS, invece, rende più facile per 
gli sviluppatori realizzare e implementare 
applicazioni server Internet e intranet 
multi-tier basate su architettura COM 
realmente scalabili e affidabili. Grazie a 
Informix Dynamic Server con Universal 
Data Option, gli utenti possono utilizzare 
i componenti COM a qualunque livello 


dell'architettura: nel Client, nel middle- 
tier MTS oppure all'interno di Informix 
Dynamic Server. 

Last but not least, ecco la terza soluzio¬ 
ne '99 Sempre all'annuale Forum 
Partner di Informix la società ha presen¬ 
tato Informix Visionary, soluzione di faci¬ 
le utilizzo con interfaccia grafica che 
completa le performance di Informix 
Dynamic Server con Universal Data 
Option con potenti ed innovative funzio¬ 
nalità di consultazione dei dati aziendali 
Visionary è un tool di visualizzazione in 
grado di offrire un facile accesso alle 
informazioni aziendali e rappresenta lo 
strumento ideale per accedere a un 
ambiente Smart Data Federation. In 
grado di fornire capacità di accesso diret¬ 
to al database anche agli utenti aziendali 
privi di background tecnico, Informix 
Visionary consente di ridurre drastica¬ 
mente i costi connessi all'analisi dei dati 
strategici, fornendo alle aziende un con¬ 
creto vantaggio competitivo 

Per informazioni: 

Informix, 

1,-vwvy minrmix corri 


• SOFTWARE 


Visio Enterprise 5.0: per progettare e modellare 


E' stato annunciato a Milano durante un 
incontro stampa Visio Enterprise 5.0, il 
nuovo software di progettazione e modella¬ 
zione destinato ai professionisti dell'IT che 
sviluppano, gestiscono e si occupano della 
manutenzione dei sistemi informativi azien¬ 
dali. Visio Enterprise nasce dall'esperienza 
di Visio nella realizzazione di strumenti per 
la creazione di disegni e diagrammi e rap¬ 
presenta una suite di grande spessore ed 
efficacia per gli IT manager Compatibile 
con Microsoft Office. Visio Enterprise si 
affianca a Visio Professional 5,0. l’ altro' 
software per la creazione di diagrammi che 
documentano le reti offrendo funzioni 
aggiuntive per il networking e la modella¬ 
zione di dati e di software. Attualmente il 
mercato degli strumenti di fascia alta per il 
reporting nel settore IT è dominato da pro¬ 
dotti di nicchia costosi, complessi e non 
sempre compatibili che creano output diffi- 



VìSiO 


cili da condividere, oltre a richiedere trai¬ 
ning specifici per il loro utilizzo Visio 
Enterprise, al contrario, offre un'interfaccia 
intuitiva e Microsoft-compatibile con un 


buon livello prezzo-prestazioni. Si tratta 
dunque di uno strumento top-ware’ inte¬ 
grato e offre un unico prodotto per la pro¬ 
gettazione, modellazione e documentazio¬ 
ne di sistemi informativi, deir infrastruttura 
della rete esistente ai database e alle appli¬ 
cazioni. E da qui nascono vantaggi pratici di 
funzioni come quelle derivanti dall'avanza¬ 
tissima tecnologia AutoDiscovery. Tra le 
aziende che stanno attualmente valutando 
Enterprise 5.0 vi sono Bay Networks, Price 
Waterhouse Coopers, IBM Global Service 
(o di quello che sarà dopo l'acquisizione da 
parte di AT&T) Visio Enterprise è già dispo¬ 
nibile in Italia (versione in inglese) attraver¬ 
so la rete di vendita di Visio e il prezzo è di 
lire 2.553.000 (IVA esclusa). 


Per informazioni: 

Visio. 

livmy WS"? 'ì 


42 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 

















• SOFTWARE 


Sybase annuncia PowerBuilder 6.5 e PowerJ 2.5 


Sono stati annunciati i propri tool 
per lo sviluppo di applicazioni Web 
distribuite e i tool di sviluppo per 
applicazioni Java aziendali, due pro¬ 
dotti fondamentali di Enterprise 
Application Studio. 

Presentata Enterprise Data Studio, 
suite di prodotti integrati (database, 
accesso, replicazione dati). 

E in futuro arriverà 
EnterpriseConnect e SQL Anywhere 
Studio nel mobile computing. 


SPowersoll 


Parole chiare e decise quel¬ 
le di Gino Capecchi. Country 
Manager di Sybase Italia: 

"Inizia ora il nuovo modo di 
presentare Sybase: nuova 
missione, nuove strategie, 
nuovo modo di porsi e 
imporsi. Non solo prodotti di 
database come per il passa¬ 
to, ma progetti globali e solu¬ 
zioni con nostra competenza 
nelle applicazioni ed evolu¬ 
zione nei mondi Internet, 
data warehouse. data 

mining, nel mondo enterpri- _ 

se e nelle performance 
RDBMS, dove siamo leader." Sybase, in 
altre parole, vuole diventare 'un esperto' 
di integrazione di sistemi con progetti, 
prodotti e servizi: non più database, ma 
tool e soluzioni integrate, aperte, che si 
incrociano (e si adattano ad altre soluzio¬ 
ni); è la strategia vincente dopo la débଠ
cle dell’ultimo anno in Europa - e in Italia 
-, anche e non solo per i ritardi di alcuni 
annunci e aggiornamenti di prodotti e 
Tughe' di manager. Dunque, un ritorno al 
futuro con un nuovo approccio al merca¬ 
to Per quanto riguarda i prodotti, Sybase 
annuncia l'immediata disponibilità dei 
nuovi tool di sviluppo di applicazioni Web 
distribuite: PowerBuilder 6.5, strumento 


PowerJ permettono di ridurre i costi di 
sviluppo e implementazione, grazie alla 
integrazione tra le applicazioni e i dati esi¬ 
stenti con le emergenti tecnologie Web. 
Enterprise Application Studio comprende 
dunque PowerBuilder, PowewJ e 
Sybase Enterprise Application Server: 
offre, quindi, un set integrato di prodotti 
per la realizzazione e la distribuzione di 
applicazioni Web e client/server distribui¬ 
te, 

PowerBuilder 6.5 permette di creare 
rapidamente utilizzando un unico 
ambiente applicazioni Web distribuite e 
include ora nuove caratteristiche quali: 
editing HTML, gestione di siti Web, crea¬ 
zione di pagine 
Web, data modeling 
fisico, generazione 
di Proxy Java Bean 
e di componenti 
COM. 

PowerJ 2.5, dedi¬ 
cato agli sviluppatori 
Java, è un tool di 
sviluppo per la crea¬ 
zione di applicazioni 
Web distribuite e le 
nuove funzionalità 
includono: editing 
HTML WYSIWYG, 
gestione di siti 
Web, editing e 
debugging di 
JavaSript su Client e 
su server, creazione di applicazioni Web. 
data modeling fisico, supporto per Java 
development kit 1.1.6, supporto integra¬ 
to per Java Foundation Classes (JFC), 
compresi componenti Swing. Sybase 
Enterprise Application Server (per 
deployment) incorpora Jaguar CTS, un 
transaction server basato su componen¬ 
ti, e PowerDynamo, un server per la 
generazione dinamica di pagine Web. 
Jaguar CTS 2.0, che diventerà parte della 
prossima versione dell'application server, 
garantirà agli utenti conformità alla 
Common Object Request Broker 
Architecture (CORBA) 2.2 e funzionalità 
di sicurezza avanzate, Mentre Power- 


- & 


PowerJ 


per la creazione di applicazioni aziendali, 
e PowerJ 2.5, il tool per lo sviluppo di 
applicazioni Java aziendali. I due nuovi 
prodotti sono componenti fondamentali 
di Enterprise Application Studio, una 
suite di prodotti integrati recentemente 
presentata da Sybase. PowerBuilder e 


Builder 6.5 e PowerJ 2.5 sono disponibili 
da subito, Enterprise Application Studio, 
Enterprise Application Server, Jaguar 
CTS 2.0 e Web Deployment Kit per 
PowerBuilder saranno disponibili per la 
fine del '98. 

L'altro prodotto è Enterprise Data 


Studio, una suite di prodotti integrati che 
include tecnologie database, di accesso 
e replicazione dei dati. E' la prima piat¬ 
taforma di gestione dati in grado di inte¬ 
grarsi con dati provenienti da database e 
soluzioni applicative diverse su piattafor¬ 
me e siti multipli. Le principali caratteristi¬ 
che sono: scalabilità del database con il 
nuovo Adaptive Server Enterprise 11.9.2; 
replicazione: integrazione dei dati in 
quanto consente accesso alle informa¬ 
zioni ovunque esse risiedano. Sybase ha 
anche annunciato la prossima disponibi¬ 
lità di EnterpriseConnect, una soluzione 
che combina tecnologie di integrazione e 
di replicazione dei dati che permettono 
alle aziende di integrare sistemi informa¬ 
tivi distribuiti in modo sicuro ed economi¬ 
co E' possibile accedere e distribuire le 
informazioni in modo veloce e flessibile, 
in ambienti geograficamente dispersi. 

Con EnterpriseConnect, Sybase esten¬ 
de la tradizionale tecnologia database 
offrendo la possibilità di effettuare il link 
in tempo reale di fonti dati eterogenee, 
tra cui Oracle, Sybase, Informix, MVS e 
VSAM per posizionare le informazioni 
ove necessario in modo automatico, tra¬ 
sparente e continuo. C'è, infine, 
Warehouse Studio, un insieme integrato 
di prodotti studiato per fornire migliori 
soluzioni di data warehouse 'business 
driven' aziendali e dipartimentali. 
Warehouse Studio sarà disponibile a 
breve su piattaforme Sun Solaris, IBM, 
AIX, HP/UX, Compaq/Digital UNIX e 
Windows NT. In coda alla lunga presen¬ 
tazione, Sybase ha annunciato SQL 
Anywhere Studio, tecnologia ottimizzata 
per il mobile computing, per un efficiente 
utilizzo delle risorse e scalabile dal palma¬ 
re ai sistemi enterprise. Consente la defi¬ 
nizione e il rilascio di informazioni corpo¬ 
rate verso sistemi workgroup, mobile ed 
embedded. 

Wired devices: possibilità di update su 
qualsiasi device; le modifiche vengono 
replicate tramite sincronizzazione wire¬ 
less, sincronizzazione a richiesta con 
modifiche inviate al desktop immediata¬ 
mente e possibilità di accedere a infor¬ 
mazioni aggiuntive. 

Questa è l'evoluzione di Sybase verso il 
mondo IT 'più piccolo'. 

Per informazioni: 

Sybase Italia Srl, 

Tel (02) 483241 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


43 








• SOFTWARE 


di F. Fulvio Castellano 

NCR offre quattro nuove soluzioni 
ai clienti "invisible" delle banche 



noscimento dell'iride è una soluzione 
rivoluzionaria per II mercato del banking 
self-service che permette ai clienti di 
ottenere denaro liquido letteralmente in 
un batter d'occhio’ Eliminando la 
necessita del codice PIN, il nuovo ATM 
riconosce gli utenti mediante il disegno 
della loro iride, la porzione colorata del¬ 
l'occhio Poiché un’iride è assolutamen¬ 
te unica (persino l’iride destra e sinistra 
sono diverse) e non cambia durante la 
vita, la tecnologia offre ora un livello 
estremamente elevato e sofisticato di 
sicurezza. Utilizzare l’ATM e estrema- 
mente semplice. Un cliente deve 
prima registrare’ un'immagine digi¬ 
tale di una sua iride nel database 
della banca, un processo che richie¬ 
de pochi minuti Per ritirare denaro 
da un ATM dotato di riconoscimen¬ 
to dell'iride, il cliente deve sempli¬ 
cemente inserire una normale 
carta bancaria e guardare una 
telecamera inserita nel terminale 
Se l'iride corrisponde a quella 
memorizzata. l'ATM permette 
l'accesso immediato al conto 
bancario Tutto il processo 
avviene in pochi secondi e non 
e pericoloso per l’occhio del cliente. 

Indubbiamente l'ATM NCR con ricono¬ 
scimento dell’iride apre nuovi orizzonti 
al banking self-service. Con questi livelli 
di sicurezza, le banche possono offrire 
una gamma completa di servizi a valore 
aggiunto, dai biglietti aerei alle azioni, e 
chissà a quante altre operazioni, attra¬ 
verso gli ATM. Il rivoluzionario terminale 
utilizza un sistema di identificazione del¬ 
l'iride fornito dalla Sensar Ine (in Italia 
c’è una filiale a Milano) di Princeton e 
sviluppato dal Dr John Daugman della 
Cambridge University. Cosa succederà 
nei prossimi dieci anni? Oltre alla pre¬ 
sentazione di personaS Scalable 
Solution, NCR sta collaborando con ban¬ 
che e clienti di tutto il mondo per defini¬ 
re la strada che seguiranno gli ATM e 
per creare i terminali che i clienti visibili’ 
vorranno nel 2008 e oltre. 


Con lo slogan “Serving thè INVISI- 
BLE Customer - Solutions 98", 
NCR, uno dei principali tornitori di 
soluzioni nel retail banking al 
mondo, ha portato il roadshow 
europeo a Milano dove ha mostrato 
nuovi orizzonti che si aprono per le 
istituzioni bancarie. Una su tutte, il 
rivoluzionario riconosci¬ 
mento dell’iride per il mer¬ 
cato ATM. 


Le soluzioni per il cliente invisi¬ 
bile’ sono arrivate. La tappa di 
Milano dello strepitoso roadshow 
europeo di NCR (dove la parola 
INVISIBLE’ la faceva da padrone) 
si è sviluppata seguendo, in un 
ideale percorso, il contatto tra clien¬ 
te e banca e, per gestire al meglio 
ognuna di queste fasi, NCR ha pro¬ 
posto soluzioni che permettono alle 
istituzioni finanziarie di comprendere 
ciò che i clienti chiedono e quello di 
cui hanno bisogno e, quindi, di offrire 
loro i servizi più indicati. Le quattro 
strade, forse meglio fasi, che sono 
state chiamate: Interact, Connect, 
Know e Relate, coprono lo spettro delle 
soluzioni NCR per le istituzioni finanzia¬ 
rie. "Tutti gli elementi - ha dichiarato 
Per-Olof Loof, Senior Vice President di 
NCR Financial Solutions Group - si foca¬ 
lizzano sui clienti che stanno diventando 
sempre meno visibili per le filiali. Messi 
insieme, essi mostrano come le banche 
possono raccogliere informazioni dai 
clienti, elaborarle, capire quello che I 
clienti vogliono e agire di conseguenza. 
Tutto ruota attorno all'ATM (Automated 
Teller Machine), attraverso personaS 
Scalable Solution, una linea di ATM pro¬ 
gettata per offrire una completa flessibi¬ 
lità nel mercato odierno del banking 
self-service, in vertiginosa trasformazio¬ 
ne. L'approccio caratterizzato da solu- 


seconda delle circostanze. 

La nuova gamma NCR si incentra su 
tre soluzioni di base: Lite, Classic e 
Max La versione Lite offre una soluzio¬ 
ne a basso costo di gestione, per utenti 
come piccoli negozianti che vogliono 
offrire transazioni semplici. 

Il pacchetto base di soft¬ 
ware, hardware 


e servizi 
può essere esteso 
secondo la crescita della domanda. 
La versione Classic è indicata per gli 
ambienti self-service tradizionali, per l’u¬ 
tente che prevede un uso intenso da 
parte dei clienti e vuole offrire servizi 
come la pubblicità su schermo o l’e¬ 
stratto conto. La soluzione Max, infine, 
e per gli utenti che vogliono esplorare il 
potenziale in crescita del canale self-ser¬ 
vice, oggi e domani, offrendo ai consu¬ 
matori una gamma di prodotti e servizi 
che spazia dalle schede telefoniche 
all'incasso degli assegni, dai buoni scon¬ 
to al denaro liquido e ad altri servizi di 
banking diretto. Come tutti gli ATM 
personaS, i terminali o chioschi a solu¬ 
zioni scalabili possono essere persona- 
lizzati in centinaia di colori e schemi di 


zioni scalabili offre a chi installa ATM - 
dal piu piccolo negoziante alla più gran¬ 
de rete di banche - soluzioni uniche che 
garantiscono una completa flessibilità 
nelfaggiornamento dei terminali a 


branding per distinguersi dalla concor¬ 
renza. Ma l'annuncio straordinario 
riguarda il terminale che riconosce l’iride 
del cliente in un. . battito di ciglia. 

L'Automated Teller Machine con rico- 


Per informazioni: 

NCR Italia Spa, 

Tel. (02) 4790 4616 


44 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 







SOFTWARE 


di F. Fulvio Castellano 


HP rende disponibili le soluzioni Firehunter 


Si tratta di un software, Firehunter 
1.5, sviluppato appositamente per i 
fornitori di servizi Internet e intranet 
che consente di migliorare la qualità 
del servizio e l'efficienza operativa. 
HP Firehunter/Pro permette di eroga¬ 
re con profitto un servizio di qualità 
verificabile di tipo enterprise. 


monitorare le prestazioni di diversi servizi 
di commercio elettronico. Grazie al repor- 
ting a livello di servizio, gli ISP (fornitori di 
servizi Internet) e gli iSP (fornitori di servi¬ 
zi intranet) possono tenere sotto osserva¬ 
zione le risorse del cliente, come i server 
per Web connessi all’host, e possono 
mostrare ai clienti in qualsiasi momento 
e in qualsiasi luogo la qualità del servizio 
fornito. Queste possibilità danno agli 
utenti di HP Firehunter 1.5 la garanzia di 
poter stare un passo più avanti rispetto 
alla concorrenza. Firehunter 1.5 contiene 


HP Divisione Soluzioni di Misura e 
Collaudo ha annunciato, in una ante¬ 
prima europea, la disponibilità di tutto 
il mondo Firehunter 1.5, la nuova ver¬ 
sione della sua soluzione software 
per la gestione completa dei servizi 
Internet e intranet. HP Firehunter, 
che può essere installato in meno di 
mezz'ora, è una famiglia di soluzioni 
intelligenti e distribuite per la gestio¬ 
ne completa del servizio in tempo 
reale. Soluzioni sviluppate per il moni¬ 
toraggio proattivo e la gestione dei 
servizi Internet, dalla posta elettronica 
alla distribuzione di notizie, dal Web 
all'accesso. Il software migliora l'efficien¬ 
za operativa consentendo al personale di 
visualizzare e correlare informazioni di 
importanza cruciale nell'ambiente dei for¬ 
nitori di servizi per Internet e intranet. E' 
stato usato, tra l'altro, durante la Coppa 
del Mondo, dal sito di e-commerce per 


■ Mea9uremei 


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Basellne 


Maior 
■ Criticai 


CPU-Utll on Mali-FEP-l-Host 
90 
.80 
?70 
°60 
50 

12:30AM 2:30AM 415AM 6:00AM 7:45AM 9:30AM 11:30 AM 



un gran numero di nuove funzioni e di 
miglioramenti. Tra questi: reporting a 
livello di servizio, nuove caratteristiche 
dell'interfaccia grafica per l’utente (GUI), 
supporto per gli altri sistemi operativi (in 
HP Firehunter 1.5 sono presenti agenti 
software remoti per i sistemi Solaris- 


Intel), miglioramenti delle prestazioni e 
della memoria (i tempi di start-up e di 
run-time di Firehunter 1.5 sono stati ridot¬ 
ti del 300% e la richiesta di memoria 6 
diminuita del 30/40%). Firehunter/Pro, 
invece, è una soluzione software per la 
gestione dei servizi Internet perfettamen¬ 
te personalizzabile e scalabile, sviluppata 
per gli ISP e gli iSP che operano su scala 
mondiale. 

E' l'Ideale per organizzazioni che fanno 
girare oltre 60 server Internet ed erogano 
un servizio tempestivo ad abbonati del 
settore affari con esigenze mission- 
critical, o per grandi aziende dotate di 
intranet. Nelle soluzioni Hewlett- 
Packard Firehunter/Pro di serie sono 
incorporati Service model per la 
gestione dei servizi chiave per 
Internet, come la posta elettronica, la 
distribuzione di notizie e le funziona¬ 
lità di base dei server Web, che sono 
erogati dalla maggior parte degli ISP e 
iSP. Questo software può essere 
esteso facilmente alla gestione dei 
nuovi servizi emergenti per Internet, 
come le Reti Private Virtuali (VPN), il 
commercio elettronico, il Web 
hosting e la telefonia conforme al pro¬ 
tocollo IP (VOIP). PuO essere inoltre inte¬ 
grato con strumenti esistenti, come HP 
OpenView Network Node Manager 

Per informazioni: 

Hewlett Packard Italiana, 

Tel. (02) 92121 


• TOOL 


HAL con Radar 2000 punterà al nuovo secolo e all'Euro 


Radar 2000 e un nuovo tool di HAL per 
AS/400 che permette controlli specifici 
sulle transazioni 'a rischio', quelle cioè in 
cui entrano per la prima volta date del 
2000. HAL, con Radar 2000, offre una 
soluzione ad uno dei problemi più Insidiosi 
del 'virus Y2K', il fatto cioè che le possibili 
anomalie residue, che in applicazioni 
comuni si verificano nell'arco di poche set¬ 
timane, si disperdano nelle applicazioni 
affette dal millennium bug, in un arco di 
tempo insolitamente esteso, con conse¬ 
guenze che si manifesteranno ben oltre il 
2000 . 

Radar 2000 per AS/400 e uno strumento 
a doppia valenza: la prima, indirizzata al 


risk assessment, consente di evidenziare 
in anticipo il momento in cui le informazio¬ 
ni anno 2000' entreranno nel database: la 
seconda, destinata alla quality assurance, 
indica a posteriori quali record si trovano 
esposti a rischio perché contengono date 
del 2000. e devono essere quindi verifica¬ 
ti. Sul fronte dell’Euro, HAL già dall'inizio' 
del '98 ha rilasciato BypassEURO, sia per 
ambiente AS/400. che MVS, oggi ampia¬ 
mente utilizzato presso molte aziende in 
Italia e all'estero. Sul fronte Anno 2000, 
invece, il '98 ha visto la nascita di Search 
2000, uno strumento di "impact analysis" 
adottato e distribuito da IBM Corp. in tutto 
il mondo come complemento della sua 


offerta software Anno 2000 sull'AS/400. 

La linea di prodotti Bypass per AS/400 
ha avuto uno straordinario mercato di 
riscontro e, avendo superato le 1000 licen¬ 
ze vendute, e oggi il prodotto di conversio¬ 
ne più diffuso nel mondo (USA, Francia. 
Germania, ecc.), 

Nell'area gestionale HAL ha reso dispo¬ 
nibile la versione EMUready di HAL Busi¬ 
ness Suite, la soluzione ERP che com¬ 
prende una componente di Business 
Intelligence in modalità nativa. 

Per informazioni: 

HAL Spa, 

Tel. (02) 280116 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


45 























IIL'VVA 


AZIENDE 


• MERCATO 


KIWI I: una investment company per iniziative 
"venture capitai" nelle tic, Internet e e-commerce 


Debutta nel mercato finanziarlo ita¬ 
liano una ‘investment company’ 

(non fondo) per iniziative di 'venture 
capitai' (o capitali di rischio) nelle 
telecomunicazioni, Internet, com¬ 
mercio elettronico, informatica e 
newmedia, aperta a tutto il mercato 
europeo. E' la risposta alla totale 
assenza in Italia di iniziative di que¬ 
sto genere nel settore dell'alta tec¬ 
nologia. 

E' stata presentata alla stampa a 
Milano, nell'ambito del programma di 
lancio europeo. KIWI I Ventura - 
Servipos S A , una società europea di 
investimento con sede a Madeira 
(Portogallo), nata per realizzare iniziative 
di venture capitai prevalentemente in 
Europa e con specifico focus in Italia nei 
mercati delle tic, Internet, e-commerce, 
IT e new media, "perché sono quelli 
che oggi danno il maggior rendimento 
all'investimento e all'Idea", come ha 
dichiarato in apertura Elserino Piol. La 
strategia di investimento di KIWI I (I sta 
per primo, perché poi ci sarà II e poi III 


ecc.) Ventura-Servigos S A, è ben circo- 
scritta: sviluppare attraverso iniziative di 
venture capitai’ nuove imprese o soste¬ 
nere lo sviluppo di aziende che già ope¬ 
rano nel settore delle comunicazioni 
europee, con particolare attenzione al 
mercato italiano, Target degli investi¬ 
menti di KIWI I (che si aggireranno da 
300.000 ECU a 5 milioni di ECU), sono 
le nuove iniziative o aziende che neces¬ 
sitano di capitali e supporti manageriali e 
operativi per estendere il proprio busi¬ 
ness in aree particolarmente innovative, 
L'85% degli investimenti saranno con¬ 
centrati in Europa (particolarmente Italia) 
e fino al 15% in Nord America, KIWI I è 
gestita da KIWI Management Company 
Ltd (Jersey) e ha siglato accordi di advi- 
sor con Pino Venture Partners Srl, 
società fondata da Elserino Piol e Oliver 
Novick (due manager di consolidata 
fama ed esperienza internazionale nella 
gestione di aziende di telecomunicazioni 
e nell 1 IT, oltre che in iniziative di venture 
capitai nell'alta tecnologia), e con Gallo 
& C, SpA, una società di consulenza del 
Gruppo Bancario Meliorbanca. 

KIWI I Ventura-Servigos SA ha chiuso II 
2 ottobre '98 il 'first closing' con un capi¬ 
tale iniziale di 22.890.000 ECU sostenuti 
da banche, finanziarie, enti e investitori 


privati di primaria importanza europei, 
italiani e statunitensi. KIWI I ha fissato 
per il 2 aprile 1999 il 'final closing tar¬ 
get', che aggregherà un capitale di 
almeno 50 milioni di ECU, La società di 
investimento, che ha valutato dall'inizio 
della propria attività oltre una cinquanti¬ 
na di progetti di nuovi business, sta fina¬ 
lizzando accordi per investimenti in oltre 
una decina di aziende, tra le quali: Tiscali 
SpA, azienda sarda operante nel merca¬ 
to delle telecomunicazioni con i servizi 
di telefonia fissa e con Tiscali Net: IT 
Interface Telemarket SpA di Roma, 
azienda con un'offerta per il mercato 
televisivo relativa all'acquisizione di 
video e informazioni 'on demand' attra¬ 
verso Internet e comunicazioni via satel¬ 
lite: Inno srl, specializzata in servizi di 
consulenza e di marketing on line: 
TeleLegend Communications Ine , 
società canadese per lo sviluppo di tec¬ 
nologie di interfaccia fra reti tradizionali 
e Internet: Matrice srl, società di servizi 
e di consulenza per package software e 
voice-mail via telefono attraverso 
Internet, 

Per informazioni: 

Pino Venture Partners. 

Tel (02) 77121811 


• STRATEGIE 


SAP Italia si rivolge ai distretti industriali italiani 


SAP ha annunciato nel corso di un incon¬ 
tro stampa a Milano il programma L'arte di 
fare Impresa', delineando cosi il proprio 
avvicinamento verso i distretti industrali ita¬ 
liani. In tal modo, SAP Italia consolida ulte¬ 
riormente il già stretto rapporto con la pic¬ 
cola/media impresa Italiana: il 53% dei 
clienti SAP appartiene appunto a questa 
fascia di mercato e ha scelto SAP R/3 per 
risolvere le proprie esigenze di business. 

L'iniziativa nasce dalla consapevolezza 
che i distretti industriali sentono una spinta 
continua all'innovazione tecnologica e que¬ 
sto comporta costanti cambiamenti nei pro¬ 


cessi produttivi e nei modelli organizzativi 
In questo panorama, il ruolo di SAP è sia di 
offrire uno strumento flessibile e affidabile 
come R/3 sia di mettere a disposizione 
delle aziende utenti le Best Business 
Practice' basate sull'esperienza di oltre 
18.000 installazioni nel mondo, 

SAP Italia ha al suo attivo già quattro pro¬ 
getti: ROI nella PMI, che analizza il vantag¬ 
gio derivante dall'adozione di R/3 in aziende 
di medie dimensioni: Progetto Triveneto, 
Progetto Emilia e Progetto Brescia, invece, 
definiscono i modelli gestionali sintesi della 
cultura imprenditoriale locale e delle com¬ 


petenze SAP, favorendo il trasferimento 
tecnologico e l’innovazione dei processi 
gestionali nelle imprese dei distretti 
Questo tipo di iniziative consolida l’attenzio¬ 
ne di SAP verso il mercato PMI e, nel 
breve periodo, saranno coinvolti altri impor¬ 
tanti bacini produttivi italiani, nei quali l'esi¬ 
genza di innovazione diventa sempre più 
pressante al di là delle immediate neces¬ 
sità legate alle tematiche Anno 2000 e 
Euro. 

Per informazioni: 

SAP Italia. 

Tel (02) 693181 


46 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 














• MERCATO 


di F. Fulvio Castellano 


Infostrada supera nel '98 il milione di clienti 
per un fatturato di 271 miliardi 


Continua la crescita dell’o¬ 
peratore di telefonia fissa 
del Gruppo Olivetti (+125% 
sul ’97) e inizia il ’99 con 
prezzi ancora più conve¬ 
nienti e nuovi servizi ‘voce’ 
e Internet. 

La società posseduta da 
Olivetti-Mannesmann. Info- 
strada, che opera nel nostro 
Paese nel settore della telefo¬ 
nia fissa, ha superato il 14 gen¬ 
naio ’99 il milione di clienti nei 
servizi di telefonia vocale, rag¬ 
giungendo 1,010,617, come annun¬ 
ciato nel corso di una conferenza stam¬ 
pa a Milano nello stesso giorno. Il fattu¬ 
rato '98 è stato di 271 miliardi di lire, un 
incremento del 125% sul '97. 


Al 31 dicembre 98 
erano 904.600 i clienti 
acquisiti per i servizi 
voce, suddivisi tra 
756.200 famiglie e 
148.400 imprese, di 
cui 19.000 grandi 
imprese. Infostrada 
apre il '99 con una 
serie di programmi e 
iniziative: in particolare 
i nuovi servizi voce e 
Internet. 

Dunque, grande no¬ 
vità per Internet, con il 
nuovo prodotto Inter¬ 
net 1055, il primo ab¬ 
bonamento in assolu¬ 
to in Italia che consente di navigare in 
Internet senza costi di attivazione, senza 
canone, senza alcun anticipo e di pagare 
solo quanto effettivamente consumato. 


Disponibile dal 15 febbraio, Internet 
1055 dà anche diritto ad una casella di 
posta elettronica personalizzata. I clienti 
attuali e nuovi di Pronto 1055 e Linea 
1055 potranno richiedere l'accesso al 
servizio Internet attraverso un unico 
numero disponibile in esclusiva in tutta 
Italia. I prezzi di "navigazione" sono 
oltremodo vantaggiosi e vanno da lire 
120 per ogni minuto di collegamento 
nella fascia 'peak' (8.00-18.30) a lire 
80/mìn nella fascia 'off-peak' (19.30- 
24.00). Prezzo speciale per i navigatori 
notturni': lire 50/min dopo mezzanotte. 
Internet 1055 affianca le offerte Internet 
di Infostrada già presenti sul mercato 
come Internet&Telefono e la linea di 
prodotti Infostrada-ltaliaOnLine. 

Per informazioni: 

Infostrada. 



ài F. Fulvio Castellano 

Le PMI oltre l'anno 2000 con i programmi firmati 3Com 


Inizia il 1999 e 3Com, azienda al vertice nel 
global networking, lancia un programma 
destinato a supportare le piccole e medie 
imprese (PMI) nella neutralizzazione di una 
delle più grandi minacce che si presentano 
allawicinarsi del nuovo millennio: il proble¬ 
ma dell’Anno 2000. conosciuto ormai anche 
come 'millennium bug' o Y2K bug' Il pro¬ 
gramma, firmato da 3Com e articolato lungo 
quattro direttrici distinte, si pone l'obiettivo 
di sensibilizzare le Imprese sull'importanza 
del passaggio all'anno 2000 e di fornire con¬ 
sigli pratici per evitare che una vera e pro¬ 
pria catastrofe si abbatta sui dati aziendali 
3Com è in grado di svolgere il ruolo del 
responsabile dei servizi informativi come 
consulente per le piccole e medie imprese 
sue clienti con programmi specifici per 
affrontare e risolvere problemi aziendali. 

Il programma Anno 2000 di 3Com si svi¬ 
luppa, come dicevamo più sopra, lungo 
quattro direttrici principali e si compone dei 
seguenti elementi. 1) 3Com Y2K Resource 
Centres Questi cali center offrono alle 
aziende consulenza gratuita a livello mondia¬ 
le. Su richiesta degli utenti, 3Com fornisce 
indirizzi di siti informativi su Internet, white 


paper e altro materiale per preparare le 
aziende al passaggio dell'anno 2000 II 
numero di contatto è: 1678.79489 2) Small 
Business Reseller Y2K Support Program. 
Offre la disponibilità sul sito Internet di 
3Com di una serie di informazioni complete 
sull'anno 2000, tra cui FAQ (frequently asked 
questlons). 3) Y2K-OK Product Program 
Sarà possibile per gli utenti riconoscere age¬ 
volmente la conformità dell'Anno 2000 dei 
prodotti 3Com grazie alla garanzia Anno 
2000 e a specifici adesivi applicati sui pro¬ 
dotti dell'azienda di Santa Clara, tra i quali 
tutti gli hub e switch SuperStack, gli hub per 
piccole aziende, i router, i LAN modem, gli 
switch e i prlnt server della famiglia 3Com 
OfficeConnect, le schede di rete 3Com 
EtherLink. le 3Com Megahertz PC Card e i 
modem 3Com US Robotics. 4) Online 
Hotline. Il sito Web di 3Com, all'indirizzo 
Iwww ■jlom.com/proaucts/yrzuuuTiTm1 for¬ 

nisce informazioni sullo stato Anno 2000 dei 
prodotti 3Com nonché risposte alle FAQ 
Intanto è ufficiale la notizia che conferma 
che 3Com e Siemens saranno unite per la 
convergenza di voce e dati e per l'enterprise 
networking: i leader del mercato Ethernet 


(3Com) e Telco (Siemens) si sono unite per 
offrire la più ampia gamma di soluzioni per 
la telefonia LAN in un settore che si preve¬ 
de supererà i 4 miliardi di dollari nel 2002. In 
seguito all'accordo le due aziende saranno 
In grado di offrire nel corso del 1999 soluzio¬ 
ni per la trasmissione di voce, dati e imma¬ 
gini su reti locali LAN, abbattendo I costi 
generali legati alle tic e ponendo le basi per 
nuove applicazioni multimediali convergenti 
per il mercato enterprise. Per finanziare l'ac¬ 
cordo. le due parti contribuiranno paritetica¬ 
mente con un investimento iniziale superio¬ 
re ai 100 milioni di dollari 
Altra notizia di anno nuovo riguarda l'im¬ 
portante accordo raggiunto con AT&T per 
realizzare con 3Com una rete convergente 
di voce, dati e immagini. AT&T fornirà all’a¬ 
zienda di Santa Clara servizi per un valore di 
80 milioni di dollari per la trasmissione di 
voci, dati e immagini su rete ATM: in prati¬ 
ca, la rete di prossima generazione di 3Com 
sarà dunque basata sulla dorsale ATM 
(Asynchronous Transfer Mode) di AT&T. 

Per informazioni: 

3Com. 

Tel (02)253011 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


47 























• PREMI 


dì F. Fulvio Castellano 

L'indirizzo Internet per il futuro dell'azienda? 
www.e-businessaward.cdm 


Con una cerimonia di consegna 
dei premi ‘e-business award' al 
Piccolo Teatri di Milano, sono 
stati proclamati i vincitori dei 10 
migliori progetti che hanno con¬ 
corso ai Premio indetto da IBM 
Italia per promuovere la nascita di 
nuove imprenditorialità attraverso 
l’utilizzo di Internet. 


E‘ giunta al traguardo la prima edizio¬ 
ne dell' e-business award', un premio 
nato per stimolare e sostenere progetti 
imprenditoriali basati su un uso innovati¬ 
vo di Internet Se è vero che Internet sta 
davvero cambiando il nostro modo di 
comunicare e lavorare, la dimostrazione 
viene anche dal concorso e-business 
award’ che si rivolge al mondo dell’im¬ 
prenditoria e, soprattutto, ai giovani. 
Ovvero, il commercio elettronico come 
leva per il rilancio economico e l'inseri¬ 
mento nel mondo del lavoro. Questa la 
filosofia che ha ispirato la prima edizione 
del concorso e-business award' indetto 
da IBM Italia con il patrocinio del 
Ministero della Pubblica Istruzione, 
Ministero dell'Industria, del Commercio e 
dell'Artigianato e del Comune di Milano e 
in collaborazione con: Agence Com- 
munication Européenne, Fondazione 
IBM. Gruppo Giovani Imprenditori 
Assolombarda. Lotus, OneWeb. Tivoli. 
Business Partner IBM. AIESEC, ASNM, 


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IG Presenti alla cerimonia ufficiale di pre¬ 
miazione c erano Emma Marcegaglia. 
Presidente Nazionale Associazione 
Giovani Imprenditori Confindustria (e 
Presidente del Concorso stesso), 
Tomaso Quattrin, Presidente e 
Amministratore Delegato IBM Italia, 
Gianni Degli Antoni. Università Studi 
Milano (e presidente giuria del concorso) 
e, inoltre, Sara Verona, Presidente 
Gruppo Giovani Assolombarda, Adriano 
De Majo, Rettore Politecnico di Milano, 
Francesco De Sanctis, Provveditore agli 
Studi di Milano e Ferruccio De Bortoli, 
Direttore Corsera' 

Con I "e-business award' IBM ha deciso 
di premiare quei progetti ’e-ccezionali' e- 
ntusiasmanti ed e conomicamente gema¬ 
li tanto da generare business e dare un 
nuovo sviluppo al commercio elettronico 
Questa, in fondo, e la natura dei progetti 


selezionati II miglior auspicio per cia¬ 
scun vincitore 6 che abbia lo stesso 
successo che ha avuto l'edizione 1998 
dell"e-business award infatti, alla sua 
prima' online, ha raccolto un'adesione 
di oltre 130 progetti inviati da tutte le 
regioni d'Italia con una presenza del 
21 % di idee imprenditoriali al femmini¬ 
le. Straordinario Una sfida che ha visto 
competere fra le maglie della Rete 
imprese costituite da non piu di un 
anno alla data della pubblicazione del 
bando, aventi sede legale in Italia e 
potenziali imprenditori/imprenditrici con 
cittadinanza italiana di età compresa tra 
1 18 e i 35 anni alla data di pubblicazione 
del bando. Beh, si può ben dire e-busi¬ 
ness award, il mondo del lavoro final¬ 
mente ha un futuro E vediamo ora i vin¬ 
citori Per la categoria 1 per la migliore 
realizzazione Profit da parte di nuove 
imprese 1° classificato Rossella Rossi, 
2° Marco Antonello, 3 C Massimo Carta- 
Wolfango Horn. Categoria 2 per aziende 
non profit di nuove imprese, nessun 
premiato Categoria 3 per la migliore idea 
Profit giovani-business pian' V classifi¬ 
cato Federico Ziberna, 2° Michele 
Cremaschi. 3 ; Monica Muraro e Roberta 
Ridolfi. Categoria 4 per la migliore idea 
non-profit categoria giovani-business 
pian 1° classificato Antonio Capoduro, 2° 
Ivan Gardini. 3° Francesco Tarantini. 


Per informazioni: 

IBM Italia, 

Tel (02) 59621 
IWV'/IV ;ùn] 


• PREMI 


Assegnati i premi del concorso Microsoft "The Road Ahead Prize" 


Nella sede di Microsoft Italia sono state 
premiate le scuole vincitrici della seconda 
edizione del concorso The Road Ahead 
Prize" che ha coinvolto quest anno 
13.000 istituti scolastici delle medie infe¬ 
riori e medie superiori di tutta Italia, reso 
possibile grazie ai proventi dell'ultimo 
libro di Bill Gates "The Road Ahead ", 

Le quattro scuole vincitrici si sono 
aggiudicate un montepremi complessivo 
superiore ai 130 milioni di lire, offerto da 


Microsoft per l'allestimento di aule didat¬ 
tiche multimediali. 

The Road Ahead Prize. lanciato nel feb¬ 
braio scorso da Microsoft in collaborazio¬ 
ne con il Ministero della Pubblica 
Istruzione, ha l'obiettivo di promuovere 
l'utilizzo di Internet e delle tecnologie 
informatiche in ambito della didattica tra¬ 
mite la creazione di siti Web. Il tema pro¬ 
posto quest'anno, I grandi cambiamenti 
del XX secolo' ha stimolato gli studenti a 


riflettere su un periodo ricco di trasforma¬ 
zioni in ogni campo, dalla cultura, all'arte, 
alla scienza. 

Per consentire l'esplorazione attraverso 
la rete dei progetti presentati Microsoft 
ha messo a disposizione di tutte le scuole 
un apposito sito, presso il quale è ora 
possibile visionare i progetti. 

Per informazioni: 

l'.v .icuoieyuv oicj 


48 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 






























• STRATEGIE 


di F Fulvio Castellano 

Grande impegno di Informix 
nel data warehouse di fascia alta 


Definitiva l'acquisizione di Red Brick 
Systems Ine. che potenzierà con il 
suo pacchetto di prodotti Decision 
Frontier Solution Suite. La società di 
Menlo Park si sta sempre più focaliz¬ 
zando nelle due aree strategiche del 
momento: data warehousing e Web le- 
commerce. Continua positivamente il 
trend di crescita del fatturato. 


In seguito all'acquisizione di Red Brick, 
Informix ha iniziato a delineare II futuro 
della sua offerta nel data warehousing di 
fascia alta Grazie a nuovi accordi con 
Seagate Software, infatti, la società gui¬ 
data da Bob Finocchio integrerà nella 
suite Decision Frontier Solution l'ambien¬ 
te di sviluppo di applicazioni analitiche 
Holos 7 II motore MetaCube ROLAP si 
apre poi ai database non Informix: la 
società ha annunciato il supporto dei pro¬ 
dotti Oracle e, nel corso del '99. saranno 
rese disponibili le opzioni per i database 
di altri sviluppatori In parallelo Informix 
potenzierà i servizi per II warehousing sui 
dati generati dai sistemi ERP Questa in 
sintesi l'operazione data warehousing' di 
fascia alta in atto dopo l'acquisizione di 


Red Brick. come annunciato a Milano nel 
corso di una conferenza stampa. Informix 
intende cosi dare un nuovo impulso ai 
propri servizi di consulenza con il nuovo 
Decision FastStart Program dedicato alle 
analisi avanzate delle risorse aziendali. 
Queste nuove proposte, che intendono 
prolungare il momento particolarmente 
positivo per Informix iniziato in ottobre 
con l'annuncio dell'intenzione di acquisire 
Red Brick Systems Ine (oggi definitiva¬ 
mente conclusa), rappresentano tappe 
fondamentali per l'azienda intenzionata a 
proporsi come il fornitore della gamma di 
soluzioni di supporto alle decisioni più 
completa del settore. Decision Frontier 
Solution Suite, che rappresenta la con¬ 
cretizzazione della strategia Informix di 
proporsi come il' fornitore di soluzioni, 
comprende il motore database più poten¬ 
te del settore (Informix Dynamic Server), 
un sofisticato strumento per l'estrazione, 
la trasformazione e il caricamento dei dati 
(InfoMover). l'ambiente ROLAP per l'ana¬ 
lisi multidimensionale e l'ammimstrazio- 
ne dei dati più completo oggi disponibile 
(MetaCube ROLAP Option) e un tool 
aziendale per il reporting e la distribuzio¬ 
ne delle informazioni (Seagate Crystal 
Info), il tutto combinato con i servizi di 
consulenza Decision FastStart. volti a 
favorire un'implementazione rapida e 


priva di rischi, Grazie al nuovo Decision 
FastStart Program, Informix intende 
espandere in modo significativo il proprio 
team di consulenza per il data warehou¬ 
sing nell'intento di posizionarlo come vei¬ 
colo di diffusione delle soluzioni di analisi 
Tutti i dati provenienti dai sistemi ERP 
(Enterprise Resource Planning), dalle 
applicazioni legacy e da numerose altre 
fonti vengono supportati dalla soluzione 
ERA (Enterprise Resource Analysis) di 
Informix. Decision FastStart Program 
comprende la gamma di prodotti 
Decision Frontier Solution Suite e tem- 
plate' per data mart'. oltre a programmi 
per l'estrazione e il caricamento dei dati, 
una architettura per la movimentazione 
dei dati stessi e servizi complementari di 
consulenza. Entro cinque settimane gli 
utenti saranno in grado di sottoporre ad 
analisi da tre a cinque aree differenti 
Entro fine 98, Decision FastStart for ERA 
sarà disponibile per gli utenti della suite di 
applicazioni ERP Baan. La disponibilità dei 
programmi Decision FastStart per altri 
produttori ERP e altre applicazioni, come 
la gestione delle relazioni con la clientela, 
verrà comunicata nel corso del 1999 

Per informazioni: 

Informix _ 

I/VWW intormix corri 


• RICORRENZE 


Computer Associates festeggia i primi vent’anni in Italia 


La filale italiana di Computer Associates 
ha festeggiato i 20 anni di presenza nel 
nostro paese, una tappa che solo poche 
realtà possono vantare di aver raggiunto 
con i medesimi livelli di affermazione. 

Aperta alla fine del 78. ad appena due 
anni dalla costituzione della società negli 
USA. la filiale italiana da allora è stata pro¬ 
tagonista della crescita del mercato nazio¬ 
nale dell'informatica e. in particolare, del 
successo di molte aziende italiane. In que¬ 
sti anni il suo fatturato ha visto momenti 
tumultuosi' fino a raggiungere, alla fine 
dell'anno fiscale chiuso il 31 marzo scorso, 
quota 260 miliardi di lire e il personale pas¬ 
sare dai tre dipendenti di allora ai 360 di 
oggi tra gli uffici di Milano e Roma Oggi 


CA annovera oltre 16.000 installazioni 
presso oltre 2.500 aziende di tutte le 
dimensioni Nel 1978 si ricorda che... sulla 
scorta di eccezionali successi ottenuti. CA 
iniziava a diversificare le sue attività anche 
a livello geografico. La prima sede italiana 
di CA era a Monza in via Italia Tanta voglia 
di crescere e, da subito, un prodotto for¬ 
tissimo CA-Sort. Venti anni dopo, nel 98. 
viene annunciata la costruzione di un head- 
quarter europeo in Inghilterra. 

L'introduzione di Workgroup Edition, ed 
Enterprise Edition rappresenta un ulteriore 
tassello della strategia CA rivolta sempre 
più all'offerta di soluzioni per aziende di 
ogni dimensione. La costituzione di una 
divisione dedicata ai servizi. GPS (Global 


Professional Services), fa seguito alla man¬ 
cata acquisizione di CSC e costituisce un 
altro importante segnale che va nella dire¬ 
zione della fornitura di servizi professionali 
a completamento dell'offerta tecnologica 
di CA. Sono entrate in orbita CA aziende 
del calibro di Realogic. di XQCom e di 
Aventura E' storia di questi giorni l'introdu¬ 
zione dei primi Neugents. agenti neurali in 
grado di tenere sotto controllo le prestazio¬ 
ni e la disponibilità, anche future dei siste¬ 
mi in ambienti distribuiti II fatturato '98 è 
stato di 260 miliardi di lire. 

E Silvia Petrella, che di Computer 
Associates è PR Manager, dice: " e que¬ 
sto e solo l'inizio* ". 

Auguri a tutti. 


50 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 

















Il lofn Intel (nude e Pentium sono muchi registrati di Intel Corporation Qui* A Genova 


AsusNotr Engineering 
i mairi l/orzi sono siali premiali 

PC Dlreel 
Bea Bus 
Giugno MB ■ Inthllierm 

PC Motorino 
BuiaHwulalo 

Aprile 1998-llullti )\Tm.v7 

PC Motorino 

t ellur i Clune 
Mono • Inghtllerro 

Ottobre 1998 - Belgio 

PC Portane 
Ben Bus 
Giugno 1998 ■ USA 


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T 


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PCPIm 

Editori Cimice 
Aprile 1998 • Spaglio 

PC World 
Reammtnded 
Mono WS ■ Spagna 

l'ai classifica 
AprilerNinembre 1998 ■ Italia 

Top IO 

Giugno1998 • Balta 
Top 

ClugHofOupbn I99S 
Ctcotlmvcchiu 

PC Profnuonalt 
VIP 

Dicembre IW7/I9W 
Italia 

PC Attuai 
Recommended 
Ottobre /Wf t - Spagna 

CHIP 
Test Wìnner 
Settembre IWB • Italia 

PC C omputing 
Beit Performance 
Novembre 1998 - Taiwan 

MikroDatom 

Editor ’j Choice 
Im glm I WS • Svezia 

Computer Magatine 

Top Scorer 
Aprile I99S ■ Belgio 


PC WORLD 

BHMBB 

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£2. 

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l7«H')ni'l'll!ilrl 


Leggero, stupefacente 


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so in lutto il mondo. Perchè Asus significa qualità superiore, per prestazioni ed affidabilità: lo scrivono le riviste 
specializzate, lo dicono gli addetti ai lavori, lo testimoniano più di 9 milioni di schede madri 
vendute lo scorso anno: il che significa che un PC su dieci in tutto il mondo è equipaggiato con mainboard Asus. 
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za. praticità d'uso e portabilità, prolungata autonomia, armonia ed eleganza nelle forme. 

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MACINTOSH 


• HARDWARE 


Un altro anno, un'altra rivoluzione 



La Apple Computer si presenta 
all'ultimo anno del millennio con 
una lunga serie di nuovi prodotti 
che, sicuramente a livello di design 
ma anche tecnicamente, rivoluziona¬ 
no il personal computer. 

Tre le nuove linee presentate: 
PowerMacintosh G3, ÌMac e Studio 
Display. 


Tenuti nascosti fino all'ultimo momen¬ 
to, la segretezza dei progetti sta diven¬ 
tando ormai impenetrabile in quel di 
Cupertino, al MacWorld di San Francisco 
sono finalmente apparsi i nuovi 
Macintosh che ci accompagneranno 
verso il 2000. 

Due linee di computer, Macintosh G3 e 
iMac, che vanno a sostituire 
quelle attuali e ad affiancare 
i PowerBook per costitui¬ 
re un listino semplice e 
versatile, e tre monitor 
di cui uno a cristalli liqui¬ 
di. 

I nuovi prodotti danno 
il definitivo addio al colo¬ 
re beige, al floppy, 
all'ADB, alla SCSI inte¬ 
grata e alla seriale: lan¬ 
ciando gli standard per il 
futuro: case comodi e 
colorati, USB e FireWire. 


PowerMacintosh G3 


Iniziamo un'analisi delle novità dall'alto 
e cioè dai nuovi PowerMacintosh G3: il 
nome non è cambiato ma tutto il resto si, 
a cominciare da quel case che tanto ha 
fatto dannare I siti americani che non 
sono riusciti ad anticiparne le linee. 

I Macintosh G3 si presentano con un 
case abbastanza rivoluzionario, realizzato 
con plastica traslucida in due colori: 
azzurro(ciano) e ghiaccio. 

La vista laterale, con una spiccata 
forma ad X, è dominata dalla grande 
mela del logo e dalla 
scritta "G3" in traspa¬ 
renza: le quattro "brac¬ 
cia" della X formano in basso i 
piedi e sul lato superiore due comode 
maniglie. 

Sul frontale azzurro troneggia l'altopar¬ 
lante e, più in basso, il tasto di accensio¬ 
ne e i due tastini "Programmatore" e 
"Reset". 

Un piccolo tasto, posto sullo sportellino 
del primo alloggiamento per le periferi¬ 
che interne, fa intuire la presenza 
del CD o DVD, premendolo, 
lo sportellino si ribalta 
facendo aprire il cas- 
settino: una so¬ 
luzione senza 
dubbio ele¬ 
gante. 

La mancan¬ 
za di feritoie 
(nella versione 
senza Zip) de¬ 
nuncia imme¬ 
diatamente, ma 
come già annun¬ 
ciato da tempo, il 
definitivo 
abbandono del 
drive. 

La sorpresa 
maggiore 
riguardante il 
case, linea a parte, 
è l’intelligente sistema 
di apertura: l'intero lato 
des ro si ribalta mostrando la pia¬ 
stra maore e tutti gli slot di espansione, 
mentre l'alimentatore e gli alloggiamenti 
periferiche rimangono nel blocco princi¬ 



pale: finalmente si potranno aggiungere 
e togliere componenti, come schede e 
RAM, senza dover fare a pezzi il compu¬ 
ter e cosa più importante senza dover 
scollegare tutti i cavi. 

Veniamo alle specifiche che caratteriz¬ 
zano l'hardware. 

Il cuore dei nuovi G3 è costituito dal più 
recente PowerPC 750 costruito con tec¬ 
nologia al rame: tre le configurazioni 
disponibili, 300, 350 e 400 MHz, con 
cache di secondo livello da 512 KB o 1 
MB a velocità dimezzata rispetto al pro¬ 
cessore (ratio 2:1), 

La nuova scheda madre, al contrario 
delle indiscrezioni, ha un Bus a 100 MHz 
e supporta fino a 1 GB di SDRAM con 
moduli PC 100 (3,3 volt, senza buffer, a 
64 bit, con 168 pin, a una velocità di 100 
MHz) su 4 slot. 

L’espandibilità del computer è assicura¬ 
ta da tre slot PCI da 64 bit a 33 MHz, 
mentre un quarto slot da 32 bit a 66 MHz 
è dedicato alla scheda grafica ATI RAG E 
128, una delle più potenti disponibili oggi 
sul mercato, con 16 MB di memoria gra¬ 
fica SDRAM. 

La scheda grafica ATI RAGE 128 ha un 
motore interno a 128 bit: offre l’accelera¬ 
zione hardware di grafica e video: sup¬ 
porta milioni di colori alla risoluzione mas¬ 
sima di 1.920 per 1.200 pixel: il connetto¬ 
re è un VGA 15-pin mini D-Sub standard: 
addio finalmente agli scomodi adattatori 
per monitor VGA. 

Le sue prestazioni 3D includono: moto- 


52 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 









re di impostazione triangolare avanzato 
integrato, struttura di texture multiple a 
passaggio singolo, Z-Buffer a 32 bit per 
pixel (bpp) e stencil-buffer a 8 bpp, pieno 
supporto di QuickDraw 3D RAVE e. final¬ 
mente standard su Mac, di OpenGL. 

La connettività esterna è assicurata da 
due porte USB a 12 Mbit e da due 
FireWire (IEEE 1394) a 400 Mbit. 


Come sull'iMac, quindi, addio alla seria¬ 
le e alla SCSI integrata che pud pero 
essere reintegrata mediante interfacce 
PCI già disponibili sul mercato (vedere 
notizie di seguito) o con la scheda Ultra2 
LVD SCSI a breve disponibile che equi¬ 
paggia le configurazioni di punta. 

Un'interfaccia Ethernet lOBase-T, uno 
slot per modem interno da 56K e due 


Via satellite il futuro di Apple Computer 

In collegamento con il mondo via satellite dal MacWorld Expo 99 di San 
Francisco, uno scoppiettante Steve Jobs ha presentato, di fronte ad una platea in 
'delirio', un rivoluzionario 'poker d’assi': la nuova linea di PowerMac G3, tre nuovi 
modelli del monitor Studio Display, il nuovo software Mac OS X Server, la scheda 
grafica RAGE 128 di ATI, e l'iMac in cinque colori innovativi. Nuove soluzioni e 
nuove architetture (con Silicon Graphics e Microsoft) e, soprattutto, nuovi prezzi al 
ribasso per una guerra alla concorrenza. In quattro mesi e mezzo venduti 800.000 
iMac, uno ogni 15 secondi. 

Quello che probabilmente passera alla storia del mondo II come II piu Innovatore ma 
anche lo showman per antonomasia, l'uomo spettacolo, ("apprendista stregone', è 
senza dubbio Steve Jobs, CEO di Apple Computer In collegamento per una videoconfe- 
renza mondiale via satellite da San Francisco, dalla sede della filiale italiana di Apple lo 
abbiamo seguito per due ore nel corso di uno scintillante e scoppiettante one-man-show, 
durante il quale ha presentato prodotti, soluzioni, colori che segneranno insieme il futuro 
di Apple nel debutto 1999 e oltre. Dal suo cappello a cilindro virtuale ha letteralmente 
fatto saltar fuori 4 Innovazioni straordinarie mandando In visibilio l'affollatissima platea del 
Moscone Convention Center di San Francisco con scroscianti applausi Vestito in modo 
eccentrico/informale - si fa per dire - (bluejeans grigio-azzurri stropicciati e cadenti, una 
specie di gllet nero sopra una camicia semi-bianca con collo alla coreana') Steve Jobs ha 
ipnotizzato le migliaia di persone In platea con un keynote speech' di grande spessore 
tecnologico-emotivo durante il quale ha mostrato la sua straordinaria propensione di 
intrattenitore - e venditore dei suoi prodotti - Inizia cosi, il 5 gennaio 1999, la nuova, scin¬ 
tillante era di Apple Computer. 

Il grande show si era aperto con alcuni dati preliminari sul risultati finanziari per l'anno 
fiscale 1999 e, in particolare, del primo trimestre (ott./dic., '98) che sono a dir poco stre¬ 
pitosi Il fatturato del primo trimestre '99 e stato di 1.7 miliardi di dollari, con un Incremen¬ 
to dell'8% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Gli utili netti sono stati di 152 
milioni di dollari, rispetto ai 47 dell'anno precedente. Nel trimestre considerato sono stati 
venduti 519.000 iMac, un più 49% anno-su-anno, mentre le vendita di iMac nel mondo 
dall'agosto '98 all’inizio del '99 (139 giorni) ha raggiunto la sbalorditiva cifra di 800 000 
unita vendute, cioè "uno ogni 15 secondi di ogni minuto di ogni ora di ogni giorno di ogni 
settimana” - come ha voluto sottolineare compiaciuto Steve Jobs. La crescita delle ven¬ 
dite in Europa è stata, se possibile, ancora superiore: siamo attorno al -*-55% e l'Italia si è 
praticamente allineata a questi strepitosi risultati. 

E' stata poi la volta dei mega-annunci. 

La nuova linea di Power Macintosh G3 rappresenta la gamma di computer piU potenti 
mai realizzati dalla società di Cupertino, per i professionisti della grafica e per gli operatori 
education e per gli utenti in cerca di una macchina' in grado di offrire il meglio della ela¬ 
borazione tridimensionale. 

Per il mercato consumer, ecco una nuova linea di iMac (piu veloce) proposta ora in cin¬ 
que nuovi colori: blueberry, lime, tangerine, strawberry e grape Sono tutti basati su un 
piu veloce processore PowerPC G3 a 266 MHz, un hard drive di 6 GB 

Jobs ha inoltre annunciato Mac OS X Server, il primo moderno sistema operativo per 
server firmato Apple che offre soluzioni valide ed economiche per utenti attivi nei settori 
dell'Internet publishing, dello sviluppo di applicazioni Web, dell'editoria e dell'education. 

Al MacWorld è stato infine reso noto che oltre 1300 nuovi titoli software sono stati svi¬ 
luppati da terze parti per la piattaforma Mac dall'annuncio di iMac del giugno scorso, tra i 
quali un numero senza precedenti di nuovi giochi 

Contemporaneamente aziende produttrici di FireWire e USB hanno presentato un con¬ 
siderevole numero di add-on hardware per Power Macintosh G3 e iMac. 

Francesco Fulvio Castellano 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 



Mini jack per ingresso e uscita audio ste¬ 
reo a 16 bit frequenza di campionamento 
a 44,1 kHz, completano l'elenco delle 
porte a disposizione 

Per la compatibilita dei dongle che pro¬ 
teggono molte applicazioni professionali, 
e per i monitor AppleVision, almeno per il 
momento e stata mantenuta una porta 
ADB. 

Come memorie di massa, i Macintosh 
G3 sono dotati di dischi UltraATA da 6 o 
12 GB o, come detto per la versione top, 
di un disco Ultra2 LVD SCSI da 9 GB. 
unita CD-ROM 24x o DVD-ROM; in alcu¬ 
ne configurazioni e disponibile il drive 
Zip. 

Tastiera e mouse sono gli stessi USB 
dell'iMac. scelta questa non molto felice 
per un uso professionale. 

Infine una lieta sorpresa viene dai prez¬ 
zi: si va da lire 3,018.000+IVA per il G3 
300 512 KB di cache. 64 MB SDRAM. 
disco da 6 GB e CD, a lire 5.632 600+IVA 
per il 400 1 MB cache. 128 MB SDRAM. 
disco SCSI da 9 GB e CD. nulla a che 
vedere con i "vecchi” 9600 da lire 
10.000.000 

Nuovi iMac: 
un "fiore" di computer 

Una volta i venditori di computer si 
rivolgevano al loro cliente con un freddo 
"come lo vuole configurato?” ora dovre¬ 
mo abituarci ad un più simpatico 'di che 
colore lo preferisce?" 

Questa infatti e la domanda che un 
neo-acquirente di iMac si sentirà rivolge¬ 
re al momento dell'ordine. 

"Per molti consumatori il colore è più 
importante dei megahertz, dei gigabyte e 
degli altri tecnicismi associati all'acquisto 
di un computer" ha dichiarato Steve 
Jobs, CEO ad interim di Apple 
Computer 

E cosi iMac si presenta al 1999 in cin¬ 
que vesti diverse: Strawberry (rosso). 
Lime (verde), Blueberry (simile al vecchio 
Bondi - Blue), Tangerine (arancione) e 
Grape (viola). 






Oltre alle nuove colorazioni, il 
nuovo iMac offre una configurazio¬ 
ne profondamente rivista, micro¬ 
processore PowerPC G3 a 266 
MHz con 512k di backside cache di 
secondo livello; monitor integrato 
da 15' ad alta qualità, in grado di 
offrire una risoluzione di 1024x768 
e 13,8" di campo di visualizzazione 
effettiva in diagonale; 32 MB di 
SDRAM (espandibili a 256 MB): con¬ 
troller grafico RAGE Pro Turbo e 6 
MB di SGRAM: Hard Disk IDE da 6 
GB. CD-ROM 24x. Ethernet 10/100 
Base-T; Modem interno a 56Kbps 
(supporta V.90 e K56flex); due 
porte Universal Serial Bus (USB) 
da 12 Mbps 

La revisione ha decretato l'elimi¬ 
nazione dell'interfaccia IrDA e dello 
slot Mezzanine. la cui morte era probabil¬ 
mente stata decisa già prima della pre¬ 
sentazione di agosto, visto che la Apple 
ha da sempre sconsigliato l'utilizzo di tale 
interfaccia (e finalmente ne capiamo il 
motivo) 

Da questo possiamo dedurre che la 
scheda madre del primo iMac era soltan¬ 
to il risultato di progetti precedenti che 
Jobs aveva voluto velocemente adattare 
alle sue nuove idee (ricordiamo che la 
scheda era dotata anche della maggior 
parte dell'elettronica per la seriale. l'ADB 
e il floppy drive) 

Piccola sorpresa anche per il prezzo dei 
nuovi iMac, che è di Lire 2 166.700+IVA, 
circa 330.000 lire meno del vecchio. La 
versione di iMac nell'originale colore 
bondi-blue con PPC G3 a 233 MHz. sara 
in vendita, fino ad esaurimento scorte, al 
prezzo di lire 1 895.600 IVA esclusa. 




Si parte dal professionale 
Apple Studio Display con ColorSync da 
21' . creato appositamente per i profes¬ 
sionisti del publishing. che utilizza un 
sistema di misurazione interno brevetta¬ 
to per regolare nel tempo il suo raggio di 
elettroni per mantenere costanti le preci¬ 
se calibrazioni originali 
Un tasto sullo schermo permette di 
accedere al controllo software Suono & 
Monitor del computer dove 6 possibile 
regolare ogni parametro dello schermo in 
modo semplice e intuitivo 
Il monitor è basato su un tubo CRT 
Trinitron con un dot-pich di 0,25 mm, le 
risoluzioni supportate sono: 640 x 480 
pixel sino a 85 Hz; 800 
x 600 pixel sino a 85 Hz: 

832 x 624 pixel sino a 75 
Hz; 1.024 x 768 pixel sino a 
85 Hz; 1.152 x 870 pixel sino 
a 75 Hz: 1.280 x 1 024 pixel sino 
a 85 Hz: 1.600 x 1.200 pixel sino a 


Monitor... a colori 
anche da spenti 

A completare il listino ecco i nuovi 
Apple Studio Display: tre monitor per l'in¬ 
tera fascia di mercato che con un design 
accattivante si allineano esteticamente 
con gli altri nuovi prodotti 


85 Hz 

La connessione avviene tramite un 
connettore VGA 15-pin mini D-Sub, colle¬ 
gabile direttamente ai nuovi G3; un adat¬ 
tatore fornito permette di collegarlo alle 
vecchie macchine compatibili VGA; il 
monitor dispone inoltre di 4 porte USB 
utilizzabili direttamente per le periferiche 
Più in basso nel listino, troviamo l'Apple 
Studio Display 17” studiato apposita¬ 
mente per accompagnare i nuovi 
PowerMac G3 sulle scrivanie della mag¬ 
gior parte degli utenti. 

In questo caso il tubo utilizzato è un 
CRT Mitsubishi DiamondTron con 
punto da 0,25 mm con risoluzioni sup¬ 
portate da 640 x 480 pixel a 85 Hz 
fino a 1 600 x 1 200 pixel a 60 Hz 
L'innovativo supporto tilt-and-swivel, 
di cui è dotato anche il 21 ', permette 
un migliore sfruttamento dello spazio 
sulla scrivania, potendo ospitare comoda¬ 
mente la tastiera. 

Per chiudere ecco il 15' Fiat Panel, un 
cristalli liquidi a matrice attiva che già 
molti successi ha raccolto sul mercato, si 



presenta rinnovato nel colore, ora in linea 
con gli altri monitor e con la linea G3 
I tre monitor verranno venduti rispetti¬ 
vamente a lire 2 592.700, 869 400 e 
1 895.700 tutti IVA esclusa. 

Non solo hardware 

Ma la grande presentazione al 
MacWorld di San Francisco non ha 
riguardato soltanto l'hardware, Jobs ha 
infatti calato il velo anche da Mac OS X 
Server, il sistema operativo derivato da 
Open Step, che all’inizio doveva essere II 
nuovo sistema Macintosh 
Mac OS X Server 6 un sistema operati¬ 
vo appositamente studiato per funziona¬ 
re da server per reti locali e Internet: e un 
connubio tra la riconosciuta solidità dello 
Unix e la facilità d'uso di MacOS 
Si basa sul kernel Mach e su BSD 4 4; 
comprenderà il Webserver Apache HTTP 
e l'application server WebObjects che 
tanto successo sta riscuotendo anche tra 
l'utenza Windows 



l apertura di molti 
AppleStore nazionali 
e, con nostro sommo piacere, anche 
dell'AppleStore Italia raggiungibile all indi- 
rizzowww.applestore.com/italystore 
Attraverso l'AppleStore, oltre all'even¬ 
tualità di acquistare qualsiasi prodotto 
Apple, c'è la non indifferente opportunità 
del bullt-to-order cioè la possibilità di 
assemblare il nostro computer come 
meglio crediamo, scegliendo RAM, hard 
disk, scheda video. CD o DVD. ecc.. 
come già da tempo sono abituati gli 
utenti del mondo Wintel 

Per informazioni: 

Apple Computer. 

Tel (02) 273261 l'.ywv ,ipp!ìH] 


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MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 





• MANIFESTAZIONI 

di Paolo Cognettì 


MacWorld 

Expo 1999 


Da tempo non si vedeva un MacWorld 
Expo cosi affollato sia di espositori sia di 
visitatori. 

Invogliate dall'avvento su Macintosh 
delle nuove tecnologie USB e FireWire, 
e dall'interesse risvegliato da macchine e 
sistema operativo finalmente potenti e 
affidabili e da indicazioni di mercato da 
parte di Jobs precise e convincenti, mol¬ 
tissime società hanno presentato o 
annunciato prodotti hardware e software 
pronti a supportare la Apple del futuro. 

Alcuni dei prodotti presentati saranno 
disponibili soltanto a primavera, altri pro¬ 
babilmente non saranno distribuiti in 
Italia vale comunque la pena di esamina¬ 
re almeno i più interessanti. 

Da Adaptec le prime SCSI 
per Mac G3 

Arrivano da Adaptec (www.adaptec. 
com) le prime schede PCI per i nuovi 
PowerMacintosh G3, due le ver¬ 
sioni annunciate SCSI 2930U e 
SCSI 2906 

La prima offre le migliori presta¬ 
zioni date dallo standard Ultra 
SCSI; con un trasfer rate di 20 
Mbyte/sec verrà posta in vendita a lire 
280.000 

La seconda, per gli utenti meno esigen¬ 
ti, è conforme allo standard Fast SCSI 
con un transfer rate di 10 Mbyet/sec, e 
consigliata per l’utilizzo con periferiche 
come Zip, scanner e masterizzatori; oltre 
al connettore esterno, permette di colle¬ 
gare periferiche da posizionare all'interno 
del computer Verrà venduta a lire 
135 000. 


Anche Jaz su USB 

Al MWE'99. Iomega (www iomega. 
com) ha largamente dimostrato, posizio¬ 
nandolo in vari stand, un dongle per col¬ 
legare Jaz all'interfaccia USB dei nuovi 
Macintosh. 

Il dongle non pone nessuna limitazione 
nell'uso di quella che si è affermata 
ormai come una periferica standard nel 
mondo della grafica e dell'editoria 

Per far riconoscere il Jaz via USB, l'a¬ 
dattatore è munito di un apposito 
software da installare sul computer. 

Uno Scanner traslucente 

Nella fiera del colore, anche Agfa 
|( www.agtahome.com1 ha voluto fare la 
sua parte portando la versione blu traslu¬ 
cente del suo SnapScan 1212U. 

Lo SnapScan 1212U 
è uno scan- 



n e 

con Inter¬ 
faccia USB appo¬ 
sitamente studiato per un uso SOHO 
(Small Office Home Office), offre una 
risoluzione ottica di 600x1200 dpi che 
puù arrivare, per interpolazione software 
a 9600 dpi, con una profondità colore di 
36 bit. 


Si tratta del convertitore iSCSI, con il 
quale collegare periferiche SCSI alla 
porta USB, e iView per la digitalizzazione 
di una sorgente video. 

iView supporta ogni tipo di apparecchia¬ 
tura con output video analogico, ed è in 
grado di digitalizzare immagini fisse a 
640x480 punti e sequenze video fino a 
30 frame/sec a una risoluzione di 
160x120 pixel. 

Come tutte le periferiche USB, iView è 
collegabile a caldo e non ha bisogno di 
alimentazione esterna. 

Il software in dotazione supporta i for¬ 
mati più diffusi come QuickTime e AVI 
per il video e PCX, TIF, JPEG e TAG per 
le immagini. 

Castlewood ORB 2.2 GB 
FireWire 

ORB è un sistema rimovibile da 2,2 GB 
che attraverso la tecnologia magneto- 
resistiva delle sue testine ha un transfer 
rate molto più alto rispetto ai prodotti 
concorrenti. 

Ora ORB, per essere ancora più com¬ 
petitivo e aggredire il mercato del video 
digit ale, viene presentato d a Castle¬ 
wood [^^xast^woodxom] con inter¬ 
faccia FireWire che gli permette di arriva¬ 
re a velocita di 100, 200 e 400 Mbps. 

Oltre le prestazioni, ORB si offre al 
mercato anche con un prezzo veramente 
competitivo, costerà infatti negli USA 
circa 200$ mentre ogni cartuccia da 2,2 
GB avrà un costo di appena 30$. 

ORB FireWire sarà disponibile intorno 
alla metà del 1999. 


VST: ed è subito FireWire 

Durante il keynote, Jobs a dimostrato il 
primo disco rigido con interfaccia 
FireWire realizzato da VST (www vstte- 
ch.com). 

L'effetto è stato veramente sorpren¬ 
dente: il disco 6 collegabile a caldo, non 
ha bisogno di alimentazione esterna ed è 
di dimensioni veramente contenute. 

VST ha confermato che le unità saran¬ 
no disponibili tra il primo e il secondo 
quadrimestre e avranno capacità tra i 4 e 
i 14 GB con transfer rate scalabile da 100 
a 400 Mbps. 

VST ha inoltre annunciato un drive 
Magneto Ottico in grado di leggere car¬ 
tucce da 640 MB e 1,3 GB. 


Per gli utenti meno esperti, il potente 
software incorporato è in grado, non 
appena fatto il preview dell'immagine, di 
selezionare automaticamente i parametri 
per ottenere il miglior risultato. 

Il software in bundle comprende l'OCR 
OmniPage LE, il gestore di documenti 
Visioneer PaperPort, e Colorlt per il 
ritocco fotografico. 

Ariston e l'USB 

Ariston Technologies [(www.aristonl 
com) ha annunciato due nuovi prodotti 
che vanno ad ampliare la già vasta 
gamma di accessori USB composta da 
hub a 4 e 7 porte, camere digitali, mouse 
a due tasti, joystick, gamepad. adattatori 
PCI-USB e parallelo-USB. 


GoLive alla grande 

E 1 stato nominato il migliore software di 
authoring Web per il 1999 da MacWorld 
Magazine e non poteva rimanere nelle 
mani di una piccola se pur molto dinami¬ 
ca azienda. 

Stiamo parlando d i GoLive CyberStudio 
Il www.qolive.coml che, poco prima del 
MWE, ha cambiato proprietà passando 
nelle file nientedimeno che di Adobe 
Iwww adobe.comll 

A seguito dell'annuncio, sono stati 
elencati i punti dei futuri sviluppi. 

Il prodotto si chiamerà Adobe 
CyberStudio, pian piano assumerà il look- 
and-feel dei prodotti Adobe e sarà modi¬ 
ficato per integrarsi perfettamente con 
gli altri prodotti della famiglia come 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


55 


















Illustrator, ImageReady e Photoshop. 

La prossima versione, come ogni pro¬ 
dotto Adobe, verrà presentata nelle due 
piattaforme, Mac e Win, cosi come tutti 
gli aggiornamenti futuri 

CyberStudio Lite verrà abbandonato 
per non competere con PageMill. che 
continuerà ad essere sviluppato per l'u¬ 
tenza non professionale 


Foto digitali via USB 



Microtech llwww micfgfèj uni com) ha 
presentato il nuovo CameraMate USB, 
un dispositivo capace di leggere ogni for¬ 
mato di "rullino" elettronico oggi utilizza¬ 
to su macchine digitali 
Si va dalle SmartMedia™ a 3.3v e 5v 
fino a 128 MB (quando disponibili), e 
CompactFlash di qualsiasi capacità inclu¬ 
se le nuove sottili (5 mm) CF il. 

CameraMate ha due slot separati per i 
due formati, led colorati informano l'uten¬ 
te sulla operatività dell'apparecchio; i dati" 
vengono trasferiti a velocità fino a 
10 volte superiori rispetto al 
collegamento seriale. 


VGS, la Playstation su Mac 

Non poteva arrivare che da Connectics 
iwww connoctix comi il primo emulatore 
Sony Playstation per Macintosh 

Si chiama Virtual Game Station, è stato 
presentato al MWE '99 dove ha vera¬ 
mente furoreggiato facendo impazzire 
migliaia di utenti 

VGS e compatibile con i Macintosh G3, 
anche se già in molti sono riusciti a usar¬ 
lo su altre macchine (a tal proposito vi 


in italiano su 

www.macity.il 

lwww.macprof.com] 



dei giochi, riconosce perfettamente 
mouse, tastiera e, attraverso gli input 
sprocket, quasi tutti i dispositivi da gioco. 

A seguito della presentazione, Sony ha 
immediatamente istituito una causa lega¬ 
le per la tutela dei diritti, chiedendo il 
blocco cautelare delle vendite, ma il tri¬ 
bunale americano preposto ha respinto 
la richiesta dando via libera alla vendita 


del prodotto. Il processo si terrà quindi 
per vie e tempi normali e cioè tra un paio 
di anni, quando ormai sia la Playstation 
che VGS saranno talmente obsoleti che 
non interesseranno più nessuno. 

Una rotellina 

anche per il Mac-mouse 

Come me, molti di voi avranno provato 
invidia per quei mouse, ormai diffusissi¬ 
mi nel mondo Wintel, dotati di rotellina 
per scorrere verticalmente le pagine a 
video 

Ma l'attesa, almeno per chi possiede 
una macchina con interfaccia USB, e 
ormai terminata; Logitech (www logite- 
ch.com) a marzo renderà disponibile il 
driver per utilizzare MouseMan® Wheel 
e Logitech® USB Wheel Mouse su qual¬ 
siasi Macintosh provvisto della nuova 
interfaccia. 

Il driver permetterà di configurare ogni 
funzionalità del mouse, compreso l'utiliz¬ 



zo del \ 

tasto destro, \ 

molto comodo 

per i Menu Contestuali ’ ■— 

recentementi introdotti nel Mac OS 

Newer Technology 
tutto USB e FW 

Carrellata di novità da parte di Newer 
Technology |: www newj irfecT com] al 
MWE '99. Iniziamo da FireStorm AV, 
un dispositivo di digitalizzazione da 
fonte analogica per G3 che sfrutta l’in¬ 
terfaccia FireWire e visualizza la fonte 
composita o S-VHS a 640x480 a 30 
fps. La velocita di digitalizzazione 
dipende esclusivamente dal disco rigi¬ 
do utilizzato 

FireStorm DV, a differenza del prece¬ 
dente, trasforma il segnale analogico in 
un segnale digitale e lo passa diretta- 


MacWorld Magazine Editore' Choice Awards 

Come ogni anno, in occasione del MacWorld Expo, MacWorld Magazine ha asse¬ 
gnato i premi per i migliori prodotti, ecco i vincitori: 

• Prodotto con maggiore impatto: iMac (Apple Computer) 

• Hardware dell'anno: PowerBook G3/300 (Apple Computer) 

• Scanner PowerLook 3000 (UMAX Technologies) 

• Camera digitale: D-620L (Olympus America) 

• Stampante professionale Stylus Pro 5000 (Epson America) 

• Hardware consumer: Stylus Color 740 (Epson America) 

• Monitor Diamond Pro 900u (Mitsubishi Electronics America) 

• Storage: CD-RW Pro 4x2x6 (APS Technologies) 

• Tecnologia dell'anno: AppleScript (Apple Computer) 

• Input Device: Intous (Wacom) 

• Software dell'anno: Microsoft Office 98 (Microsoft) 

• Software di produttività: Word 98 (Microsoft) 

• Drawing Software: Adobe Illustrator 8.0 (Adobe Systems) 

• Painting/lmage Editing Software: Adobe Photoshop 5 0 (Adobe Systems) 

• Utility grafica: Extensis PhotoTooIs 3.0 (Extensis) - Test Strip 2.02 (Vivid Details) 

• Client Internet: Outlook Express 4 01 (Microsoft) 

• Web Authoring Software CyberStudio 3 Professional Edition (GoLive Systems) 

• Web Graphics Software Flash 3.0 (Macromedia) 

• Server Software: WebTen 2.1 (Tenon Intersystems) 

• Data-Management Consultant 2.53 (Chronos L.C ) 

• Utility per il Publishing: Genuine Fractals Print Pro (Altamira Group) 

• Software multipiattaforma: Dave 2.1 (Thursby Software Systems) 

• Software scentifico: StatView 5.0 (SAS Institute) 

■ 3-D Graphics Software: Cinema 4D XL 5.25 (3D Gear) 

• Utility Conflict Catcher 8 (Casady & Greene) 

• Digital Video Software: Commotion 1 5.5 (Puffin Designs) 

• Audio Software Digital Performer 2.4 (Mark of thè Unicom) 

• Gioco: Unreal (MacSoft) 

• Reference Software: Encyclopaedia Britannica CD 1998 Standard Edition 
(Encyclopaedia Britannica) 

• Education/Children's Software' Kid Pix Studio Deluxe (Broderbund) 

L' elenco c ompleto dei finalisti e dei vincitori può essere comunque trovato 
all’indirizzo Iwww.macworld corri 


56 


MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 
















mente alla 
FireWire, cosi 
ogni sistema video 
tradizionale può essere 
visto dai più diffusi pro¬ 
grammi di editing video e 
audio come una fonte DV. 

Passiamo ora all'interfaccia USB: 

uDrive è un floppy drive standard 
compatibile MacOS, DOS e ProDOS, a 


differenza di molte altre peri¬ 
feriche USB dotato di un ali¬ 
mentatore esterno; 
uFIash-CF e un lettore da usare in 
congiunzione con la maggior parte 
delle camere digitali, e dei PDA che uti¬ 
lizzano Compact Flash Card, compatibi¬ 
le con sistemi Mac OS e Windows; 
e infine uSCSI e un adattatore USB- 
SCSI per chiunque abbia voglia di 


Brevi dall'Italia 

Il BeOS è in Italia 

Il BeOS di Be Ine, arriva ufficialmente in italia attraverso DAIV Productions (tei,/fax 0331 
500787 daiv@betanet.lt) una ditta di Apricena (FG) specializzata nella realizzazione e com¬ 
mercializzazione di prodotti (della famiglia DataProtect) indirizzati alla protezione dei dati 
ed alla loro riservatezza mediante futilizzo delle smarteard e delle carte magnetiche 

DAIV distribuirà BeOS sia in bundle con alcune sue configurazioni Wìntel compatibili, 
sia come prodotto a sé stante. 

Ricordiamo che BeOS e un sistema operativo all'avanguardia compatibile Intel e 
PowerPC, sviluppato da Be Inch. società fondata da JL Gasee. ex manager In Apple 
Computer 

Dall'Italia un modem USB 

Telefono e viva voce, segreteria telefonica e messaggeria vocale, 
alimentazione via porta USB Queste alcune delle caratteristiche 
del nuovo modem USB Leonardo che dovrebbe arrivare sul merca¬ 
to entro questo mese. Il prodotto di Digicom (www.digicom.it) 
offre anche altre interessanti soluzioni, come ad esempio uscite 
jack per la connessione a speaker/microfono o scheda audio ester¬ 
ne, e verrà fornito con un cavo USB. il manuale, software 
dati/fax/voice (nella versione Mac si tratta di MacComCenter Voice 
3 Odi SmithMicro) 

Le caratteristiche tecniche, Invece, sono le seguenti: modem 56K 
(V 90 o K56Flex), modem V.34 + fino a 33 6Kbps, Fax (Classe 1 
Gruppo 3 fino a 14400 bps), Segreteria Telefonica, Mailbox vocale, 

Telefono Viva Voce 

Novità da Alias 

Alias llwww.aiiasltl ha acquisito la distribuzione di due importanti pro¬ 
dotti che vanno a integrare il già nutrito listino per gli operatori del 
networking. 

Si tratta degli hub e switch di Network Peripherals Ine e di WebDoubler di Maxum 

La famiglia di NPI e composta dagli NuHub, hub dual speed 10/100 di classe II impilabi- 
II, dagli NuSwitch, switch 10/100 con management e connessione opzionale FDDI o Fast 
Ethernet in fibra ottica, e NuWave switch 10/100/1000 impilabill con management e inte¬ 
grazione verso FDDI e ATM. 

WebDoubler e un nuovo prodotto che offre agli amministratori di rete la possibilità di 
gestire l'accesso a Internet accelerando la navigazione Web per un gruppo di lavoro o per 
una classe di studenti, WebDoubler agisce come un proxy server e può offrire una serie 
di servizi addizionali sia per gli amministratori che per gli utenti della rete 

Arriva REALbasic 

REAL Software ed Active Software |http //www.active-sottware. corri] hanno firmato un 
contratto per la distribuzione della famiglia di prodotti RAD basati sui REALbasic v.2 di 
REAL Software per Apple Macintosh. 

REALbasic ha già una nutrita schiera di sostenitori in tutto il mondo, che lo ritengono 
uno dei migliori strumenti per lo sviluppo rapido di applicazioni su Apple Macintosh. E 
molto simile a Visual Basic della Microsoft, al punto che e possibile importare i moduli 
delle applicazioni scritti in VB su Windows, e ricompilare per Mac OS. 

REAL Software rilascera REALbasic 2 nel primo quadrimestre del 1999. REALbasic 2 
introdurrà una versione professionale, che includerà la connettività a database, un motore 
runtime SQL per un utente singolo, l'opzione di poter compilare per i sistemi operativi 
Microsoft Windows 95/98/NT, oltre che per Macintosh. 




acquistare un IMac (per I G3 ricordiamo 
che è consigliabile munirsi di una SCSI 
PCI) ma non voglia rinunciare alle peri¬ 
feriche già acquistate. 

Newer Techn ology é distribuita in ita- 
lia da Turnover )www.turnover.coni] 


Alla seriale ci pensa Griffin 

I nuovi G3 come detto sono nati 
senza porta seriale, un'interfaccia che a 
detta di molti 6 arrivata alla pensione, 
ma per chi già possiede svariate appa¬ 
recchiature non e molto semplice di 
colpo abbandonare questa tecnologia 
E cosi per favorire un passaggio gra¬ 
duale, Griffin Technology (www.griffm- 
technology.com) ha realizzato gPort, 
una piccola scheda da installare all'In¬ 
terno del G3 che offre un'interfaccia 
seriale standard compatibile con tutte 
le periferiche oggi in commercio. 
gPort e perfettamente compatibile 



con tutte le specifiche delle seriali 
Apple, comprese Geoport e LocalTalk, 
può essere quindi utilizzata per inserire 
i G3 in una vecchia rete che sfrutta 
questo protocollo. 


Que Drive, e iMac riscrive i CD 

QPS twww.qps-inc.com] ha presenta¬ 
to Que Drive, un CD R/W con interfac¬ 
cia USB 

Que Drive, esteticamente allineato 
con l'innovativa estetica dei nuovi 
Macintosh, scrive e riscrive a velocita 
2x e legge fino a 24x 

Viene venduto con il software per la 
masterizzazione QPS CD Producer o. 
opzionale, con Adaptec Toast 



MCmicrocomputer n 192 - febbraio 1999 


57 













Pentium III 

Settanta nuove istruzioni e registri a 128 bit sono alcune delle novità 
del nuovo microprocessore Intel 

di Franco Paiamaro 


Finalmente svelati molti dei dettagli 
operativi della nuova architettura Intel, 
battezzata (con molta fantasia,.,) Pen¬ 
tium III. Come con il Pentium II, saran¬ 
no disponibili due versioni della CPU; il 
processore “base" e la versione “pro¬ 
fessionale", e cioè il Pentium Xeon, do¬ 
tato di cache funzionante alla stessa 
frequenza interna del nucleo. 

Il 19 gennaio scorso , a Milanofiorl 
(Assago), presso la sede della Intel Ita¬ 
lia, è stata presentata alla stampa di 
settore una macchina dotata della nuo¬ 
va CPU Durante la conferenza sono 
stati confermati alcuni punti fondamen¬ 
tali, quali la frequenza di lavoro, la com¬ 
patibilita delle varie piattaforme operati¬ 
ve e dei chipset rispetto al nuovo pro¬ 
cessore, e le funzionalità delle 70 nuove 
istruzioni (le KNI - Katmai New Instruc- 
tions). Alcune novità di rilievo sono 
emerse, e altre (come la presentazione 
di nuovi chipset per il Pentium III) inve¬ 



ce non si sono concretizzate. 

La prima notizia è che non dovremo 
cambiare pressoché nulla dell'hardware 
di base delle nostre macchine, in quan¬ 
to il processore è progettato per essere 
perfettamente compatibile con le sche¬ 
de madri implementanti il chipset Intel 
440BX: sarà necessario solamente ag¬ 
giornare il BIOS della M/B. Questo fatto 


dice molto più di quello che sembra: in 
pratica, non ci sarà alcuna differenza 
meccanica tra il Pentium II e il Pentium 
III; il Front Side Bus della nuova CPU ri¬ 
marra di 100 MHz, cosi come la quan¬ 
tità di cache di secondo livello e la fre¬ 
quenza operativa della stessa (meta di 
quella del core del processore), oltre al¬ 
la cache di primo livello, che rimane di 
32 KByte. La nuova CPU verrà Inizial¬ 
mente offerta a due frequenze operati¬ 
ve: 450 e 500 MHz. 

I grossi cambiamenti sono nella strut¬ 
tura interna del nucleo: il core è dotato 
di otto registri a 128 bit (anziché 8 regi¬ 
stri da 64 bit), una unita in virgola mobi¬ 
le SIMD (Single Instruction, Multiple 
Data) con 50 nuove istruzioni, in grado 
di eseguire fino a quattro operazioni in 
virgola mobile a singola precisione per 
ciclo di clock (in soldoni. un picco mas¬ 
simo teorico di ben quattro GigaFLO- 
PS), una nuova unita MMX concurrent 
che, oltre ad integrare 12 nuove istru¬ 
zioni multimediali, permette l'uso simul¬ 
taneo della unita In virgola mobile, e 8 
nuove istruzioni di caching della memo¬ 
ria (é da questa tecnologia che le KNI 
prendono il nome di Streaming SIMD 
Instructions: le nuove istruzioni di ca¬ 
ching migliorano molto le prestazioni 
della cache, aumentando il flusso 
(stream. in Inglese) dei dati, rispetto al 
bus P6 con la I/O WC), Le applicazioni 
che beneficeranno di questa nuova tec¬ 
nologia saranno in primo luogo i softwa¬ 
re multimediali e di visualizzazione; ma 
anche il riconoscimento vocale e il cal¬ 
colo matematico puro miglioreranno In 
particolare, le funzioni 3D come le 
NURBS (Non Uniform Rational B-Spli- 
nes, un metodo matematico per descri¬ 
vere forme tridimensionali complesse 
con un dataset molto ridotto) saranno 
accelerate grazie alle estensioni Strea¬ 
ming SIMD 

Una novità e rappresentata dalla pre¬ 
senza di un numero di serie, impossibi¬ 
le da modificare (ma disabilitabile 
dall'utente) scritto In una apposita 



58 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 
























PROM (Programmatile Read Only Me¬ 
mory) di 64 bit all'Interno della CPU e 
leggibile tramite una delle nuove istru¬ 
zioni; servirà per migliorare la gestione 
delle workstation nelle reti, come chia¬ 
ve hardware e per semplificare la ge¬ 
stione delle informazioni (per esempio 
per certificare la provenienza di dati 
sensibili). 

Questo numero di serie, assoluta- 
mente univoco, permette di identificare 
la CPU e la sua piattaforma; esso sarà 
presente anche in tutti i nuovi proces¬ 
sori di Intel. 

I sistemi operativi in grado di suppor¬ 
tare la nuova CPU sono parecchi: Win¬ 
dows 98, Windows NT 4 (con Service 
pack 4 e una patch di Intel), il prossimo 
Windows 2000, Novell e la maggior 
parte dei vari UNIX. Oltretutto, Intel ha 
avviato una massiccia campagna di 
compatibilità tra gli IHV (Independent 
Hardware Vendors), ISV (Independent 


Software Vendors) e OEM, al fine di 
rendere immediatamente disponibile 
software e hardware compatibile con 
l'architettura Katmai, al momento 
dell'introduzione sul mercato. 

Perchè il nuovo processore abbia 
successo, infatti, è necessario che sia¬ 
no presenti una grande scelta di 
software applicativi sviluppati apposita¬ 
mente per avvantaggiarsi delle nuove 
istruzioni.a parte l'incremento di fre¬ 


quenza, la differenza di prestazioni tra 
un Pentium II e un Pentium III non sarà 
praticamente avvertibile, utilizzando i 
software attuali. 

Contemporaneamente al lancio del 
Pentium III, verrà anche presentato il 
Pentium III Xeon, integrante il nucleo 
Katmai e implementante la cache Full 
speed di secondo livello di 512 KByte, 
1 e 2 MByte; le caratteristiche di massi¬ 
ma per la piattaforma restano sostan¬ 
zialmente invariate, sarà probabilmente 
disponibile all'inizio unicamente una 
versione del processore clockata a 500 
MHz, Anche qui vi sarà una completa 
compatibilita meccanica ed elettrica tra 
le due generazioni dello Xeon; il Pen¬ 
tium III dovrebbe essere implementabi¬ 
le in macchine integranti il chipset GX; 
sarà anche possibile l'aggiornamento 
delle workstation esistenti, sostituendo 
il BIOS e applicando le Patch Intel al 
S.O. Le differenze saranno invece so¬ 
stanziali con l'arrivo del chipset Profu- 
sion, in grado di supportare fino a 8 pro¬ 
cessori bilanciati su due bus indipen¬ 
denti, fino a 32 GByte di RAM e quattro 
bus PCI a 64 bit e 66 MHz; interessan¬ 
te la presenza di due filtri di coerenza 
dati per le cache, uno per CPU Bus. 
Questo chipset è evidentemente dedi¬ 
cato al mercato dei server, vista anche 
la mancanza di un bus AGP. 

Torneremo prossimamente, su que¬ 
ste stesse pagine, con una anteprima 
ed i prezzi della nuova linea di CPU 
Intel. 

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The Pentium’III Processor 

Product Info 


The Pentium 
proce»»o* c*n 
unle»*h Ih» Su» 
muHimedi» 

future* end ipicdtcelion» 
c-lhep.oc»**o*wt>en.1 jTdilu* 

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Mattimi 
Pentium IH 


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•nd 450MHz. it lotti'* «no*t ed*»nce«l. tnoit 
powriul piccino* fot deiktop PC* lt mlipete* 
Ih# ti*il «intuii*» of out l*t*H ptocello* pUtofliH 
**h new technolog», embhng *tf*»n<ed tmeging. 
emezing 3D. *tte*m*»g eudto end «ideo, end 
«peech tecognition ippketian* The Pentiti*» HI 
proemo* ode** thè pe*fotm*nce lo* Ih* ue«t 
g»i*er*t«m ol thè Interttol. il <«111 •» (Ito quiMy, 
ftoi»6>My end comp*t»*bty ,oj eipecl *o*n Ihe 
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Chengtng Ih* woy you lupotlencn Ih* Web. 


So»*cj.-at- a -gWne© 

• S»MMz end 450MHz 
dock *pe*d* 

• 70 N*» Initfvclion* 

• muffi Fmtmai Sii 1 a 1 
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• PG Micioefchileclur* 

• 100MHz •»«•*» bui 

• 512K L*»*l Two Ceche 

• Intel» 44O0X chiptet 


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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


59 






























L'esplosione 
dello Storage 

La conversione del video in formato digitale accelera la spinta verso l’alto di nastri e dischi su 
sistemi aperti e come unità plug’n’play. Emergono anche nuovi paradigmi concettuali che 
contrappongono applicazioni su Lan e dati su San. E il software esplode 

di Leo Sorg e 




Monitori 

~}Oisk ( 
FDrivsal 
Buy now 


Tape and Optical Storage 


Disk Storage Systems 


Software produci* 


OEM MR heads 


fatendar 


Avoid out-of-space probléms 
Spot disk usage trends 
Effectively pian for growth 


Archive 


feedback 


Srarch IBM 


Contact IBM 


IBM e uno dei leader 
anche nello Storage, 
principalmente per si¬ 
stemi di fascia alta 
Ha anche un bel sito 
Webl 


diitonuted. centi.«lizctl disk Storage 
inventory and reportincj software 


Products express 


nastro, Per la maggior parte dei casi, co¬ 
munque, si parla di Storage su nastro poi 
copiato su una batteria di hard disk che 
per intenderci svolgono la funzione di ca¬ 
che. Secondo la Strategie Research, il si¬ 
stema informativo si affiderà sempre piu 
alle memorie di massa, 

Ma a chi serve tutto questo Storage? 

Normalmente si ri¬ 
tiene che l'informa¬ 
tica svolga il suo 
ruolo principale nel¬ 
la conversione e 
nel trasferimento di 
contenuti, quali es¬ 
si siano, Ma e un 
convincimento er¬ 
rato: tutte le riviste, 
i libri, l’audio e il vi¬ 
deo insieme fanno 


L annuale Forum Stora 
getek ha visto la parte¬ 
cipazione di oltre mille 
persone provenienti da 
tutto il mondo ed inte¬ 
ressate alle innovazioni 
sia per il settore main¬ 
frame che per quello 
del sistemi aperti . 


meno del 5% 
dell'economia degli 
Stati Uniti, la nazio¬ 
ne dove forse 
l'informazione è 
maggiormente dif¬ 
fusa, Per contro, il 
lavoro d’ufficio è il 
60% del lavoro to¬ 
tale: è questo il 
settore trainante 
del mondo 

dell'informazione, ed è qui che si gioche¬ 
ranno le sfide maggiori, Neanche l'e- 
commerce è poi cosi importante, alme¬ 
no per ora. Facendo le opportune valuta¬ 
zioni non solo sugli Stati Uniti, ma sulle 
prime 15 nazioni del mondo, il lavoro in¬ 
dustriale che svolgono complessivamen¬ 
te raggiunge i 18 trilioni di dollari (30 mi¬ 
lioni di miliardi di lire), del quali la metà è 
lavoro a stretto contatto con l'informazio¬ 
ne. E quanto di questo va su Internet? 
Quest'anno al massimo 30 miliardi di 
dollari (meno di 50 mila miliardi di lire), 
ovvero poco più dell'1 per mille, 

Largo allo Storage Area 
Network 

Oggi lo Storage è essenzialmente un 
sistema non gestito, quasi senza softwa¬ 
re. Ma I nuovi criteri di acquisto stanno 
indirizzando il cambiamento. Facendo un 
riferimento nel mondo dei sistemi azien¬ 
dali, se ad esempio si usasse il gestiona¬ 
le Sap, questa scelta porterebbe come 
conseguenza ad un database pesante¬ 
mente centralizzato, Far convivere una 
soluzione centralizzata con l'odierna 


In uno scorcio di millennio nel quale il 
passaggio di audio e video al formato di¬ 
gitale sta pilotando l'ascesa delle periferi¬ 
che NAS (Network Attached Storage) e 
delle Storage Appliances, box a connes¬ 
sione diretta, il leader dei nastri guarda 
avanti e propone un paradigma architet¬ 
turale che metta intelligenza su unità tra¬ 
dizionalmente stupidine come i dischi e I 
nastri. 

Storage, che passione! Gli hard disk 
sono l'emblema del successo di un set¬ 
tore che sta crescendo a ritmi vertiginosi 
sia tecnicamente che commercialmente. 
Se sul mercato consumer l'avvento del 
CD ha risolto buona parte del problema 
della distribuzione dei dati, ancora manca 
un vero meccanismo di scrittura perso¬ 
nale di grandi capacita, dato che le pro¬ 
poste in giro (CD-RW, Zip/Jaz, Super- 
Floppy) non sono vincenti ne da sole ne 
tutte insieme 

Ad alto livello, parlando di data center. 
e ancora il nastro che la fa da padrone, 
Oggi il costo e la versatilità di questo 
supporto non teme rivali, anzi stanno 
lentamente crescendo le applicazioni 
bloccate dal disco ma rese possibili dal 


60 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 






















Nas, San e Dtreci Aita¬ 
rti nella visione integra¬ 
ta proposta dalla Stora- 
getek 


StoragcTek 


Information-Centric Vision 


realtà distribuita 6 
difficile, ma non im¬ 
possibile. Lo Stora¬ 
ge centralizzato o in 
rete si può mappa- 
re su qualunque 
azienda o su qua¬ 
lunque mix, magari 
con alcune applica¬ 
zioni centralizzate 
ed altre distribuite; 
sono possibili an¬ 
che passaggi dal 
modello centralizza¬ 
to a quello distribui¬ 
to, con tempi di 

downtime molto minori di quelli soliti. Bi¬ 
sogna fare un'implementazione aperta, 
che si contraddistingue in almeno due 
punti, l'apertura anche per I server e non 
solo per le periferiche, e l'intelligenza 
embedded nel sistema San 

Grazie al connubio tra enormi memo¬ 
rie di massa e conversione al formato di¬ 
gitale, quindi, il sistema informativo 
aziendale sta vivendo un nuovo momen¬ 
to di mutazione. Il paradigma che sta ra¬ 
pidamente prendendo piede è lo Storage 
Area Network, in breve San Per dirla in 
estrema sintesi, si tratta di sistemi ad al¬ 
ta capacità che su disco arrivano fino ad 
1 terabyte e su nastro si muovono molto 
più in alto. L'emergente mercato della 
conversione di archivi e processi audio e 
video al formato digitale con disponibilità 
in tempo reale sta aprendo nuovi mercati 
a prezzi particolarmente convenienti. 

Come lo stesso nome lascia trasparire, 
San si contrappone a Lan, la rete locale 
che oggi e il centro di tutto, con le sue 
connessioni poco riflessive ed un gran 
peso poggiato sui server. Il nuovo para¬ 
digma deilo Storage Attached Network, 
invece, propone nuove unità di commu¬ 
tazione specializzate nel trasferimento 
dei dati. A queste unità e dato anche il 
compito di convivenza con i tipici applica¬ 
tion server, ritenuti troppo riflessivi per 
una rete ad elevato passaggio di dati. In 
effetti si tratta dello stesso passaggio fi¬ 
losofico già vissuto dai microprocessori 
per II multiprocessing e dalle reti con il 
passaggio alle nuove forme di commuta¬ 
zione Per dare un'idea di come l'innova¬ 
zione potrebbe cambiare la visione dello 
Storage, oggi il nastro viene visto diretta¬ 
mente dai vari sistemi, mentre in San è 
l'applicazione che dice al nastro come 
muoversi da un server all'altro. 

Fatto sta che a sentire i fornitori di 
San, la vera concorrenza non sarà interna 
al settore, ma verrà dai venditori di ser¬ 
ver Sun, Compaq. HP e Dell muovono il 
60% del mercato Storage associato al lo¬ 
ro server. Sun sta mettendo in piedi una 
divisione dedicata: HP dovrebbe avere 
una visione datacentrica, e anche Dell si 




Raidtec propone una soluzione modulare per le 
unita di memoria a disco basate su Fibre Chan- 
nei L approccio tecnico e riassunto nello sche- 
mino qui Illustrato 


sta muovendo. A buon intenditor, poche 
parole. 

Le Storage Appliances 
di Raidtec 

Oggi però il San in pratica ancora non 
esiste. Il mercato odierno è per il 90% è 
nel direct attach, il cosiddetto Nas (dalle 
iniziali di network-attached Storage) So¬ 
no molte le aziende i cui prodotti si pro¬ 
pongono in questo settore 

L'idea del momento è la Storage ap- 
pliance. che racchiude in un solo box tut¬ 
te le periferiche per la gestione d'un si¬ 
stema di memoria. Tra le altre, la Stora- 
geTek propone una soluzione per il vi¬ 
deo L'unità comprende già il software di 
gestione (backup/restore automatico) e 
I applicazione specifica, che in questo ca¬ 
so è il software d'indicizzazione video 
Excalibur, che sta rapidamente emergen¬ 
do come uno standard nel settore. 

Ma in questo settore vanno forti le 
aziende già da tempo impegnate nei si¬ 
stemi aperti. Per fare un esempio c'e la 
RaidTec, una corporation che ha portato 



anche in Italia una nutrita gamma di pro¬ 
dotti di Storage. Le caratteristiche sono 
di quelle importanti: il plug'n'play, l'am¬ 
ministrazione tramite web browser e la 
versatilità dei livelli 1, 3 e 5 del Raid. La 
gamma di sistemi operativi supportati è 
ampia, comprendendo NT. Mac ed Unix 
Tre le famiglie di prodotto, su Scsi pa¬ 
rallelo, Fibre Channel e Nas (Network At¬ 
tached Storage). In particolare i mobili 
con connessione a fibre, di tipo host in- 
dependent, propongono soluzioni da un 
mìnimo teorico dì 4 GB ad un massimo 
prossimo ad 1 terabyte al prezzo medio 
che negli USA è al massimo di 50 cente¬ 
simi di dollaro al megabyte. 

Prove tecniche 
di standard 

Il mercato sta quindi chiedendo di pre¬ 
cisare meglio le funzioni dello Storage, e 
d'integrarlo nei paradigmi esistenti per le 
reti locali. Con un encomiabile sforzo filo¬ 
sofico, Storagetek precisa le innovazioni 
della memorizzazione all'interno del tradi¬ 
zionale quadro di rete. Per comprendere 
anche San e Nas, al 
generale livello del¬ 
lo Storage devono 
ora corrispondere 
tre livelli successivi: 
accesso, ammini¬ 
strazione e gestio¬ 
ne 


La proposta di standar- 
delazione del settore 
Storage prevede un'Im¬ 
postazione filosofica ar¬ 
ricchita di più livelli Ec¬ 
co la proposta Storage¬ 
tek, articolata su sei li¬ 
velli dei quali tre speci¬ 
fici per la memoria di 
massa A scopo esem¬ 
plificativo. per ciascun 
livello sono indicate al¬ 
cune soluzioni In com¬ 
mercio 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


61 























Products 





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Seagate Software e leader nel software ai gestione delie unita sotto Win• 
dows NT Ha appena messo a punto un accordo con Storageworks. il mar¬ 
chio Digital ora in carica a Compaq. 


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II Fibre Channel 

Visto dalla parte del disco rigido, l’evo¬ 
luzione dello Storage va di pari passo con 
l'adozione delle fibre ottiche. Il bus Fibre 
Channel, infatti, spinge dal basso con 
l'evoluzione Fiber Channel, mentre la tra¬ 
dizionale soluzione client/server trova il 
collo di bottiglia proprio del server Le fi¬ 
bre sono in realtà un'evoluzione rispetto 
a standard quali Esdi ed Scsi, ma sono 
pur sempre una forma di connessione 
veloce Per questo, per quanto possa 
sembrare strano, spesso l'approccio 
contrasta proprio le lan, che in teoria 
sembrerebbero fare un altro mestiere. 
Nel sistema operativo Cisco, ad esem¬ 
pio, il software di gestione di rete è negli 
switch e nei router. Nel San le unità so¬ 
no più semplici, ed hanno intelligenza an¬ 
che verso lo Storage che logicamente si 
trova prima. Ma nel paradigma di Cisco 
non ci si aspetta che venga gestita una 
periferica precedente. 

Nelle fibre ottiche la velocita di con¬ 



* 

iNfORMATlO* ÌAAAIHC ” 







Haiowaai 


Mosaic 2000 e la proposta EMC per /‘integrano- 
ne dei servizi di Storage Lo schema proposto ri¬ 
calca le lettere che compongono il nome 
dell'azienda 


Una schermata di CA-1 MVS un sistema di ge¬ 
stione integrata dei nastri L azienda ho piu 
clienti della lista Fortune 5000 di tutti i suoi con¬ 
correnti messi insieme 


nessione 6 nell'ordine del gigabit per se¬ 
condo Oggi si va verso II MultIGigabit: 
HP e Seagate hanno annunciato lo svi¬ 
luppo di prodotti Fibre Channel con tran¬ 
sfer rate di 2 Gbps, doppia di quella at¬ 
tuale. La velocità e da intendersi in un 
solo verso, mentre in full duplex è di cir¬ 
ca 800 Mbps Si tratta d'un incremento di 
parecchie volte la velocità attuale, ed e la 
risposta alle necessita odierne non solo 
per la maggior banda passante ma anche 
per la possibilità di mettere In cascata 
degli switch ad alta velocità posti su link 
da svariati gigabit. Infatti insieme al pro¬ 
dotto è stata annunciata anche una vera 
e propria roadmap, che dovrebbe portare 
fino ai 4 Gbps ed oltre, verso il multigiga- 
bit Fibre Channel che emergerà agli inizi 
del 2000. Le nuove tecnologie saranno 
compatibili con le unità attuali, permet¬ 
tendo una transizione morbida. Le perife¬ 
riche in Fibre Channel non cambieranno 
da sole la rete, ma il paradigma San pro¬ 
mette molte innovazioni 


La parola al software 

Il software sta diventando la chiave 
dello Storage. Nel 1997 la piattaforma 


leader è stata Unix, ma alla fine del 1998 
si attendeva il sorpasso di Windows NT 
almeno secondo Gartner Group I dati 
definitivi non sono ancora disponibili, ma 
è già certo che le due fazioni avranno ri¬ 
sultati comparabili, E' invece difficile pre¬ 
vedere cosa sarà dei nomi che avevano 
fatto il mercato nel 1997, dopo II predo¬ 
minio di Cheyenne nel multipiattaforma, 
di HP e Legato per Unix e di Seagate per 
NT Oggi questo settore è sufficiente¬ 
mente grande da poter essere suddiviso 
in sottoaree: di base, gerarchica e gestio¬ 
nale Il Core Storage management, in 
breve CSM, occupa le tre principali com¬ 
ponenti, ovvero file systems, volume 
management e replicazione fisica. Il seg¬ 
mento B/HSM invece, si occupa di 
backup e Storage gerarchico; infine lo 
Storage Resource Management agisce 
al livello fisico e logico, occupandosi del¬ 
lo stato delle periferiche, della disponibi¬ 
lità dei dati e delle prestazioni 
Il segmento principale 6 il B/HSM, do¬ 
ve guidano Cheyenne, Seagate ed HP 
Tiene il CSM, nel quale e grande l'impor¬ 
tanza del mainframe, il che giustifica la 
leadership di IBM, mentre è da segnala¬ 
re la seconda posizione di EMC (28% nel 
'97). La centralità delle implementazioni 
di backup spesso rende poco convenien¬ 
te per il cliente che si sappia del contrat¬ 
to specifico. Tra le soluzioni tipiche del 
settore Storage troviamo quelle studiate 
per il settore telefonico e per le emittenti 
televisive. Ad esempio un progetto di di- 
saster recovery e business continuance 
recentemente implementato da Omnitel 
vede le soluzioni di Enterprise Storage di 
EMC, che ha fornito ad Omnitel dieci si¬ 
stemi Symmetrix ES 3700, per un totale 
di 25 terabyte di Storage Inoltre l'azien¬ 
da ha sponsorizzato la XII Assemblea e 
Conferenza di FIAT/IFTA, la Federazione 
Internazionale Archivi Televisivi, svoltasi 
a Firenze dal 26 settembre al 1° ottobre 
1998 _ 

MS 


62 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 













































EVOLVETEVI FRAEL 



AM DÌT1 




LEONHARD 400-K 

Processore AMD K6-II 3D a 400 MHz • M/B ASUS 
P5A AGPx2 con Wake on LAN • SVGA Acceleratrice 
3D ASUS V3400 RIVA128 TNT 16MB TV RAMDAC 
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Oggi si parla di computer che si indossano, che si portano al polso o dentro gli occhiali, che 
funzionano con i comandi vocali (si abituano alla "nostra” voce) e interagiscono con chi li porta. 
Insomma di computer che potrebbero stare attenti a noi e all’ambiente circostante, che potrebbero 
in qualche modo prevenire i problemi ed aiutarci in caso di bisogno. 

Leggendo queste informazioni nessuno si meraviglia. Tutto questo rappresenta solo il flusso 
continuo dello sviluppo delle cose. Il progredire della parte migliore o più utile della nostra vita. 
Tanto meno c’è da meravigliarsi se una ballerina si muove interagendo con un’immagine guidata da 
un computer, come fa 




ARIELLA VIDACH 

Ballerina interattiva 


di Ida Cerosa 


Tempo fa sono andata a vedere uno 
spettacolo di danza attirata dal nome di 
Massimo Contrasto, artista elettronico 
fiorentino, di cui avevo già sentito parla¬ 
re, e II suo nome mi era sembrato una 
garanzia per uno spettacolo innovativo, 

Curiosa, preparata a vedere uno spet¬ 
tacolo nuovo, mi sono trovata davanti 
ad una "messa in scena" suggestiva, 
affascinante e suggerente. 

Ariella Vidach. coreograta svizzera, 
ballerina eccellente, aveva dato vita ad 
un evento fuori dell'usuale, creato 
dall'interazione dei movimenti del corpo 
con il, seppure "antico ", programma 
"Mandala System", guidato 
da Massimo Contrasto 
Il "Mandala System" è un 
sistema abbastanza sempli¬ 
ce. nato nei primi anni '80 
che, attraverso delle griglie 
digitali, permette di creare in 
diretta suoni e immagini 
La scena e data da un 
grande schermo posto sul 
palcoscenico davanti al quale 
si muove la ballerina. Sullo 
schermo vengono proiettate 
delle immagini con cui intera¬ 
gire. Sul palco sono posizio¬ 
nate due telecamere collega¬ 
te al computer, che riprendo¬ 
no lo spazio scenico sia oriz¬ 
zontalmente che vertical¬ 
mente. Ariella Vidach -1998. 


Il corpo in movimento viene ripreso 
dalle telecamere e si sovrappone all'im¬ 
magine già esistente sullo schermo, in¬ 
tegrandola, e nello stesso tempo divie¬ 
ne una sorta di "mouse" puntatore che 
"toccando" virtualmente alcune parti 
dell'immagine è in grado di modificare 
in parte la stessa, ma anche e soprat¬ 
tutto la colonna sonora e di crearne una 
nuova. _______________ 

Come dicevo, Il risultato è quantome¬ 
no singolare perché si crea un doppio 
spettacolo che definirei l'uno il riflesso 
dell'altro, l'uno parte dell'altro. Da una 
parte la ballerina che si muove secondo 


Ariella Vidach- 1998. 

coreografie "tradizionali", dati altra il 
suo doppio, la sua parte virtuale, la sua 
illusione, la sua irrealtà 

Mi e sembrato uno spetta¬ 
colo armonico ed equilibrato 
con una fusione tra reale e il¬ 
lusione assolutamente perfet¬ 
ta Guardando si è spinti ad 
assaporare tutto, sia la parte 
di ballo di Ariella Vidach stac¬ 
cato dalla parte tecnologica, 
che il contrario, senza predile¬ 
zioni per l'uno o l'altro aspetto 
dello spettacolo. 

Uno spettacolo che potreb¬ 
be essere allargato in mille ri¬ 
voli diversi, coinvolgendo più 
persone sul palcoscenico, 
coinvolgendo, al limite, parte 
del pubblico. 

Ma questo sarebbe solo un 
ampliamento di quello che og¬ 
gi è già proposto. Credo piut- 


64 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 





IJ I U=d 


itta Mmahi 



Gina Pane - 1989. 


tosto che bisognerebbe arrivare a realiz¬ 
zare un'opera che coinvolgesse danza, 
arti visive, musica (come del resto 6 già 


oggi), un'opera d'arte pura, astratta e 
reale allo stesso tempo Un'opera/spet¬ 
tacolo che facesse completamente di¬ 
menticare le origini tecniche, la propo¬ 
sta sperimentale, la sorpresa di base. 

Un'opera/spettacolo che andasse ol¬ 
tre la realtà raggiunta 


Proposta 

Vorrei fare pubblicamente una propo¬ 
sta ad Ariella Vidach e a Massimo Con¬ 
trasto. 

Da più di dieci anni ho in mente di da¬ 
re la voce alle mie immagini, e proprio 
in quell'epoca ho scritto la traccia di 


uno spettacolo da sviluppare. 

Comincerei con il costruire le immagi¬ 
ni in modo che rappresentassero il 
mondo di oggi. Mondo in crescita, mon¬ 
do difficile, complicato, stanco, avvilito, 
problematico, ma in crescita, anche se 
con una sensazione generale di instabi¬ 
lità. di precarietà, di fragilità; con II pul¬ 
sare della vita ritmata come fossero i 
movimenti di un pendolo, come fossero 
i battiti del cuore. Perciò le Immagini 
dovrebbero essere entusiaste, profon¬ 
de. difficili, sconcertate e sconcertanti, 
dure, rudi, forti, ma piene di dolcezza 
soffusa e nascosta. 

E la musica, le parole o le sillabe 
dovrebbero correre parallelamente per 


EVENTI 


A Reggio Emilia, la mostra "Gina Pane - Opere 1968-1990", a cura di Valerio Dehò. 

Le opere dell'artista sono state esposte in contemporanea al Museo Guggenheim di 
New York. 

E' raro vedere una mostra cosi equilibrata e ben fatta. 

Si e conclusa II 17 gennaio scorso ed ho avuto la fortuna di vederla in un momento in cui 
ero sola. 

Ogni spazio, ogni percorso era essenziale, perfetto. 

Non erano esposte le note opere video, che la pongono a diritto tra i Videoartisti contem¬ 
poranei. ma la poetica, l'essenza di Gina Pane si respirava ad ogni passo. L'artista france¬ 
se, scomparsa a Parigi nel 1990, era assolutamente presente. 

Molto significativa, l'installazione "Preghiera dei poveri e il Corpo dei Santi ", realizzata at¬ 
traverso metalli differenti che simboleggiavano gli attributi del martirio, era dichiarativa di 
uno dei temi ricorrenti a lei cari, Altrettanto lo era la simbologia delle casacche dei santi re¬ 
sa attraverso I colori, ed ognuno dei nove vetri che custodivano I corpi e che recavano inci¬ 
so un verso della "Preghiera del poveri " 

In pratica le nove vetrine della grande installazione custodivano i corpi simbolici, quelli che 
nessuna morte potrà mai aggredire. 

Vi invito a comprare o a leggere in biblioteca II catalogo "Gina Pane” edito da Charta 
Artista nota a livello mondiale, merita di essere conosciuta ed apprezzata 


Roma, Palazzo del Vittoriano, Via dei Fori Imperiali, la mostra "Mirò, la Trasgressione". 
Chiude il 21 febbraio 1999. 


Vorrei parlare di questa bella mostra, quindi di Miro, solo attraverso alcune frasi dell'artista 
Frasi che sottendono un mondo creativo sempre in fermento, qualche volta ripiegato su se 
stesso, qualche volta in esplosione verso l'esterno. 

Frasi eterne che potrebbero appartenere oggi ad un artista elettronico. 

fim Per me, l'arte del futuro (dopo il grandioso movimento impressionista francese e dopo 
movimenti liberatori post-impressionisti), il cubismo, il futurismo, il fauvismo, tutti tendono 
gfl^Mjcipare l'emozione dell'artista e a dare a questo un'assoluta liberta, 

I Le mie pitture dettagliate erano opere molto pensate e meditate, e mai lasciavano 
^alla spontaneità, ne all'abbandono. 

bisogno dell'autodisciplina e stato sempre un fattore essenziale nel mio lavoro. Un 
quadro doveva essere fatto fino al millimetro, doveva mantenere l'equilibrio fino al mlllime- 



I Ero solito rimanere seduto a lungo di fronte alle nude pareti del mio studio cercando di 
jgre quelle forme fantastiche per poi riprodurle sulla carta o sulla tela. 

Ad ogni modo ho bisogno di un punto di partenza, fosse soltanto un granello di polvere 
o un campo di luce Questa forma procrea una serie di cose, perche una cosa ne fa nascere 
uretra. 

fT/fl II punto di partenza è completamente Irrazionale, brutale, Incosciente: parto come una 
bestia. Ma domani - o tanti anni piu tardi, È lo stesso - con una testa riposata, guardo fredda¬ 
mente E' il momento dell'autocritica. 

!TT7ì II teatro si fa e non ne resta nulla, e ciò è affascinante. L'opera d'arte può anche scom¬ 
parire, ciò non importa, ma deve aver lasciato II proprio seme in terra. Lo spettacolo deve 
causare la meraviglia di un sogno. I.G. 



Mirò-1974. 

dire le stesse cose. 

I movimenti del corpo dovrebbero es¬ 
sere tali da riuscire a creare la musica in 
questo senso, ma riuscire anche a rap¬ 
presentare il silenzio, quel silenzio/pie¬ 
no che si avverte ogni giorno quando si 
cammina in mezzo alla gente e si prova 
un profondo senso di vuoto assoluto; i 
rumori sono tantissimi, le immagini, i 
colori, le situazioni sono talmente tante 
che sovrapponendosi si annullano, co¬ 
me la sovrapposizione di un'enorme 
quantità di colori che fa apparire tutto 
nero. 

Ebbene, Ariella Vidach e Massimo 
Contrasto, che ne pensate? Vogliamo 
provare a costruire questo spettacolo e 
a proporlo? 

Kg 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


65 













a cura di Andrea de Prisco 


Sei per sei 

di Raffaello De Masi 




Febbraio del'89, una stagione fred¬ 
dissima. Neve in abbondanza in Pie¬ 
monte e in Calabria, meglio starsene 
tappati in casa al calduccio, sognando 
una spiaggia dlspaniola con ragazze 
color del caffè obbedienti a ogni nostro 
desiderio. 

La rivista si apre con un bell'articolo 
di Elvezio Petrozzi riguardante i rimedi 
contro la pirateria: a quei tempi esiste¬ 
va il curioso fenomeno della pirateria a 
360°, vale a dire che diventava segno 
di distinzione presentarsi con il numero 
delle copie illegali possedute. Si copia¬ 
va di tutto, programmi corposi e piccoli 
accessori utility utili e inutili, l'importan¬ 
te era poter mostrare l'esercito di 
floppy allineato in esaplice schiera rap¬ 
presentante la nostra biblioteca. Tutto 
il contrario di oggi, quando il vero pirata 
possiede solo una diecina di titoli, sem¬ 
pre utili o "commerciabili", d'ampio re¬ 
spiro e di costo sovente stratosferico. 

Marco svolazza al MacWorld Expo, portando notizie sulla 
nuova versione (la 4) di MSWord, sul Next rigorosamente 
nero, sul floppy da 1400 kbyte per Mac, ancora per Mac il 
favoloso SE30, una bomba in scatola mignon, Passando al¬ 
le prove, ecco quelle di due macchine della stessa famiglia, 
gli Unidata PX-647 e AX-80B7 (per la 
serie "La chiarezza delle sigle è tutto"), 
due buoni computer basati sul 286 e 
386, con prezzo oscillante tra i 5 e I 9 
millonclni (immaginate che 3 MB di 
RAM aggiuntiva costavano 2 milioni) e 
Winchester tra i 40 e i 100 MB. Niente 
di speciale, invece, per la Seikosha SP- 
1600A, una stampante ad aghi (9) dal 
prezzo molto competitivo che riscuo¬ 
terà una certa fortuna grazie alle sue 
doti di robustezza e praticità. Una no¬ 
vità è II test del Transimage 1000, uno 
scanner-OCR basato su una telecamera 
che, a mo' dei fucili del tenente Ripley. 
legge una riga alla volta dello scritto e la 
trasforma in testo editabile. La lettura 
avviene solo per righe, e per poter fare 
questo al meglio la periferica è guidata 
da due grossi rulli dì gomma paralleli, 
mentre la riga dello scritto è traguarda¬ 
ta da un mirino coassiale con la teleca¬ 
mera (quasi come sparare agli alieni 
della Nostromo). Il tutto per la somma 
di 5.500.000 (avete letto bene, cinque 
milioni e mezzo, perù IVA inclusaI). 


Un altro turbamento 

Visto che II carro dei linguaggi "tira" 
ancora bene, ecco che Borland pensa 
bene dì sfornare un Turbo Debugger, 
debugger simbolico dedicato al Turbo C 
e Turbo Pascal, Effettivamente se ne 
sentiva tanto la mancanza, la gente non 
ci dormiva la notte, mentre adesso pare 
che anche i rapporti in Medio Oriente 
siano migliorati, anche perché attraver¬ 
so di esso si può "zoomare su strutture 
di dati complesse e impostare break- 
point attivi (meno male, N.d.R.). per non 
parlare del debugging remoto e di quel¬ 
lo virtuale si sistemi con 80386". Cosa 
volete farci, ci si divertiva cosi. 

Eccolo, un bel pezzo da novanta, il 
WordPerfect 4,2 (ho ricevuto proprio ie¬ 
ri da Rino la copia confidenziale di 
WordPerfect 2000, ancora in beta relea- 
se), gran programma (ancora su floppy, 
sette in tutto) destinato a correre, da 
sempre, nella corsia parallela a MSWord, anche se, almeno 
da noi, non con la stessa fortuna. Un po' costoso (oltre un 
milione) è pero dotato di prestazioni eccellenti e, pur non es¬ 
sendo ancora integrato in Windows (ci vorrà ancora del tem¬ 
po) offre tutto quello che gli avversari, MSWord e Sprint, 


Nel 1989 circolavano ancora llberaramente 1 286, seppur in via d'estinzione. L'Unidata PX-6047, provato 
assieme al fratello maggiore AX-80B7, era uno di questi. Processore a 18 MHz, mezzo megabyte di RAM, 
un hard disk da 40 MB per appena... 4.400.000 lire, ovviamente IVA eslusa. Il maggiore, basato sul più 
performante 386, costava addirittura il doppio. Che templi 


66 


MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999 




























Ben cinque milioni e 
mezzo per una salubre 
lettura ottica dei carat¬ 
teri... assolutamente 
manuale. Il Translma- 
ge 1000, era uno 
scanner-OCR basato 
su una mlcro teleca¬ 
mera in grado di leg¬ 
gere una riga alla volta 
per trasformarla In te¬ 
sto editabile. 






no come quasi tutto il software di que¬ 
sta sfortunata macchina) e Amiga svo¬ 
lazza tra grafica interlacciata, Hi-Fi e la 
solita puntata sulla programmazione in 
C. Atari si presenta alla grande con un 
buon pacchetto, il SuperBase Profes¬ 
sional, e una buona trattazione del GFA 
Basic. 


Ed eccolo che arriva! 

Già, il nuovo System per Mac, la ver¬ 
sione 6. Apple ce ne ha fornito uno 
all'annofda cui il titolo dell' articolo), da 
quando Mac ha dato il vagito, e questa 
versione offre molte innovazioni. Cosa 
ci saremmo dovuti aspettare, amici ma- 
cintoshiani, con queste premesse? Fat¬ 
to un conto della cameriera, dovremmo 
essere, oggi, alla versione 16. Traete voi 
le conclusioni 

La nuova versione sta ancora su un 
dischetto, anche se per godere delle uti¬ 
lity è necessario disporre di un HD Ma 
la vera perla di questa versione e Ma- 
croMaker, un programma di utilità che 
permette di registrare selezioni e co¬ 
mandi come macro, che possono esse¬ 
re richiamate poi alla bisogna. L'ambien¬ 
te, forse non sofisticatissimo, era pero 
efficiente e ben facile da utilizzare; ed 
ebbe immediatamente successo, tanto 



mettono a disposizione, e molto di più 
Un bell'articolo sulle memorie ottiche ci svela come funzio¬ 
na il CD File System, con tanto di bei disegni e foto di un 
controller formato A4. L'ottimo Gandini ci parla di Immagini 
in DTP, con tanto di cartoon dedicato alle "Adventures of 
MCmicrocomputer" e tanto di bellona che entra nella reda¬ 
zione di MC (ricordo che fu necessario mettere la camicia di 
forza a qualcunol); la parte seria dell'articolo c'illustra la nuo¬ 
va versione di Adobe lllustra- 
tor 88, e ancora Aldus 
FreeHand e Studio 8. dotato 
di incredibili prestazioni. Giu¬ 
stozzi c'introduce alla cono¬ 
scenza dei labirinti e alle tec¬ 
niche per entrarne e uscirne, 
ed Elvezio Petrozzi racconta 
gli esiti della seconda edizio¬ 
ne della Program Cup. Reti fi¬ 
siche e reti logiche sono gli 
argomenti di interesse di Pe- 
tronl e La Volpe, mentre an¬ 
cora di grafica ci parla lo stes¬ 
so Petroni e Aldo Azzari 
Potenza della necessita, 
ecco un articolo per interfac¬ 
ciare PC e Macintosh attra¬ 
verso un piccolo Z88 (il canto 
del cigno di sir Clive). Archi- 


che diversi utenti lo trasportarono con se anche quando, nel¬ 
le versioni successive del sistema, scomparve misteriosa¬ 
mente. E pensare che oggi cerchiamo di combattere, senza 
gran successo, con AppleScript 
E passiamo alle rubriche; in quella del C troviamo una dis¬ 
sertazione sullo standard ANSI, mentre in quella del Turbo- 
Pascal scopriamo che il Nodo Zero puO essere insidioso (at¬ 
tenti, quindi, quando lo trovate per le scalei). L’MS-DOS c'in¬ 
trattiene con i device driver, e 
ci presenta una bell'adventu- 
re artigianale dal titolo "La 
spada di Krall" Altra roba in¬ 
teressante non c'è. 


medes ci parla di grafica di 
presentazione attraverso il 
pacchetto GammaPlot (buo- 


Se la fame aguzza l'ingegno, cosa dire di un portatile (molto portatile) utilizzato 
come trait d’union tra due sistemi operativi tanto diversi quanto, reciproca¬ 
mente, diffidenti? Et voilà (si fa per dire) la tanto sospirata integrazione tra i 
due mondi è servita... 


Conclusioni 


Beh, poco da dire per con¬ 
cludere; il mercato è fiacco e 
ci vorrà qualche bella entrata 
per svegliarlo Una curiosità? 
Giusto una; da un annuncio 
solo noi siamo cosi pazzi 
in tutta Italia! Provate a te¬ 
lefonare alla A.D.I.". Chissà 
cosa voleva dire la sigla: la 
prima cosa che mi viene in 
mente e Anonima Dementi 
Italiani. Scusate ragazzi, ma 
l’avete detto voi! 

/se 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


67 












di Francesco Cariò 


Note da PW 


E' un periodo 
che mi piaccio¬ 
no molto i game 
on line su 
Internet, cosi mi 
sono messo a 
progettarne 
qualcuno per 
mio divagamen¬ 
to e sfizio II piu 
noto è stato 
FANTANE WS, 
sulla home page 
del sito di 
Omnitel per molti mesi Adesso sto lavorando ad una mia 
nuova idea che si chiama BA R SPORT e ch e trovate sul 
sito di Banca Sella spa e cioè a t/vww sciiTÌTl 

Ne approfitto per raccontarvi di che si tratta cosi vedia¬ 
mo se anche a voi pud interessare. 

Il mio approccio alla faccenda è stato il seguente; qual è 
il gioco che mi piace di più? Mmmmmh, la risposta mi è 
venuta subito: il calcio. Un’altra parte di me diceva (più 
piano però...) le corse di Formula 1 e il Poker. Il calcio ha 
vinto insomma.. D'accordo, allora il tema sarebbe stato il 
calcio... 

Poi ho rimuginato, si ma il calcio da che punto di vista? 
Pensare ad un game di calcio tipo sala giochi su Internet 
è troppo presto un giorno si farà e sarà bellissimo, ma le 
linee adesso sono ancora troooooppoooo lente per fare 
un multiplayer arcade come si deve.. 

Un fantasy game? Mmmmmmh no, ce ne sono già di 
belli anzi di bellissimi come per esempio il Fantacalcio dei 
miei cari amici dello Studio vit. E allora come? 

Ho pensato; qual e la trasmissione che parla di calcio 
che mi piace di più? Una vocina repressa, ma autentica, 
interiore ha esclamato II Processo di Biscardi Lo so 
forse dovrei vergognarmene, trattasi di programma politi¬ 
camente scorretto, ma detto tra noi: chi se ne frega: io 
mi diverto da matti a sentire tutte quelle chiacchiere sul 
calcio. Mi diverto quasi di più che a vedere una partita. E 
allora ecco la soluzione, un game on line che sia la simu¬ 
lazione di un BAR SPORT dove tutti hanno qualcosa da 
dire sul calcio, sulle squadre, sugli arbitri, sui calciatori e 
su un sacco di altre cose che il calcio fa diventare famose 
e poi dimentica il giorno dopo. UnTrivial Pursuit sul gioco 
più bello del mondo,, andateci e fatemi sapere che ne 
pensate... magari vincete pure.,, smile.,. 



Index 

Nelle prossime pagine vi aspettano due game in primo piano 
e cioè Ultima Online Second Age della Origin e Gangsters II 
divertentissimo strategy di Eidos la casa di Lara 
A seguire le news di Panorama. Saluti... 


Ultima on line 
second age 

Autore■ Origin (Usa) / Format WEB / Giuri **+ 





Devo dire che 
parlare di un gioco 
come questo non e 
possibile senza un 
mucchio di premes¬ 
se e distinguo vari. 
Cominciamo con 
ordine 

Prima di tutto 
identifichiamolo si tratta 
della seconda release del 
primo vero rpg online reai 
time che ci sia su Internet. 
Lo sforzo ciclopico (e un po' 
prematuro...) è stato com¬ 
piuto da Origin, una divisione 
di Electronic Arts, ed ormai 
data circa un anno. Ma ha 
anche ricevuto una marea di 
critiche ed ha perfino avuto 
qualche problema legale per 
via dei molti bug e dei soliti 
problemi legati alla velocita 
delle linee, etc. etc. 

Cosa e cambiato adesso 
che dovrebbe spingerci a 


mutare idea su 
Ultima Online? 
Vediamo un po’ 
direi che la Origin 
aveva due strade 
davanti, entrambe 
di complicata 
gestione strategica 
e piene di incertez¬ 
ze... La prima era quella 
scelta realizzando Second 
Age: una versione che fosse 
solo il tentativo di mettere a 
posto tutto quello che non 
funzionava nei primo game e 
di non fare alcun cambia¬ 
mento strutturale pesante, 
cioè il motore grafico 6 sem 
pre lo stesso e la grafica 
pure Oppure imboccare la 
pericolosa strada di un rifaci¬ 
mento totale con tutte le 
incognite del caso 
Credo che Origin abbia 
fatto benissimo ad imbocca¬ 
re la prima corsia e devo 
anche dire che 
il risultato é 
convincente 
perche Second 
Age non è 
affatto una 
patch e riesce 
bene nel tenta¬ 
tivo, uno dei 
suoi obiettivi, di 
far tornare la 
gente on line 
con Ultima 
I due cambia¬ 
menti fonda 
mentali all'in¬ 
terfaccia sono 
l'aggiunta di un 
comando di 
chat (basato su 
Ichat una tec¬ 
nologia che 
gestisce fino a 
300 giocatori 
per canale che 
possono rac¬ 
contarsi quello 
che gli pare sul 
game e su 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


68 



















come vanno le cose con i 
loro personaggi. .) e la fac¬ 
cenda delle taglie che ades¬ 
so sono disponibili sui ricer¬ 
cati: cosi che se ne becchia¬ 
mo uno e gli tagliamo la 
testa, poi possiamo venderla 
alle autorità giu in città... 
smile 

In piu mi piace molto l'uso 
che possiamo fare dei cristal¬ 
li di comunicazione che 


attualmente permettono di 
trasmettere messaggi anche 
a grandi distanze nel game e 
istantaneamente... utilissi¬ 
mo! A seguire altri migliora¬ 
menti importanti riguardano 
il redisgn del menu di confi¬ 
gurazione (adesso e davvero 
perfetto) e il pop up che per¬ 
mette ai non esperti di 
Ultima Online di sapere sem¬ 
pre a cosa serve e che cose 


lo strumento che hanno a 
tiro Da ultimo direi il tradut¬ 
tore automatico, di stampo 
altavistiano nel senso che tra¬ 
duce in modo buffissimo ma 
comunque comprensibile, 
utili visto che Ultima è usato 
da persone di dodici lingue 
diverse 

E poi ci sono anche nuovi 
territori (come se Britannia 
fosse piccolina...), in partico¬ 


lare The Land of thè Lost: 
un'isola piena di vegetazione 
assai intricata, foreste, mon¬ 
tagne e terreni desertici: The 
Lost Lands Atmosfera 
drammatica: fiumi di lava bol¬ 
lente, montagne di roccia 
vulcanica. Bellissime le città 
con un look assai caraibico, 
piene di edifici disegnati alla 
perfezione e che non dimen¬ 
ticherete. 




Gangsters 

Casa. Eidos (Uk) / Formai PC CD ROM / Giud ++++ 


e devo dire che proprio la 
fantasia negoziale di Don 
Vito Corleone rappresenta la 
differenza nel successo 
della sua gang . .) e le attitu¬ 
dini a corrompere con suc¬ 
cesso politici e poliziotti 
nonché magistrati Pos¬ 
siamo perfino essere eletti 
sindaco Ovviamente anche 
la voce delle armi ha la sua 
determinante valenza armi 
da fuoco e bombe di ogni 
livello daranno una spintarel¬ 
la alla nostra carriera 
Chi, come capita spesso a 


rio del gangster (purtroppo 
assai noto in Italia ) dall'in¬ 
timidazione della stampa, al 
controllo o assassinio di un 
giudice, all'attacco ad un 
boss rivale: quasi tutto pub 
essere simulato in 
Gangsters. 

L'interfaccia si divide in 
due sezioni la parte di stra¬ 
tegia e decisione dove 
diamo gli ordini ai nostri luo¬ 
gotenenti (che poi li faranno 
scorrere in basso verso i 
Picciotti esecutori...) e la 
parte dove l'azione viene 


me. si lamenta da mesi sulla 
monotonia e la poca simula¬ 
zione presente nei game 
degli ultimi tempi, qui tro¬ 
verà assoluta soddisfazione 
Pensate che tutti e 5000 gli 
abitanti della cittadina (tutti!) 
hanno un'identità, un'attività 
ed un'agenda. E possono 
individualmente diventare 
bersaglio dei gangster Una 
cosa direi senza precedenti. 
Come senza precedenti e di 
grandissima simulazione è 
la quantità di azioni che pos¬ 
siamo fare con la nostra 
interfaccia di Padrino: prati¬ 
camente tutto l'armamenta- 


effettivamente compiuta e 
noi possiamo vederla in reai 
time isometrico. Tutto fun¬ 
ziona a meraviglia e l'im¬ 
pressione di essere sul 
serio una specie di Al 
Capone è eccellente. 

Unici rilievi direi che pos¬ 
sono essere fatti alla grafica 
(buona ma non al livello di 
Railroad Tycoon 2 per esem¬ 
pio...) e alla colonna sonora 
(pessima e assolutamente 
fuori luogo...). Per il resto se 
siete davvero uno stratego 
interattivo non potete man¬ 
care Gangsters. Parola di 
Padrino. 


Prima cosa un 
plauso uniforme 
e veloce alla 
Eidos per il 
coraggio che sta 
dimostrando e 
per il giusto suc¬ 
cesso che a que¬ 
sto coraggio arri¬ 
de. Diciamoci la verità, nes¬ 
suna delle altre case leader 
avrebbe mai avuto la forza di 
rischiare su un'idea come 
quella di Lara Croft: un'eroi¬ 
na indipendente e cyber- 
femminista... Dopo l’im¬ 
menso successo di Ms. 
Croft adesso Eidos prova a 
stravolgere il classico ed 
obbligatorio trinomio: guer¬ 
ra, fantascienza e fantasy 
che ammorba i giochi stra- 
tegy, per tirare fuori un tema 
che praticamente non ha 
quasi precedenti nella storia 
dei videogame a parte il vec¬ 
chissimo The King of 
Chicago della mai dimenti¬ 
cata Cinemaware: i gangster 
degli anni Venti che hanno 
riempito il cinema dei loro 
spari. Vediamo. 

Il gioco è ambientato nella 
cittadina di New 
Temperance. 5000 anime 


giusto fuori Chicago, 
nel 1920 

Il Proibizionismo è 
appena stato abolito 
(cioè si possono di 
nuovo legalmente 
consumare alcoli¬ 
ci...) e noi abbiamo 
il ruolo di un boss 


emergente che sta cercan¬ 
do di portare il business 
della sua famiglia mafiosa in 
questa piccola città 
Naturalmente le faccende 
vanno per gradi intanto si 
tratta di gestire piccoli affari 
di copertura e modeste atti¬ 
vità criminali, nel frattempo 
dobbiamo anche farci largo 
contro famiglie mafiose riva¬ 
li e cercare di fare strada nel 
nostro difficile mestiere. Un 
ruolo decisivo lo giocheran¬ 
no le nostre capacità diplo¬ 
matiche (curiosamente ho 
appena finito di rileggere 
dopo tanti anni "Il Padrino” 


•Hclisastroi ++ (non simulare) 
++ (mieiagni' i <m , .micia) 
-M-H- Ida simulali 
(Interagisci o munii) 


MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999 


69 












IPluvwot-l. ' 

Pw Panorama 


fico, ambientale, sonoro e interattivo, Ma e 
soprattutto perfetta nella capacita di simu¬ 
lare le sensazioni che il grande classico di 
tutti i role playing sa dare ai suoi appassio¬ 
nati. I fan di A D, & D ci ritroveranno anche 
molte situazioni consuete e perfino perso¬ 
naggi ed ambientazioni déja vu 
Baldur's Gate è destinato ad un grande 
successo e a diventare un classico, 


Nascar 1999 


Quelli della Papyrus hanno davvero un 
sacco di meriti eccezionali nel loro non 
breve curriculum di grande casa di produ¬ 


zione; primo fra tutti gli encomi di certo 
quello di avere avuto il coraggio di cimen¬ 
tarsi su solo due temi nell'ampio genere 
dei game di guida: Indianapolis e Nascar 
Più di recente ci hanno dato uno dei miglio¬ 
ri simulatori di ogni tempo con Gran Prix 
Legends di cui vi ho ampiamente parlato 
qualche numero fa, ma è sembrata quasi 
una prova d'autore (perche per esempio 
non hanno voluto affrontare la Formula 1 di 
oggi.,,) che un vero cambio di orizzonte, 

E adesso arriva Nascar 3 (dedicato all'al¬ 
tra popolare competizione in circuito a stel¬ 
le e strisce..,) che perù deve essere preso 
con le molle. In che senso? Nel senso che 
quelli di voi che abbiano già Nascar 2 devo 
tener presente che questa nuova versione 
non e dotata di cambiamenti significativi 
sul fronte della simulazione e quindi della 
fisica (Nascar con dentro le grandi novità di 
GP Legends da questo punto di vista, lo 
vedremo solo alla fine del 99...) automobi¬ 
listica. 

Chi invece non ha Nascar 2 oppure trova 
sufficiente come motivazione all'acquisto 
sapere che qui abbiamo tre separate classi 
di competizioni Nascar (NASCAR Cup, 
NASCAR Grand National, e NASCAR 
Craftsman) e 35 piste reali di cui 32 ovali 
per non parlare dei 3 circuiti fuori strada, 
non possiamo di certo biasimarlo. 

Ci leggiamo il mese prossimo. 

Vs. Francesco Carla 




Come ogni mese vi presenterò ì tìtoli più attesi in uscita, raggruppati per generi, 
per vostra estrema comodità 

molti button da premere a volte anche con¬ 
temporaneamente, che replica molto bene 
i particolari movimenti e trucchi del bravo 
Quest for qlory V: snowboarder. Sebbene gli sport della neve 

n.-nnn Firo J non fabiano ma ' avuto un grandissimo 

Liragon rire successo, la faccenda forse potrebbe cam- 

A Silmaria (Quest for Glory è una delle 6queSt0 6 daWer0 uno s P ort 

saghe più "antiche" dell'intera storia del p 1 dC a 
videogame...) le cose si mettono male: il 
Re e stato assassinato e noi (eroe vetera¬ 
no con amici sia nelle terre alte che in quel¬ 
le basse...) abbiamo avuto l’incarico di sco¬ 
prire perche e magari anche da chi 
Il tutto In una saga fantasy che ha una 
marea di fan in tutto il mondo e che in que¬ 
sta nuova uscita usa una serie di diversi 
stili e tecniche (perfino la colonna sonora di 
un premio Oscar) per confezionare un ad- 
venture di ottimo livello Uno dei capisaldi 
della storia della Siena 


Speed Busters 

Quelli della Ubi Soft hanno fatto passi da 
gigante da quando, fine anni Ottanta, mi 
invitarono al loro party di apertura in 
Francia, in un bellissimo castello da cui tor¬ 
nai due chili piu pesante a forza di tartine e 
champagne Devo dire che in quella occa¬ 
sione proprio cibo e bevande (e un vecchio 
tavolo da biliardo. ) praticamente furono 
l'unica cosa Interessante da vedere. Ma la 
caparbietà e la bravura dei miei amici fratel¬ 
li Guillemot li ha portati alla quotazione in 
borsa e ad essere anche una delle case 
europee con la migliore reputazione nel 
mondo. 

Reputazione dovuta al successo di 
game come Ray Man e soprattutto ai loro 
bellissimi simulatori di guida. Nella stessa 
scia si situa Speed Busters, velocissimo e 
divertentissimo driving game che fa il 
verso ai vari Need for Speed e Test Drive 
con ottimo livello grafico ed animazione e 


X GAMES Pro boarder 


Lo snowboard è ormai diventato quasi 
uno sport popolare, benché solo pochi anni 
fa fosse ancora considerato più o meno 
una stranezza come lo skateboard o qual¬ 
cun altro dei cosiddetti sport estremi. 
Allora, visto che con la neve e il ghiaccio 
hanno dimostrato di averci una certa dime¬ 
stichezza (sono gli autori di NHL Powerplay 
98), i canadesi di Radicai Entertainment 
hanno pensato di simulare a dovere lo 
snowboarding, E ci sono riusciti molto 
bene, soprattutto grazie ad un approccio 
assai arcade (che trovo giustificatìssimo) e 
ad un Ingegnoso sistema di controllo con 


molto più humour e competizione. Forse il 
miglior gioco di guida fuori pista dell'ultima 
generazione. 


Baldur's gate 

Questo e davvero uno dei migliori game 
del genere degli ultimi cinque anni. Anzi 
forse è addirittura il migliore In assoluto, 
considerando che é l'unica perfetta versio¬ 
ne di Advanced Dungeons & Dragons che 
esista per il PC Quando dico perfetta 
Intendo perfetta in ogni suo particolare gra- 


70 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 













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3 




























Sussulti crittografici 

Mentre la comunità crittografica mondiale si prepara a scegliere lo standard 
di cifratura del nuovo secolo, nuovi sussulti agitano il mondo della ricerca 
pura ed applicata. E mentre una geniale sedicenne irlandese occupa (a 
sproposito...)’ le prime pagine dei giornali, nuovi supercomputer abbattono 
a forza bruta barriere sempre più incredibili. 


di Corrado Giustozzi 


Un Inizio d anno piuttosto movimen- prima pagina dal Times di Londra, 

tato, se valutiamo questo 1999 dai viene subito rimbalzata dalle agenzie 

risultati crittografici che sembra star per finire anche su molti giornali italia- 

producendo, In poche settimane si ni e perfino su una pagina di Televideo, 

sono infatti accavallate varie notizie. Secondo la notizia data dal Times una 

una delle quali in particolare ha subito sedicenne irlandese, definita "genio 

catturato l'attenzione dei media piu della matematica',’ avrebbe inventato 

sensazionalisti, relative a progressi di un codice crittografico robusto quanto 

varia natura compiuti dalla ricerca crit- l'RSA ma dieci volte piu veloce, e 

tologica In varie parti del mondo In sarebbe stata subito inondata di offer- 

realta nulla di realmente 

nuovo, ma si sa che la crino- ijipn i wiunirin ' i iii .i i » ^ 
grafia e ormai balzata al ruolo » «■“ *■ «• r— 

di scienza-spettacolo grazie ^ 1 & -*■ ài ■* rf A _ 

alla popolarità di Internet ed * - w> " 

alla glasnost che anche in BÉ3B 1 >« n i 
occidente ha reso trasparenti ^^99 Jj H 
i muri, precedentemente Challerr-'e 

impenetrabili, di molti servizi Ep^H 

più O meno segreti. RS»'. DES CMIuigt III 11 mM In moni 

E dunque il caso che, arma- 

Il cicli.i Ionio (Il Slierlook 

Holmes e del bilancino del !5!55i!2t£l2£"*“‘ , '* c “ 

farmacista, andiamo a scopri 
ro se 0 davvero tutt oro quello 
che riluco in questo rutilante 

mondo al confine fra scienza . 

e magia nera, dove i protago- —...." 

insti sono qemaii sedicenni e "" 

micidiali supercomputer “ ;; « - “ ;; ;; « » ;; » 

II •! «* Il « .1 M I* U .« - «» II I) «. Il II .1 

Il caso di Sarah 
Flannery 

Il 13 gennaio scorso il 
mondo viene scosso da una 
notizia che, pubblicata in 



LùaUI 

a 


3 . 






■A W ^ a. t 


La pagina Web dei Laboratori RSA con l'annuncio della soluzione, trovata in 
tempo record, alla terza sfida per la forzatura del DES II risultalo è stato trova¬ 
to con la cooperazione fra il DES Cracker della EFF e I organizzazione 
Olstributed.Net 


te di lavoro da parte di multinazionali 
dell'informatica. Il lavoro della ragazza, 
presentato per I' ammissione ad una 
mostra tecnologica per giovani scien¬ 
ziati, avrebbe inoltre lasciato interdetta 
la commissione esaminatrice che non 
sarebbe stata in grado di comprender¬ 
la. 

Larticolo, di poche decine di righe, 
conteneva non poche imprecisioni a 
partire dal titolo stesso, il 
quale era stato palesemente 
imposto da un redattore che 
non aveva affatto letto II 
testo esso recitava infatti 
"Teenager cracks e mail'' 
ovvero "Adolescente forza la 
posta elettronica',' mentre 
l'articolo dice esattamente il 
contrario! Riguardo ad RSA 
si dice inoltre che esso 6 "Il 
codice di protezione corren¬ 
temente In uso” e che fu 
inventato nel 1977 da "tre 
studenti del MIT" 

Tutte le versioni apparse 
sulla stampa nostrana non 
erano altro che banali tradu 
zloni dell'agenzia originale, 
spesso malamente riassunte 
e comunque mai integrate 
con ulteriori dati o commenti 
sul significato della notizia 
Anche gli errori e le impreci¬ 
sioni tecniche sono rimasti 
tranquillamente al loro posto 
cosi come nella versione ori¬ 
ginale, segno che nessuno si 
6 neppure sognato di andare 


72 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 

















almeno a verificare l'attendi¬ 
bilità della notìzia. 

Purtroppo anche questa 
volta la stampa generalista 
internazionale non ha perso 
l'occasione per comportarsi 
in modo sciocco e riprovevo¬ 
le, enfatizzando gli aspetti piu 
sensazionalistici della vicen¬ 
da a costo di snaturarli, e 
godendo a far fare la figura 
da imbecilli agli scienziati 
"tradizionali" messi nel sacco 
da un'astuta ragazzina. Il soli¬ 
to vecchio schema con cui i 
mass-media continuano a 
ridicolizzazione la cultura 
scientifica costituita, per tran¬ 
quillizzare le masse di fronte 
a ciò che neppure essi stessi 
capiscono. 

Naturalmente e subito ini¬ 
ziato il tam-tam su Internet 
per capire meglio la reale 
portata dell'annùncio del 
Times ed avere maggiori 
notizie sull'algoritmo inventa¬ 
to da Sarah Flannery, che nel¬ 
l'articolo del Times era descritto solo 
per sommi capi Di esso si sa infatti 
solo che si basa su matrici del secon¬ 
do ordine e che e stato denominato 
codice di Cayley-Purser in onore del 
famoso matematico di Cambridge 
Arthur Cayley e del crittologo moderno 
Michael Purser che le avrebbe dato l'i¬ 
spirazione per la sua scoperta. 

E anche questa volta la Rete ha fatto 
il suo lavoro, contribuendo a chiarire 
una notizia confusa e riportata dalla 
stampa in modo impreciso se non 
fazioso. Una prima, decisiva testimo¬ 
nianza si deve a William Whyte, un 
esperto crittologo in servizio presso la 
Baltimore Technologies irlandese In 
un messaggio inviato al newsgroup 
sci.crypt lo stesso 13 gennaio e 
ripreso successivamente da Zdnet 
che lo ha surrettiziamente trasformato 
in una finta intervista, Whyte ha spie¬ 
gato che Sarah Flannery aveva in 
effetti seguito uno stage di due setti¬ 
mane presso la Baltimore, che e una 
delle piu importanti aziende di critto¬ 
grafia al mondo In questo periodo, 
nel marzo dell'anno scorso, la 
Flannery aveva lavorato con Michael 
Purser il quale le aveva suggerito di 
approfondire la possibilità di utilizzare 
un approccio basato su matrici 2x2 
nel calcolo delle "funzioni trabocchet¬ 
to" dell'algoritmo RSA, 

Da notare a questo punto che il 


1 4 • a 4 ■*- £ -* * * 


J • • ■ 4 ‘““•■F"* ' — — «■—— 

- X. 

^1 


distributed.net 




proprio tutt'altra cosa rispet¬ 
to a quanto strombazzato 
dalla stupida ed incompeten¬ 
te stampa nazionale ed inter¬ 
nazionale .. 


What K Distributed.Nel? 


How can you parbopnle? 


«f. 


Distributed (Ver chiuix/ue può associami donando tempo macctnna muMiuato! 


padre di Sarah è professore di mate¬ 
matica al locale Politecnico, e che egli 
si e sempre occupato di integrare' 
gli studi della figlia con materiale 
extra, consentendole cosi di finire la 
scuola l'anno precedente col massi¬ 
mo del voti. 

Ad un esame successivo il lavoro di 
Sarah sembra effettivamente brillan¬ 
te, ma 6 troppo presto per decidere 
se si rivelerà utile oppure no II princi¬ 
pio dal quale è partita consente di 
accelerare notevolmente i calcoli tipi¬ 
ci dell'algoritmo RSA. ma ha come 
contropartita un enorme aumento 
nella dimensione di alcune costanti 
caratteristiche (lunghezza della chiave 
e del blocco sottoposto a cifratura) 
che aumentano di ben otto volte 
Solo un'estesa serie di verifiche crit- 
tanalitiche potrà infine dimostrare la 
reale robustezza del metodo sotteso 
dal nuovo algoritmo. 

Insomma, non si tratta di un impre¬ 
vedibile genio sedicenne che rompe 
tutti gli schemi tradizionali con un'e¬ 
splosione di pensiero innovativo, ma 
di una studentessa intelligente e pre¬ 
parata che ha studiato metodicamen¬ 
te per sei mesi la fattibilità di un'ipote¬ 
si suggerita da un accreditato studio¬ 
so, riuscendo infine con fatica e dedi¬ 
zione a trovare il modo di metterla in 
pratica. Ciò nulla toglie alla bravura di 
Sarah, ma la notizia in questo modo è 


Il DES 

è proprio morto 

Nella seconda meta di gen¬ 
naio si 6 tenuta in California 
la tradizionale RSA Data 
Security Conference & Expo, 
ossia la conferenza organizza¬ 
ta annualmente dalla RSA che 
6 spesso l'occasione per fare 
il punto sullo stato dell'arte 
nella crittografia e le sue 
applicazioni Ben cinquemila 
persone hanno partecipato 
all'edizione di quest anno: un 
successo senza precedenti 
che testimonia in modo assai 
evidente dell'interesse che 
questa disciplina ha ormai 
raggiunto ad ogni livello, gra¬ 
zie soprattutto alle nuove problemati¬ 
che di sicurezza e riservatezza insite 
nella moderna società dell'informazio¬ 
ne 

Un appuntamento ormai immancabi¬ 
le della RSA Conference sono le pub¬ 
bliche sfide alla decrittazione, con le 
quali RSA intende sondare lo stato del- 
I arte nelle tecniche e negli strumenti 
hardware disponibili per la forzatura dei 
codici crittografici di comune utilizzo. Il 
meccanismo di tali sfide e assoluta- 
mente elementare: durante la confe¬ 
renza viene pubblicato sul Web un 
breve messaggio cifrato con un algorit¬ 
mo standard: il primo che riesce a 
decrittarlo, con qualsiasi mezzo, vince 
un consistente premio in denaro. 

Nelle scorse edizioni le sfide RSA 
hanno visto soccombere algoritmi illu¬ 
stri, proposti man mano con lunghezze 
di chiave crescenti: 40 bit. 48 bit. 52 
bit Lattesa spasmodica era per i 56 bit 
utilizzati dal venerabile DES. lo stan¬ 
dard crittografico mondiale in esercizio 
sin dal 1977 e notoriamente criticato 
per la sua chiave ritenuta troppo corta. 
La prima sfida relativa al DES. detta 
DES Challenge I, venne lanciata duran¬ 
te la conferenza del gennaio 1997 e. 
come discutemmo all'epoca su queste 
pagine (vedi MC177), fu vinta grazie ad 
una colossale ricerca "a forza bruta" 
risultante dallo sforzo cooperativo di 
alcune migliaia di computer collegati 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


73 














via Internet, i quali lavorarono per ben 
96 giorni di tempo reale prima di trova¬ 
re la chiave utilizzata per la cifratura 
Da allora RSA ha ripetuto periodica¬ 
mente le sfide sul DES, al fine di verifi¬ 
care costantemente i progressi nei 
metodi di ricerca esaustiva delle chiavi; 
ed ogni volta la sorpresa non e manca¬ 
ta La cosiddetta DES Challenge 11 1, 
lanciata a febbraio del 1998, fu vinta In 
41 giorni grazie ad un'altra ricerca coo¬ 
perativa coordinata da Distnbuted.Net. 
un'organizzazione di volontari che rac¬ 
coglie diverse decine di migliaia di com¬ 
puter nel mondo e si dedica ad affron¬ 
tare problemi di ricerca che richiedono 
risorse e tempi altrimenti impossibili da 
ottenersi con i tradizionali supercompu- 
ter La riedizione 1998 della sfida, deno¬ 
minata DES Challenge 11-2. fece sobbal¬ 
zare tutti: essa fu infatti vinta a sorpresa 
in sole 56 ore grazie ad una macchina 
superparallela basata su chip specializ¬ 
zati, realizzata per l'occasione dalla 
Electronic Frontier Foundation allo 
scopo di dimostrare platealmente la 
vulnerabilità del DES (ne parlammo dif¬ 
fusamente su MCI89). 

C'era dunque una spasmodica atte¬ 
sa alla conferenza RSA di quest'anno, 
per vedere chi ed in che modo avreb¬ 
be vinto la DES Challenge III Ci si 
aspettava un sostanziale miglioramen¬ 
to rispetto alle 56 ore della sfida pre¬ 
cedente, e cosi è stato: sono infatti 
bastate solo 22 ore per forzare il mes¬ 
saggio di quest'anno, il che ha per¬ 
messo al team vincitore di annunciare 
il risultato nel corso stesso della con 
ferenzal A riuscire nell'impresa è 
stato un team congiunto EFF-Distribu- 
ted.Net che ha combinato le forze 
brute, e proprio il caso di dirlo, della 
rete mondiale di oltre centomila PC di 
Distnbuted.Net e dei quasi duemila 
chip specializzati di DES Cracker, Il 
risultato ha sviluppato una potenza di 
calcolo tale da sbriciolare il record pre¬ 
cedente. sondando lo spazio delle 
chiavi del DES al ritmo di oltre 245 
miliardi di chiavi al secondo 
Per la cronaca il testo da scoprire era 
"See you in Rome (second AES 
Conference, March 22-23, 19991", 
ovvero "Ci vediamo a Roma alla secon¬ 
da conferenza dell AES il 22 e 23 
marzo" In questa data, infatti, proprio 
qui a Roma si terra la grande conferen¬ 
za mondiale che prenderà le prime 
decisioni operative riguardo la scelta 
dei candidati al titolo di Advanced 
Encryption Standard, il nuovo algoritmo 
di cifratura che dovrà diventare lo stan¬ 
dard per i primi decenni del nuovo 
secolo. 


Fattorizzazioni 

vertiginose 

E chiudiamo con un altro risultato 
importante, anche se largamente teori¬ 
co, ottenuto sempre in questi primi 
giorni dell'anno. Un'altra sfida lanciata 
dalla RSA è stata vinta, anche se il 
tema assai più tecnico ha fatto si che la 
notizia praticamente non trapelasse al 
di fuori del circolo degli addetti ai lavori 

Oltre alle sfide alla decrittazione. 
RSA ha lanciato negli anni scorsi tutta 
una serie di altre sfide dedicate a son¬ 
dare i progressi in un campo molto cri¬ 
tico della matematica applicata: la fat- 
torizzazione di grandi numeri. 
Sappiamo infatti che il meccanismo 
fondamentale del cifrario a chiave pub¬ 
blica RSA, il vero e proprio "trucco" 
che fa funzionare tutto il meccanismo, 
consiste nello sfruttare il fatto che la 
scomposizione in fattori primi e un'o¬ 
perazione computazionalmente impos¬ 
sibile se i numeri in gioco sono molto 
grandi, dell'ordine di alcune centinaia 
di cifre Questa proprietà è proprio 
quella che consenti a Rivest, Shamir e 
Adleman di mettere a punto una per¬ 
fetta "trapdoor function", ossia una 
funzione computazionalmente non 
invertibile: è infatti facilissimo, dati due 
numeri molto grandi, moltiplicarli assie¬ 
me per trovarne il prodotto; ma e prati¬ 
camente impossibile, noto il solo pro¬ 
dotto, risalire ai due fattori che lo com¬ 
pongono. 

Non si sa ancora se questa difficoltà 
nella fattorizzazlone dei grandi numeri 
sia una proprietà intrinseca ineluttabile, 
o se esista invece un algoritmo di fatto- 
rizzazione efficiente che aspetta solo di 
essere scoperto Fatto sta che ogni 
progresso nelle tecniche di fattorizza- 
zione va tenuto accuratamente sotto 
controllo, dato che la scoperta di un 
metodo efficiente di fattorizzazione 
potrebbe teoricamente portare alla 
messa a punto di un metodo pratico 
per forzare il cifrario RSA Da qui, 
appunto, il motivo per cui la stessa 
RSA invita periodicamente la comunità 
mondiale a cimentarsi nella fattorizza¬ 
zione di numeri sempre più grandi 

Cosi, il 2 febbraio di quest'anno, 
Herman te Rieie del CWI (Centrum 
voor Wiskunde en Informatica, ossia 
l'Istituto Nazionale Olandese per la 
Ricerca in Matematica ed Informatica) 
ha potuto annunciare di aver fattorizza¬ 
to con successo II numero di 140 cifre 
proposto come sfida dalla RSA. batten¬ 
do il precedente primato che resisteva 
dal 10 aprile del 1996 ed era costituito 


da un numero di 130 cifre La potenza 
di calcolo normalizzata che è stato 
necessario impiegare complessiva¬ 
mente per la fattorizzazlone è stimata 
sui 2000 anni-MIPS ossia e equivalen¬ 
te alla potenza sviluppata da un com¬ 
puter da 1 MIPS (quale era il mitico 
VAX) che funzionasse ininterrottamen¬ 
te per duemila anni! La ricerca reale ha 
ovviamente impiegato meno di duemi¬ 
la anni: essa infatti si 6 svolta su una 
rete impropria di computer molto 
potenti, utilizzati in modo alterno nelle 
varie fasi del calcolo per un totale di 
oltre tre mesi di lavoro. 

La selezione iniziale dei polinomi ha 
richiesto circa 2000 ore di CPU sulla 
potente Silicon Graphics Origin 2000 
del CWI dotata di quattro processori a 
250 MHz. per un tempo reale comples¬ 
sivo di oltre quattro settimane. Il calcolo 
massivo vero e proprio ha utilizzato due 
algoritmi differenti che procedevano in 
parallelo sui computer di cinque diversi 
istituti di ricerca situati in Olanda. 
Inghilterra, Stati Uniti, Francia ed 
Australia II risultato, ottenuto dopo 
circa un mese di tempo reale, consiste¬ 
va in un insieme grezzo di dati che 
occupava circa 3.7 GByte di memoria 
La fase di normalizzazione di questi dati 
ha impegnato nuovamente la Origin 
2000 del CWI per circa una settimana, 
producendo come risultato una spaven¬ 
tosa matrice di 4.671 181 righe e 
4.704 451 colonne, con 151.141.999 
elementi non nulli Questa matrice e 
stata successivamente elaborata da un 
Cray C916 che, in 100 ore di CPU ed 
utilizzando 810 MByte di memoria cen¬ 
trale, nell'arco di cinque giorni ha trova¬ 
to 64 relazioni di dipendenza tra le sue 
righe. L’ultimo passo e stato svolto 
ancora sulla Origin 2000 la quale, lavo¬ 
rando sui risultati del Cray, dopo oltre 
14 ore di CPU ha trovato i due fattori di 
70 cifre del numero proposto come 
sfida. Niente male quanto a difficolta, 
vero? Inutile dire che ogni fase utilizza¬ 
va gli algoritmi più avanzati conosciuti 
dalla ricerca, in implementazioni specifi¬ 
camente ottimizzate per l'hardware a 
disposizione. 

Il risultato non deve comunque far 
dubitare della robustezza dell algoritmo 
RSA; le 140 cifre del numero fattorizza¬ 
to corrispondono a circa 465 bit, che 
sono largamente al di sotto delle 
dimensioni minime della chiave utilizza¬ 
ta in qualsiasi applicazione reale (da 512 
bit in su). Comunque si conferma che 
per stare davvero tranquilli conviene 
usare chiavi di 1024 bit. come peraltro 
raccomandato in ogni direttiva inter¬ 
nazionale. KS 


74 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


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Opzionale 

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Anomalie 

Pentium, "Selleroni" 
e schede madri... tolleranti 

Questo mese non parleremo di prodotti nuovi, non presenteremo processori o schede madri di nuova 
generazione. Abbiamo deciso di proporre un articolo anomalo dove parliamo di cose che parecchi sanno 
ma pochi confessano. Il Celeron 300A è veramente il Pentium II dei poveri? Bisogna sempre spendere una 

"cifra”, come dicono a Roma, per avere il massimo? 



di Luca Anaelelli 


Intel 

Mendocino 
o Celeron A 

Dopo II salto verso 
lo Slot 1 il problema 
di Intel era tempo fa 
quello di risultare 
competitiva nelle fa¬ 
sce piu basse del 
mercato: i concorrenti 
AMD. Cyrix. IBM 
proponevano soluzio¬ 
ni molto vantaggiose 
in termini di rapporto 
prezzo prestazioni ba¬ 
sate sullo Socket 7, 
architettura diffusissi¬ 
ma e dunque econo¬ 
mica quanto a schede 
madri. Per contro se 
pur II Pentium II man¬ 
teneva un discreto 
vantaggio quanto a 
prestazioni sui con¬ 
correnti non poteva competere con i 
prezzi della concorrenza ne come pro¬ 
cessore in se. ne come chipset ovvero 
come schede madri consistentemente 
piu costose La scelta di Intel fu allora 
quella di proporre un processore sem¬ 
plificato, il Celeron. 

Il Pentium II è un processore assem¬ 
blato su di una scheda che contiene la 
CPU vera e propria e la memoria tam¬ 
pone di secondo livello. Questa scheda 
va connessa alla scheda madre tramite 
un pettine che si chiama appunto Slot 
1 Privata dei 512 kB di chache di se¬ 
condo livello ecco che abbiamo il Cele¬ 


ron. processore proposto ad un prezzo 
assai competitivo Inizialmente le fre¬ 
quenze di lavoro erano di 233 e 266 
MHz La semplificazione portava co¬ 
munque ad una perdita consistente 
quanto a prestazioni tanto che confron¬ 
tando un Celeron 233 # con un Pentium 
MMX 233 su scheda’madre dotata di 
512 kB di L2 cache quest'ultimo risulta¬ 
va vincente in moltissime situazioni. 

Sicuramente la scelta di Intel era ba¬ 
sata su scelte di carattere commerciale 
più che su considerazioni tecniche in 
pratica il prezzo al pubblico del Celeron 
privato dei due chip di cache era molto 


inferiore a quello del 
Pentium II equiva¬ 
lente quanto a fre¬ 
quenza di lavoro e la 
CPU era esattamen¬ 
te la stessa Dunque 
correttamente, da 
un punto di vista in¬ 
dustriale, la Intel pro¬ 
duceva un sol tipo di 
processore Succes¬ 
sivamente, dopo una 
selezione per verifi¬ 
care la stabilita alle 
diverse frequenze di 
lavorofe una proce¬ 
dura corrente), il chip 
viene assemblato 
sulla scheda "di sup¬ 
porto", 

L'utente finale non 
ha apprezzato non 
l'operazione in se 
stessa quanto piut¬ 
tosto le scarse pre¬ 
stazioni dei Celeron 
che potevano essere 
soppiantati da processori di costo egua¬ 
le o inferiore della concorrenza. 
Quest'aura in un certo qual modo per¬ 
mane ancora sul nome Celeron anche 
se nel frattempo le cose sono cambia¬ 
te. Passando al nuovo nucleo realizzato 
in tecnologia 0.25 mm Intel è tornata 
sui suoi passi ed ha proposto una nuova 
generazione di Celeron, i Mendocino. 
Caratteristica fondamentale del nuovo 
chip 6 la presenza di 128 kB di cache di¬ 
rettamente integrati nella CPU Ora se 
consideriamo solo la quantità di memo¬ 
ria di secondo livello questa è esatta¬ 
mente un quarto di quella disponibile 


76 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 




I Celeron A. in versta■ 
ne adalla allo slot 1 
(SEC) sono reperibili In 
due versioni chiamale 
OEM, la sola scheda, 
e Retai! processore 
assemblato con il dis¬ 
sipatore. direttamente 
progettato dalla Intel 



nei Pentium II (512 kB). Ma la differen¬ 
za sostanziale è che nel Pentium II la 
frequenza di lavoro è la meta di quella 
del processore: dunque se consideria¬ 
mo un Pentium II a 400 MHz la memo¬ 
ria tampone funziona a 200 MHz, Nel 
Mendocino la cache funziona esatta¬ 
mente alla stessa frequenza del proces¬ 
sore, dunque un Mendocino 300 ha i 
suoi 128 kB di cache funzionanti a 300 
MHz! La presenza della cache di secon¬ 
do livello ha aumentato considerevol¬ 
mente le prestazioni del Mendocino, 
chiamato anche Celeron A, anche per¬ 
che l'elevata frequenza di lavoro della 
cache compensa in parte la dimensione 
della memoria tampone Va osservato 
poi che l'aggiunta di cache porta il nu¬ 
mero di transistori costituenti II chip dai 
7.5 milioni del Pentium II al 14 milioni 
circa del Mendocino. Ovvero II chip più 
economico (al pubblico) 6 anche quello 
piu complesso I 

I Mendocino o Celeron A sono stati 
inizialmente lanciati con frequenze di la¬ 
voro pari a 300 e 333 MHz Facciamo 
ora un salto indietro complice la man¬ 
canza della cache di primo livello gli 
utenti piu smaliziati scoprirono che era 
molto facile far funzionare i Celeron a 
frequenze di lavoro molto piu alte di 
quelle nominali. Il risultato era possibile 
modificando sulla scheda madre due 
parametri: la frequenza di lavoro e il fat¬ 
tore di moltiplicazione. Nominalmente 
un Celeron 233 lavora moltiplicando la 
frequenza di lavoro della scheda madre, 
66 MHz, per un fattore 3.5. ottenendo 
appunto (66x3.5 = ) 233 MHz. Variando 
l'uno o l'altro parametro era possibile 
raggiungere frequenze di lavoro supe¬ 
riori (e di molto) a 300 MHz, pur rima¬ 
nendo il sistema stabile. Le stesse va¬ 
riazioni potevano esser fatte sul Pen¬ 
tium Il ma con probabilità di successo 
inferiore visto che non solo la CPU ma 
anche la memoria cache deve essere in 
grado di sopportare regimi di lavoro su¬ 
periori a quelli nominali. 

Si tratta di un'operazione, definita 
overclocking, che comporta i suoi rischi 
sia fisici per il processore che di stabi¬ 
lita del sistema. Rischi che l'utente de¬ 
ve assumersi in prima persona. 

Per evitare questo tipo di operazione 
la Intel 6 corsa ai ripari bloccando il fat¬ 
tore di moltiplicazione dei processori 
classe Pentium II. in questo modo un 
processore a 300 MHz ha un solo fatto¬ 
re di moltiplicazione possibile, ovvero 
un Mendocino 300 ha il solo moltiplica¬ 
tore 4.5 x. Due considerazioni vanno 
fatte in proposito: la prima 6 quella che 
una simile scelta si è resa necessaria a 
tutela dell’utente visto che sul mercato 


erano presenti partite di processori "al¬ 
terati '' ovvero processori prodotti come 
ad esempio 233 che contraffatti da per¬ 
sone da pochi scrupoli venivano riven¬ 
duti come (ed al prezzo) dei PII 300. 
Non è certo un problema da poco con¬ 
to visto che e una vera e propria truffa 
nei confronti dei consumatori che pos¬ 
sono ritrovarsi ad inveire contro la Intel 
per malfunzionamenti dei loro sistemi 
quando la casa madre, avendo certifica¬ 
to quei processori per il funzionamento 
a 233 MHz. non ha alcuna colpa. Pur¬ 
troppo questa scelta toglie un grado di 
liberta all’utente finale smanettone che 
deve accontentarsi di far funzionare il 
sistema alla frequenza nominale, il che 
di per se potrebbe avere una importan¬ 
za relativa prossima al nulla. Ma va an¬ 
che detto che cosi la casa madre ha 
modo di differenziare con sicurezza un 


prodotto che all'origine è lo stesso: un 
Pentium il a 350 MHz potrebbe essere 
esattamente lo stesso di un Pentium II 
450 tolto il fatto che II primo e obbliga¬ 
to a funzionare con moltiplicatore 3.5x 
(100 MHz x 3.5 = 300) mentre il secon¬ 
do con moltiplicatore 4,5x (100 MHz x 
4 5 = 450). Per il produttore le differen¬ 
ze potrebbero essere piccolissime, dal 
costo (industriale) prossimo a zero. Per 
l'utente finale il costo di acquisto di un 
Pentium 450 e più del doppio rispetto a 
quello di un PII 350. 

Attualmente sono presenti sul mer¬ 
cato 4 diversi processori Intel Mendo¬ 
cino o Celeron A con quattro diverse 
frequenze di lavoro: 300, 333, 366, 400 
in due diversi formati, uno adatto 
all’utilizzo con schede madri con Slot 
1, l’altro con un nuovo tipo di zoccolo 
denominato Socket 370. Il Socket 370 



Ovviamente la versio¬ 
ne del Celeron A OEM 
ha necessita di un dis¬ 
sipatore da acquistare 
separatamente Es¬ 
senziale e la presenza 
di pasta termo-condut¬ 
trice tra cpu e dissipa 
tore per abbassare la 
resistenza termica E 
una accortezza co¬ 
munque necessaria 
vieppiù indispensabile 
nel caso di over¬ 
clocking a 450 MHz 
Ovviamente la verste 
ne Retati utilizza una 
pasta conduttrice di 
ottima quanta 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


77 







La differenza fra un Mendoano 300 e un Pentium II ‘ISO e dimensionalmente evidente Viceversa le presta 
liom del piccolo portato a 450 MHz sono estremamente vicine a quelle del Pentium II 450 


6 un tipo di connessione che riporta su 
uno zoccolo, simile a quello del Socket 
7, tutte le connessioni presenti sullo 
Slot 1 Sulla gamma dei processori Ce¬ 
leron A e sul Socket 370 torneremo in 
un prossimo articolo. 

Tutti I processori Celeron raggiungo¬ 
no le frequenze di lavoro nominali par¬ 
tendo da un clock per la scheda madre 
di 66 MHz Dunque i fattori di moltipli¬ 


cazione fìssati sono 4.5x, 5x, 5.5x. 6x ri¬ 
spettivamente per il 300, 333 366, 400. 
Altra caratteristica fondamentale dei 
processori Pentium II è quella di impo¬ 
stare la frequenza di lavoro della scheda 
madre e la tensione di alimentazione a 
seconda dei livelli logici presenti su al¬ 
cuni contatti del connettore Se ad 
esempio il livello sul contatto B21 è alto 
la scheda madre imposta una frequenza 


di funzionamento di 66 MHz, altrimenti 
la frequenza scelta e di 100 MHz La 
combinazione per l'impostazione della 
tensione di alimentazione 6 più com¬ 
plessa. Per ora ci limitiamo a dire che la 
tensione di alimentazione della genera¬ 
zione attuale di Celeron A e Pentium II 
è di 2 V 

Intel fa le cose 
per bene! 

I processori sono realizzati con un 
processo molto complesso su di un 
wafer di silicio. Il prodotto finale e un 
disco sul quale sono presenti centinaia 
di processori che vengono poi ritagliati 
uno ad uno, vengono saldati i contatti 
alle terminazioni microscopiche presen¬ 
ti sul chip ed eseguiti i controlli sulla in¬ 
tegrità ed efficienza dell'Integrato La 
complessità del processo è tale che 6 
possibile che la qualità del prodotto fini¬ 
to possa variare da un singolo processo 
all'altro, come pure che la qualità dei 
chip vari a seconda della disposizione 
sul wafer. Inoltre non tutti i chip risulta¬ 
no funzionanti per difetti piu o meno 
casuali legati comunque al controllo di 
tutti i paràmetri del processo prodotti 
vo. Ovviamente il produttore ha tutto 
l'interesse ad avere non solo il minor 
numero di scarti possibile ma anche la 
massima qualità di tutti i chip costante 
per tutti i cicli produttivi In questo i ri¬ 
sultati raggiunti da Intel sono decisa¬ 
mente buoni ed ottenuti grazie alla 
esperienza accumulata in anni di atti¬ 
vità. 

II colosso americano ha diversi stabi¬ 
limenti di produzione strategicamente 
disposti in tutto il globo soprattutto in 
quei paesi che offrono le migliori condi¬ 
zioni per l'installazione e la gestioni di 
questo tipo di attività, come per esem¬ 
pio Costa Rica, Filippine, Malesia e Ir¬ 
landa 

Torniamo al nostro Mendocino. Ov¬ 
viamente il processore e realizzato ne¬ 
gli stabilimenti Intel seguendo gli stessi 
standard produttivi del Pentium II con il 
quale condivide lo stesso nucleo con 
l'aggiunta, importante, della cache di 
secondo livello Ora praticamente tutti i 
Pentium II in commercio funzionano a 
partire da una frequenza di lavoro della 
scheda madre di 100 MHz moltiplicata 
per un determinato fattore, Lo stesso 
vale per gli Xeon, e probabilmente per 
la prossima generazione di Pentium 
Perche questo non dovrebbe valere per 
i Celeron A? 

Questa è la domanda che si son po¬ 
sti tanti "smanettoni" in tutto il mondo. 
Detto fatto, ingannando la scheda ma- 

MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



A lei caso che la scheda madre basata su Intel BX non permetta la possibilità di impostare arbitrariamente i 
100 MHz per il F5B e necessario ricorrere ad un piccolo stratagemma evitare che il contatto B2I faccia 
contatto II modo piu pratico 6 coprirlo con un piccolo pezzo di nastro adesivo. Va fatta attenzione a co¬ 
prire solo il contatto B21 e non altri; prolungare di pochissimo la striscerta di nastro in modo che giunga 
seppur di poco sull altra faccia (sempre senza coprire altri contatti> In questo modo al momento dell'inser¬ 
zione non si corre il rischio che II nastro sia trascinato via All'accensione, visto che II livello su 827 non v e 
tensione la scheda madre imposterà una frequenza di lavoro di 100 MHz 

78 























MB Cvbor 



Da sempre abbiamo raccomandato schede madri di qualità e so¬ 
prattutto supportate dal produttore su di un sito Internet. La ragione 
di quest'ultimo consiglio è semplice continuamente escono sem¬ 
pre nuovi processori dotati di prestazioni crescenti Spesso le nuo¬ 
ve CPU sono facilmente utilizzabili sulle mother board esistenti, o 
un poco datate, semplicemente aggiornando il bios della scheda 
madre Operazione semplice se si dispone del bios aggiornato e 
dell'utility di scrittura, reperibili nelle pagine di supporto al prodotto 
del costruttore della scheda. 

E un servizio che ha il suo costo il quale si ripercuote sul prodotto 
finito. Parimenti sul mercato si possono trovare componenti il cui 
produttore risponde ai nomi piu strani e ovviamente non è dotato di 
alcun supporto. La caratteristica fondamentale di questi oggetti, sia¬ 
no esse schede madri, schede video o quant'altro, è un prezzo as¬ 
sai Invitante, tanto da tentare e vincere più di un consumatore, so¬ 
prattutto se costretto da stringenti necessita economiche. 


board slot 1 La prima viene chiamata Cyborg MVP3 dal chipset VIA 
MVP3 utilizzato. In realta il componente coincide con una scheda 
della Chaintech la CT-5AGM2, regolarmente supportata sul sito 
www.chaintech.com.tw . SI tratta di una scheda dotata di 512 kB di 
cache dalle prestazioni più che soddisfacenti II prezzo di acquisto è 
decisamente contenuto tanto da presentarla a questo punto con un 
rapporto prestazioni prezzo assai elevato 

La seconda basata su chipset Intel BX 6 praticamente una Shuttle 
HOT-661. Ora già molti lettori conosceranno la qualità dei prodotti 
Shuttle (www spacewalker comi anche se in passato ci è risultato 
assai difficile provare componenti di questo ottimo costruttore, dif¬ 
ficolta da imputarsi essenzialmente alla scarsa disponibilità del di¬ 
stributore Italiano. Ora la Cyborg BX e un'ottima scheda dotata di 
quasi tutto quello che un utilizzatore evoluto può volere: moltiplica¬ 
tori (quando possibile) e clock del sistema sono regolabili da bios a 
passi assai fini da 66 a ben 150 MHz, e presente unjumper che im- 


Ecco le foto delle due schede madri Cyborg corrispondenti rispettivamente, da sinistra a destra, alla Chaltech CT-SAGM2 e alla Shuttle HOT 661 Purtroppo 
tale corrispondenza e solo temporanea e può cambiare sema preavviso 


In realta i produttori di componenti hardware per personal compu¬ 
ter sono pochi ed II più delle volte sotto un marchio sconosciuto si 
cela una attività puramente commerciale: si tratta ad esempio di 
operatori che acquistano il componente delle fabbriche in Taiwan e 
poi lo rivendono con il proprio marchio in Europa Talvolta capita 
che il prodotto sia esattamente equivalente a quello di un noto co 
struttore dotato di sito e supporto La difficolta, quasi insuperabile, 
sta nel poter riconoscere il componente prima dell'acquisto in mo¬ 
do da poter esser sicuri di risparmiar soldi senza incorrete nelle limi¬ 
tazioni intrinseche del prodotto non supportato 
Il caso ha voluto che venissimo in contatto con due schede madri 
prodotte in Taiwan e distribuite in Italia con il marchio Cyborg La 
prima e una scheda madre Socket 7, la seconda è una mother 

Spoetai Tip for Usor's Referonco Only 


44IIBX mmnSoaid prmuk. j * pv-u.il Juinpcr JP46 la 
otvnpccd )OUf M» MHz botai Pentium II and L «.'tenni 
pnKC"or lo 100 MI 1/ when lunipct group JP17 set u» 
MANI «Al. 

Normali).0*1' MmiUock II» 112 MI 1/aie m* 
atailiihk li*» MHz ha%cd paxe-uar no mailer Soft- 
l i*n ligure «* I Inrd-l unliguic 
Bui, "Ih: n pulì otd mini lumpci lumi JP45 (lei il opvni 
llir uwt can I lunM «miIìkuic » ihm Mi MHz based 
pnitx-wv In 100 MI 1/ ha*cd Fot exampte. menpeed 
tour 266 MI 1/ (M> MI 1/ \ 4)Celeron io .100 MI 1/ 

11001 li or more 


Ecco la descrizione dei! uso del Jumper 45 sulla MB Cyborg 440BX Ilo stesso 
6 per la Shuttle HOT 6611 Aprendo il contatto s impongono i 100 MHz di FSB 
e si fa lavorare il Mendocino 300 (Celeron 300A) a 450 MHz 


pone al sistema di funzionare comunque a 100 MHz. E' la regola¬ 
zione che permette di "overclockare" I processori Celeron 300A 
permettendone II funzionamento a 450 MHz Le prestazioni com¬ 
plessive della scheda sono poi di ottimo livello tanto che l'abbiamo 
scelta come riferimento in questa prova. Una scelta evidentemente 
provocatoria ma motivata dall’economicità dell'accoppiata scheda 
Cyborg - Intel Celeron "450 "A L'insieme dovrebbe esser disponi¬ 
bile al pubblico per circa 400 (e spicce) migliala di lire con un rap¬ 
porto finale prestazioni prezzo inenarrabile. 

Troppo bello per essere vero? Ahimè si II problema sta nel fatto 
che i ' distributori'' si approvvigionano dal miglior offerente dunque 
è possibile che nella confezione troviate all'alto dell'acquisto un 
prodotto diverso da quello descritto. Nulla di sicuro dunque Ora ri¬ 
leggete il titolo di questo articolo e capirete il senso di queste righe 
Non vogliamo lasciarci andare al facile sensazionalismo ma comun¬ 
que sentiamo il dovere di comunicare quelle scoperte fatte grazie 
alla nostra curiosità e al supporto degli operatori del settore, spesso 
veri e propri appassionati. 

Qui accanto pubblichiamo la foto della scheda nella speranza che 
qualcuno possa giovarsene Rimane sempre valido comunque II 
consiglio di acquistare componenti sicuramente e seriamente sup¬ 
portati dal produttore È una regola ferrea Ma, ricordiamo, che non 
v'è legge senza eccezione, L.A. 

Per informazioni: 

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Via Nino Bixio 1 - 35131 Padova 

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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


79 































































Norton System Information 


2® 


200 


•40 


•00 


® 


0 


Berteli sintetico delle Norton Utilities ISystem Information) La maggiore quantità di cache del Pentium II 
450 ha la meglio sul Mendocino a 450 MHi E una vittoria scontata per questo tipo di test pur consideran¬ 
do che il Mendocino o Celeron A comunque riporta risultati soddisfacenti 


Norton Multimedia Benchmark 



Se da un test sintetico passiamo ad un test piu esteso che sfrutta tutte le componenti della macchimi le 
cose cambiano e non di poco I risultati sono molto interessanti tanto da poter dite elle II Mendoctno ■150 
ha prestazioni quasi sovrapponibili al PII 450 f un risultato eccellente che conferma la bontà del prodotto 
in se e le sue capacita 



InW Mcndocmo 300 Irttl Mendoono 450 Intel Pentium II 450 


dre, hanno imposto una frequenza di la¬ 
voro di 100 MHz è sono stati a guarda¬ 
re cosa succedeva Orbene il Mendoci- 
no 300 si trasforma in un 450 
(100x4 5=450 MHz) funzionante e sta¬ 
bile nella maggior parte dei casi. 

Cosa significa nella maggior parte dei 
casi? Noi abbiamo effettuato la prova 
su sei diversi esemplari reperiti su Ro¬ 
ma (tutti prodotti in Costa Rica) con esi¬ 
ti sempre positivi. Su Internet sono ri¬ 
portati percentuali di successo pari o 
superiori all'80%, in aumento sui pro¬ 
cessori di recente produzione. La per¬ 
centuale di successo si riferisce ai 
Mendocino 300 fatti lavorare a 450 
MHz senza variazione della tensione di 
alimentazione Tale percentuale au¬ 
menta quando e possibile variare, sep¬ 
pur di poco, questo parametro, portan¬ 
dolo a 2 .05 o 2.1 V 

Ora come si fa ad obbligare un sche¬ 
da madre a lavorare a 100 MHz anziché 
a 66 ? Ricordate il discorso sul livello lo¬ 
gico sul contatto B21? Il tutto si riduce 
a portare la tensione su B21 a zero ov¬ 
vero isolare il contatto. Il trucchetto 
oramai é noto da tempo tanto che alcu¬ 
ni produttori di schede madri hanno 
istituzionalizzato l'operazione. 

su talune schede madri basate su 
chipset Intel 440 BX (Chaintech. Abit, 
Shuttle solo per citarne alcuni) è possi¬ 
bile disabilitare la lettura del valore sul 
contatto B21 tramite unjumper posto 
sulla scheda oppure tramite una opzio¬ 
ne nel bios 

Per chi non avesse questa possibilità 
l'alternativa e quella di isolare manual¬ 
mente il contatto. Le soluzioni sono di¬ 
verse, la piu pratica per semplicità e re¬ 
versibilità e quella di coprire con nastro 
isolante, scotch o nastro al teflon il 
contatto in questione. L'operazione è 
semplice ma va eseguita con attenzio¬ 
ne per evitare di coprire i contatti adia¬ 
centi e per evitare che il nastro venga 
trascinato via durante l'inserimento del 
processore nello Slot 1 Quest'ultima 
eventualità può essere evitata prolun¬ 
gando leggermente la strisciolina di iso¬ 
lante in modo da farle superare il bordo 
inferiore e farla risalire sul lato opposto 
della scheda senza ovviamente farle 
coprire i contatti posti su questa faccia. 

Altra precauzione e quella di utilizzare 
un dissipatore di calore adeguato, quelli 


in vendita lo sono quasi tutti, interpo¬ 
nendo fra processore e aletta di dissi¬ 
pazione un sottile strato di pasta ter¬ 
mo-conduttrice. Il che è necessario con 
i Celeron A acquistati in versione OEM 
(ovvero il solo processore) mentre la 
versione Retail e già dotata di un dissi¬ 
patore. Per comodità raccomandiamo 
l'Impiego di quest'ultimo tipo di Cele¬ 
ron A vista l'esigua differenza di prezzo 
e la qualità del dissipatore realizzato da 
Intel 


I risultati 

Al dunque quello che Interessa e se II 
gioco valga o meno la candela. Abbiamo 
provato il nostro Mendocino 300 prima 
alla frequenza di lavoro nominale, poi 
l'abbiamo portato a 450 MHz ed infine 
abbiamo eseguito gli stessi test con un 
Pentium II 450 MHz. 

Le prove sono state diverse ed abbia¬ 
mo deciso di riportare le quattro che ri¬ 
teniamo piU significative. Di queste tre 
possono esser replicate direttamente 
dagli utenti avendo utilizzato i bench di 
Norton, presenti nelle Norton Utilities 
(versione inclusa nel pacchetto System 
Works 1 1) e Wmtune 98, un bench re¬ 
peribile sul sito http://www.winmag 
com/wintune della Windows Magazine 
(CMP Media Ine ). L'ultima prova e rea¬ 
lizzata con i 3DMark 99 Pro della Future- 


La macchina usata 


I test sono stati svolti su di un PC basato su MB Cyborg 440BX, 64 MB di RAM PC 100, 
HD Samsung 8 4 G. scheda video Creative Labs RIVA TNT 16 MB SDRAM. scheda audio 
Creative Labs Live 1 , controller SCSI Adapiec 2940UW. CD ROM SCSI Plextor 

LA. 


80 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



























Wlntune 98 Questo bench messo a punto dotta rivista americana Windows Magaline misura vari aspetti 
dette prestazioni del sistema l'efficienza del processore atte prese con operazioni fra interi l'efficienza 
dell'unita In virgola mobile, la velocita della scheda video (20. 3DI della memoria e dell'HO principale In 
questo caso i risultati ottenuti (media di diverse rilevazioni) sono stati elaborati Le prestazioni del Mendo- 
cino 300 sono state prese come riferimento unitario In questo modo i risultati sono rapidamente interpre¬ 
tabili ad esemplo le prestazioni in termini di FPU dei due processori a 450 MHz sono equivalenti e pari a 
15 volte quelle del Mendocmo 300 ovvero esattamente proporzionali all 'incremento della frequenza di la¬ 
voro del processore. 



Intel è tale da rendere possibile, nella 
grande maggioranza dei casi, un over- 
clocking a 450 MHz ottenendo un insie¬ 
me in grado di rivaleggiare con l'enor- 
memente più costoso Pentium II 450 
(circa un milione di lire più IVA) L'opera¬ 
zione è possibile su tutte le schede ma¬ 
dri Slot 1 in grado di funzionare a 100 
MHz ovvero praticamente tutte quelle 
basate sul chipset Intel BX (per ora), il 
fatto inoltre è noto oramai da tempo tan¬ 
to che più di un costruttore di schede 
madri l'ha resa possibile sui propri pro¬ 
dotti. Ricordiamo che questa “modifica" 
ha i suoi rischi, dei quali deve farsi carico 
l'utente finale il quale deve personal¬ 
mente valutare i prò e i contro. 

Lo scopo di queste pagine non è certo 
quello di promuovere un overclocking di 
massa quanto mettere In rilievo l'eccel¬ 
lente standard qualitativo raggiunto dalla 
produzione Intel ed invitare la casa ame¬ 
ricana a proporre ufficialmente processo¬ 


3DMark Rosutt (3DMarks) 



0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 110 


Alle prese con la grafica a 3 dimensioni la potenza della CPU ha una rilevanza fondamentale assieme alte 
capacita dell'acceleratore grafico utilizzato (in questo caso una Creative Labs Riva TNT Anche qui le diffe¬ 
renze fra Mendocino a 450 MHz e Pentium II 450 sono mollo contenute, con una perdita da parte del pri¬ 
mo pari a03% ovvero praticamente inesistente ' 


mark Corporation. 

I diversi test sono commentati nelle 
didascalie. Puntiamo l'attenzione sulla fi¬ 
gura 3, ovvero sui risultati ottenuti con 
Wintune 98. Quando consideriamo le 
capacita di calcolo della CPU (Integer e 
floating point) vediamo come le presta¬ 
zioni a 450 MHz siano praticamente 
coincidenti, risultato inevitabile visto che 
la CPU e pressoché la stessa. L'unica 
differenza apprezzabile si riscontra nella 
velocita di accesso alla memoria dove la 
cache del Mendocino 450 da un certo 
vantaggio dovuto al fatto che il bench 
esegue il test su blocchi di memoria via 
via crescenti (con un fattore 2) da 4 kB 
fino a 2048 kB 11 28 kB del Mendocino 
funzionanti a 450 MHz “coprono" 6 dei 

10 test, mentre i 512 kB del PII a 225 
MHz sono efficaci per i primi 8. Sulla 
media complessiva risulta favorito il 
Mendocino. 

3Dmark 99 sottopone il sistema a di¬ 
verse prove fra cui l’esecuzione di demo 
di giochi dalla grafica mozzafiato, e diver¬ 
se operazioni su file grafici 3D. Processo¬ 
re, scheda grafica e memoria sono mes¬ 
se duramente alla prova considerando 
che alcuni test utilizzano file fino a 32 
MB. Rimanendo, come in tutti gli altri ca¬ 
si, esattamente lo stesso il sistema di ri¬ 
ferimento e le Impostazioni generali, le 
differenze sono imputabili al solo proces¬ 
sore. L'esame dei test ribadisce la so¬ 
stanziale coincidenza pratica fra Pentium 

11 e Mendocino a 450 MHz Risultato per 
diversi versi strabiliante ma aspettato 

Ora potrebbe venire in mente l'idea di 
applicare una simile "modifica" anche ai 
Celeron A di clock piu elevato Ricordia¬ 
mo a questo proposito che i fattori di 
moltiplicazione sono bloccati e dunque 


si chiederebbe ai processori di funziona¬ 
re a frequenze, a seconda del modello, 
eguali o superiori a 500 MHz, il che è 
decisamente troppo e l'operazione e de¬ 
stinata al fallimento nella quasi totalità 
dei casi. 


Conclusioni 

Il Celeron A o Mendocino è un ottimo 
processore dotato di un rapporto presta¬ 
zione prezzo molto elevato. Il prezzo di 
un Celeron 300A è poco più di centomi¬ 
la lire più IVA. Lo standard qualitativo di 


ri Celeron A che raggiungano la frequen¬ 
za di funzionamento nominale (fino a 450 
MHz) a partire dai 100 MHz di lavoro per 
la scheda madre, come già accade per 
l'attuale produzione di Pentium II. 

Il prodotto già c’e. la scelta e di politi¬ 
ca commerciale. 

Quanto agli utenti finali siamo sicuri 
che accetterebbero un lieve (ma molto 
lieve) aumento di prezzo (anche se pro¬ 
babilmente ingiustificato dal punto di vi¬ 
sta industriale) per poter ottenere uffi¬ 
cialmente lo strepitoso aumento delle 
prestazioni riscontrato durante le prove. 

Kg 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


81 










































di Andrea de Prisco 




Comunicazione 
globale... portatile 


E difficile rendersene conio, cosi, 
spontaneamente, ma da alcuni decenni 
viviamo letteralmente immersi in campi 
elettromagnetici generati da migliaia e 
migliaia (potremmo tranquillamente dire 
milioni) di trasmettitori posizionati vicini 
o lontani da noi Basta un piccolo appa- 
recchietto di ridotte dimensioni (spesso 
dal costo più che abbordabile) et voila le 
onde radio che "ci attraversano " si tra¬ 
sformano come per incanto in musica, 
immagini, conversazioni telefoniche, 
documenti cartacei trasmessi via fax. 
informazioni di vario genere, dalle quo¬ 


tazioni borsistiche ai flussi digitali prove- 
nenti dai satelliti per centinaia e centi¬ 
naia di applicazioni variamente dispara 
te Trasformiamo qualcosa di apparen¬ 
temente non significativo per la nostra 
esistenza (almeno si spera!) in informa¬ 
zione effettivamente fruibile dal nostro 
cervello attraverso i nostri recettori na¬ 
turali In alcuni casi diventando poi noi 
stessi generatori di informazione da 
inoltrare nuovamente via etere verso il 
nostro interlocutore (telefonico ma non 
solo!). 

E se Emo a qualche anno fa l 'accesso 


" mobile " all informazione nella quale 
siamo continuamente inzuppati era limi¬ 
tata quasi esclusivamente alle trasmis¬ 
sioni radiofoniche e televisive, all utiliz¬ 
zo dei cellulari per le sole conversazioni 
telefoniche a due (punto a punto), oggi 
lo scenario appare notevolmente rinno¬ 
vato e arricchito Non si può ancora par¬ 
lare di normalità (personalmente posso 
confermarlo andare in giro "digitalmen¬ 
te addobbati “ come ho fatto io negli ul¬ 
timi mesi per la preparazione di 
quest articolo si finisce ancora per fare 
la penosa figura di aspirante marziano!) 


82 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 

















(iHipo) 


Comunicazioni globale... portatile 

Distributore: 

Video Computer SpA 

Via Antonelll, 36 

10093 Collegno (TO) 

tei Oli.4034828 

Prezzi al pubblico (IVA inclusa) 

Navisys - modulo GPS per Pslon 5 - 
compreso Rome Planner L 1 499 000 
Navisys - modulo GPS per Wm98 - 
compreso Maros 99 Italia L 1 599.000 
Street Planner 99 per Pslon 5 con mappe 
citta europee L. 179.000 

Rome Planner per Pslon 5- con mappe 
stati europei L 179.000 

Ericsson Mobile Office 01-27 ■ Fax/Modom 
GSM IR » Phone Manager L. 498 000 

Ericsson Mobile Onice GC-25 Data Card 
PCMCIA GSM L 1.185 000 

Ericsson SH-888 • GSM dual band rnodeni 
IR integrato • Phone Manager L 980 000 


ma oggi con un compuierìno palmare e 
poc altro è possibile inviare e ricevere 
fax, consultare la posta elettronica rice¬ 
vendo e inviando messaggi e-mail, par¬ 
tecipare ai forum e ai Chat (anche quelli 
più scabrosi) come se nulla fosse, e/o 
navigare in Internet alla ricerca 
dell'informazione perduta (foss'anche 
l'ultima foto di Sharon Stone nuda!), 
Naturalmente il tutto comodamente 
seduti... in un tram affollato, in mezzo 
alla gente che ti guarda e pensa: "Ma 
questo che fa???" E se invece del 
tram, stabilmente ancorato sui suoi affi¬ 
dabilissimi binari, fossimo in auto all'af¬ 
fannosa ricerca della nostra meta - da 


bravi polentoni d 'assalto - nell‘entroter¬ 
ra siculo o dispersa nella nebbia della 
bassa padana - da irriducibili terroni "ca- 
patosta " (come, sicuramente, il sotto¬ 
scritto) - niente paura I Lasciamo che il 
nostro palmtop si concentri sul cinguet¬ 
tio spaziale della rete satellitale GPS 
(Global Position System) ed ecco che 
ancor più magicamente di prima sul di¬ 
splay del nostro, inseparabile, cucciolo 
digitale compare la posizione esatta del 
punto in cui ci troviamo e, chiaramente, 
tutte le informazioni che servono per 
raggiungere la nostra agognata meta. 


Black box 

Nonostante le funzioni svolte abbiano 
ben poco a che fare con l'omonimo di¬ 
spositivo aeronautico, non possiamo 
non etichettarla nello stesso modo. Non 
foss'altro perche, proprio come una 
"scatola nera", può tranquillamente es¬ 
sere installata nel posto più nascosto 
della nostra vettura e, effettuati i pochi 
collegamenti, dimenticata II per sem¬ 
pre Stiamo parlando del Navisys, il mo¬ 
dulo GPS per computer portatili (note¬ 
book, palmtop WinCE, Psion Series 3 e 




Il Navisys e uri modulo GPS per lo Pston Serres 5 e per i notebook W/n98 Presto verrà rilasciata anche la versione per Windows CE 
MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


83 













(&> oc Lo 


Series 5) in grado di guidarci alla meta 
attraverso la rete satellitale Global Posi- 
tion System Nata per applicazioni stret¬ 
tamente militari, da alcuni anni 6 utiliz¬ 
zata anche (soprattutto?) in ambito civi¬ 
le per la localizzazione "self Service" 


dei mezzi di locomozione terrestri e ma¬ 
rittimi Attraverso una piccola antenna 
satellitale installata sul veicolo e un ap¬ 
posito ricevitore sintonizzato sulle fre¬ 
quenze dei satelliti (abbinato a un'op¬ 
portuna logica di decodifica) è possibile 


"fare il punto" per localizzare con suffi¬ 
ciente precisione la nostra posizione sul 
globo terrestre Trattandosi di segnali 
"segretamente" codificati (non dimenti¬ 
chiamoci che il sistema satellitale GPS 
è N A T O, per applicazioni spiccata- 


Nokia 8810 


Il bell'anatroccolo 


di Andrea de Prisco 


Nokia 8810Owero: segni particola¬ 
ri, BELLISSIMO! Non Ce dubbio, 
l'apparato radiomobile cellulare GSM 
(per quanto mi faccia schifo il termi¬ 
ne. mi sa che questa volta dovro prò 
prio chiamarlo "telefonino T) Nokia 
8810 e probabilmente il più bello, an¬ 
corché il piu piccolo, telefono mai 
realizzato. E se la qualità ultratascabi- 
le del nuovo nato, come sempre ac¬ 
cade in ambito tecnologico/esaspera¬ 
to, sara presto battuta dal prossimi 
arrivi (i concorrenti non stanno certo 
a guardare) non e detto che lo stesso 
avvenga riguardo II design mozzafiato 
che caratterizza le mirabolanti doti 
estetiche di questo piccolo gioiello. 

Le capacita, pero, ultra-super-stra 
dell'8810 non si limitano affatto alle 
sole caratteristiche estetiche Per 
quanto piccolo, il baby Nokia, rappre¬ 
senta un vero e proprio primato an¬ 
che dal punto di vista strettamente 
(si fa per dire!) tecnologico E 1 , intan¬ 
to. uno dei pochissimi apparati (l'al¬ 
tro, che mi risulti, 0 Ericsson SH888, 
tre volte piu grande!) ad integrare tut¬ 
ta la circuileria per la ricetrasmissione 
digitale di fax e dati Si interfaccia col 
mondo esterno, oltre che (banalmen¬ 
te) via antenna riguardo le comunica¬ 
zioni cellulari, attraverso una porta a 
raggi infrarossi. Grazie a questa e 
sufficiente accostare l'anatroccolo al nostro inseparabile portatile 
(purché dotato anch esso di porta a raggi infrarossi compatibile IrDA, 
nonché dell’adeguato software di gestione/trattamento) e, senza col- 
legamento fisico alcuno, mandare e ricevere fax. utilizzare la posta 
elettronica "parlando" direttamente col nostro mail server e, last but 
not least. instaurare una salubre e tonificante navigazione Internet, 



La porta IR dell '8810 e situala lateralmente e va attivata prima di ogni utilizzo 


tutte le volte che ne abbiamo neces¬ 
sita o, semplicemente, la voglia. Cer¬ 
to, navigare a soli 9600 bps, l'attuale 
baud-rale offerto dalla comunicazioni 
cellulari GSM non e proprio il massi¬ 
mo. si sa, ma quando proprio non se 
ne può piu fare a meno (capita anche 
questo!) ci si accontenta e come* Se 
poi. come ci hanno promesso da tem¬ 
po, con le nuove tecnologie aumen 
tera la banda passante, il divario con II 
nostro infaticabile fax modem dome¬ 
stico dovrebbe di colpo ridursi drasti¬ 
camente se non addirittura annullarsi 
Ma torniamo a "Lui" Che sia "bel- 
lissshhimo" l'abbiamo detto, dell'alta 
tecnologia che integra ne abbiamo 
parlato Possibile non abbia difetti? 
Como in tutte le cose, la risposta e 
scontata assolutamente no! In pri 
mis. e per quanto possa sembrare 
strano, il difetto maggiore dell'8810 
sono proprio le sue dimensioni esa¬ 
speratamente ridotte. Non tanto per i 
tastini ai quali, con un po' di fisiotera¬ 
pia ci si fa l'abitudine, quanto per il fat¬ 
to che si impugna con difficolta pro¬ 
prio durante l'utilizzo, telefonico O. 
meglio, non si Impugna affatto essen¬ 
do necessario trattenerlo in punta di 
dita premuto sul nostro orecchio quasi 
fosse un impacco tonificante di camo¬ 
milla e malva, vera mano santa per i 
nostri recettori auditivi Scherzi a parte, non e un telefono comodo da 
utilizzare, ma probabilmente non era questo che volevano In Nokia 
quando l'hanno progettato. Sappiamo, inoltre, che. a dispetto del suo 
prezzo di vendita molto elevato (circa un milioneottocentomila lire o 
novecento euro che dir si vogliano!) in molti negozi non e sempre di¬ 
sponibile in "pronta consegna" a causa, dicono, dell’elevata richiesta 
di tali apparecchi, specialmente nel recente periodo natalizio. 

Ben piu preoccupante, almeno per quanto e emerso testando a lun¬ 
go l'esemplare in prova, la ridotta sensibilità al campo radio. La colpa, 
probabilmente, è dell'antenna integrata "dentro" l'apparecchio e non 
estraibile in alcun modo E, beffa delle beffe, in Nokia hanno fatto un 
vero e proprio passo falso non prevedendo nemmeno un attacco per 
antenna esterna, che avrebbe risolto non pochi problemi di ricetra 
smissione quantomeno in auto. Chiariamoci non e che L8810 funzioni 
male, ci mancherebbe altro!, ma nei posti dove II segnale radio scar¬ 
seggia risulta molto difficile effettuare qualsiasi tipo di comunicazione 
Al punto da segnalare "Copertura assente" dove qualsiasi altro appa- 
recchietto antennuto (per davvero) dal costo anche dieci volte minore, 
magari con difficolta, ma parla e come! Un vero peccato., 



84 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



















mente militari) in ambito civile si riesce 
ad ottenere una precisione dell'ordine 
delle decine di metri. Tolleranza più che 
adeguata per localizzare una station wa¬ 
gon impazzita piena di gent'allegra (il 
ciel l'aiuta, per l'appunto!), del tutto in¬ 
sufficiente per guidare con precisione 
"chirurgica" (ogni riferimento ai danni 
sanguinari eventualmente provocati e 
puramente casuale) i missili di un altret¬ 
tanto impazzito generale nemico. 

A differenza, perù, dei sistemi GPS 
per autoveicoli, in vendita già da qual¬ 
che anno (e dal costo, installazione 
esclusa, di quattro o cinque milioni co¬ 
me minimo!), il Navisys si basa solo ed 
esclusivamente sulla ricezione dei se¬ 
gnali satellitali, senza bussole giroscopi¬ 


che o sensori sulle ruote che ne au¬ 
menterebbero significativamente la 
precisione di localizzazione. Succede, 
ad esempio, che procedendo lungo una 
strada venga segnalata dal software di 
navigazione - come lo Street Planner 
per Psion 5 - un'altra via nelle strettissi¬ 
me vicinanze (ad esempio una parallela 
o, più sovente, una traversa... in avvici¬ 
namento) e a poco serve ricalibrare più 
di tanto il sistema, funzione peraltro 
prevista dal software, visto che la colpa 
non e assolutamente da imputare alla 
cattiva ricezione satellitale ma alla codi¬ 
fica dei segnali volutamente "sporcati" 
da un errore continuamente variabile 
Comunque funziona più che bene A 
volte e sufficiente pazientare un attimo 


(lasciare scorrere un po' di letture suc¬ 
cessive) per vedere visualizzata sullo 
schermo il nome esatto della strada, 
della piazza o del posto in cui effettiva¬ 
mente ci siamo fermati Anche la rice¬ 
zione satellitale in città, esclusi i soli vi¬ 
coletti più stretti, non pone grossi pro¬ 
blemi. Alla meta ci si arriva e come, al 
massimo “toppando" di poche decine 
di metri Di sicuro molto, molto meno, 
del parcheggio libero più vicino 


Street & Route 

Street Planner e Route Planner sono i 
due programmi di cartografia realizzati 
dall’olandese Palmtop per i computer 


Ericsson DI-27 


Un modem pìccolo piccolo 


di Andrea de Prisco 


Peserà si e no dieci grammi, misura 45x22x1 3 mm (praticamente 
un gianduiotto) ed e, di certo, il fax/modem più piccolo del mondo. 
Si aggancia a tutti I telefoni cellulari GSM Ericsson della serie 
6xx/7xx - ivi compreso il minuscolo, ancorché economicissimo, GF 
768 • e dispone di una porta seriale a raggi infrarossi compatibile 
con le specifiche IrDA Tramite questa si "collega" otticamente al 
nostro computer portatile, sia esso un notebook, uno Psion Series 
5 o un palmare Windows CE. A corredo è fornito un CD-ROM e un 
manualetto di Istruzioni per l utllizzo in ambiente Microsoft (voi non 
cl crederete, ma per procedere correttamente all’Installazione "sot¬ 
to Windows 95 6 fornito ADDIRITTURA un diagramma di flusso 
per non commettere passi falsi III). Nulla e dovuto, per il suo utiliz¬ 
zo, disponendo di uno Psion Series 5 e dell’ultima versione di Mes 
sageSuite (la 1.52. scaricarle gratuitamente dal sito della casa lon¬ 
dinese |www.psion| 
com) che integra un 
ottimo programma di 
posla elettronica/ge- 
stione fax piu un 
browser minimale per 
la navigazione Web 
Sempre in ambito 
Psion e poi disponibi¬ 
le Pilone Manager, 
venduto dalla Video 
Computer in versione 
localizzata in italiano o 
disponibile shareware 
- scade dopo un mese 
di utilizzo • In versione 
inglese presso II sito 
della SG Software. 
|w w w s q s o 11 w a i e | 

co.uk. Con questo e 
possibile, sempre tra¬ 
mite il suddetto mo¬ 
dem per quel che 
concerne gli Ericsson, 
interfacciarsi diretta- 
mente col proprio te¬ 




lefonino per una completa gestione della rubrica telefonica nonché 
per inviare e ricevere brevi messaggi testo (SMS, short message 
System). 

Abilitato il proprio computer portatile all utilizzo via raggi infraros¬ 
si dell’Ericsson DI-27, per II suo utilizzo dobbiamo fare veramente 
ben poco E’ sufficiente agganciare al telefonino II piccolo modem, 
posizionare il tutto piti o meno di fronte alla porta IR del computer 
(anche ad un metro ed oltre di distanza funziona egregiamente) e 
lanciare II nostro consueto programma di gestione della posta elei 
ironica o il nostro browser preferito, Le impostazioni Internet riman¬ 
gono, ovviamente, invariate, quantomeno nell’Ipotesi (del tutto au¬ 
spicabile) di utilizzare via GSM lo stesso provider chiamato abitual¬ 
mente tramite telefonia fissa Se siamo all’estero sarà sufficiente 
aggiungere il prefisso internazionale "*39’’ al numero chiamato e 
dormire sonni tranquil¬ 
li, quantomeno fino 
all’arrivo della succes¬ 
siva bolletta telefoni¬ 
ca Per quanto concer¬ 
ne la tariffazione in Ita 
lia, a tal proposito e 
senza dubbio da elo¬ 
giare lo sforzo di Om- 
nitel che offre, a tutti 
gli innamorati della 
Rete, la navigazione 
Internet attraverso il 
numero breve 2800, 
al prezzo politico di 95 
lire/minuto (-«IVA e 
scatto alla risposta) 

Esattamente pari alla 
tariffazione Omnitel 
You & Me, bollente a 
tutte le ore del giorno 
e della notte tra I cel- 
lulan fidanzati disseminati in tutt’ltalia II tutto senza necessita di sti¬ 
pulare un abbonamento specifico presso un provider, dal momento 
che il costo della connessione Internet e inglobata nella tariffazione 
ultraeconomica proposta da Omnitel Miliiiiiiìiil I! 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


85 















































tascabili Psion. Si integrano, co¬ 
me detto, con il modulo Navi- 
sys, ma la maggior parte delle 
funzioni svolte esulano dall'im¬ 
piego spiccatamente GPS. En¬ 
trambi contemplano la cartografia di 
mezz'Europa fornita su CD-ROM, Italia 
compresa, ma non pensiate di riuscire 
ad installare tutto, proprio tutto, sullo 
Psionl Street Planner, per quel che ri¬ 
guarda la viabilità urbana, Route Plan- 


Comumcazione globa¬ 
le via raggi infrarossi 
Sema cavetto tra com¬ 
puter e telefono 


ner, fuori dai centri abitati (autostrade, 
statali, provinciali, tangenziali, raccordi, 
arterie, strade secondarie, vie di colle¬ 
gamento, ecc. ecc.). Entrambi basati 
sulle mappe cartografiche digitali svi¬ 
luppate da Tele Atlas - le stesse utiliz¬ 
zate dai navigatori satellitali specifici 
per autovetture - permettono di gene¬ 
rare un completo percorso con tutte le 
indicazioni necessarie per raggiungere 
una determinata meta da un generico 


Un "Casseotto" Viola 


di Andrea de Prisco 


Iniziamo dalla fine 
(che. forse 1 , e meglio) 

Viola, con la V maiusco¬ 
la, non e ovviamente un 
colore Ma col colore ha 
talmente tarilo a che fa¬ 
re che l'ha scelto, l'argo¬ 
mento, per la sua inte¬ 
ressantissima tesi di lau¬ 
rea in architettura pres¬ 
so l'Ateneo Veneziano - 
chi ga sciugal canal? 

E cosi la bellissima 
Viola, alta... bionda 
con gli occhi azzurrili!, 
un bel giorno (14 luglio, 
presa della Bastiglia, 
tanto per chiarire subito 
i ruoli!) ha avuto l'ardire di scomodare Sua 
Eccellenza Illustrissima e Reverendissima 
(me medesimo di persona, come da LEI 
stessa successivamente dichiarato, per 
Iscritto!) addirittura in redazione - ma roba 
da matti! - alla ricerca di materiale di altissi¬ 
ma qualità per la sua tesi 

Per farla breve, non solo la Viola ha cosi 
potuto completare l'indimenticabile trilogia 
"ADPoperaomnia" sull'argomento colore 
pubblicata due anni fa su MC (con la quale, 
modestamente, si laureerà di sicuro a pieni 
votil) ma ha anche ottenuto, in bundle. la 


mia benedizione aposto¬ 
lica per II lavoro di laurea 
fin qui svolto 
Viola ha un solo difet¬ 
to (ma mi faccia il piace¬ 
re! Il) Odia, come molte 
bellissshhime, i compu¬ 
ter. Li chiama "casseot- 
ti", parola intraducibile 
della lingua veneta, che 
foneticamente - e senza 
sottotitoli - rende bene 
l'idea. Ma dare del "cas¬ 
seotto d'un casseotto' 
al mio Inseparabile Psion 
Serles 5 mi sembra un 
"animino“ esagerato: 
roba da scomunica! 
Chiamare in questo modo la mia appendice 
digitale, la mia infallibile espansione di me¬ 
moria (mi ricorda tutto quello che non ricor¬ 
do!), la mia protesi cibernetica, inseparabile 
compagno di viaggio e di sventura grazie al 
suo modulo satellitale. e assolutamente 
Imperdonabile! 

Viola se ci riprovi ti tolgo tutta la luminan¬ 
za! (Pagina 777 di Televideo “ti faccio ne¬ 
ra ") Già mi sembra di sentirla: "Ma. 
moeghealll". che tradotto - si fa per dire! - 
dall'intraducibile veneto significa, semplice- 
mente, "Ma sta' zitto!II". Almeno spero... 



punto di partenza. Se i due punti sono 
situati nella stessa citta utilizzeremo 
Street Planner e le indicazioni ottenute 
riguarderanno un percorso urbano (che 
tiene conto, a meno di non dichiarare 
di voler procedere a piedi, anche dei 
sensi unici) se appartengono a distinte 
zone extraurbane utilizzeremo Route 
Planner, con le medesime modalità 
operative del primo 
Nella preparazione di un itinerario 
possiamo scegliere quello più breve, 
quello piti veloce, la modalità preferita 
(indichiamo le nostre preferenze riguar¬ 
do la scelta delle diverse strade/auto¬ 
strade contemplate), evitare determi¬ 
nate zone geografiche da noi definite 
come off-limits, forzare determinate 
tappe intermedie. Ad esempio da Mar¬ 
sala a Napoli via Teano (obbedisco!) 
con camicia rossa, Route Planner e 
999 valorosi compagni di viaggio Op¬ 
pure. tenetevi forte!, utilizzare Street 
Planner per correre da Parco della Vit¬ 
toria a S Vittore, a seguito di un "im¬ 
previsto”, direttamente e senza passa¬ 
re dal "Via", (.., il bello è che Monopoli 
per Psion 5 esiste davvero! ! !). 


Intrappolati nella Rete 

Diciamolo francamente in ambito 
personal-informatico la navigazione con 
la N maiuscola non è quella satellitale 
GPS ma riguarda principalmente Inter- 


86 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 










(Sli^'oia) 



Phone Manager 6I applicazione Psion 5 por gestire la rubrica telefonica e i messaggi SMS /short message System) sia in entrata che in uscita Funziona con diver¬ 
si telefoni cellulari, per i quali e necessario distrarre dell opportuno cavetto Con t GSM dell'ultima generazione funziona attraverso la porta infrarossi 


net. E se siamo navigatori abituali, o 
comunque utilizzatori incalliti della po¬ 
sta elettronica, a casa o in ufficio, che 
male cè nel volere altrettanto quando 
siamo in trasferta? Il cellulare, magari 


digitale (GSM), già l'abbiamo da tem¬ 
po. Probabilmente abbiamo a corredo 
anche un piccolo organizer... pronto a 
diventare computerino tascabile appe¬ 
na se ne presenti l'occasione. E quale 


occasione migliore se non la possibilità 
di utilizzare (finalmente) i due "cosi" in¬ 
sieme, come abbiamo sempre fatto col 
computer e il telefono di casa? Non 
tanto per la navigazione Web da pas- 


3Com Palm III 


L'essenziale, davvero, a portata di mano 


di Andrea de Prisco 


Se finanche uno Psion 5 o un palmare Windows CE vi sembra¬ 
no troppo ingombranti per le vostre tasche, se non siete interessa¬ 
ti al grafici, agli spreadsheet, alla digitazione prèta-porter del testi, 
se vi serve maggiormente un archivio portatile e un'agenda elet¬ 
tronica sincronizzata con il vostro PC, una calcolatrice e uno snello 
gestore di posta elettronica in formato taschino. . c'è quello che fa 
pei voi (credevate di farla francai). Prodotto da 3Com e denomina¬ 
to Palm III, offre praticamente tutto I essenziale per non rimanere 
lontani piu di tanto dal nostro inseparabile mondo informatico/tele- 
matico. Si impugna come un taccuino appunti e si utilizza... come 
un taccuino appunti. Con tanto di penna, touch screen e riconosci¬ 
mento grafico dei caratteri e dei simboli tracciati Bastano pochi 
minuti di (nostro) apprendistato e il nostro Palm III è già in grado di 
comprendere perfettamente tutti I comandi impartiti via stilo. In 
particolar modo II riconoscimento della nostra scrittura Ovviamen¬ 
te non parola per parola (come era in grado di fare, buonanima, 
l'indimenticabile Newton di Applel) ma carattere per carattere, 
semplicemente tracciandoli all'interno dell'area preposta nella par¬ 
te bassa del display secondo uno schema preimpostato - immodi- 
ficabile - del tutto compatibile con le nostre abitudini naturali. Scu¬ 
sate se è pocol 

Se poi preferiamo una comoda (I) tastiera QWERTY, In partico¬ 
lar modo se andiamo in crisi pennimca con caratteri grafici poco 
utilizzati, basta ' tappare'' (il click con lo stilo è detto "tap") in un 
altro punto dello schermo per vederla visualizzata in tutta la sua - 
familiare - maestosità. Ed è sempre con la pennina, unico stru¬ 
mento di input dei palmari mezzo formato”, che inseriremo i ca¬ 
ratteri mancanti, i numeri e tutta la punteggiatura eventualmente 



necessaria. Una volta a casa o in ufficio, un semplice "clack’’ 
nell'apposita base fornita a corredo permette la sincronizzazione 
automatica dei dati tra i due sistemi, posta elettronica compresa! 
Cosa desiderare di più? 


MCmicrocomputer n, 192-febbraio 1999 


87 


















Street Planner 99 olire su CD ROM le mappe stradali di tantissime citta europee Per iItalia sono presenti tutti i maggiori centri urbani del cenno-nord Ida Roma 
In sul Ovviamente non e possibile installare sullo Psion tutte le mappe ma dì volta m volta quelle di maggior interesse 



Per connettere uno Psion 5 ad Internet sono necessari pochissimi passi di Setup Ovviamente e necessario disporre di MessageSuire I 52 fgestore e-mail (nx e 
browser Wn | | 


seggio (matti si. ma non oltre la decen¬ 
za!) non foss’altro per i 9600 bps, mas¬ 
simo baud-rate offerto oggi dallo stan¬ 
dard GSM, davvero pochi per evitare 
una pericolosa crisi isterica da waiting- 
syndrome 

Di soluzioni, forse un po' brutali, per 
connettere "computermo" e telefoni¬ 
no" ne esistono da tempo piu d una. 
La maggior parte di queste erano (so¬ 
no) basate sull'utilizzo di una costosa 
card in standard PCMCIA, direttamen¬ 
te inseribile (batterie permettendo) nel 
nostro palmare Windows CE oppure, 
attraverso un adattatore esterno autoa¬ 
limentato, allo Psion Series 5. Da II par¬ 
te poi un cavo specifico che, tutto pim¬ 
pante. va collegato all'immancabile cel¬ 
lulare GSM o ETACS che sia Di sicuro 
piu raffinata (ma qui la verifica del con¬ 
sumo energetico assume un importan¬ 
za ancora maggiore) la soluzione pro¬ 
posta tanto da Nokia quanto da Erics¬ 
son, basata su una scheda PCMCIA 
con finterà circuiteria telefonica GSM 
incorporata, che non utilizza il nostro 
abituale "telefonino" essendo essa 


stessa sufficiente allo scopo 

Ma la libidine massima si raggiunge 
senza collegamento hardware alcuno, 
utilizzando un cellulare GSM dell'ulti¬ 
missima generazione (ad esempio - 
tanto per cambiare! - il Nokia 8810 op¬ 
pure l'Ericsson SH888) che integrano 
tutta la circuiteria digitale per trasmis¬ 
sione dati/fax oltre ad una porta a raggi 
infrarossi per l'Interfacciamento al por¬ 
tatile (notebook Win98. palmare Win- 
CE, tascabile Psion 5 e compatibili). 

E chi non intende cambiare telefo¬ 
no? Se già gioca in casa Ericsson e di¬ 
spone di un modello della serie 
6xx/7xx - tra i più diffusi nel mondo • 
può ancora salvarsi in calcio d'angolo 
acquistando il modulo DI-27 che ag¬ 
giunge al proprio cellulare tutto il ne¬ 
cessario per il collegamento - in tutto e 
per tutto! - wireless con la Rete delle 
reti Senza escludere, ci mancherebbe 
altro, la possibilità di mandare e riceve¬ 
re tradizionali fax col nostro "compute- 
rino ’, con tanto di firma autografa - 
ove necessario - direttamente tracciata 
con lo stilo a corredo sullo schermo, 


grazie aH'ulilissimo (una volta tanto!) 
touch screen Libidine! ! ! 


Waiting for Symbian 

Tutto questo scenario, già abbastan¬ 
za frizzante di per se, potrebbe "cap 
pottarsi ulteriormente" tra qualche me¬ 
se con l'arrivo dei primi prodotti figli di 
Symbian |(www symbian corrili E' il 
consorzio fondato da Nokia. Ericsson e 
Psion (al quale si e poi unita Motorola) 
per la definizione - era ora! - di una piat¬ 
taforma comune e a prova di standard 
per la comunicazione digitale portatile 
(Wireless Information Devices) 

Di sicuro ne vedremo delle bolle, 
nuovi prodotti basati su Symbian arrive¬ 
ranno presto sul mercato, tutti basati 
su Epoc 32, il sistema operativo mobi¬ 
le" proposto da Psion, già utilizzato dal 
Series 5 e dal compatibile GeoFox 

E in tutto questo Microsoft che farà 7 
Di sicuro, come sempre, non rimarra a 
guardare. Lo faremo noi, utenti pa¬ 
zienti! 


88 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 











(s L ^a® ; 


Compaq C Series 2000c 


di Leo Sorge 



Si continua a parlare di Windows CE. 
la piattaforma Microsoft per applicazio¬ 
ni più o meno embedded. cioè non fa¬ 
cilmente modificabili nell'hardware e 
nel software Si tratta di sistemi ultra¬ 
portatili e dal software compatibile con 
la famiglia Microsoft, non solo i sistemi 
operativi ma anche e soprattutto le ap¬ 
plicazioni e i server aziendali Seguono 
il principio del PC Compamon. quindi si 
affiancano ad un desktop esistente e a 
dei database centralizzati, il tutto gesti¬ 
to da personale specializzato Non son 
quindi sostituiti dei desktop, nè dei 
portatili, come vedremo meglio piu 
avanti II loro ambiente ideale è artico¬ 
lato su due punti nevralgici, il cliente e 
I intranet (seriale o lan). 

MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


Al banco di prova è la volta di due 
modelli Compaq che sul mercato si 
chiamano 800 e 2000c ma che come 


Compaq C Series 2000c 

Produttore e distributore: 

Compaq Computer SpA 
Miianofioti Strada i Patauo F9, 

20090 Assago (MI) 

Prezzi ;il pubblico (IVA esclusa): 

Compaq 800 (B/NI con atimentatore. cavo se 
naie e software, 1.1.250 000 

Compaq 2000c (colon) con Cimentatore, cavo 
sentile software L 1 549 000 


modello di produzione sono il 2930A. 
in versione BAW e Color La famiglia di 
prodotto è la Compaq C-Serìes 

I modelli in prova 

La Compaq ci ha messo a disposizio¬ 
ne due palmari della C-Series, uno at¬ 
tualmente in commercio, l'altro il tradi¬ 
zionale B/N in fase di uscita dal mer¬ 
cato Abbiamo ritenuto interessante 
provarli entrambi onde poter valutare 
non solo le prestazioni in sé ma anche 
l'impatto del cambiamento. 

La versione a colori era predisposta 
per Windows CE versione 2, poi dive¬ 
nuta la 2 1 grazie al software su CD, 

89 










L'hardware si basa su un Mips R4000 
con 20 MB di Ram, espandibile a 32 
MB Edo. Lo schermo è un STN a colo¬ 
ri. retroilluminato, in formato 640x240. 
Le dimensioni sono di 18,2x10x3 cm, 
di peso circa 550 grammi comprese le 
batterie (ricaricabili) ed escluso l'ali¬ 
mentatore e schede aggiuntive. Con la 
slitta le dimensioni lineari massime di¬ 
ventano 25x12,7x5,6 cm Per una scel¬ 
ta discutibile, la confezione dichiara la 
presenza del modem integrato in ben 
cinque lingue, tranne segnalare con un 
asterisco che tale opzione non è dispo¬ 
nibile in nessuna delle nazioni citate, ivi 
compresa l'Italia II messaggio in fran¬ 
cese, invece, segnala che il modem è 
"disponibile in svariati Paesi", ma non 
in quali II modello 800, invece, ha lo 



batteria di backup, parzialmente inca¬ 
strata: per rimuoverla si puO usare lo 
stilo In dotazione prima per inclinare la 
batteria, poi per rimuoverla. Tale solu¬ 
zione, che certamente rende piu sicura 
la posizione delle batterie, puO creare 
problemi ed è comunque scomoda. 

La tastiera rende lenta la digitazione 
di grosse moli di dati, siano testi e nu¬ 
meri, mentre va benissimo per inserire 
poche, veloci informazioni. Le tre con¬ 
nessioni essenziali del modello sono 
quella seriale con il PC, la porta ad in¬ 
frarossi ed il connettore PCMCIA Di¬ 
sponibili anche un altoparlante ed un 
microfono: tutti questi HPC sono infatti 
utilizzabili anche come registratori vo¬ 
cali. E' sempre meglio portare con sé 
una batteria di backup. CR2032, in 
quanto la non corretta erogazione di 
questa fonte porta alla frequente pre¬ 
senza di insistenti messaggi d'allerta 

Lo schermo a colori è tutt'altra cosa 
rispetto a quello in bianco e nero Oltre 
al feeling dell'utente, la codifica croma- 


Due viste laterali del 
Compaq 2000c Sul lato 
destro troviamo la se¬ 
riale e l 'alimentazione, 
sulla sinistra lo slot 
PCMCIA 

schermo B/N ma sempre da 640x240 
punti, ed una Ram di 8 MB espandibile 
a 20 MB. Per entrambi il video ha due 
diverse luminosità, impostabili sìa tra¬ 
mite tastino che con orologio di auto¬ 
spegnimento. 

L'alimentazione é sempre da 3 V con 
elementi da 1,5 V. ma il consumo è 
elevato, per cui si consiglia di allacciar¬ 
si alla rete elettrica quanto più possibi¬ 
le. Il consumo è elevatissimo nel mo¬ 
dello a colori, che infatti ha delle batte¬ 
rie ricaricabili, capaci di erogare corren¬ 
ti elevate. Il vano di accesso alle batte¬ 
rie non ha accesso semplice, in quanto 
richiede una pressione sul punto cen¬ 
trale e il rispetto degli incastri sul mobi¬ 
le plastico. Si tratta d'un principio se¬ 
guito anche in altri casi, ad esempio la 



La tastiera del Compaq 2000c, nonostante le dimensioni complessive di lutto rispetto, ha i tasti piccoli e dalla corsa troppo breve . 


90 


MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999 











tica permette di capire più velocemen¬ 
te le informazioni a disposizione. Si 
tratta d'una intuizione che ha fatto la 
fortuna dei computer d'oggi, nani di 
elaborazione tranne che per la gestione 
dell'interfaccia grafica a colori, che di 
fatto ha avvicinato il computer alle 
masse. Inoltre è fondamentale per an¬ 
dare nelle direzioni del futuro, tipica¬ 
mente l'interfaccia geografica che per 
CE. orientato alle forze vendita, è dav¬ 
vero basilare. 

Nel caso degli HPC in azienda, quin¬ 
di, lo schermo a colori ha una sua Im¬ 
portanza, piuttosto grande. Non ne 
avrebbe nel caso si trattasse di prodot¬ 
ti per l'utente finale, come sono altri 
palmari in commercio, utili per scrivere 
testi e comunicare per posta elettroni¬ 
ca: in quel caso i requisiti fondamentali 
sono la leggerezza e la durata delle bat¬ 
terie, oltre ovviamente al basso costo. 


La prova 

Non ci sono differenze fondamentali 
rispetto ad altri palmari con lo stesso 
sistema operativo, per cui l'accento del 
test si sposta sulla convivenza con 
l'ambiente Microsoft. 

Il software a disposizione compren¬ 
de Word, Excel, Outlook ed Internet 
Explorer nella versione ridotta, mentre 
di PowerPoint è incluso un player, che 
permette l’invio di file PPT su uscita 
VGA normale, anche per pilotare 
proiettori. Ovviamente sono inclusi tut¬ 
ti i servizi di comunicazione seriale, lan, 
modem ed infrarossi. Su Internet è 
semplice reperire dei software di email 
e di invio e ricezione di fax, 

E' stato d'obbligo partire dal modello 


a colori. La confezione esterna è suffi¬ 
cientemente attraente, e l'imballo rive¬ 
la una disposizione interna piuttosto 
curata. Come documentazione, a parte 
un quantitativo minimo di dépliant pub¬ 
blicitari, ci sono quattro media: due 
CD, un floppy e due manualetti. Parlan¬ 
do di questi ultimi, le ridotte dimensio¬ 
ni del Manuale dell'utente di Microsoft, 
di appena 68 pagine, lasciano intuire 
che serva a ben poco, tra l’altro dando 
per scontata la familiarità con l’ambien¬ 
te di Windows (menu, finestre e tendi¬ 
ne). Molto piu completo risulta il se¬ 


condo libro, la Guida di Riferimento 
Compaq, anch'essa in italiano. 

Dei CD, il primo porta Windows CE 
vero e proprio, mentre l'altro contiene 
alcuni software messi a disposizione 
da Compaq Per la precisione ci sono 
sei programmi, quattro omaggio e due 
shareware, Quelli omaggio sono Mail 
on thè Runl, Insync, Pocket Carbon 
Copy e IntelliMigrate, Mail on thè Runl 
gestisce posta elettronica con filtri e 
link, edito da River Run. Insync! per ac¬ 
cesso remoto ai loro calendari e pro¬ 
grammi; Compaq Pocket Carbon Copy 
per accedere al PC d’ufficio o al server 
NT e di controllarlo a distanza dall'HPC: 
infine IntelliMigrate di Puma, che sem¬ 
plifica il trasporto di dati oltre 70 orga- 
nizer e PC portatili esistenti di diverse 
società, tra cui Sharp, Casio, Pilot e 
Hewlett-Packard. 

I due shareware sono Corporate 



MCmicrocomputern, 192-febbraio 1999 


91 









Connection, sempre di River Run, che 
è un corredo di strumenti avanzati per 
sviluppatori di software su banche dati 
remote per Windows CE e Newton, e 
bFAX Express, una notissima applica¬ 
zione della bSQUARE. Sull'HPC in pro¬ 
va abbiamo preferito installare l'ultima 
versione di valutazione, disponibile sul 
sito dell'azienda II floppy serve ad ag¬ 
giornare in automatico aicune funzioni, 
ma va installato esclusivamente con 
l'HPC connesso, pena il blocco del ta¬ 
sk.Avevamo a disposizione tre sistemi 
operativi di tipo host Windows 95, 
Windows 98 ed NT Workstation II pri¬ 
mo lo abbiamo messo su un Pentium 


MMX a 200 MHz con 32 MB di Ram; 
l’ultimo su un Pentium II a 450 MHz, 
128 MB Ram, HD 8,4 GB. Windows 
98, invece, è stato provato su entram¬ 
be le macchine. 

Le versioni NT e 95, piuttosto cari¬ 
che di software di connessione, hanno 
presentato dei piccoli problemi. Win¬ 
dows 98, installato su un hard disk sca¬ 
rico, ha tranquillamente funzionato su 
entrambe le macchine Una volta confi¬ 
gurati sia il lato server che quello Client 
di una connessione su linea seriale, 
tutto è andato liscio. Specificando che 
la connessione con l'HPC doveva avve¬ 
nire ogni qual volta che il desktop fos¬ 


se stato acceso, anche dimenticandolo 
l'HPC si connetteva La prova è stata 
poi effettuata anche con il modello In 
B/N, semplicemente attaccando a lui II 
cavo e lasciando il resto intatto, e la 
conneslsone funzionava tranquillamen¬ 
te, 


Il software 

Ma che successo sta avendo questa 
piattaforma? In generale diremmo piut¬ 
tosto buono, almeno a giudicare dalla 
quantità di programmi disponibili Onli¬ 
ne. I siti fondamentali sono quello Mi- 


Un mercato in espansione 


Oggi come oggi. Windows CE ò una piattaforma il cui mercato e 
assolutamente ben determinato Si tratta infatti d'un lettore per 
forze di vendita con un'interfaccia utente grafica di ottimo livello 

Riassumiamo infatti le caratteristiche degli attuali handheld di 
questo tipo Si tratta di portatili leggeri, con schermo B/N o a colori, 
di grande potenza locale ma privi di memoria di massa, difficili da 
installare senza una certa competenza tecnica, eccellenti nel tra¬ 
sportare e mostrare dati sviluppati con programmi complessi (la 
suite Office), complicatissimi per modificare questi dati Presup¬ 
pongono quindi l'esistenza di un computer desktop centrale e di un 
amministratore di sistema che svolga installazione e manutenzione 
delle connessioni e dei dati 

In cambio di queste complessità Iniziali si hanno i vantaggi che 
seguono I tanti portatili veicolano le Informazioni aziendali e com 
merciali (presentazioni o semplici dati) e raccolgono dati digitati in 
appositi moduli, eventualmente con firma, con piccole possibilità di 
vederli alterati L amministratore di sistema vede semplificate al 
mimmo le fasi di distribuzione e raccolta dei dati, nelle quali il data 
base centrale viene aggiornato in modo semplice ed automatico 
come se ci fosse un solo HPC collegato, mentre tale funzione agi¬ 
sce su un numero elevato di unita 

Ulteriori applicazioni sono la connessione alla rete locale o geo¬ 
grafica per applicazioni di workgroup, posta elettronica e web 
browsirig, oppure la connessione con la rete telefonica per funzioni 
di agenda elettronica evoluta e fax In futuro si avranno integrazioni 
con il telefono cellulare. 

Il piano generale ha quindi una sua sostanziale linearità gli HPC 
con CE sono I terminali Ideali per un'azienda la cui forza vendita ha 
un amministratore di sistema ed un elevato numero di PC Buona 
parte di questa linearità finisce pero smarrita in un certo numero di 
anomalie che aggiungono complessila Innanzitutto la piattaforma 
e usata anche per sperimentare altre soluzioni, sempre nell'ambito 
del terminali, che vanno dalla vendita al banco (tipo Bancomat) alla 
raccolta di firme (com e per I corrieri e gli esercizi convenzionati 
con carta di credito), fino ai ristoratori che raccolgono le ordinazioni 
al tavolo e le inviano ad infrarossi all'host di raccolta. Inoltre II pen 
siero di Microsoft e rivolto anche ad altri canali, quali l'Auto PC, Il 
lettore DVD. I set-top box per la TV digitale, l'organizer e molto al¬ 
tro, tutte idee che influenzano non poco sia il software che 
I hardware. 

Inoltre una compatibilita formale con la filosofia delle altre piat¬ 
taforme Windows richiede che un certo numero di cose vengano 
organizzate sul desktop in modo illogico per l'HPC Infine alcune 
concessioni allo spettacolo, come la multimedialità o i giochi, sono 
davvero fuori luogo: basti pensare che esistono dei player MPG3 
per degli oggetti che partono con 8 MB di Ram. laddove un file au¬ 


dio, benché compresso, occupa comunque qualche centinaio di kB 
La continua discesa dei prezzi dei portatili sta trascinando verso il 
basso anche questi oggettim In questo modo se ne favorisce la dif 
fusione anche sul mercato home e professionale, nel quale si pos¬ 
sono trovare appassionati disposti a provare soluzioni innovative 
Un eventuale costo proporzionale al peso, quindi metà di quello 
d’un portatile, sarebbe senz altro ben accolto dal vasto pubblico 
Proprio in quest'ottica non va trascurata la presenza sul mercato 
dpun certo numero di HPC in bianco e nero In caso si riesca a trat¬ 
tare un buon prezzo, infatti, si tratta senz altro duna occasione per 
entrare nel nuovo mondo del diskless. 


E gli altri portatili? 

Ci si può chiedere perche mai si dovrebbe acquistare un HPC con 
Windows CE anziché uno Psion o un portatile ultraleggero In effetti 
il primo ha una tastiera vera ed una grande durata delle batterie, 
mentre i secondi sono dei veri PC senza le limitazioni di CE e per di 
piu a parità di peso/prezzo/durata batterie 

In effetti le funzioni salienti degli HPC sono le maggiori risorse 
hardware, che generano un consumo piu elevato ma che permetto¬ 
no di mostrare altrove I famigerati dati aziendali, che comprendono 
immagini, grafici, mappe e presentazioni Se Windows CE e un pro¬ 
dotto aziendale, lo Psion e senz'altro piu adatto al libero professioni 
sta, 

Sembra pio difficile comprendere perche gli HPC abbiano merca¬ 
to anche contro i superportatili Dal Toshiba Libretto in poi, molti so¬ 
no stati i notebook da circa 1 kg con schermo a colori che ormai 
raggiunge I 1024x768 punti ma software e periferiche normali 
Adesso costano anche meno degli stessi HPC a colori Perche mai 
si dovrebbe preferire uno scatolotto nero ad un Sony Vaio? In realta 
esiste una risposta ben precisa. L'HPC e un walkabout, che legge 
dati registrati altrove. Chi pensa che il Walkman o l'autoradio sosti 
lulscano l'Impianto tufi di casa? In più tali dati non sono modificabili 
e sono sincronizzabili con estrema facilita, e questo ò fondamentale 
per le grandi aziende che necessitano di database centralizzati 

Resta il fatto che la versione a colon ha delle capacita multime¬ 
diali non trascurabili, gestendo in qualche modo segnali audio sia in 
riproduzione che in registrazione, Immagini in movimento: connes¬ 
sioni seriali, in rete, via modem e ad infrarossi Questo insieme di 
funzioni in poco piu di mezzo kg risulta senz'altro attraente per qual¬ 
siasi tipo di utenza Può trovarlo un vantaggio non solo chi se lo ri¬ 
trovi in virtù di scelte aziendali, ma anche l'utente finale appena ap¬ 
pena smaliziato e comunque molto curioso di seguire le evoluzioni 
di questi oggetti. 


92 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 










crosoft |imi) //www.miaosoti coni 
/wmdowsce/default asp) che spesso 
viene reindirizzato altrove, e quello di 
WindowsCE proprio (http://www.win- 
dowsce.com), ma ne esistono molti al¬ 
tri, in generale raggiungibili anche da 
questi due. Ma attenzione, perché l'ag¬ 
giornamento non e certo frequente, 
per cui spesso i siti non esistono piu 
Inoltre proprio in questo periodo si sta 
verificando la trasformazione della dif¬ 
fusione del software da shareware a 
vendita, seppure per lo piU a basso co¬ 
sto, per cui le informazioni non fresche 
comportano una gran perdita di tempo. 
Per gl'interessati sono disponibili an¬ 
che riviste online (generalmente buo¬ 
ne), mailing lisi (interessanti) e siti con 
commenti (in generale di scarsa qua¬ 
lità). 

Rispetto alla versione 1 di CE, sulla 
quale era sostanzialmente impossibile 
scrivere applicazioni, la strada fatta è 
davvero tanta. Le comunicazioni azien¬ 
dali e personali sono il settore più se¬ 
guito, ma non mancano altri tipi di ap¬ 
plicazione. Un tipico esempio è l'en- 
cryption a 128 bit per Pocket Internet 
Explorer 3, disponibile come sharewa¬ 


re all'indirizzo http://www mlcrosoft 
com/windowsce/downloads/pccompa- 
nions/128ssl.asp; in giro si trova anche 
un software per la realizzazione di file 
di tipo screencam. grazie ai quali si può 
trasferire la competenza in modo sem¬ 
plice Immancabili i giochi: l'ultima 
bomba riguarda nientemeno che Ha¬ 
sbro, il cui stand allo scorso Ces ripor¬ 
tava l'annuncio di Trivial Pursuit. Mono- 
poli ed altri per la micropiattaforma in 
questione. Dal rilascio del software de- 
velopment kit da parte di Microsoft, 
che negli States lo ha distribuito sia su 
CD che su Internet (ma occupa circa 
100 MB), le cose sono molto cambia¬ 
te. anche se si tratta d'un prodotto non 
supportato. E a proposito di supporto, 
in Italia esiste almeno una struttura 
che si occupa di questo: e la DS Group 
Chttp://www.dsqroup~it71 che su Win¬ 
dows CE ha un sito specifico 
[hnp //www enterprisece it| 

Conclusioni 

Oggi gli HPC con Windows CE ser¬ 
vono principalmente alle forze vendita 


di aziende dislocate sul territorio In 
quest'ambito non hanno rivali, e sono 
anzi avanti alle soluzioni proposte dalla 
concorrenza. La necessita di usare la 
piattaforma anche per verificare altri 
mercati, insieme ad una certa eredita 
del passato, rendono piU complesso e 
contorto il sistema globale. 

Non sono la soluzione per il profes¬ 
sionista e non competono direttamen¬ 
te con il PC portatile, se l'azienda e di 
dimensioni tali da potersi permettere 
una struttura a tre livelli: server (con 
amministratore di sistema), rete di PC 
ed HPC 

Il colore è una conquista oggi poco 
rilevante, ma che a brevissimo termine 
sarà distintiva per una piattaforma 
sempre più orientata a fungere da di¬ 
splay in giro per il territorio. L'interfac¬ 
cia geografica renderà possibile avere 
in tempo quasi reale informazioni com¬ 
merciali per servizi e prodotti già forniti 
o in divenire, garanzia di un vantaggio 
competitivo nei confronti della concor¬ 
renza Ma se non si ha la struttura e il 
denaro da investire, probabilmente si 
va incontro a problemi 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


93 




































di Franco Paiamaro 



DELL PRECISION 610 


“ La macchina piu potente che abbiamo 
provato finora". Parole trite e ritrite, ogni 
anno, più o meno, si ripete questo ritor¬ 
nello almeno tre volte, che casualmente 
coincidono con la presentazione di qual¬ 
che nuovo processore o tecnologia ela¬ 
borala. . In questo caso, la "macchina 
più potente provata finora", è una super¬ 
ba macchina per applicazioni grafiche 
avanzate biprocessore proposta da Dell, 
la Precision 610. anche questa volta l'af¬ 
fermazione è ampiamente giustificata: 
con due processori Pentium II Xeon a 
450 MHz e con 512 Kbyte di cache cia¬ 
scuno... 

Appena entrato in redazione sono stato 
accolto da un silenzio... innaturale. In un 
cantuccio, abbastanza nascosto, era stata 
montata una macchina dall'aspetto in¬ 


confondibilmente professionale oltre che 
dalle linee dell'unità elaborativa centrale, 
lo si deduceva dalle mastodontiche di¬ 
mensioni del monitor collegato, un bellis¬ 
simo 21 pollici Trinitron Neanche fosse 
un rettangolone nero lucidissimo sospe¬ 
so a mezz'aria, avvicinandosi non potevo 
fare a meno di essere colto da timore re¬ 
verenziale. .. 

Scherzi a parte, la workstation grafica 
Dell Precision e una macchina a dir po¬ 
co superlativa: a prescindere dalle carat¬ 
teristiche tecniche, di assoluto rilievo, 
colpisce l'ingegnerizzazione dello chas¬ 
sis. la qualità realizzativa e le spettacola¬ 
ri prestazioni offerte: con applicazioni 
multithread, la capacità elaborativa è 
sbalorditiva. 

La configurazione in prova rappresenta 


quasi lo stato dell'arte per le workstation 
grafiche di fascia medio bassa. La gam¬ 
ma di workstation Precision di Dell com¬ 
prende parecchi modelli, con CPU a parti¬ 
re dal Pentium II (modelli 210 e 410) in 
configurazione singola e dual processing, 
e Pentium II Xeon (il modello 610), la pos¬ 
sibilità di personalizzazioni è incredibile: è 
possibile, direttamente dal sito Web di 
Dell "costruirsi" la propria workstation 
grafica, semplicemente selezionando dal¬ 
la lista di opzioni i componenti necessari 
alle proprie esigenze; la macchina arriverà 
perfettamente configurata e con persino i 
software richiesti già installati (come Soli- 
dEdge 6 Full Version oppure Adobe 
Graphics Studio), con relative licenze in¬ 
somma, estratta la macchina dagli imbal¬ 
li, si è immediatamente produttivi, 


94 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 














Dell Precision 610 



DELL PRECISION 610 


Produttore e distributore: 

Doli Computer Italia Spa 
Viale Mdanofiorl, palazzo WTC 
20090 Assago IMI) 

Tel 02/57782 1 
Fax 02/57503530 
htlp //www dell il 


Prezzi (IVA esclusa) 

Precision 610 Llt 12.397 000 

Monitor Ut. 1,936 000 


Il metallo usato è di qualità eccellen¬ 
te, la rigidità strutturale è molto elevata. 

La progettazione totalmente modula¬ 
re permette un rapidissimo accesso a 
tutti i componenti della macchina, e 
rende i tempi di fermo macchina per ri¬ 
parazioni o manutenzione brevissimi. 
La qualità realizzativa 6 a livelli elevatis¬ 
simi; mi trovo di fronte ad una worksta¬ 
tion pensata per "rubare" il mercato a 
macchine RISC dedicate, dal costo rap¬ 
portato alle prestazioni e quindi, ben 
fuori della portata di gran parte dei let¬ 
tori di MC, me per primo. 

Tutto ruota intorno alla coppia di pro¬ 
cessori Pentium II Xeon di Intel, in que¬ 
sta configurazione sono presenti due 
processori con 512 Kbyte di memoria 
cache dì secondo livello sincronizzati al¬ 
la stessa velocita di clock del core della 
CPU. La dissipazione del calore prodot¬ 
to dalla CPU e demandata alla genero¬ 
sa aletta passiva fissata permanente- 
mente alla cartuccia per Slot 2 

Sul cabinet, una ventola di grandi di¬ 
mensioni provvede ad indirizzare il flus¬ 
so d'aria attraverso le CPU ed a mante¬ 


La macchina 


Partiamo dallo chassis. Bellissimo, a 
dir poco. Il cabinet che vorrei avere per¬ 
sonalmente a casa per le prove, è total¬ 
mente smontabile senza utensili: si 
smonta premendo un pulsantino semi¬ 
nascosto in basso sul frontale, magi¬ 
stralmente stampato in materiale plasti¬ 
co di alta qualità; a 
questo punto, si 
solleva l'intero fian¬ 
co sinistro della 
macchina, espo¬ 
nendo la scheda 
madre e tutti i 
componenti interni; 
proseguendo, per 
una maggiore ac¬ 
cessibilità (e anche 
per aggiornare la 
memoria di siste¬ 
ma), è possibile 
sbloccare il modulo 
di alimentazione, 
da ben 300 watt, e 
farlo basculare ver¬ 
so l'alto. 

Facendo ruotare 
una levetta resa ac¬ 
cessibile dall'aper¬ 
tura del "cofano", 

6 poi possibile ri¬ 
muovere tutto il 
frontale, permet¬ 
tendo di accedere 
al vano dischi, an- 
chesso totalmente 
estraibile, come 
estraibili senza at¬ 
trezzi sono il floppy 
(di un formato as¬ 
solutamente inu¬ 
suale, trattandosi di 
un modello normal¬ 
mente usato per i 
portatili) e il CD¬ 
ROM. 


Il mìnitower del Precision 610: design sobrio, molto lontano 
dall‘austera e gelida bellezza delle macchine IBM o dall 'esoteri¬ 
smo delle Silicon Graphics, ma comunque comunicante profes¬ 
sionalità. . 


nere la temperatura interna a livelli 
adeguati. 

I due processori sono saldamente 
fissati al retro del cabinet da quattro 
bulloni passanti, che attraversano la 
scheda madre e s'impegnano in inserti 
filettati fissati sul fianco destro (inamo¬ 
vibile) dello chàssis Questo perche il 
peso, molto rilevante, della singola car¬ 
tuccia sarebbe eccessivo da sostenere 
per il materiale (vetronite. dello spes¬ 
sore di circa un millimetro) con cui e 
realizzata la scheda madre: questa po¬ 
trebbe flettersi e danneggiarsi. Imme¬ 
diatamente sopra ai due Slot 2 delle 
CPU, troviamo la memoria centrale, co¬ 
stituita da due DIMM sincrone da 256 
Mbyte ciascuna, con ECC e con scher¬ 
matura metallica. La scheda madre e 
basata sul chipsel Intel GX con FSB di 
100 MHz, e supporta due Gbyte di 
RAM, utilizzando le (costosissime) 
DIMM da 512 Mbyte. 

Integrate sulla scheda madre trovia¬ 
mo un pregevole controller Adaptec 
2940U2W con tecnologia LVD-SE. e 
dotato d'interfaccia RAIDport III; si trat- 


Sul retro della workstation si possono notare le differenti colora¬ 
zioni per riconoscere a colpo d'occhio I diversi connettori delle 
periferiche: blu per il monitor, verde per la tastiera, giallo per il 
mouse... 






MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


95 















































L interno delta macchina 
Il blocco delle CPU. al cen 
tro della scheda madre, e 
veramente imponente 
Cosi si presenta appena ri¬ 
mosso il coperchio 


e cosi invece alzato I ali¬ 
mentatore e rimosso il fron¬ 
tale L accessibilità e totale 
Da notare come l ordine e In 
razionalità dominino l'mter 
no 




ta di un connettore aggiuntivo, posto a 
destra di un connettore PCI, che per¬ 
mette l’utilizzo della scheda opzionale 
ARO 1130 CAC. un controller RAID con 
cache (16 Mbyte di serie): l'interfaccia 
audio, basata sul single-chip 4237b di 
Crystal. a 16 bit stereo, compatibile 
Sound Blaster, e l'ottima interfaccia di 
rete 3C905B di 3Com. 

La macchina è anche dotata di un ac¬ 
celeratore tridimensionale dalle presta¬ 
zioni estremamente interessanti: un 
Accelgraphics (ora divenuta di proprietà 
della Evans & Sutherland) AccelGA- 
LAXY, basato sul chipset Realimage 
2100 e implementato su Bus AGP. 
quest'interfaccia grafica, nella configu¬ 
razione proposta da Dell, permette la 
visualizzazione su un solo monitor, a 
differenza della versione retali che è 
provvista di due uscite VGA: il motore 
3D Realimage permette il setup di 4 
milioni di triangoli il secondo, e la ren- 
derizzazione di 90 milioni di textured 
pixel il secondo, alla profondità di colo¬ 
re di 24 bpp 

I dispositivi di memorizzazione, oltre 
al solito floppy da 3.5. sono costituiti da 
un velocissimo disco rigido da 9,1 Gby- 
te. il Seagate Cheetah a mezza altezza, 
un disco da 10.000 giri il minuto, ormai 
giunto alla sua terza versione, con inter¬ 
faccia LVD (Low Voitage Differential, un 
nuovo protocollo SCSI che permette 
transfer rate da 80 Mbyte/s di picco e 
una lunghezza del cavo di diversi metri) 


96 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 



















































Dell Precision 610 



Come va 

Acceso il computer, la prima cosa 
che si nota è il sibilo del disco, che 
seppure in tono sommesso, è abba¬ 
stanza penetrante, Ricorda un aereo a 
reazione in decollo.., 10000 giri il mi¬ 
nuto non sono pochi, e anzi, rispetto al 
DGVS di IBM, il rumore non è nemme¬ 
no esagerato Per partire Windows NT 
ci mette un po', poi, sono di fronte alla 
schermata classica della GUI.. 

Apro II portaCD e comincio ad instal¬ 
lare un po' di cose Prima i bench- 
mark, in una stazione grafica, l'accele¬ 
ratore è fondamentale: sinceramente, 
forse mi aspettavo di meglio ,, non 
fraintendete, è spaventosamente velo¬ 
ce, solo, rispetto a quello che fa una 
macchina di classe Silicon medio-alta, 


Particolare superiore del cabinet 
Si nota il minimo spessore del floppy derivato dallo 
produzione por portatili, e il CD-rom montato su 
guide con sblocco a pressione 


U2SCSI wide e da un CD-ROM NEC 
CDR1910 A, 32x e anchesso SCSI. 

Un sogno, il cablaggio tutti i connet¬ 
tori di alimentazione inutilizzati sono do¬ 
tati di un piccolo cappuccio in silicone 
che isola i conduttori, cosi anche i con¬ 
nettori SCSI. Le piattine SCSI, sia il 50 
poli, sia il 68 poli, sono dotati di un ter- 
minatore attivo alle estremità, che per¬ 
mette una facile gestione delle periferi¬ 
che, tutti i cavi sono razionalmente e 
ordinatamente disposti in modo da di¬ 
minuire al massimo la distanza tra i sin¬ 
goli componenti da connettere e con¬ 
temporaneamente migliorare l'accessi¬ 
bilità ai vani interni. Le sole schede pre¬ 
senti all'interno sono l'acceleratore gra¬ 
fico AccelGALAXY e II controller ARO 
1130, essendo tutto il resto integrato 
sulla scheda madre 




Particolare della maniglia ante¬ 
riore: permette di estrarre facil¬ 
mente li cestello con gli alloggia¬ 
menti dei dischi fissi Si intrave¬ 
de Il Seagate Cheetah sulla de¬ 
stra, nel cestello 
Di eccellente qualità il cavo SC¬ 
SI con terminatore attivo inte¬ 
grato 


Questa e la scheda acceleratrice 
tridimensionale AccelGALAXY 
nella versione Cuslom per Dell 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


97 
























Dell Precision 610 


siamo ancora un poco indietro, Se 
prendiamo in considerazione, perù, il 
costo di una stazione SGI medio-alta 
(50/80 milioni), ci rendiamo conto che 
le prestazioni di questa scheda sono 
assolutamente competitive, con un 
rapporto qualita/prezzo decisamente in¬ 
teressante Fantastico il disco: con Th- 
readMark 2.0 ho raggiunto il mas¬ 
simo punteggio finora per un 
disco singolo: c'è da dire 
che il disco era ben 
gestito dall'ac¬ 
coppiata 
controller 


Questa e una DIMM SDRAM 
PC 100 da 256 Mbyte, con Error 
Checklng and Cocrecting 
(ECC) per la dissipa¬ 
zione del calore e 
una migliore 
scherma¬ 
tura. 




Adaptec 
U2W / Adaptec 
ARO 1130 con 16 
Mbyte di cache Con più dischi a dispo¬ 
sizione (è possibile montarne interna¬ 
mente fino a quattro), sono disponìbili 
ben quattro livelli RAID, 0, 1, 1+0, e 5 

Proviamo qualche applicazione mul- 
tithread: Photoshop 5. 

Mamma mia, con immagini da 80 
Megabyte 6 praticamente tutto In tem¬ 
po reale! 

Oltretutto, non necessariamente gli 
acceleratori grafici 3D eccellono anche 
nel 2D, ma In questo caso le prestazio¬ 
ni sono ottime. 

È necessario rendersi conto che 
macchine multiprocessore, per poter 


I chip 
sono co¬ 
perti da una la¬ 
mina di metallo 
Non e compatibile con 
DIMM di diverse dimensio¬ 
ni. a parte quelle da 512 Mbyte 


essere sfruttate al massimo delle loro 
possibilità, necessitano, oltre che di un 
S O. apposito (come NT 4 0). di appli¬ 
cazioni con codice nativo multithread. 

Ora, qualche applicazione 
CAD/CAM: sono riuscito a riprodurre 
l'otturatore dell'M16 (si tratta di un ci¬ 
lindro con fresature abbastanza com¬ 
plesse, composto da 12 pezzi) in circa 
due ore di un sabato pomeriggio. Per 
me, un record: effettivamente, la vi¬ 
sualizzazione in questo modo rende 
anche molto più produttivi, senza con¬ 
tare che quasi non ci sono più tempi 
morti ad aspettare la elaborazione. 
Proviamo pure Quake II: mah, insom¬ 
ma, forse un Pentium II 400 con una 
bella Voodoo 2 va più o meno cosi.., 

Anche Corrado ha fatto qualche pro¬ 
va su questa macchina: con una faccia 
impassibile, ha affermato "si, in effetti 
è la macchina più veloce che sia entra¬ 


ta finora qui in redazione". 

Un discorso a parte merita lo sconfi¬ 
nato monitor UltraScan 1600 HT, da 
1600x1200 a 85 Hz. costruito 
per Dell da Sony: la diagonale 
reale è di 19.8 pollici, con 
una visualizzazione nitidis¬ 
sima ed una stabilita in¬ 
credibile dell'immagine: 
a 100 Hz lo schermo 
sembra scolpito nel granito 
eterno! Rispetto all'Eizo T67S 
servito alla prova degli acceleratori 
3D, l'immagine sembra leggermente 
più luminosa e forse la geometria è 
superiore, devo dire che forse preferi¬ 
sco il Dell. Sara anche a causa del pol¬ 
lice in più, chissà... 

Comunque, una macchina pensata 
per un'utenza professionale, progetta¬ 
ta per essere inserita in una rete, e ov¬ 
viamente poco indicata per un uso per¬ 
sonale. 

sistema operativo utilizzato è ov¬ 
viamente Windows NT 4.0 con Servi¬ 
ce Pack 3, nell'esemplare in prova in 
inglese, per il mercato Italiano è di¬ 
sponibile la versione nazionalizzata: 
tutti I programmi di gestione sono cor¬ 
rettamente installati, e la macchina 
deve solamente personalizzata in ba¬ 
se alle proprie esigenze: per esempio, 
sebbene sia correttamente installata 
l'interfaccia di rete, bisogna configura¬ 
re i singoli protocolli di rete (il TCP/IP 
non è installato di serie), oppure ag¬ 
giungere e configurare le seriali (an¬ 
che queste non collegate...). L'utente 
medio di una macchina come questa, 
raramente ne è II proprietario, e co¬ 
munque, non ne è l'amministratore: la 
configurazione è demandata agli spe¬ 
cialisti IT dell'azienda, che troveranno 
nelle workstation Dell Precision un'ot¬ 
tima gestibilita e facilità di configura¬ 
zione 



I due processori Pentium II Xeon smontati le maggiori dimensioni rispetto al Pentium II liscio ' sono do¬ 
vute alla presenza dei chip CSRAM (custom Static RAM) per la cache di secondo livello 


Conclusioni 

La classica macchina "non per tutti” 
Velocissima, affidabile, stabilissima e 
bellissima,,, con tutti questi "issimi”, 
sarà anche costosissima? Dipende per 
una azienda che deve fare un investi¬ 
mento intelligente in campo informati¬ 
co, ed ha la necessita di macchine de¬ 
dicate per compiti "mission criticai”, 
potrebbe trattarsi di un affare: si tratta 
pur sempre di una piccola parte del ca¬ 
pitale necessario ad acquistare una 
macchina RISC, con in più il vantaggio 
che dal punto di visto della manuten¬ 
zione e della gestione si tratta di una 
piattaforma Wintel. 


98 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 







Quando è stata 


l’ultima volta che 




hai ricevuto 

propri o 


ciò che avevi 


chiesto? 

I nuovi Ufcbook Fujitsu ti danno sempre 
esattamente ciò che chiedi. Qualunque cosa sia. 

Qualcosa di estremamente piccolo? Biblo, 
il più innovativo: la metà di un normale note¬ 
book. solo 1,1 kcj di peso, ma con un Processore 
Intel* Pentium* con tecnologia MMX'” da 233 
MHz c 3.2 GB di Hard Disk. 

Qualcosa di molto economico? I modelli 
della serie C costano praticamente come un 
desktop, ma hanno uno schermo TFT da 12.1" 
che ha un'area di visibilità più ampia di quella di 
un monitor standard CRT da 14" 

Se poi chiedi qualcosa di leggero, i modelli 
della serie L pesano meno di 2 kg. 

La serie E con processore Intel* Pentium* Il 
c ideale per sostituire un PC desktop, mentre la 
serie multimediale X con DVD ti permette di 
sprigionare tutta la tua creatività. 

In ogni caso, puoi essere certo che. qua¬ 
lunque modello tu scelga, lavorerà molto e ti 
costerà poco perché tutti sono pensati, proget¬ 
tati e realizzati completamente da Fujitsu. 


Fujfrsu 

PCs • NOTEBOOKS • SERVERS 


linei, Intel Inside e Pentium sono marchi registrati e MMX c un marchio di Intel Corporation. 
Non tutti i prodotti sono equipaggiati con Processoti Intel Pentium II. 

ITutti gli altri nomi di prodotto sono marchi registrati dai rispettivi proprictaril. 


Iwww.lujitsu-computersxonl 











di Pierfrancesco Fravolini 



Pegaso DVD Ready 


L inarrestabile evoluzione dei pro¬ 
cessori ha portato, nel giro di pochissi¬ 
mo tempo, ad avere macchine tre¬ 
mendamente veloci, con prestazioni 
esorbitanti, con grafica che farebbe 
impallidire una workstation Silicon 
Graphics di solo qualche anno fa, La 
crescita esponenziale della potenza 
dei microprocessori è indubbiamente 
legata all'affinamento della tecnologia 
elettronica. Sembra strano ricordare 
che in processori come il 68000 della 
Motorola, o il suo acerrimo rivale l'In¬ 
tel 8086, fossero presenti decine di 
migliaia di transistor Solo decine di 
migliaia di transistor Ora l'affinamen¬ 
to della tecnologia produttiva consen¬ 
te di inserire in un chip non decine di 


migliaia, ma milioni di transistor e que¬ 
sto ha permesso l'integrazione ad 
esempio della FPU, una volta il copro- 
cessore matematico e di parte della 
memoria cache, oltre a rendere i siste¬ 
mi più complessi e molto più potenti, 
Ormai con un chipset costituito da un 
pugno di integrati si costruisce un in¬ 
tero computer completo di interfacce 
PCI, ISA, IDE e chi piu ne ha più ne 
metta I tecnici della Cyrix hanno por¬ 
tato all'eccesso questa strada ideando 
e realizzando un chip che integra al 
suo interno praticamente tutte le fun¬ 
zioni necessarie ad un computer: una 
migliore ingegnerizzazione ed uno stu¬ 
dio accurato dei "colli di bottiglia" pre¬ 
senti all'interno di un sistema attuale 


ha permesso di creare il MediaGX. un 
processore di classe Pentium MMX 
che ha integrati al suo interno la sche¬ 
da video, quella audio, l'interfaccia 
verso il bus PCI e quella verso la me¬ 
moria Questo processore e presente 
nel computer che mi accingo a prova¬ 
re questo mese, il Pegaso DVD 
Ready, un computer di tipo Slim Line, 
dalle caratteristiche interessanti e 
prezzo contenuto 


Costruzione 

L'alta integrazione fornita dalla CPU 
MediaGX consente di realizzare 
motherboard e soprattutto computer, 


100 


MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999 























Pegaso DVD Ready 


Pegaso DVD Ready 


Produttore e distributore: 

Pegaso Team s ri.c 
Viti Sari Remo 3 

20098 Sin Giuliano Milanese IMI) 
lei/la* 0298241666 

Prezzi: (IVA esclusa) 

DVD Ready Lil 1 450 000 (escluso monitor) 
versione base (senza DVD con CD-ROM 36x) 
Ut. 1.150000 
Monitor 15 Ut 286 000 



Sul retro del computer i connettori sono disposti in maniera iazionale sulla sinistra, oltre alla vaschetta IEC 
per il cordone di alimentazione troviamo le preso per le connessioni audio e video, quest ultima anche in 
formato composito, per il collegamento di un televisore o un monitor PAL. piu una presa MINI PIN per la 
connessione MIDI Al centro sono presenti le due prese seriali, la presa Joystick e I due MINI DIN per ta¬ 
stiera e mouse A destra, sotto le aperture per le due schede PCI che si possono inserire troviamo la presa 
per la stampante All'estrema destra una fessura consente l'utilizzo di una scheda ISA, purché di quelle 
basse 


di ridotte dimensioni, senza schede 
aggiuntive che sottraggono spazio e 
connettori PCI e ISA In questo caso 
ci troviamo infatti di fronte ad un case 
SLIM, più piccolo quindi di un mobile 
desktop, in particolare molto più bas¬ 
so e più stretto, adatto quindi ad es¬ 
sere collocato sulla scrivania affollata 
di un ufficio. Questi case SLIM neces¬ 
sitano di motherboard opportunamen¬ 
te dimensionate ed ingegnerizzate. In 
particolare, come si vede dalle foto, 
sulla scheda principale c'ò un solo slot 
ISA, posto all'estrema sinistra ed uno 
slot EISA al quale 6 collegata, a no¬ 
vanta gradi, una schedina aggiuntiva 
che supporta i due slot PCI Le sche¬ 
de PCI quindi vengono montate paral¬ 
lelamente alla motherboard, con il ri¬ 
sultato di contenere l'altezza del mo¬ 
bile. L'interno del computer, che ap¬ 
pare abbastanza compresso, ha I hard 


disk collocato davanti alla mother¬ 
board, mentre l'alimentatore ò molto 
piccolo. Purtroppo, anche nell'inge- 
gnerizzazione di questi cabinet di di¬ 
mensioni ridotte, non si 6 riusciti a ra¬ 
zionalizzare le connessioni tra i vari 
componenti del computer ed il cablag¬ 
gio interno e comunque molto caoti¬ 
co. Sul retro del computer troviamo 
tutte le connessioni necessarie più al¬ 
cune specifiche dei sistemi basati su 
processore MediaGX: oltre le connes¬ 
sioni audio e VGA troviamo infatti una 
presa di uscita video in formato com¬ 
posito, per il collegamento di un tele¬ 


visore o un monitor PAL, più una pre¬ 
sa MINI DIN per la connessione MIDI. 
All'estrema destra una fessura con¬ 
sente l'utilizzo di una scheda ISA, pur¬ 
ché di tipo basso. 

La tastiera in dotazione ha diversi 
tasti aggiuntivi che consentono di con¬ 
trollare le varie funzioni multimediali 
del computer: la prima fila di tastini In 
alto a destra facilita la navigazione in 
Internet, con i tasti per aprire il brow- 
ser, andare indietro o avanti con le pa¬ 
gine. fermare II caricamento di una de¬ 
terminata pagina, ecc. I tasti immedia¬ 
tamente sotto controllano le funzioni 



La tastiera in dotazione ha diversi tasti aggiuntivi che consentono di controllare le varie funzioni multimediali del computer, come i tasti che facilitano la navigazio¬ 
ne in Internet e controllano le funzioni del CD player o del DVD presente nel computer 


MCmicrocomputer n. 192-febbraio 1999 


101 

















































del CD player o del DVD presente nel 
computer; troviamo infatti tasti per 
muoversi tra le tracce, i tasti Play, 
Stop e Record, per registrare da una 
sorgente assegnata Sull'estrema de¬ 
stra troviamo uno (scomodo) tasto a 
bilanciere che controlla lo scrolling del¬ 
la finestra attiva, sia che si tratti di una 
pagina del browser che quella di un 
documento. Al centro della tastiera, in 
alto, troviamo i tasti che controllano 
l’audio, con due tasti per la regolazio¬ 
ne del volume e uno per il muting. Gli 
altri tasti servono a porre il computer 
nel modo "suspend" o "sleeping" e 
ad attivare la calcolatrice di Windows. 


Il monitor 

Il monitor fornito con la macchina è 
un 15 pollici a schermo piatto, abba¬ 
stanza economico. Il software interno 
consente di operare tutte le regolazio¬ 
ni necessarie per la taratura. Ho nota¬ 
to comunque che non 6 stato possibi¬ 
le mettere perfettamente a punto la 
visione da un lato per la presenza di 
una leggera inclinazione del quadro, 
dovuta ad una non perfetto allinea¬ 
mento del gruppo posteriore del CRT. 
che non consente tra l'altro di rendere 
perfettamente dritti e verticali i bordi 
laterali del monitor. In ogni caso, a 


parte questi difetti, la qualità della vi¬ 
sione è apparsa buona, senza accen¬ 
no di affaticamento. 


Il DVD Creative 

La macchina giunta in redazione ha 
dotazione il lettore DVD Creative 
Labs, completo di scheda per la deco¬ 
difica hardware MPEG II. inserita in 
uno degli slot PCI esistenti, e di un 
set di altoparlanti completo di satelliti 
più subwoofer. L'insieme, indipenden¬ 
temente dal computer sul quale e 
montato, consente di fruire dei vari ti- 


Cyrix MediaGX 


Il processore MediaGX Cyrix, se non fosse per la vistosa scritta, 
passerebbe del tutto inosservato In realta è il vero e proprio cuore 
del computer Nel MediaGX sono infatti integrate la maggior parte 
del dispositivi che nei chipset tradizionali si trovano sparsi per la 
scheda madre. 

Nel disegno troviamo le differenze tra un computer che utilizza un 
chipset tradizionale ed un computer costruito attorno al MediaGX. 
Come si vede nel MediaGX sono integrati il Bridge PCI, Il controllore 
della memoria e la cache di secondo livello, il controller grafico e la 
memoria video, oltre al chipset per l'audio II MediaGX si basa su tre 
tecnologie denominate XpressRAM, XpressGRAPHICS e XpressAU- 
DIO. 

La tecnologi,! XpressRAM consiste nelllntegrare il controller del¬ 
la memoria direttamente nella CPU In questo modo vengono azze¬ 
rati i ritardi causati dal movimento di dati tra la cache esterna e la 
memoria principale dell'elaboratore. Ponendo II controller diretta¬ 
mente nella CPU i dati vengono scambiati direttamente tra quest ul¬ 
tima e la RAM, eliminando la necessita di memoria cache esterna: 
in questo modo vengono raggiunte le massime performance 

XpressGRAPHICS consiste nell'integrazione all'Interno della CPU 
della scheda video Un innovativo sistema di compressione grafica 
consente di utilizzare la memoria principale del computer come me¬ 
moria video, senza la necessita di costosa memoria aggiuntiva. Se¬ 
condo la Cyrix mentre in un PC tradizionale la grafica viene elaborata 
fuori dalla CPU ed I dati 
scambiati con questa pas¬ 
sano necessariamente at 
traverso il bus PCI o AGP. 
più lenti rispetto alla velo¬ 
cita interna del processore, 
con la tecnologia Xpres¬ 
sGRAPHICS. i dati grafici 
vengono elaborati alla piena 
velocita del processore. Un 
altro vantaggio e dato dal 
fatto che, non essendoci 
memoria video aggiuntiva, 
il processore può autoconfi- 
gurare la memoria che gli 
serve, dipendentemente 
dalla risoluzione e dalla 
profondità colore richiesta 
In questo modo, anche con 
il pieno supporto MMX, un 
computer dotato di Me¬ 
diaGX risulta essere estre¬ 



mamente versatile e può essere facilmente utilizzato sia per I giochi 
che per applicazioni piu serie, senza bisogno di cambiare la dotazio¬ 
ne di memoria video, 

XpressAUDIO consente 
di non dover utilizzare una 
scheda audio esterna An¬ 
che in questo caso la mag¬ 
gior parte dell'hardware au¬ 
dio e integrato nel proces¬ 
sore che si occupa anche 
della generazione dei suoni. 
In realta, come si vede an¬ 
che nel disegno, mentre la 
scheda video e compieta- 
mente Integrata nella CPU, 
l'audio è solo parzialmente 
integrato. Un chip aggiunti¬ 
vo infatti, siglato Cyrix 
5520. fornisce l'adeguata 
interfaccia con il mondo 
analogico, e integra I codec 
(convertitori A/D e D/A) ne¬ 
cessari, oltre ad altri com¬ 
ponenti come le interfacce 
ISA, IDE e USB 



102 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 














































Pegaso DVD Ready 



Togliendo II coperchio 
sì accede all'interno del 
computer che appare 
molto compresso 
L hard disk e collocato 
in una posizione inu¬ 
sitate. cioè davanti alla 
motherboard. mentre 
l'alimentatore 6 molto 
piccolo 


toli di film in DVD 
esistenti (e che 
stanno aumentan¬ 
do a vista d'oc¬ 
chio). A parte con¬ 
siderazioni del tipo 
che è molto me¬ 
glio veder un film 
in DVD sul televi¬ 
sore piuttosto che 
sullo schermo di 
un computer, ecc. 

Il sistema funziona 
molto bene e con¬ 
sente una fruizione 
dei programmi di 
buon livello Anche 
gli altoparlanti In 
dotazione, seppur 
di aspetto dimes¬ 
so, hanno rivelato prestazioni di buon 
livello, sempre rapportate, certamen¬ 


te, a quelle di altri sistemi multimedia 
li che ci è capitato di provare. 


Conclusioni 



Il cabinet ó studiato con la possibilità di utilizzare due schede PCI I connettori per tali schede sono posti su 
una schedina di circuito stampato aggiuntiva, posta a novanta gradi rispetto alla motherboard in questo 
modo si riesce a contenere l'altezza del cabinet Si può inoltre utilizzare un'ulteriore scheda ISA. inseribile 
in uno slot apposito tale scheda perù deve necessariamente del tipo basso 


Le prestazioni velocistlche della 
CPU Cyrix MediaGX sono allineate 
con quelle dei processori Pentium 
MMX di pari velocita di clock. Per 
quanto riguarda la grafica ed il suono 
c'è da dire che sicuramente il Me¬ 
diaGX non può competere con le più 
perforrrianti schede acceleratrici 3D 
che, e vero che operano attraverso il 
bus PCI o AGP, notoriamente lenti ri¬ 
spetto al processore, ma che di solito 
utilizzano chip dedicati ad altissime 
prestazioni. La sintesi sonora, 
anch'essa attribuita al processore, e 
di buona qualità ma, soprattutto come 
qualità dei suoni MIDI, non 6 compa¬ 
rabile con quella fornita da schede co¬ 
me le Yamaha, Sound Blaster o Ro¬ 
land. 

In definitiva il Pegaso è un buon 
computer generai purpose, adatto 
quindi a svolgere i più svariati compiti, 
economico, soprattutto nella versione 
base, e robusto. La soluzione ideale 
per chi vuole spendere poco. 


KB 


MCmicrocomputern, 192-febbraio 1999 


103 























Luca Angelell i 



CentroHL AMD K6-2 400 


Non è difficile oggi assemblare un PC 
funzionante E' certamente piu difficile 
realizzare una macchina curata in tutti i 
particolari, ben fatta, veloce e caratteriz¬ 
zata da un buon rapporto prestazioni 
prezzo 

CentroHL e stata una delle prima azien¬ 
de a fare una scelta drastica Proporre un 
modo diverso di vendere prodotti infor¬ 
matici L'utente finale può contattare in 
due modi diversi CentroHL o tramite In¬ 
ternet oppure tramite uno dei tanti punti 
vendita diffusi per l'Italia Ora parlare di 
punto vendita 6 un poco improprio. In 
orarira presso questi punti vendita e pos- 
sihile parlare con un operatore specializ¬ 
zato e visionare i PC in dimostrazione. 
Stabilita la configurazione "giusta" per il 
cliente il PC questa viene inviata alla sede 


centrale che provvedere all’assemblag¬ 
gio, al collaudo e alla spedizione o presso 
il punto vendita oppure direttamente a 
casa dell'utente. Parimenti via Internet 6 
possibile scegliere la configurazione di in¬ 
teresse e compilare il modulo d'ordine. 
Confermando l'acquisto il "nostro" PC 
sara realizzato ed inviato o presso il punto 
vendita piu vicino, oppure al nostro indi¬ 
rizzo 

Questa scelta drastica produce sicura¬ 
mente dei benefici sia all'azienda che al 
consumatore quanto a concorrenzialità 
del prodotto finito solo a certe condizioni 
la concentrazione della attività produttiva 
in un sol luogo è certo un vantaggio logi¬ 
stico ma si rivela una scelta vincente solo 
se il prodotto finito arriva in casa 
dell'utente in tempi ristrettissimi e para¬ 


gonabili a quelli proposti da OEM "nor 
mali" presenti sul territorio Secondaria 
mente il prodotto deve essere assoluta 
mente affidabile, pena un alto tasso di 
rientro assolutamente improponibile in 
questo tipo di commercializzazione Ora 
quanto ai tempi. CentroHL è in grado di 
rispondere alle richieste in termini rapidis¬ 
simi, dell'ordine dei due giorni lavorativi 
circa. Inoltre tutte i componenti a catalo¬ 
go sono provati quanto affidabilità e com¬ 
patibilita dal laboratorio interno prima di 
essere messi a catalogo 
Da molto tempo proviamo PC realizzati 
da CentroHL e sempre abbiamo riscon¬ 
trato un livello nella realizzazione decisa¬ 
mente elevato. Non fa eccezione il siste¬ 
ma in prova basato sull'ultimo processo¬ 
re (in termini di tempo di presentazione) 


104 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 




















Centro HL AMD K6-2 400 


Centro HL AMD K6-2 400 

Distributore 

Contro HL 

Via eli Novoll 9/17 

50127 Firenze 

Web: www centrotil II 

Tel 055/3370 (60 lìnee R A ) 

Fax 05513370700 

Prezzo: (iva esclusa) 

monito, escluso Ui 1 850 000 


di AMD il K6-2 400 CPU della quale ab¬ 
biamo dato ampia descrizione sullo scor¬ 
so numero della rivista. 


Centro HL AMD 
K6-2 400 

Il sistema e assemblato in un mobile 
midi tower decisamente ben fatto. L in¬ 
terno 0 facilmente ispezionabile svitando 
due sole viti poste lateralmente sul pan¬ 
nello posteriore, viti che possono essere 
tolte senza alcun tipo di utensile vista la 
testa plastica cilindrica. E' una piccola ac¬ 
cortezza che sicuramente facilita l'opera 
del redattore e un meno quella dell'uten¬ 
te che, si spera, non dovrebbe aver ne¬ 
cessita di accedere all 1 interno del mobile 
se non per aggiungere nuovi componen¬ 
ti. L'alimentatore ATX 6 da 230 VA, cer¬ 
tamente dimensionato In modo più che 
soddisfacente. Il cablaggio 6 ben fatto e 
solidamente fissato Notazioni di secon¬ 
do piano? Ebbene, chi ha avuto a che fa¬ 
re con diversi PC. realizzati in vario modo 
e impegnati In diversi usi, sa bene quan¬ 
to sia importante nel tempo un cablaggio 
ben eseguito 

Lo spazio all'Interno e abbondante con 
ovvi vantaggi sia per quanto riguarda la 
ventilazione, sia per quanto riguarda la fa¬ 
cilita di installazione di ulteriori compo¬ 
nenti Va notata la presenza di una vento¬ 
la posta in basso sulla parte anteriore del 
mobile II suo scopo è quello di convo¬ 
gliare l'aria all interno del mobile, aria che 
in parte sarà aspirata dalla ventola dell'ali¬ 
mentatore, e in parte espulsa dalle fes¬ 
sure sul retro. Questa semplice accortez¬ 
za, del costo di poche migliaia di lire aiuta 
a contenere la temperatura all'interno del 
cabinet a tutto vantaggio ancora dell'affi¬ 
dabilità 

Il cuore del sistema è la scheda madre 
AOpen AX59Pro basata sul chipset VIA 
MVP3. La cache di secondo livello è di 1 
MB, dunque come conseguenza la sche¬ 



da e in grado di gestire in modalità cache 
256 MB di RAM Ovviamente questo 
non è II limito massimo quanto a memo¬ 
ria installabile che e di un GB. La scheda 
accetta sia moduli DIMM che SIMM, an¬ 
che in configurazioni miste (DIMM piu 
SIMM) essendo disponibili tre banchi per 
memorie del primo tipo e uno per il se¬ 
condo (due slot). Quanto a periferiche la 
AX59PRO dispone di due slot ISA, 4 slot 
PCI e ovviamente uno slot AGP. La sche¬ 
da e molto versatile con ampie possibilità 
di regolazione sia della frequenza di fun¬ 
zionamento che va da 60 fino a 112 MHz 
(posizioni documentate sul manuale in 
dotazione), sia come tensione di alimen¬ 
tazione (da 1.3 V a 3.5 V a passi di 0.05 
VI). Posto che l'assistenza presso il sito 
di CentroHL (o direttamente presso quel¬ 
lo della AOpen) è possibile utilizzare tutte 
le CPU socket 7 future, presenti e passa¬ 
te: al presentarsi di una nuova CPU sul 
mercato sarò sufficiente scaricare il bios 
aggiornato e impostare la giusta sequen¬ 
za dei dip switch e jumper sulla scheda 
per avere il sistema perfettamente fun¬ 
zionante Sul pannello posteriore sono 
presenti le uscite oramai classiche delle 



I pannelli posteriori dei PC si assomigliano un pò 
tutti abbiamo le prese PS/2 per mouse e tastiera, 
le duo pone USB. le due porte COM e In porla pa 
rallcla nella consueta configurazione delle schede 
mudo tipo AIX A queste si aggiungono In connes¬ 
sione per II monitor affiancata all'uscita video della 
STB Vulocity ‘>‘100. gli ingressi uscite audio o joy 
stick sulla scheda video le connessioni per la linea 
telefonica sul modem e infine le prese di alimenta 
/ione con interruttore generale poste in alto sul re¬ 
tro dell'alimentatore 

mother board tipo ATX: due seriali, una 
parallela, porte USB, connessione per 
mouse e tastiera PS2 L'unica notazione 
che ci sentiamo fare ad AOpen riguarda 
un numero di connessioni inferiore alla 
media: solitamente la concorrenza mette 
a disposizione 8 slot (1 AGP. 4 o 5 PCI, 2 
o 3 ISA) mentre in questo caso abbiamo 
solo 7 pettini. Vista l'utilizzo frequente di 
schede PCI quali acceleratori 3D, editing 
video, controller SCSI... non fi difficile 
raggiungere la saturazione in configura¬ 
zioni avanzate 

La memoria utilizzata e una ottima 
DIMM 64 MB PCI00, affermazione che 
ci sentiamo di fare avendo provato il 
componente anche a frequenze superiori 
quella nominale... (ma forse non biso- 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


105 





























Centro HL AMDK6-2 400 


gnerebbe dirlo?). La scheda video è una 
ottima STB Velocity 4400 basata sull'or- 
mai celeberrimo chip RIVA TNT, celeber¬ 
rimo per le sue eccellenti prestazioni, 
non tanto nel modo, limitato 2D, quanto 
in 3D ovvero essenzialmente con i mo¬ 
derni giochi L’implementazione di STB 
non delude le aspettative ed e fra le ra¬ 
gioni del buon risultato ottenuto nei 
3DMark 99 Altra componente essenzia¬ 
le è il disco rigido un esemplare da 5 GB 
della serie Diamod Plus della Maxtor, se¬ 
rie che si differenzia dalla "normale" Dia¬ 
mond per il fatto che la velocita di rota¬ 
zione è di 7200 rpm (giri al minuto), carat¬ 
teristica questa che permette al nostro di 
ottenere prestazioni di ottimo livello, im¬ 
pensate in questa categoria di prezzo fi¬ 
no a pochi mesi or sono. 

Completano la configurazione una 
scheda audio Sound Blaster 16 Vibra, il 
modem Sidin 56 KB interno per slot PCI, 
il floppy da 3.5", il mouse Logitec 3 tasti 
PS/2, la tastiera Mitsumi PS/2, ed il CD 
ROM EIDE Pioneer 36 x 

Quanto al software la macchina ci 6 
giunta con Windows 98 pre installato e 
con annesso software BitWare della 
Computer Associates che contiene fra 
l’altro l’antivirus Cheyenne. Ovviamente 
la dotazione di manuali e driver è com¬ 
pleta’permettendo all’utente finale di far 
fronte a qualsiasi evenienza Eventualità 
mai troppo remota con sistemi operativi 
"complessi" come Microsoft Windows 
98. 

L’ottimo panorama è completato da 
una garanzia di tre anni, valida dal mo¬ 
mento dell’acquisto ed estesa in questo 
periodo anche a proprietari successivi 
all’acquirente originale, sempre che in 
possesso della documentazione dell’ac- 


Norton System Information 



Intel Mendoclno 300 AMD K6-2 400 


Bench sintetico delle Norton Utilities I 100 MHz. I MB di cache L2. e 64 kB di cache L1 propri della MB e 
CPU usali nel CentroHL fanno sentire il suo peso rispetto al meno dotato Mendoclno 300 



Bench Multimediali di Norton Grazie alle istruzioni 3DNowl sfruttate tramite le DirectX 6 od a una fre¬ 
quenza di lavoro superiore il sistema basalo sul processore AMD ha complessivamente la meglio sul siste¬ 
ma omologo basato sul Mendoclno 300 


quisto stesso. Garanzia che prevede l’in¬ 
tervento di un tecnico autorizzato al do¬ 
micilio del proprietario su tutto il territori 
nazionale. E certo non è pocol 


Prestazioni 

Abbiamo avuto modo di provare que¬ 
sto CentroHL AMD K6-2 400 per un pe¬ 
riodo decisamente superiore alla media 
in modo da poter valutare non solo il PC 
In sé, ma anche le prestazioni del proces¬ 
sore AMD K6-2 400 In tutto questo pe¬ 
riodo di test e prove incrociate il sistema 
non ci ha mai dato problemi malgrado va¬ 
riazioni sulla configurazione hardware e 
software attuate. Durante le prove e sta¬ 
to necessario reinstallare una sola volta 
Windows 98 nel corso di una serie di ve- 
Wintune 98 II test si commenta da solo II punteggio in ambito 3D fora II tetto del grafico raggiungendo un tifiche di compatibilita. Il che e un Ottimo 
valori di 21.5. ovvero di 21 5 volte superiore a quello del Celeron 300A risultato già di per Se Stesso. 


Wintune 98 



Ploaong Cnsh <*sk 

Po«rt 


106 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 























































































L Interno e piuttosto ordinato con ampio spatio a disposizione per futuri upgrade La ventilatone dell inter¬ 
no ù arridala ad uno ventola posta sul retro del pannello frontale oltre che a quella dell'alimentatore 


Fra l’altro questa è una delle macchine 
con cui abbiamo verificaio la compatibi¬ 
lità dei processori AMD con alcune sche¬ 
de madri. Verifica durante la quale abbia¬ 
mo scoperto che la scheda madre ASUS 
P5A non supporta la Write Allocation per 
i processori K6, portando ad una leggera, 
ma percettibile perdita di prestazione, Il 
che non avviene con la AOpen 
AX59PRO (utilizzando l'ultimo bios dispo¬ 
nibile O sul sito | , /.' , '/v_V'-L.J f j| l ;:tL< ihhTÀ] o su 
quello di centrohl), tanto per rassicurare 


gli utenti finali. 

Come in una macchina da corsa le pre¬ 
stazioni di un PC sono determinate 
dall'insieme dei componenti: in questo 
caso grazie alle scelte fatte per i vari 
componenti il sistema ha prestazioni più 
che soddisfacenti e allineate con quanto 
di meglio si possa ottenere ad oggi su si¬ 
stemi basati su processori AMD Abbia¬ 
mo riportato nelle figure quattro diversi 
test dove abbiamo confrontato il sistema 
con un altro, simile, basato su di un Intel 


3DMark 99 PRO Quan¬ 
to 6 veloce II sistema 
alle prese con applica¬ 
zioni 3D (giochi esseri- 
zialmenteft Questo te¬ 
st da una risposta diret¬ 
ta alla questione II rife¬ 
rimento (100 %) è il si¬ 
stema basato sul Men- 
docino 300 



Centro HL AMD K6-2 400 


Celeron (o Mendocino) 300A, installato 
su di una scheda madre con chipset Intel 
BX II confronto nasce da una considera¬ 
zione eminentemente pratica: le due 
combinazioni di scheda madre e CPU so¬ 
no confrontabili quanto a prezzo com¬ 
plessivo e rintracciabili conseguentemen¬ 
te su macchine dal costo al pubblico si¬ 
mile In figura 1 abbiamo il bench sinteti¬ 
co del System Information delle Norton 
Utilities. Il risultato finale premia il Cen- 
troHL in virtù essenzialmente della fre¬ 
quenza di lavoro della scheda madre di 
100 MHz (66 nel caso del Mendocino). il 
"mega’’ di L2 cache e soprattutto i 64 kB 
di cache di primo livello (rispettivamente 
128kB e 32 kB sul Mendocino). 

Passando ai test multimediali sempre 
di Norton (fig. 2) vediamo come com¬ 
plessivamente il CentroHL K6-2 400 rie¬ 
sce ad avere la meglio, soprattutto grazie 
alle prestazioni 3D permesse dalle istru¬ 
zioni 3DNow! proprietarie dell'architettu¬ 
ra Intel e sfruttate grazie all'uso delle Di¬ 
rectX 6.0. 

Alle prese con Wlntune 98 (fig. 3), test 
di Windows Magazine della CMP Ine ve¬ 
diamo come le prestazioni della sola CPU 
risultino superiori a quelle del processore 
Intel. Ad andare fuori scala sono i risultati 
nel test 3D dove le istruzioni 3DNow! 
sotterrano letteralmente il Mendocino. 
Notevolissime sono poi le prestazioni 
dell'HD, del 37 % superiori nella misura 
"diretta" rispetto a quello utilizzato come 
riferimento ottimo componente, ma limi¬ 
tato a soli 5400 rpm. In questo caso non 
sono riportati direttamente i valori rilevati, 
ma 6 stata eseguita una normalizzazione 
ponendo il processore di Intel come rife¬ 
rimento unitario. 

In figura 4 riportiamo il risultato ottenu¬ 
to con i 3DMarks 99 della Futuremark 
Corporation Suite di test che mette alla 
sbarra il sistema impegnandolo in diver¬ 
se prove inerenti la capacita video 3D del 
sistema. Migliori sono le prestazioni mi¬ 
gliore e la capacita del sistema di com¬ 
portarsi bene con i terribili giochi moder¬ 
ni Il sistema di CentroHL ne esce abba¬ 
stanza bene anche se un poco attardato 
rispetto al concorrente. 

Conclusioni 

Il CentroHL AMD K6-400 è una mac¬ 
china ottimamente realizzata con compo¬ 
nenti di oculatamente scelti e di valore. 
Le sue prestazioni sono di buon livello, al 
top nella categoria di appartenenza. A 
questo va aggiunta la garanzia triennale 
per avere l'esatto controvalore ai soldi da 
investire nell’acquisto Insomma vale tut¬ 
ti i suoi soldi e anche qualcosa in più. eas 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


107 





































Valter Di Dio 



Notebook Asus 


Il mondo dei portatili si arricchisce, 
ogni giorno, di'nuovi interessanti pro¬ 
dotti. Per fortuna non tutti i costruttori 
si allineano alla produzione standard, 
sia come piastre madri che come ac¬ 
cessori, e c'e ancora qualcuno che 
perde tempo" a progettare una mac¬ 
china differente dalla gran massa di 
prodotti tutti uguali che hanno invaso, 
con marchi diversi, il nostro mercato. 
Seguendo una strada già da tempo bat¬ 
tuta dai grandi nomi, come ad esempio 
IBM o Compaq, la Asus ha progettato 
da zero una macchina il cui scopo fos¬ 
se affidabilità e qualità. Un binomio che 
mal si associa al concetto di prestazioni 
superlative o velocita estreme cui ci 
hanno abituato i messaggi pubblicitari 
basati solo su sigle di processori, fre¬ 


quenze di clock o acceleratori grafici, 
ma che, in una macchina portatile, si¬ 
gnificano garanzia di funzionamento, 
durata delle batterie e affidabilità nel 
tempo. Questo non vuol dire che la 
macchina sia lenta in assoluto (anzi!), 
ma solo che, se confrontata con un 
Pentium II "pari frequenza" desktop, si 
rivela un po' più lenta. Indice questo 
che i progettisti hanno preferito una 
macchina "fredda" ed utilizzabile dav¬ 
vero, ad un missile che in venti minuti 
consuma tutta la batteria scaldando fi¬ 
no all'inverosimile! E una macchina 
"fredda" significa anche una macchina 
piu affidabile, che non si pianta sul più 
bello perché dopo qualche mese un 
componente non regge più lo stress 
cui è sottoposto. 


L7300 


L’esterno 

Anche l'occhio vuole la sua parte, dice¬ 
va il vecchio adagio; e l'Asus L7300 si 
presenta subito con un'estetica molto 
accattivante E' piccolo, sottile e leggero 
Anche il colore chiaro del notebook aiuta 
a rendere l’oggetto meno ingombrante. 
Il display è molto ampio e ben leggibile; 
estremamente sottile é dotato di una 
piccolissima cornice che rende l'area uti¬ 
le pari quasi a tutta la superficie del co¬ 
perchio. La tastiera, anch'essa chiara, è 
posizionata proprio a ridosso del display. 
Dispone di 89 tasti più i classici tasti nu¬ 
merici embedded di colore celestino e il 
nuovo tasto dell'Euro (sotto la E in se¬ 
conda funzione grafica), ed è sistemata 
in posizione molto arretrata rispetto alla 


108 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 













Asus L7300 


Produttore: 

ASUS 

htip;//www asus.cotruw 

Distributori: 

Athnna Informatica 
td. 167378771 
http:/A/vww.nllii‘iiait 

Executive 

tei, 03-112211 

hUp://www.nxecutivo.it 

I raol 

UH 055696-176 
hup //www hne\ it 

Mlaatok Italia 
I Tel 06886-13303 

tiU|>://www.miootek,lt 

Pretto IVA esclusa. 

Pentium-» 266 MH/ 13 3" TFT XGA 
6-1 MByle RAM • -1 1 GByte HD 
Lettore CD 2-tx 

Lit 3 990 000 



Sui lato destro trovano agevole collocationc sia il lettore dei floppy disc die quello del CD ROM Accanto 
ad essi lo sportello che nasconde/'hard disk e. nell'angolo , la finestrella dell'Interfaccia a raggi infrarossi 



Il lato sinistro del computer con il grande pulsante di accensione colore argento, i due slot PCMCIA e II va¬ 
no batteria. 


solita disposizione degli altri notebook. 
Questo permette di avere un ampio 
poggiapolsi e consente il posizionamen¬ 
to degli altoparlanti sul frontale della 
macchina dietro una griglia ampia quasi 
quanto tutto il notebook. 

Tra il touchpad e II bordo anteriore so¬ 
no posti i led che indicano lo stato della 


tutti facilmente raggiungibili senza dover 
spostare la macchina o senza doversi 
contorcere sulla poltrona. A sinistra, ar¬ 
retrati, gli slot PCMCIA ed a destra, pro¬ 
prio sotto al poggiapolsi, il lettore di 
floppy disk e quello per i CD-ROM (sosti¬ 
tuibile con un lettore DVD). Sul retro del¬ 
la macchina sono disposte le uscite au¬ 


dio e la porta USB. Protette invece da un 
grosso e lungo tappo di gomma (pur¬ 
troppo completamente rimovibile) trovia¬ 
mo le classiche porte di uscita seriale, 
parallela e SVGA Un tappo di plastica 
bianca rivela la possibilità di installare un 
modem interno. 

Sul fondo della macchina uno sportelli- 


macchina Il led di ac¬ 
censione è riportato 
otticamente anche sul 
frontale del notebook 
per essere visibile an¬ 
che con lo schermo 
LCD chiuso; peccato 
che non abbiano ripor¬ 
tato frontalmente an¬ 
che il led che Indica, 
lampeggiando, la ricari¬ 
ca della batteria. 

Divertenti i tastini di 
apertura del coperchio 
e di accensione della 
macchina che sono di 
colore argento e ricor¬ 
dano un po' le mostri¬ 
ne degli eroi di Star 
Trek. 

Ben posizionati pure 
gli accessori che sono 


La tastiera , completa e con 
una buona disposinone del 
tasti, è posta a ridosso dello 
schermo LCD lasciano am¬ 
pio spatio olla tona poggio- 
polsi 



MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


109 




















































































Il retro net computer diviso a meta dalla grossa ventola di raffreddamento A sinistra dietro un tappo di 
gomma, ci sono le uscite tradizionali, a destra le porte ad accesso immediato come la USB la porta PS2 <r i 
jack audio 


E 






4 


Rimosso il grosso tappo 
di gomma purtroppo 
non vincolato alla mac 
china, si scoprono le in 
ter facce parallela, seriale 
e SVGA 


no a vite permette raccesso allo slot di 
espansione della RAM Due piedini a ri¬ 
balta permettono di inclinare il notebook 
per un uso piu agevole per l'utilizzo su 
scrivania 


Dentro 

Il cuore di questa macchina e un po¬ 
tente Intel Pentium II montato, insieme 
alla sua cache, su un "Mobile Module". 
La velocita del clock del processore è di 
266 MHz, La cache di secondo livello 6 
da 512 KB II chip Pentium II. rivettato 
ad una piastrina di metallo, è in diretto 
contatto con un primo dissipatore, dota¬ 
to di una ventolina regolata dalla tempe¬ 
ratura e. tramite una heatpipe (un tubici¬ 
no di rame pieno di liquido conduttivo), 
alla grande piastra dissipatrice, in allumi¬ 
nio, posta sotto la tastiera La piastra 
madre utilizza un chipset Intel 440BX 
con un BIOS Plug & Play Phoenix da 
256KB montato ovviamente su flash 
E PROM. Cosa abbastanza insolita per 
un portatile, la presenza di 64 MByte di 
RAM installata direttamente sulla piastra 
madre, che con runico zoccolo SO 
DIMM disponibile per l’estensione, por¬ 
ta a 160 i Mega Byte di RAM massimi 
installabili su questo notebook. Altra co¬ 
sa insolita per un portatile è il fatto che 
tutti i sottosistemi sono rimovibili e so¬ 
stituibili come in un comune desktop a 
tutto vantaggio dell'assistenza tecnica 
post vendita. 


Le periferiche 

Come ormai consuetudine anche 
l'Asus L7300 dispone già internamente 
di tutte le periferiche di massa necessa¬ 
rie. Incorporati sia il lettore di floppy (Citi¬ 
zen) che il lettore dei CD-ROM: un ATAPI 
da 24X che può essere sostituito con un 
lettore per DVD Impressionante quanto 
a miniaturizzazione l'hard disk, rimovibile. 


della IBM un IDE con supporto Ultra 
DMA/33 da 2.5" delle capacita di 4,1 
GByte. E" talmente sottile da occupare 
circa meta dello spazio disponibile all’in¬ 
terno del cassettino estraibile. Eventuali 
altre unita periferiche possono essere 
collegate utilizzando i due slot PC Cards 
(compatibili PCMCIA 2.1) con architettu¬ 
ra 32-bit PC CardBus e supporto ZV (Zoo- 
med Video) indispensabile per l'uso del 
DVD, oppure connettendole alla porta 
USB presente sul retro della macchina 
Il display dell’Asus L7300 e un bellissi¬ 
mo TFT a matrice attiva da 13 3 pollici in 
grado di restituire 262,144 (18bit) colori 
alla risoluzione XGA 1024x768. La VRAM 
da 4 MB e il chip video SM910 Lynx del¬ 
la Silicon Motion Ine. permettono Invece 
di raggiungere i 16.7 milioni di colori, 
sempre a 1024x768 su un monitor ester¬ 
no. L’audio deH’L7300 è gestito dall’otti¬ 
mo chip Yamaha, compatibile Sound Bla- 
ster Pro, che è forse quello meglio dota¬ 
to quanto a sintetizzatore interno e ad ef¬ 
fetti 3D Gli altoparlanti frontali permetto¬ 
no di riprodurre con estrema fedeltà gli 
effetti stereo e surround di questa perife¬ 
rica. Chiaramente il massimo della qua¬ 
lità lo si può solo ascoltare attraverso del¬ 
le casse esterne, autoamplificate, colle¬ 
gate all’uscita mini jack stereo presente 
sul retro della macchina 
L’uscita principale di questa macchina 
dovrebbe essere la USB che, non appe¬ 
na prenderanno piede le periferiche di 
questa categoria, finirà per rendere inutili 
le altre porte di connessione 
Oltre alla USB sono comunque pre- 


Assistenza diretta per l’Asus L7300 


La decisione di Asustek di entrare sul mercato italiano con prodotti marchiati Asus si ac¬ 
compagna a precise scelte strategiche anche per la gestione del post vendita, tali da ga 
rantire all acquirente un servizio costantemente all'altezza del posizionamento di qualità del 
prodotto L'affidabihta del prodotto rappresenta da sempre uno dei punti di forza ed uno 
dei plus competitivi di quest'azienda: filosofia questa che emerge inequivocabilmente so¬ 
prattutto nella gamma notebook Per I notebook Asus. in particolare, e stata creata una 
struttura tecnica espressamente dedicata e denominata "PC Manufacturing ', che provve¬ 
dere a gestire l'Assistenza sull'intero territorio nazionale, mettendo a disposizione dell uti- 
lizzatore un help desk telefonico e un equipe di tecnici qualificati, al fine di evadere tempe¬ 
stivamente gli interventi di riparazione. Ciò significa che l'utilizzatore che riscontrasse prò 
blemi di funzionamento sul suo notebook Asus. potrà chiamare il numero di assistenza ri¬ 
portato sulla cartolina di garanzia e ricevere un primo supporto tecnico (spesso sufficiente 
a risolvere il problema) Nel caso lo screening tecnico effettuato dall'operatore rilevasse un 
effettivo problema hardware, il cliente potrà beneficiare di un servizio di ritiro e riconsegna 
a domicilio (gratuito durante il periodo di garanzia) ovvero PC Manufacturing si fara cari¬ 
co di prelevare il prodotto guasto, ripararlo presso il proprio centro specializzato e riconse¬ 
gnarlo all utilizzatore Generalmente tale iter si completerà in un massimo di cinque giorni 
lavorativi 

Questa tipologia di servizio evita qualsiasi disagio "territoriale . evitando all utente l'one¬ 
re di raggiungere centri di assistenza magari ubicati in citta lontane dal proprio domicilio e. 
nel contempo, garantisce la qualità dell'intervento, in virtù di uno staff di tecnici altamente 
qualificati e di procedure di intervento sui "sottosistemi che. in luogo della riparazione del 
singolo elemento, sostituiscono integralmente il sottosistema difettoso. 


110 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 






























batteria in tre ore. se il computer è spen¬ 
to, o in cinque ore con il notebook in fun¬ 
zione. L'alimentatore e switching univer¬ 
sale (100-240V AC - 50/60HZ), basta do¬ 
tarsi degli appositi adattatori di spina per 
poterlo usare in qualsiasi parte del mon¬ 
do. 

Il software fornito con l’Asus L7300 6 
Windows 98 preinstallato e con il classi¬ 
co CD di recovery II manuale, in inglese, 
6 ben fatto anche se si dilunga principal¬ 
mente sulle opzioni di settaggio del 
BIOS. La borsa morbida a corredo, picco¬ 
la ed originale, e di un colore in tinta con 
il notebook ma e in grado di contenere 
solo il computer. Alimentatore, dischetti, 
cavi ed altri accessori dovranno trovare 
posto altrove. 


senti una seriale con UART 16550, una 
parallela EPP/ECP. una porta mouse/ta¬ 
stiera PS2 e l'interfaccia ottica IrDA com¬ 
patibile sia FIR (4Mbps) che SIR (115.2 
Kbps). 


L’alimentazione 

Tutta l'alimentazione del notebook 
Asus L7300 proviene da un’unica batte¬ 
ria Li-lon a 9 celle da ben 4500mAh. L'ot- 



II pannello di controllo "Sistema mostra le perife¬ 
riche presenti nel portatile 


La CPU e una Intel 
Pentium II 266 mon¬ 
tata In un modulo 
IMM 


Sotto la CPU trova 
posto il Banco di 
RAM da 64 MB sal¬ 
dalo direttamente 
sulla piastra madre 



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kl “■»’ 

n ::: <>. 

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tima gestione dell'energia attuata dal 
modulo software del BIOS non meno 
che lo specifico di progetto hardware 
orientato al risparmio energetico, per¬ 
mettono al notebook un'autonomia di tre 
ore e mezzo che possono arrivare anche 
a sette ore in condizioni di uso particolar¬ 
mente "risparmioso'. 

In quest'ultimo caso le funzionalità di 
Stand-by. Suspend to Disk e Suspend to 
RAM. insieme alle riduzioni energetiche 
del processore, delle periferiche e della 
retroilluminazione video, permettono di 
sfruttare al massimo l'energia contenuta 
nella batteria. Un avviso acustico, disatti- 
vabile anche da Windows, avvisa quando 
l'energia residua scende sotto al 10%; 
superata la soglia del 3% il notebook en¬ 
tra automaticamente nel suspend mode 
predefinito dal BIOS (RAM o disco) 

Il piccolo e leggero alimentatore a cor¬ 
redo, sempre dello stesso colore chiaro 
del notebook, permette di ricaricare la 


Conclusioni 

Il costo dell’Asus L7300 non lo pone 
certo tra i modelli entry level; del resto 
un Pentium II a 266 MHz e comunque in¬ 
dice di una macchina di prestazioni supe¬ 
riori. E' vero comunque che in questo co¬ 
sto si devono considerare le componenti 
affidabilità e qualità della macchina non¬ 
ché la garanzia e l’assistenza diretta post¬ 
vendita (vedi riquadro). Come detto in 
apertura le prestazioni della macchina 
non sono quelle che la frequenza di clock 
ed un Pentium II farebbero supporre, ma 
questo, aldilà delle apparenze é un punto 
a favore: una macchina tranquilla è una 
macchina affidabile e sicura. Questo de¬ 
ve essere il tipo di approccio all'Asus 
L7300: una macchina per chi col compu¬ 
ter ci lavora e che. al computer, chiede la 
massima robustezza e la massima dispo¬ 
nibilità. 

«e 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


111 

































di Bruno Rosali 



ASJ MArre*- 


Professi 003 * Audio Video Editi'" 

SSas- / 


'A.» ’ 


- • 


- . 




Fast AV Master Pilot 


/- Al/ Master 98 è la nuova versione 
del più diffuso sistema di montaggio vi¬ 
deo realizzato da Fast 

Un sistema che. per costi e prestazio¬ 
ni, riscuote i consensi di una sempre 
pili vasta fascia di utilizzatori (solo in Ita¬ 
lia. in base alle statistiche della filiale 
italiana della Fast, sono oltre 3 000 gli 
utilizzatori dell A V Master). 

Il successo dell'AV Master, oltre che 
sull'interessante prezzo d’acquisto, si 
basa indubbiamente sulle ottime carat¬ 
teristiche tecniche intrinseche che ne 
fanno senza ombra di dubbio il miglior 
sistema in circolazione per quanto ri¬ 
guarda la fascia d’utenza più orizzonta¬ 
le Una fascia che si estende dal sem¬ 
plice videoamatore fino ai piccoli studi 
fologranci ed alle agenzie di produzioni 
multimediali che trovano, nella preroga¬ 
tiva del trattamento del segnale in S- Vi¬ 


deo, la garanzia della massima qualità 
ad un costo contenuto 

Nella versione in prova, l'AV Master 
'98 Pilot, e possibile sfruttare un ulterio¬ 
re "plus " rappresentato dal sistema Vi- 
deontcs MediaMotion AV/Net. median¬ 
te il quale diventa possibile controllare 
camcorder e videoregistratori diretta- 
mente dal sistema di editing adottato 
(disponibili i plug-in per Ulead Media 
Studio Pro e Adobe Premiere). 

Se le presentazioni sono spesso trop¬ 
po enfatiche nei confronti dei prodotti 
che si provano, lasciare subito il posto 
ai freddi numeri può essere la soluzione 
migliore per ristabilire immediatamente 
il giusto peso da dare alle cose Provan¬ 
do proprio con l'AV Master 98. da que¬ 
sto punto di vista si noterà che la diffe¬ 
renza non apparirà cosi evidente, I nu¬ 
meri si sostituiscono alle parole, ma il ri¬ 


sultato è sempre lo stesso 
Ma veniamo davvero ai crudi numeri, 
introducendo con questi la prova sulla 
rinnovata scheda della Fast, La cosa si 
risolve elencando le specifiche tecniche 
della stessa Specifiche che, a livello di 
I/O video, parlano della possibilità di 
trattare segnali sia compositi (VHS e Vi- 
deo-8) che Y-C (S-VHS e Hi-8), con in¬ 
gresso comune ed uscite distinte, nel 
pieno rispetto del segnale PAL (equiva¬ 
lente a 768x576 pixel per semiquadro) 
e con risoluzione cromatica true color 
(16,7 milioni di colori), pieno supporto al 
full motion (25 fotogrammi al secondo 
sia in acquisizione che in riproduzione) e 
convertitore D/A in tempo reale a 1/50 
di secondo per campo. L‘I/O audio a 
sua volta avviene con un ingresso ed 
un'uscita controllati da un apposito DSP 
(CADI 843), capace tra l'altro di stabilire 


112 


MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999 











Fast AV Master Pilo! 


AV Master 98 Pilot 


Produttore: 

Fasi Multimedia AG 
PO Box 21 01 07 
D-80671 Monaco (Germania) 

Tel <-49 89 50 20 60 

Web nitp./rwww tostmtmimeaia comi 

Distributore: 

FAST Multimedia Italia 
Via Monte Sabotino 69 
41100 Modena 
Tel 0S9-415611 

Web http:77vvww.rast multimedia,Il 

Preai (IVA esclusa) Lit 1 890 000 

(Pur le AV Master e DV Master e disponibile il 
Pilot Kit - MediaMotlon al prozio di 
Ut 600 000 IVA esclusa) 


il locking video e sincronizzare i due se¬ 
gnali, La compressione, gestita attraver¬ 
so i chip-engine sviluppati congiunta- 
mente dalla Zoran e dalla Fast, copre 
esattamente il quadro video d'acquisi¬ 
zione e può operare con vari fattori di 
compressione (1:1 per immagini fisse e 
da 1 5 fino a 1 100 per singolo foto¬ 
gramma), Il trasferimento dei dati è 
operato esclusivamente via busmaste- 
ring e controllato nel flusso da un appo¬ 
sito DSP. 

Condiviso tra sezione video e sezione 
audio, IAV Master dispone infine di un 
buffer di acquisizione/riproduzione della 
dimensione di 512 kbyte (su memoria 
DRAM) 

Se la scheda dell’AV Master occupa 
una lunghezza, mentre altre schede 
d'acquisizione risultano sia meno dense 
che meno profonde, probabilmente ci 
sara un motivo. Motivo che non può cer¬ 
to essere quello di una scarsa capacità 
alla miniaturizzazione ed ottimizzazione 
dei circuiti di casa Fast. E' indubbiamen¬ 
te la consistenza, la capacità e l'affidabi¬ 
lità dei componenti dell’AV Master (e la 
lunga lista delle specifiche tecniche non 
può che confermarlo) a fare la differenza 
tra una tecnologia che deriva diretta- 
mente dal professionale e da un'altra 
che vi tende. SI, quella che segue è la 
prova della miglior scheda (ma anche 
del miglior sistema per DTV, se vi unia¬ 
mo sia l'Ulead MediaStudio che il "kit 
pilot") mai provato su queste pagine. 

Confezione 

Rimossa I AV Master dall'alloggia¬ 
mento ricavato nella confezione, notia¬ 
mo che la scheda PCI (che e da attesta¬ 
re obbligatoriamente ad uno slot abilita¬ 
to al busmastering) è la classica full size 



Primo piano sull'A V/N et il box con¬ 
troller di Videonica e in grado di pilo¬ 
tare due apparati video , di connet¬ 
tersi con li PC ospite attraverso lo 
sfruttamento di un unica porta seria¬ 
le ed interconnettersi con un secon¬ 
do box AV/Net per il controllo di 
un 'altra coppia di apparati vìdeo 


di produzione Fast, caratteriz¬ 
zata dalla forma a mezza al¬ 
tezza della parte posteriore. 

Dal punto di vista dei compo¬ 
nenti elettronici, l'AV Master 
è equipaggiata con l'accoppia¬ 
ta dei chip Zoran/Fast per 
l'engine MJPEG (CoDec), i 
controlli Philips per la conver¬ 
sione del segnale video (Ana- 
logica-Digitale in entrata e Di¬ 
gitale-Analogica in uscita), un 
Analog Device per le conversioni 
AD/DA del canale audio, quindi il con¬ 
troller DSP, sempre di Analog Device, 
per il sync audio/video, e infine il chip 
FAST ''viola" per la gestione della me¬ 
moria. 

Per quanto riguarda le connessioni 
I/O, l'input video è disponibile solo per 
connettori di tipo Y-C (S-VHS e Hi8) ma, 
tramite un adattatore da Supervideo a 
videocomposito, che è in dotazione, ta¬ 
le ingresso può essere utilizzato anche 
per attestare apparecchi in standard 
VHS e Video8 Al contrario, l'output e 


neratore di effetti); 

- il MAGIX MusicMaker 3.0 Light 
Edition, per la creazione di brani musi¬ 
cali da utilizzare in sede di doppiaggio e 
di mixering delle tracce audio; 

- AIST MediaMania, per la realizza¬ 
zione di montaggi in Video Compusmg 
e in Path Animation; 

- VIDEONICS MediaMotion, un si¬ 
stema hardware e software per gestire 
il controllo sincronizzato di apparecchia¬ 
ture video dotate di porte in standard 
Control-L (o M). Il sistema MediaMo¬ 
tion, oltre al CD-ROM con i relativi dri- 


fornito da due differenti connessioni, 
una Y-C e l'altra composita. L'audio a 
sua volta viaggia su normali connessioni 
minijack. 

Nella scatola superiore, da rimuovere 
per estrarre I AV Master dal secondo 
scomparto di cartone, troviamo a dispo¬ 
sizione il resto del "bundled" composto 
da: 

- i CD-ROM del sistema (AV Master 
Installation e AV Master PowerPlay); 

- l'ULEAD MediaStudio Pro 5.0 
(completo dei moduli di cattura, editing 
audio e video, titolatrice software e ge- 


ver, si completa con il box esterno di 
connessione AV/Net, che troviamo in 
uno scomparto dedicato insieme al ca¬ 
vo di collegamento con la porta seriale 
del PC ospite. 

La denominazione aggiuntiva "Pilot" 
data alla confezione, oltre a stabilire 
una differenza di circa 400mila lire nel 
prezzo d’acquisto (rispetto alla normale 
confezione AV Master 98. che costa 
circa un milione e mezzo di lire, la ver¬ 
sione "Pilot" e difatti attestata sul mi¬ 
lione e novecentomila lire), garantisce 
l’utente sulla preziosissima presenza in 



Primo piano sulla Fast AV Master 98 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


113 









Fasi AV Master Piloi 



FASTCAP II program¬ 
ma di cattura e riprodu¬ 
zione che Fast mette a 
disposinone di tutti i 
suoi sistemi di acquisi¬ 
zione 


confezione proprio del sistema di con¬ 
trollo Videonics: il MediaMotion come 
software di gestione e l'AV/Net come 
periferica d'interconnessione tra la porta 
seriale del PC e la porta di controllo (5- 
pin) di VCR e camcorder. Per ulteriori 
note sulle caratteristiche e l'uso del Me¬ 
diaMotion AV/Net vi rimandiamo al fon¬ 
do dedicato. 

Completano infine il corredo alla con¬ 
fezione i manuali (quello veramente ben 
fatto e in italiano dell'AV Master e quello 
della MediaMotion), le card di garanzia e 
registrazione, il sopracitato adattatore da 
Y-C a composito (dai 4 pin S-Video al 
classico RCA) ed infine un cavo d'adat¬ 
tamento audio per connessioni minijack 

Credendo a questo punto di aver vi¬ 
sto ed elencato tutto il materiale pre 
sente in confezione, non ci rimane che 
procedere all installazione dell'hardware 
(l'AV Master 98 e l'AV/Net) e quindi a 
quella del software (di sistema, 
dell'Ulead MediaStudio e del MediaMo- 
tion Plugin) Poi potremo finalmente 
procedere con qualche giro di prova 


Installazione e 
specifiche dell’hardware 
e del software 

A livello di requisiti di sistema, l’AV 
Master necessita di un PC pilotato da 
una CPU almeno all'altezza di un Pen¬ 
tium a 100 MHz, dotato di slot PCI che 


supportino il busmastermg, 16 Mbyte 
di RAM (32 raccomandati) e scheda 
grafica dotata di framebuffer lineare, In 
modo da permettere la funzione d'over- 
laying con la scheda d'acquisizione. Se 
la scheda grafica non supporta tale mo¬ 
dalità. per la visualizzazione del segnale 
proveniente dall'AV Master ci si può 
dotare di un secondo monitor esterno 
(oppure di un TV-Color con ingressi 
SCART/RCA in bassa frequenza) 

Un altro requisito determinante e nel¬ 
le caratteristiche del disco rigido II ma¬ 
nuale consiglia l'adozione di periferiche 
SCSI o comunque di tipo A/V (Audio/Vi- 
deo), capaci di offrire un transfer rate 
continuo e senza le pause di detect dei 
normali EIDE. 

Per quanto riguarda l'installazione 
della scheda, l'unica accortezza è quel¬ 
la di verificare se e quali slot PCI del PC 
ospite supportano la capacità di gestire 
il busmastering (cosa questa che va ve¬ 
rificata leggendo le specifiche della 
scheda madre) Per il resto non sussi¬ 
ste alcuna difficolta, neanche fisica, vi¬ 
sto che la particolare forma dell'AV Ma 
ster permette il suo inserimento anche 
del più denso degli interni-macchina 

Tornando alla fase d installazione, 
spostandoci dall hardware al software, 
si è quindi proceduto con il lancio del 
setup del CD-ROM d'installazione AV 
Master Al termine dell'operazione, tra¬ 
mite la cartella Sistema presente nel 
Pannello di Controllo di Windows ed 
entrando nella tabella "Gestione Perife¬ 
riche" abbiamo verificato se l'inizializza- 
zione della scheda fosse stata corretta- 
mente effettuata nella sezione "Con 
troller audio, video e gioco Cosa veri¬ 
ficata con l'evidenziazione della voce 
“Fast AV Master" Facendo doppio 
click sulla voce stessa ci siamo poi por¬ 
tati sulla finestra di dialogo "Proprietà 
di ///FAST AV Master" dove, cliccando 
sull'etichetta del pannello "Stato" ab¬ 
biamo verificato l'effettiva inizializzazio- 
ne dei driver VxD, Decoder e Encoder 
Video. DSP audio, engine M-JPEG, IRQ 


Videonics MediaMotion e AV/Net 


I box di controllo servono per sincronizzare VCR e camcorder al software di acquisizio- 
ne/riproduzione presente sul PC garantendo, con appositi driver e collegamenti fisici, la 
possibilità di controllare tutte le funzioni (Play. Stop. Pausa. Ree. Avvolgimento e Riawol- 
gimento) di VCR e Camcorder 

In tal modo si realizza un sistema per Desktop Video completo che, per le comodità of¬ 
ferte ma soprattutto per la precisione del montaggio finale su videotape che ci garanti¬ 
sce, vale la pena di prendere in considerazione al momento dell'acquisto di un sistema di 
Video Editing offline. 

Nello specifico, il Videonics AV/Net che troviamo in confezione con l'AV Master e un 
box-controller in grado di pilotare due apparecchiature video (tipicamente un VCR e un 
Camcorder) usando una sola porta seriale del PC ospite L'AV/Net e compatibile con ap 
parecchialure video dotate di connessioni controt-L (Sony) oppure control-M (Panasonic) 
standard, alle quali si attengono la totalità delle marche produttrici In confezione, con 
l'AV/Net troviamo presente solo il cavo di collegamento tra la porta seriale del PC e l'in¬ 
gresso di controllo al box AV/Net. grazie alla seconda porta d interconnessione di cui di¬ 
spone, e In grado di sincronizzarsi ad un altro modulo AV/Net (e cosi via in cascata con al¬ 
tri AV/Net), in modo che al sistema sia possibile attestare un numero maggiore di periferi¬ 
che video-analogiche. Per l'inizializzazione dell'AV/Nei al sistema ospite e necessario 
provvedere all'installazione del software di controllo MediaMotion il quale, tramite apposi¬ 
to plug-in, e in grado di attestare l'AV/Net alle porte di controllo di Premiere 4.2 e di Ulead 
MediaStudlo Pro 5.0 

Nel caso del sistema in prova, che dispone proprio del MediaStudio Pro 5.0. per abilita¬ 
re Il controllo dell AV/Net sara sufficiente lanciare il modulo VideoCapture del sistema 
Ulead e settare sul pannello Device Control (menu Setup) il MediaMotion Plugin 

Da questo momento in poi MedlaStudio "vedrà" l'AV/Net Chiaramente, per l'uso ef¬ 
fettivo del controllo sincronizzato delle apparecchiature lo stesso modulo VideoCapture 
dovrà abilitare il Devlce Control Questo (in alternativa all'opzione "Manual ) va settato 
nel pannello Capture Video attivabile dal menu Capture. 

Più facile a farsi che a dirsi, con tale setting MediaStudio sara anche in grado di marca¬ 
re (markIN e markOUT) vari "anelli" di scene video e di redigere liste di acquisizione in 
batch (Batch Capture List). Un'accortezza che andrà infine presa e quella di garantire al 
MediaMotion Plugin circa 45 secondi di nastro (stabile, ma non da acquisire) per le opera¬ 
zioni di pre-roll. da cui il sistema di controllo poi localizza i punti esatti per lo "start" d'ac- 
quisizione. 

Per ulteriori informazioni al riguardo dei con trol-sync prodotti dalla Video nics, rivolgersi 
al sito Web della stessa e rispondente all'URL tittp7/www videonics comi 


114 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 

















MediaCache 2.5 FAST Multimedia AG 


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Cache Momoiy S®* kB: |40S6 □ □ 


Fast AV Master Pilot 


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Audio Fornai 
Video Fama! 


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30 450 tee 

PCM 44100 Hz. 16 b».Sleieo 

768 x 576.24 fi»t. 635 Frames. 25.000 
Framet/Sec. max. 2320 kB/sec 


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Help 


Plagiai I M A I Mle-I »l »B w| P5 «q|«ll 


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More 


Fasi MediaCache I parametri di configuratone dell utility di riproduzione che 
buffer izza i dati provenienti da! file video prima dell'esecuzione 


e porte audio. Nel caso in cui si possa 
ravvisare una doppia installazione delle 
proprietà dell’AV Master (presumibil¬ 
mente ciò potrebbe avvenire tra la lista 
dei "PCI Multimedia Device"), sarà 
sufficiente rimuovere tale voce e riav¬ 
viare il PC. Al nuovo avvio, Windows ri¬ 
conoscerà automaticamente la nuova 
periferica AV Master e inlzializzera di 
nuovo il file informativo Fsatvm.inf. 

Il manuale dell'AV Master 98, oltre 
che alla corretta installazione della 
scheda (e quindi in principal modo del 
bus video) si raccomanda di impostare 
come " Periferica Preferenziale " anche 
la componente audio. La scheda e di 
fatto anche una seconda periferica so¬ 
nora che si installa nel PC ospite. La 
sua selezione preferenziale 6 pratica- 
mente indispensabile, affinché le ac¬ 
quisizioni e le riproduzioni finali avven¬ 
gano sempre attraverso II suo sync Se 
difatti si utilizzasse una scheda audio 
diversa, in registrazione come in ripro¬ 
duzione, il video potrebbe non essere 
in sincrono con l'audio e si potrebbe in¬ 
generare perdita di frame, 

Insieme al software di gestione, il 
CD Installer provvederà ad installare 
anche l'eccellente FASTCAP, con il 
quale 0 possibile acquisire su disco ri¬ 
gido e infine riprodurre il materiale 
montato sfruttando una serie di con¬ 
trolli ottimizzati appositamente per l'AV 
Master. 

FASTCAP dispone di caratteristiche 
non riscontrabili in altri sistemi. Come 
ad esempio la gestione dei dati video 
indipendente dal S O. e la possibilità di 
riproduzione multipla, con la quale è 
possibile far eseguire una serie di file 
video senza interruzione tra uno e l'al¬ 
tro (al riguardo 6 sufficiente creare un 
file di testo con estensione vpl nel 
quale elencare le path di tutti i file che 
sono da riprodurre). 

Essenziale è la sua capacita di supe¬ 
rare il limite, imposto da Video for Win¬ 
dows e dai player che alle sue specifi¬ 
che si rifanno, di non poter gestire flus¬ 
si video superiori ai 2 MB/sec (pena la 
continua perdita di frame in riproduzio- 


Ulead VideoEditor 
Una fase di montaggio 
con varie tracce hu- 
dio/vldeo occupate e le 
varie opzioni di control¬ 
lo su effetti , durata e li¬ 
velli audio. 



Mi IMcum» 

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MI 0-M*o 


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i n sìa ££]•} 



Ulead VideoPaint una 
volta acquisito l'anello 
video, MediaStudio e 
in grado dì switcharne 
il file verso gli altri mo¬ 
duli Nello specifico, 
un file appena acquisi¬ 
to e stato immediata¬ 
mente girato nell'am¬ 
biente del VideoPaint 
attraverso il quale sarà 
possibile agire di supe- 
rìmpose con la sovrap¬ 
posizione di riferimen¬ 
ti. abbellimenti o rifini¬ 
ture a carattere grafico 
(interessante la possi¬ 
bilità di provvedere al 
video composingl 


uh na 
£!-] «iiJV 


ne). Al riguardo la FAST ha sviluppato 
una tecnologia capace di supportare la 
riproduzione di video con transfer rate 
Tino a 5.5 MB/s (sempre in base ai limi¬ 
ti del disco fisso e del controller). Tale 
tecnologia, denominata MediaCache, è 
incorporata da FASTCAP, unico player 
multimediale ad avere quindi capacità 
di bufferizzare i dati Dal MediaPlayer 
di Windows agli appositi moduli di Pre¬ 
miere e MediaStudio, nessun riprodut¬ 
tore multimediale è stato difatti realiz¬ 
zato con un benché minimo sistema di 
bufferizzazione dei dati in riproduzione 
e la conseguenza, specie per i flussi vi¬ 
deo più consistenti, è nel rischio di una 
riproduzione a scatti e comunque mai 
completamente fluida 
Benché il FASTCAP sia veramente 
cosi ottimo e specificamente realizzato 
per il miglior sfruttamento possibile 
delle risorse dell'AV Master, e probabi¬ 
le che l'utente sarà più incline ad effet¬ 
tuare tutte le sessioni di lavoro in un 


unico ambiente capace di offrire massi¬ 
mo comfort e potenzialità applicative 
estese, dalla fase di acquisizione a 
quella importantissima dell'editing fino 
alla riproduzione. Al riguardo, la presen¬ 
za dell'Ulead MediaStudio Pro 5.0 nel 
"bundled” dell’AV Master è oltremodo 
tentatrice, essendo probabilmente 
questo il migliore sistema di editing di¬ 
gitale attualmente sul mercato. 

Conscia di tutto ciò, la Fast ha prov¬ 
veduto a stabilizzare la tecnologia Me¬ 
diaCache anche in un programma a sé 
stante che, lanciato in Windows prima 
di caricare (tramite il player prescelto) il 
file video da riprodurre, va a creare una 
zona bufferizzata della RAM. Proceden¬ 
do in tal modo MediaCache allocherà i 
dati che via via arriveranno dallo strea¬ 
ming in una zona di memoria dedicata 
da cui, assai più velocemente che nel 
caricamento diretto dall'hard disk, ver¬ 
ranno riprodotti. Il taglio minimo del 
buffer allocato, per rendere pienamen- 


MCmicrocomputer n. 192-febbraio 1999 


115 












































































Fasi AV Master Pilo! 


te il suo effetto, dev'essere attestato 
intorno ad almeno 3-4 Mbyte di RAM 
Tale misura minima andrà settata 
nell'apposito pannello di selezione Me- 
diaCache. Per default il software alloca 
circa 4096 kbyte (questo il formato ac¬ 
cettato dal preset) ed è in grado di 
estenderne la disponibilità fino ad un 
massimo di 16384 kbyte (purché il si 
sterna ospite disponga di almeno 32 
Mbyte di RAM), 

Va infine sottolineato che MediaCa 
che funziona solo per la riproduzione di 
file precedentemente acquisiti con I AV 
Master, mentre al contrario non sorti¬ 
sce effetto alcuno con file, AVI e non, 
acquisiti con altri sistemi 

Un’ultima utility che troviamo installa¬ 
ta a sistema dal CD d Installazione e 
CAVI Warp un programma in grado di 
provvedere alla riparazione di file AVI 
(tipicamente l'header), la loro conver¬ 
sione (modifica del formato e/o del va¬ 
lore dell'interleave del componente au¬ 
dio) ed estrazione delle informazioni 
(solo audio oppure solo video) verso un 
altro file, 

Impressioni d’uso 

Per quanto riguarda le nostre prove di 
laboratorio, abbiamo testato l AV Ma¬ 
ster innestandola in un PC dotato di 
CPU Pentium II a 233 MHz, 64 Mbyte di 
RAM, disco rigido EIDE Ultra-ATA (da 
4,2 Gbyte deframmentato) e scheda 
grafica ViewTop Per completare il siste¬ 
ma. abbiamo poi attestato l'output vi¬ 
deocomposito direttamente ad un VCR, 
a sua volta collegato via SCART ad un 
TV-Color e quindi gestito ingressi ed 
uscite audio tramite un normale impian¬ 
to d'amplificazione stereofonico. In pra¬ 
tica abbiamo utilizzato un PC di media 
potenza (superiore alle specifiche mini¬ 
me richieste dalla Fast) dotato di un po¬ 
tente, seppur "normale", disco rigido e 
di un quantitativo doppio di RAM rispet¬ 
to a quella raccomandata dal produttore 
della scheda. 

Infine come periferiche analogiche, si 
e pensato di sfruttare apparecchiature 
normalmente disponibili nell'ambiente 
casalingo. Tutto ha funzionato perfetta¬ 
mente, 

Lo scopo di tale inciso è quello di 
mettere in risalto il fatto che si e tentato 
di ricreare una configurazione il più pos¬ 
sibile prossima a quella che l'utente me¬ 
dio può utilizzare nell’ambiente domesti¬ 
co, ovvero nell ambiente dove verrà pre¬ 
sumibilmente collocato un sistema De¬ 
sktop Video dotato dell'AV Master 

In seconda istanza abbiamo procedu¬ 
to all installazione del MediaMotion 


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Ulead Charactet Cene 
rator l'ambiente in cui 
si creano titolazioni sta 
nelle oppure in path ani 
macion 


«■-I 

AV/Nei e verificato la qualità e praticità 
dei controlli offerti, via MediaStudio Vi 
deoCapture. utilizzando indifferente¬ 
mente entrate/uscite di un VCR da tavo¬ 
lo Panasonic (con Control-M) e un Cam- 
corder Sony Video-8 (con Control-L). An¬ 
che in questo caso abbiamo potuto ap¬ 
prezzare l'ottimo rendimento del siste¬ 
ma che ci ha consentito di acquisire i 
nostri "anelli video" con buona appros¬ 
simazione (lo scarto, non quantificabile 
più di tanto, sarà mediamente stato tra i 
2 e i 4 frame saltati in acquisizione). 

In sintesi e dal puro punto di vista tec¬ 
nico (facilita d'installazione, prestazioni 
ed incidenza del sistema sulle Risorse 
dei PC. nonché quaiita e resa dei colle¬ 
gamenti) il risultato s'e dimostrato di li¬ 
vello assoluto Mai ci è stato dato mo¬ 
do, nelle prove fin qui svolte o nei "la¬ 
boratori" di Computer & Video, di prova¬ 
re ed apprezzare un sistema di acquisi- 
zione/editing/riproduzione cosi capace a 
livello home-office. 

Passando dal punto di vista tecnico a 
quello prettamente creativo, non si puù 
non evidenziare l'ottima resa in digitale 
del materiale acquisito Quest'ultimo 
l'abbiamo scelto utilizzando solo riprese 
video effettuate su nastri al metallo per 
sistemi Video-8, in modo da attestare 
all'ingresso dell'encoder AD il massimo 
della qualità possibile in fatto di segnali 
videocompositi La pulizia resa dall'engi- 
ne MPJEG 6 stata esemplare Cosi co¬ 
me consigliato dal manuale (le pagine 
della guida dedicate all'Ottimizzazione e 
Risoluzione dei Problemi!, abbiamo ope¬ 
rato imponendo al sistema di compres¬ 
sione fattori compresi tra 10 1 e 8 1 (fat¬ 
tori che sono quelli consigliati/verificati 
all uso con PC basati su dischi rigidi IDE 
non A/V) A tale livello, cosi come lo 
stesso manuale avvertiva, abbiamo do¬ 
vuto fare i conti con l'effetto drop (per¬ 
dita dei frame, in questo caso per via 
della ricalibrazione termica operata dal 
disco rigido) Per inciso il fattore impo¬ 
sto (101) è quello che in sede di misure 
stabilisce il confine tra la qualità S-VHS 


e quella subito su 
periore dei sistem 
Betacam Essendo 
il materiale da ac 
quisire già in for 
mato inferiore (vi 
deocomposito) ab 
biamo allora prova 
to ad aumentare il fattore di compres 
sione passando ad un piu tranquillo (pei 
il disco rigido) 15 1 e l'effetto drop non 
si e piu verificato La qualità del segnale 
video cosi compresso s'è mantenuta 
praticamente uguale a quella analogica 
originale Provvedendo a registrare infi¬ 
ne il segnale videocomposito in uscita 
dall'AV/Master. abbiamo potuto consta¬ 
tare che il risultato e migliore (ovvero si 
genera uno scadimento di qualità deci¬ 
samente più contenuto) di quello che 
abbiamo poi ottenuto, proprio come 
controprova, operando macchina-mac¬ 
china con un collegamento analogico di¬ 
retto tra Camcorder e VCR Nulla da ec¬ 
cepire infine per la qualità del segnale 
audio che tra I altro, acquisendolo in 
PCM e gestendolo come tale per tutta 
la fase del trattamento in editing (via 
Audio Editor di MediaStudio). è rimasto 
sempre pulito e libero da effetti tipo 
rumble. tipici nei riversamenti analogici 
(specialmente tra VHS e VHS . .) 

In definitiva siamo rimasti compieta- 
mente soddisfatti. La qualità del segna¬ 
le audiovisivo ritrasmesso all'uscita co¬ 
dificata PAL è eccellente, copre tutto il 
quadro video e non dà mai segni di ce¬ 
dimento Anche quando permane in di¬ 
gitale, per l'utilizzo come videoclip in si¬ 
stemi ipermediali e in riproduzione da 
CD-ROM (purché sia disponibile un en- 
gine M-JPEG). i filmati AVI derivati 
dall'acquisito risultano di livello assolu 
to E questo anche se la produzione 
multimediale digitale non 6 la finalità 
principale dell AV Master AV Master 
che nasce certamente ' generai purpo- 
se", ma che si esalta chiaramente nel 
momento in cui operato l'editing (e 
Ulead MediaStudio Pro 5,0 e superlati¬ 
vo in questo), restituisce di nuovo 
all'analogico il segnale rielaborato. A 
confronto, anche se solo mnemonico, 
con gli altri sistemi fin qui provati per 
l'ambito home-office, quello che Fast ci 
rende con l AV Master 98 esce di gran 
lunga vincitore. 

«e 


116 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 

























1 







i 


CounterSign ™ 

Sicurezza con 

F-Secure 

Anti-Virus 

La rivoluzionaria Tecnologia 
CounterSign(tni) è la prima 
architettura antivirus multistrato 
che esegue analisi simultanee 
utilizzando molteplici motori 
di scansione e metodi diversi. 

Superiorità di F-Secure Anti-Virus: 

Installazione e amministrazione centralizzata 

Aggiornamenti giornalieri 

F-Secure Macro Control permette l'utilizzo di 
macro approvate e cancella o disinfetta le 
macro sconosciute 

F-Secure Anti-Virus per Firewalls controlla i file 
prima che vengano trasferiti attraverso la rete 

F-Secure Mail Gateway intercetta i virus contenuti 
nei messaggi E-mail 

F-PROT Professional con la 
Tecnologia CounterSign(tm) ora 
è F-Secure Anti-Virus. 

I traguardi raggiunti da Data Fellows: 

Primo motore antivirus euristico, 

Primo antivirus con funzioni di 
amministrazione di rete, Primo motore 
di scansione in tempo reale, La rivoluzio¬ 

naria Tecnologia CounterSign(tm) 

Distributore per l'Italia: 

SYMBOLIC 


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• —At >- 


DATA 



^ DATA FELLOWS http / WWW DatoFGllows.com 


1 ^ rmm 

Riconoscimenti oltrmuli dulia tecnologia di scansione contenuta In f-Secure Anli-Virus SVM 

magatine, May 1997: Best Ami Vhus Virus Bullctin: Winnei ami-virus softwaic 1/96 P( Magatine 
May 1996 Review ■ DOS: Winnei 8/96 SICURE Computing lite Ediloi's (hoice Compulei Bild Piice 
Quality Winnei ■ Virus Research Unii lab Iesi Success ; VTC Viius Tesi Center Winnei 2/97. 


CounterSign - " Technology, Ami Virus ftomoworl ore 




di Franco Paiamaro 



ACER ASPIRE 


Mi sembra giusto, ogni tanto, parlare 
di macchine "normali"... nel senso di 
computer pensati per svolgere nel mi¬ 
glior modo possibile il lavoro che gli 6 ri¬ 
chiesto, senza dover per forza essere 
"superiori", più veloci, più efficienti o 
con più optional rispetto alla concorren¬ 
za; un computer deve, certo, poter ese¬ 
guire adeguatamente i programmi in¬ 
stallati senza incertezze, e deve anche 
poter contare su una quantità di memo¬ 
ria (RAM e di massa) tale da poter lavo¬ 
rare con i propri file senza doversi 
preoccupare troppo dello spazio rimasto 
sul disco rigido. Allo stesso tempo, es¬ 
sere dotato di quegli "accessori" ai 
quali non è più possibile rinunciare (un 
po' come andare presso un concessio¬ 
nario automobilistico e sentirsi afferma¬ 
re che gli specchietti retrovisori sono a 
parte...), come per esempio, una sche¬ 


da audio ed un modem decenti. Senza 
parlare di adattatore video e monitor... 
Una macchina senza pregi e difetti, o 
"senza infamia e senza lode"? 

lo non direi: l’Aspire della Acer, che 
proviamo oggi, si è dimostrato un com¬ 
puter "normale" nelle specifiche, ma, 
alla prova del fatti, nettamente superio¬ 
re alle aspettative. Questo computer, 
infatti, pur essendo dotato di un "sem¬ 
plice" Pentium II 350. 6 risultato molto 
veloce e soprattutto stabile, dote pur¬ 
troppo tutt'altro che comune, nel pano¬ 
rama informatico odierno. 


La macchina 

La proposta di Acer, per un Personal 
Computer di base, è rappresentata dalla 
linea Aspire. Non si tratta di un compu¬ 


ter "minimo", in quanto implementa un 
chipset ed un processore di fascia me¬ 
dia; anche la dotazione di memoria 
RAM non è esigua, e il tipo di software 
in bundle la dice lunga sul segmento di 
mercato al quale si rivolge: un'utenza 
smaliziata, magari già con un computer 
in casa, attenta al budget e alle presta¬ 
zioni. Inoltre, la presenza del modem 
permette di identificare anche la desti¬ 
nazione d’uso della macchina: il compu¬ 
ter per la famiglia. In un ufficio, non 
avrebbe ragione di essere, in quanto la 
connettività sarebbe assicurata dal 
proxy aziendale (e quindi, da una inter¬ 
faccia di rete): in casa, il modem diven¬ 
ta ormai quantomeno necessario 
Le caratteristiche tecniche dell'Acer 
Aspire, nella configurazione provata, po¬ 
trebbero essere all'insegna della tran¬ 
quillità: a parte il processore Intel da 


118 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



















Acer Aspire 6110 


Acer Aspire 6160 


Produttore: 

Acuì Itaky Srl 

Centro direzionale Cotlooni 

Palazzo Perseo 

Via Paracelso. 12 

20041 Sagralo Brinnza (MI) 

Tel 039/68421 
htt(j://www acer il 

Prono (IVA esclusa) Lit 2.319,000 


350 MHz con i canonici 512 Kbyte di 
memoria cache di secondo livello, la 
macchina e equipaggiata con una sche¬ 
da madre Acer con chipset Intel 440 
BX. con bus AGP 2X, i consueti slot PCI 
(nessuno occupato) e ISA; uno di questi 
ultimi è occupato da un modem GVC da 
56 Kbit omologato. A completare la 
configurazione, una più che discreta 
scheda video con accelerazione 3D, la 
ATI Rage PRO AGP con otto Mbyte di 
SGRAM, un disco fisso UltraATA Sea¬ 
gate ST34323A da 4 3 Gbyte, un CD¬ 
ROM Acer 32XMTRP (ovviamente da 
32x), e ben 64 Mbyte di SDRAM, certi¬ 
ficate PC 100 e su banco singolo, per la 
piu ampia possibilità di espansione 

L'interfaccia audio a 16 bit, integrata 
sulla scheda madre, è basata sul digni¬ 
toso chip ESS Solo, e il monitor SVGA, 
un bel 15 pollici, 6 sempre di produzio¬ 
ne Acer; in realta, il risultato ottenuto è 
superiore alla somma delle parti, questo 
è dovuto ad un eccellente equilibrio del 
sistema, con in più una ottima compati¬ 
bilita, rilevata durante la prova delle 
schede video 3D dello scorso numero 
di MC; nessuna delle schede video pro¬ 
vate ha mai procurato un conflitto di pe¬ 
riferiche o instabilita varie. 

Acer propone, per il modello Aspire. 
una variegata gamma di personalizzazio¬ 
ni, a partire dal lettore DVD e alle solite 
espansioni della RAM di sistema e del 
disco rigido, ai monitor e scanner. 

La tastiera non è eccezionale, il mou¬ 
se nemmeno, ma funzionano decente¬ 
mente e risultano anche abbastanza er¬ 
gonomici. 

La dotazione software è di tutto ri¬ 
spetto: oltre a Windows 98 e alcuni gio¬ 
chi in bundle è anche presente una ver¬ 
sione Full di Lotus SmartSuite, rinomata 
serie di programmi rivale di Office della 
Microsoft; le funzionalità delle due sui¬ 
te. al di là di tutti gli ammennicoli e sofi¬ 
sticazioni varie presenti in entrambe i 
pacchetti, è praticamente sovrapponibi¬ 
le. SmartSuite integra un wordproces- 
sor. un foglio elettronico, un database 



II cabinet In tutta la sua 
tondeggiante maesto¬ 
sità . . 


Questo particolare mo¬ 
stra il meccanismo di 
ritorno dello sportellino 
che copre II cassetto di 
caricamento del CD- 
rom qualche volta si 
inceppa e lo sportello 
rimane apeno. 

Il CD viene comunque 
caricato correttamente , 



MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


119 





























Acer Aspire 6110 



Gli ottimi diffusori Altee 
Lansing a corredo, oltre 
a trovarsi in posizione 
ideale lancorati ai lati del 
monitori, dispongono di 
una comoda uscita cuf¬ 
fia utilissima quando, 
utiUnando il PC non vo¬ 
gliamo disturbare il pros¬ 
simo Ad esempio gio¬ 
cando a Quake II nel 
cuore della notte 


Il miro deir Atei Aspiro 
Si riconoscono i vari 
connettori, correttamen¬ 
te posizionali secondo 
le noi me del ATX Form 
FàClOt 



ed un Organizer, lutti corredati da fun¬ 
zionalità avanzate per la pubblicazione 
dei documenti sul Web. 

Il cabinet di questa macchina si pre¬ 
senta discretamente bene, la qualità del¬ 
la plastica utilizzata sembrerebbe buona; 
il cabinet è composto da un guscio me¬ 
tallico a C asportabile, con un frontale in 
plastica dalle linee tondeggianti il dise¬ 
gno complessivo è piacevole, anche se 
durante l'uso sono saltati fuori alcuni 
piccoli difetti di progettazione, assoluta- 
mente ininfluenti sul piano funzionale, 
ma fastidiosi per l'utente. Il lettore di 
CD-ROM, per esempio, e montato inter¬ 


namente allo chàssis, e per permettere 
la fuoriuscita del cassetto, il frontale del 
cabinet 6 fornito di uno sportellino a 
molla, che nell'esemplare da noi prova¬ 
to, un paio di volte si è incastrato (bloc¬ 
cando anche II cassetto del CD), risul¬ 
tando in un errore di caricamento, oltre 
a rimanere frequentemente aperto. An¬ 
che la scelta di dotare di sportellino an¬ 
teriore il vano aggiuntivo da 5" e il 
floppy, rappresenta, a mio avviso, una 
preziosità estetica che risulta scocciante 
nell'uso... 

Internamente la cablatura risulta abba¬ 
stanza ordinata, il modulo di alimentazio¬ 


ne 6 il solito switching da 200 watt, po¬ 
sto superiormente alla scheda madre; 
tutto sommato, una macchina a prima 
vista molto convenzionale , sono pre¬ 
senti anche alcune chicche; una specie 
di ancoretta che blocca fermamente la 
scheda dell'Interfaccia video nel connet¬ 
tore del Bus AGP, per esempio 
La qualità dei componenti e buona, 
ma non eccezionale: i risultati ottenuti, 
lo ripeto a costo di diventare ridondante, 
sono da ricercare nell'eccellente equili¬ 
brio della configurazione, sapientemente 
progettata tenendo conto delle compati 
bilita, prestazioni, durata ed affidabilità di 
ogni singolo componente Quando si ac¬ 
quista un personal computer, anche II 
know-how della società che realizza la 
macchina deve essere messo in conto 
la ricerca costa, e molte volte conviene 
pagare quel minimo in piu rispetto ad un 
assemblato, per possedere una macchi¬ 
na durevole e sicura.. 


Come va 

£ accendendo la macchina che ci si 
rende conto che, in un certo senso, l'ap¬ 
parenza inganna: Windows 98 si avvia 
con decisione e senza intoppi, mai un 
messaggio di errore interno, e neanche 
mai un segno di instabilità o di malfun¬ 
zionamento. 

Non mi arrischio a dire che si tratta di 
una macchina affidabile nel vero senso 
del termine (l'affidabilità vera non e pro¬ 
pria del mondo Windows, per me ve¬ 
ramente affidabile significa eseguire il 
bootstrap una volta e non spegnere piu 
la macchina per un anno, tipo Mainfra¬ 
me. per intenderci, e sapere che non si 

MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 
















Acer Aspire 6110 


L interno della macchina non e ordinatissimo a prima visto sembrerebbe un prodotto OEM, I accessibilità 
potrebbe essere migliore, ma d altronde le dimensioni del mmitower non permettono gonidi cose 
L espandibilita della macchino ù ottima, tutti gli slot PCI sono liberi, ed e anche disponibile un vano da 5 " 
accessibile dall'esterno attraverso lo sportellino che copre anche il tloppy 


bloccherà), ma siamo sulla strada giusta 
per arrivarci; intanto, e non e poco, ci ho 
lavorato per quasi due mesi senza mai 
un errore di qualsiasi genere, 

A questo riguardo, ci terrei a segnala¬ 
re che l'Acer Aspire 6 dotato di un CD¬ 
ROM di ripristino, contenente a tutti gli 
effetti l'immagine del disco rigido di in¬ 
stallazione, con la configurazione com¬ 
pleta di tutte le periferiche presenti nel 
sistema all’acquisto; in caso di "incasi- 
namento” di Windows, si tratta di una 
mano santa, a meno che non abbiate 
aggiornato qualche periferica, e quindi 
modificato la configurazione Nella mag¬ 
gior parte dei casi, il Plug & Play di Win¬ 
dows dovrebbe (il condizionale e d'ob¬ 
bligo) rimediare, rilevando tutte le nuove 
periferiche e richiedendo i driver neces¬ 
sari. Questo CD sostituisce anche II CD 
originale di installazione di Windows 98. 
che non è presente (all'interno dell'im¬ 
ballo si trova la sola licenza). 

Essendo questa macchina stata utiliz¬ 
zata come piattaforma di prova per il 
confronto degli acceleratori 3D dello 
scorso numero, l'ho potuta provare a 
fondo con parecchi applicativi, alcuni 
anche pesanti; e devo dire, a proposito 
dell'interfaccia grafica, che la ATI Rage 
PRO non e per niente male. Anzi, sin¬ 
ceramente devo dire che l'ho rivalutata 
proprio grazie a questo confronto; la 
ATI ha l'equilibrio (questa parola sta di¬ 
ventando molto frequente, in quest'arti¬ 
colo...) che altre, anche molto blasona¬ 
te non hanno, un buon 2D, un'ottima 
riproduzione video di filmati, discrete 
prestazioni 3D e una buona visualizza¬ 
zione, stabile e a risoluzioni fino a 
1024x768, molto nitida. Il disco rigido, 
da 4 Gigabyte, 6 molto silenzioso e di¬ 
scretamente veloce; il CD-ROM, a par¬ 
te il problema dello sportellino, è veloce 
e legge veramente di tutto, masterizzati 
di tutti i colori e CD normali peccato 
non ci sia una presa per le cuffie sul 
frontale. In ogni caso, la riproduzione di 
CD musicali è sufficiente a garantire un 
piacevole sottofondo durante il lavoro al 
PC. La riproduzione dei suoni, da parte 
dell'interfaccia audio integrata è decen¬ 
te, forse un po' troppo squillante e 
mancante dei toni bassi; comunque 
adeguata, anzi allineata, alle prestazioni 
generali del sistema. 

L'utilizzo che ne ho fatto è stato per 
lo più ludico, in effetti, un po’ mi ver¬ 
gogno ad affermarlo, ma questa volta, 
la configurazione della macchina mi ha 
portato piu che a provare serissimi da¬ 
tabase o programmi di modellazione 
meccanica, a giocare con non meno 
esigenti programmi di simulazione in¬ 
terattiva, come Quake II, Incoming e 
Turok... 


Ammetto, dopo le prove di routine 
(vediamo il frame rate, ah, Photoshop 
esegue II filtro 'V in y secondi, quanti 
Mbyte al secondo? ), ho lasciato in¬ 
stallati i giochi e ogni tanto, la sera, per 
rilassarmi: "vado di sopra a provare la 
macchina per l'articolo. ", 

In questa veste, trovo che l’Acer 
Aspire sia un ottimo compromesso, la 
macchina per giocare, per gustarsi CD 
interattivi, per esplorare, comunicare e 
gestire; insomma un computer dome¬ 
stico... 

L'Acer Aspire è un personal compu¬ 
ter onesto, non promette mirabilie ma 
mantiene tutto quello che ci si aspette¬ 
rebbe da una macchina con queste 
specifiche: e non è poco. 

Conclusione 

La macchina per la famiglia. Se in se¬ 
de di progetto era questo il target ri¬ 


chiesto come specifica, Acer ha cen¬ 
trato il bersaglio Senz'altro. l’Acer 
Aspire è proprio cid che consiglierei a 
chi deve decidere cosa prendere in 
ambito informatico per farne II classico 
uso casalingo un bel modem per spe¬ 
dire fax, corrispondere con e-mail e na¬ 
vigare speditamente su Internet, la sui 
te di programmi giusta per finire la rela¬ 
zione iniziata in ufficio, per gestire le fi¬ 
nanze domestiche e recensire la pro¬ 
pria biblioteca, senza contare i giochi in 
bundle e la flessibilità offerta dalla con¬ 
figurazione, aperta ed espandibile. La 
potenza elaborativa e ottima, il disco 
dovrebbe essere abbastanza capiente 
e la quantità di memoria RAM e deci¬ 
samente sufficiente per la bisogna II 
prezzo non è molto elevato, e mi sem¬ 
bra adeguato alle prestazioni riscontra¬ 
te e alla fascia d'utenza cui questa 
macchina si rivolge 

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MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


121 



























di Raffaello De Masi 




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Manuale dell'utente 


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t'Vi.v.vmil 



WinFax Pro 9.0 


Anche stasera, di nuovo solo in casa 
La signora moglie 6 uscita presto, stra¬ 
namente in concomitanza con un bonifi¬ 
co sul mio conto corrente, che il diretto¬ 
re della banca mi ha comunicato essere 
arrivato proprio qualche ora fa (nemme¬ 
no il tempo di farli raffreddare, 'sii sol¬ 
dii), L'umore non è dei migliori; stamat¬ 
tina qualche gentiluomo è entrato, in 
manovra, nello sportello della macchina 
e ha pensato bene (forse anche lui sape¬ 
va del bonifico) non essere il caso d'im- 
portunarmi nell'avvisarmi, Anja è lontana 
tremila chilometri, a Chernobyl, dai suoi 
parenti; e da soli che gusto c'è a riveder¬ 
si per la sessantesima volta " Pretty wo- 
man” o "Una gita scolastica"? Stomaco 
vuoto, che ulula come Cthulhu quando 
gli si è incarnata qualche unghia, e i figli 
di Nyarlathotep gli saltano sui piedi per 
giocare con lo zione. 


Neppure l'incanto della leggendaria 
Atripalda riesce a prendermi, stasera, In 
altra occasione sarei sceso per perder¬ 
mi nel profondo suburbio di vizio e di 
peccato di questa immensa citta ancora 
in parte inesplorata, ma stasera 
"nunn'è 'ccosa" Sarei solo di cattiva 
compagnia, e poi, l’ultima volta, il fiasco 
di rosso della cantina mi pareva un tan¬ 
tino troppo annacquato. Tardi, per anda¬ 
re a cinema; io mi sveglio alle cinque di 
mattina e l'ultima volta che sono andato 
all'ultimo spettacolo mi sono addor¬ 
mentato, facendo il vuoto (meno male 
che era un film di guerra!) 

Proprio una serata da lupi Provo a te¬ 
lefonare a Naomi e ad Afef: il primo nu¬ 
mero è occupato, al secondo risponde il 
fax. E a questo punto mi viene l'idea, 
che contraddistingue il gemo dall'uomo 
comune. Perché non provare a inviare 


un infuocato madrigale alla bellissima 
con il pacchetto che mi hanno mandato 
dalla redazione proprio la settimana 
scorsa? Se, come afferma la didascalia 
sulla scatola, WFP è capace di fare co¬ 
se inaudite (laser quality faxes, affer¬ 
ma), saprà anche trasmettere il segreto 
di un'anima romantica e il miele che 
profonde dal suo cuore Staremo a ve¬ 
dere. 

WinFax Pro, e siamo 
alia nona versione 

Giusto un anno fa mettevo mano alla 
versione otto di questo pacchetto, giun¬ 
to a livelli di qualità invidiabili Se, come 
pare, WFP, dopo Antivirus e Utility, è il 
pacchetto più venduto dì Symantec, i 


122 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 













WinFax Pro 9.0 


WinFax Pro 9.0 

Produttore: 

Symantec s,r,l. 

Via AUUatliìssu. 10 

201 ZI Milano 

Tel 02 695521 


Prezzo: (IVA esclusa) 

Ut. 231 000 


meriti non sono per nulla illusori. Facilita 
d'uso, potenza e caratteristiche di utiliz¬ 
zo grandemente superiori a quelle ritrat¬ 
tabili nelle attrezzature tradizionali, buo¬ 
na disponibilità in termini di macchina 
su cui è installato, manualistica di rapida 
consultazione, adattabilità a pressoché 
tutto il parco modem esistente, anche 
abbastanza obsoleto, ne fanno la scelta 
d elezione per chi ha esigenze di gestio¬ 
ne di facsimile sia saltuarie sia, soprat¬ 
tutto, professionali. 

Questa prova, in ogni caso, è sui ge¬ 
neris. in quanto la prossimità temporale 
di quella precedente ci permette di rin¬ 
viare il lettore ad essa per l'inquadra¬ 
mento generale del programma e le 
sue linee generali d’uso. Ne approfitte¬ 
remo invece per affrontare il pacchetto 
in maniera diversa, evidenziando le sue 
più generali caratteristiche di applicazio¬ 
ne e le nuove funzioni, aggiunte in que¬ 
sta più recente versione. 

Innanzi tutto due parole sulla macchi¬ 
na ospite. I requisiti minimi consigliati 
sono un Pentium, un CD-ROM (il ma¬ 
nuale contiene una scheda per ordinare 
la versione su floppy), 16 Mb di RAM 
che divengono 32 se si decide di utiliz¬ 


zare il collegamento con due linee te¬ 
lefoniche. almeno una sessantina di Mb 
liberi per l'installazione, uno o due mo¬ 
dem Classe 1 e 2/2.0 CAS compatibili 
(o, in alternativa, qualsiasi scheda ISDN 
che utilizza driver CAPI 2.0, supportanti 

10 standard fax G3), e, infine una linea 
telefonica collegata a ciascun modem 
da usare (massimo 2/2) Se fatto girare 
sotto NT4 le esigenze, in termini di me¬ 
moria, sono leggermente superiori; po¬ 
co di più, comunque 

Riassumiamo quindi le informazioni 
generali riguardo all'uso di WinFax Pro; 
scopo del pacchetto è quello di creare 
un ambiente confortevole per utilizzare 

11 computer come facsimile in configura¬ 
zione send-receive. I fax vengono creati 
come normali documenti cartacei, e co¬ 
me tali trattati, qualunque sia il pro¬ 
gramma che li genera e qualunque sia¬ 
no le funzioni che tramite esso si appli¬ 
cano (ad esempio si può visualizzare in 
anteprima, stampare un provino, modifi¬ 
care al volo un documento prima di in¬ 
viarlo). L'invio avviene dall'interno del 
programma stesso, senza inutili opera¬ 
zioni di trasferimento o traduzione in al¬ 
tri formati. E' possibile, al di fuori delle 
funzioni del programma generatore, 
comporre e aggiungere copertine, acce¬ 
dere a rubriche proprie del programma 
o importate da altre applicazioni (es, da¬ 
tabase o agende in linea), avere a dispo¬ 
sizione aree di archiviazione personaliz¬ 
zate e automatiche. E' possibile inviare 
lo stesso fax a più destinatari, e la tra¬ 
smissione è rapida e raramente difficol¬ 
tosa, grazie a una eccellente tecnologia 
di compressione incorporata e a effi¬ 
cienti routine di verifica e correzione 
della trasmissione. La qualità dei fax, 


lnlom«/tofU tu WmFaK PRO 


GtneMfc | Mtmum ui intona | 


W«Fm PRO 9 0 (Jul 27 1 998) 

Copyright lo) 1998 Symartac Corpordx* 



Questo prodotto non é italo loprttoo 

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«iOrtCMU idtebbe comportate gtavr tendoni cwé e pandi a taf* 
peite^jta » mettmi tvei consenta detto legge 


OK 


Lo splashscreen dì WinFax 9 


compatibilmente con le periferiche di 
stampa all’arrivo, è di qualità laser, e 
WinFax Pro consente di risparmiare sui 
costi delle telefonate interurbane e in¬ 
ternazionali programmando la trasmis¬ 
sione dei documenti nelle fasce orarie a 
tariffa ridotta. E' anche possibile utiliz¬ 
zare carte telefoniche o carte di credito, 
quando, ad esempio, si è in viaggio, ri¬ 
sparmiando cosi ulteriormente sui costi 
telefonici. 

Nella maggior parte dei casi WinFax 
Pro viene utilizzato con un modem col¬ 
legato al computer; tuttavia esso fun¬ 
ziona anche con molti altri dispositivi di 
comunicazione, alternativi a questo, co¬ 
me modem particolari interni, schede 
PC Card (PCMCIA) e cellulari Non man¬ 
ca la possibilità di adottare una scheda 




Alcune fasi della procedura guidata di invio di un fax 
MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


123 






































WinFax Pro 9.0 


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Benvenuti in WinFax PRO 

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ISDN, in una con i drive CAPI 2,0; Il pro¬ 
gramma e già predisposto per colloquia¬ 
re non solo con i normali apparecchi fax 
Gruppo 3, su normali linee analogiche, 
ma anche per collegarsi a dispositivi 
ISDN a una velocita massima di 14 400 


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bps, sotto lo stan¬ 
dard fax G3 Gran¬ 
de convenienza 
può essere genera¬ 
ta dalla predisposi¬ 
zione di WFP a la¬ 
vorare in rete; il 

_ programma e un 

unico modem pos¬ 
sono essere condivisi utilizzando II 
Client fax e il/i modem collegati alla sta¬ 
zione host della rete. Una frazione del 
programma permette di usare un unico 
fax dipendente dalla stazione remota, 
cioè un computer dedicato su cui sia in 
funzione il software per server fax Win¬ 
Fax Pro for networks 


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Composi;ione guidale coi 

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Atre opzioni 



Opponi vane pei le copertine 

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mltenie e dei dati sul le» 

R Baca di Svinone ‘Copertina la»" 

r Inlonnaaoni la» sorto il Sesto del meiia«»o 

P Inteslatione nefaiea del ojessaggo 

| pedonale 

P Utalima 


Sloglia | Scandisci | 


< Indieiio 


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La finestra della conri 
gurazione guidata e 
una serie di opzioni di 
Setup da essa raggiun¬ 
gibili Interessante la 
configurazione dei col¬ 
legamenti, la composi¬ 
zione guidata delle co¬ 
pertine (e possibile, da 
essa, eseguire scansio¬ 
ni dirette), le notlflche 
d'inoltro l uso avanza¬ 
to delle carte di credilo 
telefoniche 


Grandi funzionalità 
per una versione 
davvero nuova 

Elencare tutte le funzioni di WFP e 
operazione che richiederebbe ben piu 
tempo e spazio di quanto ce ne sia su 
queste pagine. Ad esplorare bene tutto 
l'ambiente si ha la sorpresa piacevole di 
trovare ogni tanto qualche nuova funzio¬ 
ne. utile e non sempre intravista all'ini¬ 
zio, destinata a risolvere un nostro parti¬ 
colare problema. Ricorderemo di segui¬ 
to, comunque, le piu funzionali caratteri¬ 
stiche del programma, quelle che, im¬ 
mediatamente, ne fanno un ambiente 
sofisticato, elegante, capace di presta¬ 
zioni e caratteristiche capaci di accon¬ 
tentare qualunque tipo di utenza 

Eccole, quindi; invio di fax da qualun¬ 
que applicazione, praticamente come 
stampare. Inclusione di diversi docu¬ 
menti, anche prodotti in ambienti diffe¬ 
renti, in un unico fax, spedizione diretta 







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124 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 
















































































WinFax Pro 9.0 




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La nuova finestra di gestione doi messaggi, più tallonale e meglio organizzata 
della precedente 



Il visualizzatore fax in azione: facile la modifica e la manipolazione dei docu 
menti, in entrata e uscita 


da scanner, invio di fax a diversi desti¬ 
natari Inserimento di copertine diretto 
e, volendo, automatico, possibilità di 
vedere in anteprima, programmazione 
di invio a orari diversi, inserimento sofi¬ 
sticato di firma e logo nel documento o 
nella copertina. In ricezione, i fax pos¬ 
sono essere ottenuti automaticamente, 
senza disturbo per il lavoro corrente, re¬ 
direzione di arrivi ad altra destinazione o 
recupero degli stessi in modo remoto, 
ricezione di segnale di arrivo di un facsi¬ 
mile su un cercapersone o su un cellu¬ 
lare, stampa automatica o filtrata degli 
arrivi, rotazione delle pagine inserite ca¬ 
povolte od orizzontali, rimozione even¬ 
tuale delle macchie da trasmissione, 
evidenziazione del testo su messaggi ri¬ 
cevuti o gestione dello scritto attraver¬ 
so OCR, organizzazione dei documenti 
ricevuti in caselle WinFax Pro permet¬ 
te di usare due modem e due linee te¬ 
lefoniche, impostandone magari una 
per la trasmissione e l'altra per la rice¬ 
zione, se si e in possesso di un pac¬ 
chetto di e-mail adatto, e possibile in¬ 
viare e ricevere messaggi direttamente 
da WinFax 

Sembrerebbe strano che, giunti alla 
versione 9, ci sia ancora stato molto da 
"scoprire", e invece i progettisti non 
sono stati con le mani in mano ed ecco 
le caratteristiche davvero nuove e origi¬ 
nali di questa versione Eccellente la 
più efficiente procedura di configurazio¬ 
ne guidata che. lanciata quando si apre 
il programma per la prima volta, con¬ 
centra in un solo passaggio tutte le 
operazioni di setup, rendendo agevoli 
anche quelle notoriamente un po' "osti¬ 
che", Grazie alla funzione Condivisione 
fax, non è necessario avere un modem 
collegato al computer usato, ma, in pre¬ 
senza di una rete, è sufficiente installa¬ 
re il Client di WinFax e utilizzare, attra¬ 


verso di questo, il o i modem collegati a 
una stazione host della rete. Un nuovo 
programma di utilità consente di salva¬ 
re e ripristinare dati del programma 
(fax, rubriche, registri e configurazioni) 
e di programmare backup automatici o 
manuali dei documenti ricevuti e inviali 
Migliorato anche l'ambiente d'invio, 
che non passa più attraverso la proce¬ 
dura un po' macchinosa delle versioni 
precedenti, ma si basa su una finestra 
completamente nuova e molto simile a 
quel che normalmente si fa con i modu¬ 
li fax. 

Abbiamo già detto dell'opzione "due 
modem", mentre nuova è la funzione 
di invio fax via Internet Le rubriche del 
programma sono ora più Integrate con 
Actl (MCmicrocomputer n 189) e Ou¬ 
tlook 98. e sono anche supportati i file 
di database ODBC di Microsoft Access 
come rubrica telefonica. WFX oggi sup- 

orta lutti i dispositivi fax 

CS/GSM/PGN più comuni, come pure 
le schede PCMCIA e i telefoni collega¬ 
bili via cavo a un PC e controllabili con 
un normale modem. La notifica su cel 
lulare o cercapersone supporta lo stan¬ 
dard SMS e, per il NordAmerica, Il PCS: 
ancora la funzione OnNow permette di 
ricevere fax e messaggi vocali subito 
dopo l'avvio del sistema, e piu ampia 
ancora è la gamma di modem supporta¬ 
ta (finalmente i setup sono tutti rag¬ 
gruppati in un'unica area), mentre sem¬ 
plice e rapida è la procedura di utilizzo 
delle carte telefoniche 

Quattro ambienti per 
una gestione globale 

Una volta installato. WinFax Pro crea 
un gruppo di programmi piuttosto cor¬ 


poso e quattro voci nel menu Avvio, 
voci che corrispondono a diversi am¬ 
bienti di utenza 

Senz'altro II principale è Controller, 
uno strumento avviato automaticamen¬ 
te all'avvio e visualizzato sotto foima di 
icone nella barra delle applicazioni E' il 
metodo più sicuro, efficace e rapido di 
accedere alle funzioni di WinFax Pro e 
permette di ricevere e inviare rapida¬ 
mente messaggistica fax quando l'am¬ 
biente di gestione dei messaggi non e 
avviato, Usarlo è semplice, se si è avu¬ 
ta la pazienza di perdere qualche minu¬ 
to nella attenta configurazione iniziale 
del programma 

La soluzione piu consigliabile e quel¬ 
la di affidarsi alla procedura guidata che 
si avvia al termine dell'installazione e 
che. comunque, può essere richiamata 
in qualunque momento (ad esempio 
nel caso si cambi il modem) Essa 
comprende una serie di videate. dotate 
di esaurienti spiegazioni, che consento¬ 
no di tagliare l'ambiente in base alle 
proprie esigenze e caratteristiche Inol¬ 
tre la procedura guidata ha il vantaggio 
di fornire rapidi consigli circa la soluzio¬ 
ne di problemi, e offre in linea efficaci 
descrizioni delle nuove funzioni dispo¬ 
nibili La cosa davvero interessante di 
questa nuova versione e la finestra di 
apertura-menu del pacchetto, comple¬ 
tamente originale, che finalmente mot¬ 
te immediatamente a portata di mano 
tutti gli ambienti del programma, come 
composizione di un nuovo fax. installa¬ 
zione di collegamenti a telefonmi e cer¬ 
capersone, configurazione di modem, 
notifica e inoltro di messaggi, uso di 
carta telefonica, costruzione di una co¬ 
pertina personalizzata Bello e originale 
quest’ultimo ambiente, dove, accanto 
a copertine predefinite (notevole la li¬ 
breria), ne esiste una vergine in cui, ra- 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


125 





















WinFax Pro 9.0 




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pidamente, si possono includere og¬ 
getti e immagini personali. Dicevamo 
oggetti, visto che, ancora più facilmen¬ 
te che in quelle precedenti. WinFax 
Pro consente di creare una versione 
elettronica della propria firma e del pro¬ 
prio logo, inserendoli in una libreria pri¬ 
vata e gestendoli come "timbri", assie¬ 
me ad altri già predisposti e che soven¬ 
te risultano molto utili (ad esempio i 
blueprmt come "Riservato", "Urgen¬ 
te". "Da non divulgare", e magari un 
Matahariano 'Distruggere dopo la let¬ 
tura"). Ancora meglio che nelle versio¬ 
ni precedenti, la copertina puO essere 
usata direttamente per l'inserimento di 
testi anche cospicui, divenendo, a tutti 
gli effetti, simile a quella modulistica in 
uso nella faxistica convenzionale 0 a 
una vera e propria carta intestata Esi¬ 
ste anche una Copertina rapida, per 
messaggi brevi e informali Piacevole e 
comoda la funzione "importa un file"; il 
testo, inserito nel relativo campo. puO 
essere editato direttamente 
La finestra della gestione messaggi 
si presenta amichevole e di facile com¬ 
prensione e gestione. Buono l'ambien¬ 
te di record di gruppo nelle rubriche, 
come quella della creazione di record 
dei destinatari Se esistono rubriche di 
altre applicazioni leggibili da WFP, esse 
vengono acquisite in collegamento di 
sola lettura (l'operazione 6 guidata dal 
"Kit di supporto rubriche di Symantec 
WinFax Pro PDX. la cui funzione è piut¬ 
tosto oscura fino a che non si recupe¬ 
rano informazioni in proposito dal s ito 

*- a 

gestione delle carte telefoniche è gui- 
data da una curiosa e pratica finestra 
di creazione di una macro, anche avan¬ 
zata e articolata (fino aio livelli di co¬ 
mandi; l'abbiamo usata con la carta 
CalliIt di Telecom, notoriamente abbi- 
sognevole di una non breve procedura 


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II designer di copertina 
in azione notevole la 
libreria presente dota 
ra di layout adatti a 
qualunque argomento 
e finalità 


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petto p yo*r... 


d'uso, senza in¬ 
contrare alcun pro¬ 
blema). mentre _ 

certe facility, forse 
banali, ma che ci 

rendono la vita più facile, hanno reso 
ancora più divertente il programma 
parliamo, ad esempio, delle imposta¬ 
zioni predefinite da applicare global¬ 
mente a tutti i fax. della stampa auto¬ 
matica dei report di conferma, della 
impostazione preferenziale di docu¬ 
menti che vengono inviati con maggio¬ 
re frequenza (es. solleciti ricorrenti per 
pagamenti periodici) con conversione 
in formato fax in anticipo, invio di fax 
su carta intestata (con scelta d'intesta¬ 
zione globale o solo sulla prima pagi¬ 
na), creazione di regole di ricezione in 
base a determinati requisiti. I fax rice¬ 
vuti possono essere inoltrati anch'essi 
secondo certe specifiche (immediato, 
a intervalli regolari, in base a un tipo 
specifico di messaggio, messaggi rice¬ 
vuti in un particolare intervallo di tem¬ 
po, messaggi ricevuti da un determina¬ 
to mittente - in questo caso occorre 
conoscere I identificativo fax del chia¬ 
mante) 

Due parole, infine, sui servizi di se¬ 
greteria telefonica incorporati nella pre¬ 
cedente versione nella versione 9 non 
ci sono più. e la cosa non ci e piaciuta 
per niente Si può recuperare questa 
funzione dal pacchetto precedente, ma 
la compatibilita con il nuovo controller 
è fortemente aleatoria Peccato, una 



diminutio capitis senza senso e motivo 
apparente, che limita nettamente le 
qualità di questo pacchetto 


Conclusioni 


WinFax Pro 9 è davvero una major re 
lease di questo pacchetto dalla fama e 
dalle prestazioni di tutto rispetto. La pri¬ 
ma impressione che si ha, usandolo do¬ 
po una buona conoscenza del prece¬ 
dente, è che tutto e un poco più facile 
e immediato. Continuando nell'uso si 
scopre che il lavoro fatto dagli imple- 
mentatori è stato profondo, con nume¬ 
rose aggiunte e modifiche dei comandi 
rispetto alla versione 8 (Symantec affer¬ 
ma essere state più di cento) In ogni 
caso una versione da possedere, sia in 
prima istanza, sia come aggiornamento, 
se si maneggiano solo fax. la mancanza 
delle funzionalità di segreteria telefoni¬ 
ca. invece, potrebbe sconsigliare l'ag¬ 
giornamento a una fascia di utenza inte¬ 
ressata a questa funzione. Comunque, 
per motivi personali, a questo pacchet¬ 
to mi ci sono subito affezionato, visto 
che. mentre scrivevo, è arrivato un fax, 
e sono portato a sperare che Afef non 
sia rimasta indifferente al mio dolce stil 
novo. Raffaello, hai colpito ancorai WS 


126 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 













































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Dealer o Leader? 




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farà fare molta strada. Basta diventare MC-link 
» Point. Insieme al kit di installazione che leva ogni preoc- 

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Se avete il pallino per gli af- C. 

fari ce un’pfferta di connettività ad V/L 
Internet da proporre ai vostri clienti, che vi 'r * 
farà fare molta strada. Basta diventare MC-link 
Point. Insieme al kit di installazione che leva ogni preoc¬ 
cupazione di configurazione, potrete offrire ai vostri clien¬ 
ti la serenità di un'assistenza che li segue ovunque. E molte 
certezze in più. A partire dal supporto di un provider nazio¬ 
nale come MC-link, da più di 12 anni al fianco di grandi azien¬ 
de e piccoli utenti con tecnologie e prodotti avanzati. Per conti¬ 
nuare con una rete capillare estesa in oltre 110 città in Italia e 
1200 nel mondo. E finire con un'offerta completa e qualifican¬ 
te che presenta molti punti di (orza: Kit di abbonamento bi¬ 
mestrale o annuale; connessione RTC anche in X2 e ISDN; 
spazi web e domini; connettività Internet e Intranet dedi¬ 
cata per le aziende. Diventate anche voi MC-link Point, 
potrete usufruire di un'agile rapporto commercia- ( 
le e un completo supporto di merchandising. 
Contattateci scoprirete che differenza 
a v corre tra essere un Dealer e 

g * un leader. 


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MC-link Point, il punto che fa la differenza. 

Hi JiM.mmm. i A i uLu wniiHMiBiwMain 


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di Raffaello De Masi 



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Manuale 

Utente 




Pentazip 4.0 per 
Windows 95/98 e NT 


Un signore entra in un negozio di 
ferramenta, e chiede una lima. Il com¬ 
messo risponde: "Come la vuole, si¬ 
gnore. da legno, da ferro, triangolare, 
a coda di topo?". "Non so", risponde 
Il signore, "mi serve per limare II bec¬ 
co del canarino". "Ma signore", ri¬ 
sponde Il commesso, "è impazzito: 
cosi lei lo ammazza" "Si faccia gli af¬ 
fari suoi, e mi dia la lima". 

Dopo qualche giorno i due si rincon¬ 


trano e il signore fa al commesso: ”A 
proposito, lo sa che il canarino e mor¬ 
to?". "Beh, glielo avevo detto ! ", fa 
l'altro “Si, ma il fatto sta", replica il 
signore, "che 6 morto quando l'ho 
stretto nella morsaI ", 

Sinceramente i compressori sono 
sempre stati per me una cosa affasci¬ 
nante e vagamente avvolti di senso 
alchimistico e di mistero leggermente 
fasciato di pericolo: e anche se i file 


non muoiono, stretti nella morsa, ogni 
volta che comprimo qualcosa II mago¬ 
ne in gola mi viene e mi pare sempre 
si sentire qualche crack Sebbene cre¬ 
da di sapere abbastanza bene come 
funzionano, l’arcano resta, e pensare 
a questi byte che si sistemano me¬ 
glio, riducono le loro dimensioni, si si¬ 
stemano come acciughe nella scatola, 
fa sempre un certo effetto. O, come 
diceva Rosaria, una mia amica, che mi 


128 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 




Pen,azi P 40 g 2 g® 


Pentazip 4.0 

Produttore e distributore: 

Pontanip 4.0 

C H, Ostfeld s.a.s. 

Viale Zara 3 

20159 Milano 


Prezzo: (iva esclus.il 

Lil 83.000 


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La finestra ri apertura pi 
Pentazip 


chiedeva: "Ma che fanno i compres¬ 
sori, tolgono l'aria dal file, come nelle 
spugnette della Stanhome?". 

Oggi i compressori sono divenuti 
pressoché indispensabili, vuoi per 
aver raggiunto caratteristiche e pre¬ 
stazioni di tutto rispetto, vuoi perche 
anche gli attuali faraonici HD straripa¬ 
no, nonostante tutto, di tutto e di più 
E la compressione non 6 più appan¬ 
naggio di un programma ad hoc, ma 
oggi comprimono i Client di e-mail, i 
pacchetti di faxmodem, gli ambienti di 
grafica, sovente con rapporti talvolta 
sorprendenti. Ciononostante le pre¬ 
stazioni migliori restano appannaggio 
dei pacchetti dedicati, e, a questo 
punto, il discorso si fa più ristretto e 
specialistico. 

Moderne utility di compressione, 
nel mondo PC, ce ne sono molte, for¬ 
se fin troppe E, come al solito in que¬ 
st'area, brillano di luce propria gioielli 
di gran pregio, come AxMan. BKZip 
98, CCZip, FreeSpace, JavaZip (la pri¬ 
ma utility ZIP realizzata in Java), Net- 
Zip Deluxe (un classico giunto alla ver¬ 
sione 6), Planet (dotato di un ampio 
ventaglio di opzioni per il supporto 
della maggior parte dei formati, e 
comprendente forse la più efficiente 
utility di riparazione degli archivi cor¬ 
rotti), QuickZip (che comprende anche 
un efficiente scanner antivirus), Tur- 
boSFX (un vero e proprio ambiente di 
compressione, più che un semplice 
programma), ZipWiz (con due diffe¬ 
renti ambienti, dedicati ai novizi e ai 
più esperti), e innumerevoli altri Ma 
su tutti dominano alcuni Dei dell'Olim¬ 
po, che hanno segnato la storia della 
compressione e definito la relativa 
strada Dei che rispondono al nome di 
PKZip, WinZip, Stuffit (in ambiente 
Mac) 

I primi due hanno da sempre rap¬ 
presentato il punto di riferimento e di 
confronto per gli altri, e se il primo ap¬ 
pare oggi un tantino appannato, Win¬ 
Zip si presenta con una vitalità a tutta 
prova, rinnovando e aggiornando con- 


La fase PI Pelmilione 
del filo e Pella creano 
ne di un nuovo pac¬ 
chetto 


tmuamente le sue 
caratteristiche (e 
di questi giorni - 
inizi di ottobre - la 
disponibilità della 
nuova beta relea- 
se che offrirà, una 
volta passata In 
forma definitiva, 
un ambiente an¬ 
cora più facile e 
intuitivo: cosa 

questa desiderata 
da molti, visto che 
l'attuale si presen¬ 
ta talora criptica 
nell'uso - pensate 
solo a come gli 
implementatori 
hanno ben nasco¬ 
sto la tecnica per 

lo spanning di grossi file nuovo gladiatore, dotato di antenati di 

Ed ecco, in quest’arena affollala, un tutto rispetto, e che ha pregio e fasci- 


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Smv _pfB _jpfu 2sv _Pfl 

_«8 4 fin_PfB -JZD_PfB 


Attenzione: 


iPentazip crea, in defaull, file con suffisso ZIP Se sulla macchina è 
montato anche WinZip la cosa può creare una certa confusione 
Installando PZ, questo si "appropria” dell'estensione e i file figli di WZ cam 
biano icona e si agganciano, all'apertura, all'altro pacchetto Niente di grave, ter 
to, visto che PZ legge e manipola i file WZ come se fossero suoi, ma questa 
" soperchierà ” può dare qualche fastidio 
Nessun problema: basta "convincere" il manager delle estensioni che i file 
ZIP appartengono a WinZip II modo più semplice è quello di creare un collega 
mento passeggero di WZ sulla scrivania e di trascinarvi su I file mascherati. Il 
manager ci avviserà che l'estensione e proprietà di un altro pacchetto e ci chie¬ 
derà se desideriamo cambiarne la paternità. Diremo di si e come d'incanto tutte 
le icone riprenderanno il loro vecchio aspetto 
Ma il cane si morderà la coda, perché i file prodotti da PZ. con suffisso ZIP al 
momento del salvataggio avranno II timbio-icona di WZ. La cosa migliore e crea 
re due shortcut dei due pacchetti sulla scrivania e trascinare i file dove servono, 
sopportando l'eventuale fastidio del riconoscimento di paternità. Forse la cosa 
migliore è cancellarne uno, tanto sarà Inutile: in fondo, non si possono servire 
bene due padroni I 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


129 


































p entazip 4.0 




Il salvataggio su disco di un file ZIP; si notino. sulla destra, le numerose opzio¬ 
ni, tra cui i ben nove livelli di compressione possibili 


l.a fase di creazione di un file autoscompattante ISFX), esiste la possibilità di 
renderlo EXE e di scegliere una cartella di scompattazione di default, a de 
stra. la finestra di informazioni della runtime di aulocstrazione 


no particolare, oltre che per le presta¬ 
zioni e le caratteristiche che promet¬ 
te, anche per il fatto che è stato rea¬ 
lizzato interamente in Italia, Pentazip, 
questo il nome, con tanto di zeta mi¬ 
nuscola, potrebbe divenire, se la dea 
bendata informatica gli arriderà, un al¬ 
tro punto fondamentale di riferimen¬ 
to, visto che ha tutti i numeri per pa¬ 
reggiare il conto con ben più blasona¬ 
ti concorrenti, e offre un ambiente di 
lavoro su cui l'utente può intervenire 
in maniera piuttosto personale, al 
contrario di quanto visto in altri 
package, dove si e un po' vittima su¬ 
pina di quello che II programma deci¬ 
de di fare, 


Pentazip, il package 

Se le dimensioni del codice voglio¬ 
no dire qualcosa, Pentazip si presenta 
con credenziali di prim'ordine. Il 
package è contenuto su un CD-ROM 
che installa sull'HD una cartella di ben 
dieci MB, oltre alla solita distribuzione 
a pioggia di materiale, tra registri, car¬ 
telle dedicate, DLL ed altro II packa¬ 
ge conteneva anche un floppy che 
permetteva di aggiornare il tutto all'ul¬ 
timo minor upgrade, 

Pentazip va visto più come un am¬ 
biente che come un programma, in¬ 
fatti accanto alla funzione principale 
(compressione-decompressione) ce 
ne sono diverse altre, alcune decisa¬ 
mente interessanti. Descrivendole a 
braccio, le prime e le seconde, posso¬ 
no essere cosi riassunte: 



Lo scbecluler in azio¬ 
ne, capace di orgamz 
zare alla perfezione 
operazioni periodiche 
di salvataggio e di 
compressione in ba¬ 
se a un piano preordi¬ 
nato 


• compressione: Pentazip supporta 
numerose interessanti funzioni, tra 
cui ben dieci livelli di compressione 
diversi, compressione multivolume, 
compressione con password, format¬ 
tazione automatica dei floppy di desti¬ 
nazione, conversione dei caratteri 
CRLF->CR, salvataggio del path, sele¬ 
zione automatica della compressione 
delle sottocartelle e funzioni minori, 
come eliminazione opzionale dei file 
di partenza dopo la compressione e 
conversione in maiuscolo dei nomi; 

• decompressione: ripristino degli ori¬ 
ginali da archivi generati, oltre che da 
PZ, da WinZip, PKZip-PKZip Multipiat- 
taforma, anche da una miriade di altri 
formati, come ZOO, RAR, ARJ, ARC, 


CAB. LHA, LXH, TAR, Gzip. Z. BH. 
molti dei quali anche in subformato 
SFX, 

• visualizzazione degli archivi e dei fi¬ 
le in essi contenuti, oltre alle solite 
informazioni (date varie, grandezza del 
file di origine e del compresso) posso¬ 
no essere "lette" altre caratteristiche, 
come nome e percorso del file (o di 
più file, anche contenuti in più archivi, 
contemporaneamente), presenza di 
protezione con password, data dell'ul¬ 
tima modifica. Senza necessita di de¬ 
compressione manuale, il file puO es¬ 
sere letto attraverso l'applicazione as¬ 
sociata, può essere lanciato (se si 
tratta di un file eseguibile), e può es¬ 
sere modificato e risalvato nella stes- 


130 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 





























































































Pentazip 4.0 


sa forma; 

• riparazione di archivi PZ può tenta¬ 
re di riparare archivi indice e archivi 
dati, eventualmente corrotti; 

• conversione dati compressi: oltre 
che leggere e decomprimere, PZ con¬ 
verte archivi appartenenti ai formati 
precedentemente descrìtti; 

• funzioni minori l'ambiente offre nu¬ 
merose utility minori, come possibi¬ 
lità di ricerca in grossi archivi in base 
a semi diversi, supporto di codifica 
specifica di e-mail (UUEncode, Base- 
64/MIME, XXEncode, BinHex), possi¬ 
bilità di lancio, daH'ambiente, di appli¬ 
cazioni antivirus, creazione di file au- 
toscompattanti (SFX) che possono co¬ 
munque essere gestiti come un qual¬ 
siasi file ZIP; se si dispone dell'appli¬ 
cazione ZIP2EXE exe si possono ge¬ 
nerare file SFX anche di tipo DOS Si 
possono creare ancora file SFX multi- 
volume Ancora il sottoprogramma 
Scheduler può attivare sessioni di 
compressione e decompressione in 
modo automatico ad intervalli o date 
prestabilite, e, ancora automatica- 
mente. eseguire utility e programmi 
installati Infine l'ambiente compren¬ 
de un buon linguaggio di Script, e of¬ 
fre una preziosa utility, PZViewer, at¬ 
traverso cui e possibile visualizzare fi¬ 
le pur non avendo a disposizione i 
programmi che li hanno generati Inu¬ 
tile descrivere I formati supportati, 
basti sapere che sono oltre una cin¬ 
quantina, tra cui perfino database e 
immagini MacPaint. 

Usando Pentazip 

Usare Pentazip significa principal¬ 
mente eseguire operazioni di com¬ 
pressione e decompressione, creazio¬ 
ne di archivi multipli, creare file auto- 
scompattanti Pentazip esegue tutte 
le operazioni da una sola Finestra, be¬ 
ne organizzata, che assolve a tutte le 
necessita. 

Al lancio del programma (l installer 
provvede a distribuire collegamenti 
un po' dappertutto, in modo da rende¬ 
re raggiungibile l'ambiente in qualsia¬ 
si occasione) si apre una Finestra puli¬ 
ta che rappresenta il banco di lavoro 
di Pentazip Immaginiamo quindi di 
dover creare un archivio nuovo di zec¬ 
ca Schiacceremo il pulsante omoni¬ 
mo sulla sinistra (i menu e le palette 
sono ampiamente configurabili) 
aprendo cosi la finestra di compres¬ 
sione che è formata da tre aree diver¬ 
se, 




La prima e il classico file manager 
di Windows limitato alle cartelle; ap¬ 
pena queste vengono aperte il conte¬ 
nuto è mostrato nella seconda fine¬ 
stra, evidenziando i file che si deside¬ 
ra sottoporre a trattamento Questi 
possono essere trasferiti nella fine¬ 
stra sottostante, quella di compres¬ 
sione. utilizzando il tasto "muovi o 
semplicemente trascinando le icone, 
anche in forma multipla. 

Una volta eseguita la scelta si può 
passare alla compressione; premendo 
il tasto Zip il File Manager entra di 
nuovo in azione, consentendo di sce¬ 
gliere la locazione di salvataggio La 
finestra è arricchita, a destra, da una 
serie di opzioni alcune meritano una 
certa attenzione. 



Innanzi tutto si può sceglie're, come 
abbiamo detto precedentemente, tra 
ben dieci livelli di compressione, so¬ 
vente è inutile raggiungere alti livelli, 
visto l'inutilità di applicazione a certi 
tipi di file, tenendo anche presente 
che piu alto è il livello, maggiori sono 
i tempi in gioco Le altre sono tutte 
utili e interessanti, visto che permet¬ 
tono di salvare il path d'origine, di in¬ 
cludere sottocartelle, di eliminare i fi¬ 
le scelti dopo la compressione, di 
eseguire conversioni di lettere per la 
compatibilità, di scegliere installazioni 
su multivolumi (disk spanning); in 
quest'ultimo caso si attiva anche l'op¬ 
zione "Formatta dischetti". E' ancora 
possibile aggiungere commenti (co¬ 
me un breve riassunto) all'archivio. 



Alcune delle opzioni avanzale a disposizione degli utenti piu smaliziati E possibile, attraverso di esse, ese¬ 
guire anche scansioni antivnus 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


131 


























































Pentazip 4.0 




II Viewer in azione, rispettivamente su un documento grafico e su un file binarlo Evidente la sua utilità, anche In questo secondo caso 


Decomprimere è ancora più sempli¬ 
ce: basta cliccare il file compresso. 
Ma su questo si possono eseguire 
operazioni anche senza scompattarlo: 
lettura, modifica, eliminazione di file 
in esso contenuti test di qualità, 
stampa dell'indice dei file, trasforma¬ 
zione dell'archivio in un SFX (file auto- 
scompattante che non necessita del 
programma di compressione). 

Buoni i tool presenti, che permetto¬ 
no di cercare file in archivi piuttosto 
complessi, controllare una serie di 
informazioni, gestire uno scheduler 
delle attività, lancio di un antivirus di 
supporto, conversione di archivi ZIP 
prodotti da altri pacchetti, o di altri ar¬ 
chivi. E ancora riparazione di archivi 
codifica e decodifica di e-mail e anco¬ 
ra altro. Interessante è anche quel 
che accade quando si tenta di decom¬ 
primere un archi¬ 
vio In basso alla 
finestra di visualiz¬ 
zazione delle car¬ 
telle è presente 
un elenco di for¬ 
mati, Unzip, attra¬ 
verso cui i file ver¬ 
ranno decompres¬ 
si nella cartella di 
destinazione in ba¬ 
se alle opzioni pre- 
cedentemente 
settate. Freshen, 
che eseguirà un 


Il sito Ostfeld, produtto¬ 
re di Pentazip , si noti, in 

alto, Il righello del prò - __._ ____________ 

dramma I6n«j»*o lue™™ |&a>»<oauo|« I 4104ottfWWtSrqWi 


«nunzio « 


!" i» a- [—— — a» _ 


a • w 

■■■■Llfill 




C.H.Ostfeld s.a.s. 

a produci! In 1 
a prodotti In I I 

• produdi M ! I 


Pentazip 


© 


■ A 




** «W CB JL 


“rinfresco" sostituendo solo i file 
che, nella cartella di destinazione, 
avranno lo stesso nome di quello in 
arrivo, Update che esegue il contra¬ 
rio, vale a dire che trasferisce solo i 
file non presenti a destinazione. 

E infine ecco un'ultima chicca, il 
Viewer. Si tratta di una bella utility 
che permette di "vedere" file com¬ 
pressi o non, anche se l'applicazione 
che li ha generati non è presente sul¬ 
la macchina. Ovvio II significato e la 
destinazione, specie nell'ottica 
dell'uso dei file compressi su e-mail, 
La cosa però interessante è che que¬ 
sta utility supporta innumerevoli for¬ 
mati, da quelli grafici più complessi a 
quelli più obsoleti, Ma c'è di più: 
Viewer è un ottimo lettore di settori: 
praticamente legge tutto, anche se 
non c'è possibilità di intervenire. 


Conclusioni 

Un ennesimo ambiente di com¬ 
pressione, ce ne sono tanti! Nulla da 
obiettare. Viene voglia di chiedere 
perché uno dovrebbe abbandonare il 
vecchio fidato e gratuito WinZip per 
approdare a questa nuova spiaggia A 
parte che WinZip non è gratuito, oc¬ 
corre dire che Pentazip e la sua aper¬ 
tura multipiattaforma lo rende certa¬ 
mente appetibile per chi lavora, ogni 
giorno, con documenti compressi 
provenienti da diverse origini. Rispet¬ 
to a WZ il nostro ha dalla sua una in¬ 
terfaccia certamente più amichevole 
(il Wizard di WZ non è proprio un mo¬ 
stro di chiarezza, e certe sue caratte¬ 
ristiche vanno scovate con un po' di 
pazienza) e II Viewer è un'ottima uti¬ 
lity on line. 

Viene spontaneo chiedersi quale di 
essi offra le migliori prestazioni in 
termini di rapporto di compressione. 
La risposta è che i risultati sono prati¬ 
camente sovrapponibili, abbiamo pro¬ 
vato a comprimere file grafici (tutti 
superiori ai 4 MB) di diversa origine, 
un file Word da circa mezzo MB, una 
cartella Excel da 650 K, ottenendo 
sempre differenze trascurabili, 
dell'ordine massimo del 1.5-2%. Oc¬ 
corre invece precisare che quando si 
crea un SFX Pentazip offre un certo 
vantaggio, visto che il suo runtime è 
un poco più ridotto: infine anche i 
tempi di compressione sono presso¬ 
ché gli stessi (per PZ a fattore 9, 
mentre si avvantaggiano quando il 
rapporto di compressione diviene più 
piccolo). 

KG 


132 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 





































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La prima catena europea dell'informatica 



















di Bruno Rosati 



Ulead Photolmpact 4.2 


Le proposte di Ulead sono da tempo 
conosciute e soprattutto apprezzate da 
chi opera nel campo del Desktop Video 
(MediaStudio) e del fotoritocco (Pho¬ 
tolmpact) Ambiti questi dove la softwa- 
re-house taiwanese vanta un solido 
know-how. 

A conferma di ciò arriva a noi la versio¬ 
ne di Photolmpact 4.2, foriera non solo 
di significativi miglioramenti, sia qualitati¬ 
vi che prestazionali a livello di tool di ma¬ 
nipolazione. ma anche di nuove caratteri¬ 
stiche, come l'estensione verso il Web- 
designer (inteso sia come componente 
grafica che come codice HTML e in certi 
casi dava) e il Webworking (via e-mail o 
in collegamento FTP con un Website 
preposto). In una parola sola, quello che 
era un ottimo image-editor tende ormai a 
diventare un vero e proprio "Authoring 
WebGraphics Tool". 


La lista delle caratteristiche di Pho¬ 
tolmpact è lunghissima e, come già ac¬ 
cennato nell'introduzione travalica 
quelle che sono le tradizionali "featu- 
res” di un normale programma per ima- 
ge-processing 

Sinteticamente il tool può essere 
suddiviso in tre sezioni operative: 

• Design: per la fase prettamente 
creativa, con tool e facility per disegna¬ 
re ex novo, sfruttando le primitive grafi¬ 
che o la sensibilità dei driver per le ta¬ 
volette grafiche, e per acquisire via 
scanner o camera digitale; 

• Productive: rappresentata dall'insie¬ 
me dei tool dedicati al controllo e l'otti¬ 
mizzazione delle immagini e dei proget¬ 
ti realizzati, utilizzando al riguardo ma¬ 
crocomandi come appositi moduli, co¬ 
me lo SmartSaver, per immagini e ani¬ 
mazioni; 


• Delivery: tutto ciò che riguarda le 
soluzioni di editing rivolte verso il mon¬ 
do esterno, come i controlli per II colle¬ 
gamento telematico via FTP oppure e- 
mail, l'HTML-Assistant, i link in OLE 2 
verso gli applicativi Microsoft Office e 
quindi le funzionalità del WebSmart Al¬ 
bum, per la catalogazione delle immagi¬ 
ni e la generazione di pagine HTML de¬ 
dicate a slideshow gestibili automatica- 
mente via applet Javal, 

Detto ciò dovrebbe apparire evidente 
che non siamo di certo innanzi ad un 
normale image-editor, bensì ad un si¬ 
stema ben più articolato, dove non solo 
è possibile operare in fotoritocco, grafi¬ 
ca, animazione e rendering, ma anche 
ad altri livelli ed ambiti applicativi Sep¬ 
pure sinteticamente, vediamo un po' 
più nello specifico quelle che sono le 
prerogative offerte dal tool 


134 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 





















Ulead Photoimpact 4,2 


Ulead Photoimpact 4,2 


Produttore: 

Ulead Systems, Ine. (Taiwan) 
http://www ulead coni 


Distributore: 

FAST Multimedii! Italia Sii, 
Via Monte Sabotino, 69 
44100 Modena 
Tel 059415611 
Web www, fastmultlmedia.lt 


Prezzo (IVA esclusa): 
aggiornamonio 


Ut 375 000 
III, 189.000 



Il piano di lavoro di Pho¬ 
toimpact E' da notare II 
menu a comparsa oriz¬ 
zontale dei Paint Tool 
La stessa modalità e di¬ 
sponibile per gli altri 
tool grafico-pittorici 


L’Authoring 
WebGraphics Tool 

Photoimpact 4.2 viene accompagna¬ 
to da un secondo CD-ROM (denomina¬ 
to Bonus-CD e contenente un'infinita di 
temi per pagine Web, clip animati, tex- 
ture e clip), il manuale della versione 
4,0 e la "Guida alle nuove caratteristi¬ 
che" della versione 4.2. Fatto partire 
ed entrati nell’ambiente di lavoro, ci si 
accorge subito che i menu, i tool ed i 
pannelli di controllo sulle modalità ope¬ 
rative cambiano dinamicamente nei lo¬ 
ro contenuti a seconda dei tool stessi o 
dei file grafici selezionati In modo par¬ 
ticolare ci colpiscono, per organizzazio¬ 
ne e contenuti, la serie degli effetti 
(menu Effect) messi a disposizione, 
quindi il Tool Panel, la finestra fluttuan¬ 
te Easy Palette e il menu Web In effet¬ 
ti, sono distribuite in queste quattro se¬ 
zioni le peculiarità da ’authoring" del 
Photoimpact: 

• Effect. La lista degli effetti è podero¬ 
sa. In linea, selezionabili nel loro insie¬ 
me o suddivisi per gruppi di apparte¬ 
nenza (Blue&Sharpen, Noise, Camera 
Lens, 2D, 3D, Naturai Paint, Special, Vi¬ 
deo Adjust, Warping, Creative e Ma¬ 
gic), ce ne sono a disposizione circa 50. 
In particolare, ci sembra il caso di se¬ 
gnalare gli interessanti plus portati pro¬ 
prio dalle ultime due serie, Creative e 
Magic, che arrivano ad imporre ad im¬ 
magini e disegni effetti come Particle 
(bolle di sapone con gestione della lu¬ 
ce), Kaleidoscope, Transform (una spe¬ 
cie di morphing), Light (ottimo per II 
rendering di immagini bidimensionali) e 
TurnPage. 

• Tool Panel. Fornitissimo e anche il 
Tool Panel, sul quale trovano posto, 
con un ingegnoso menu a comparsa 


orizzontale, 6 tool di selezione (compre¬ 
si gli eccellenti Lazo, Magic Wand, Be- 
zier Curve, Mask), quindi ben 10 tool 
per il retouching, 13 per il painting, 11 
per il cloning e 5 di 
riempimento diver¬ 
sificato. Gli stessi 
singoli componenti 
del Tool Panel, ad 
avvenuta selezio¬ 
ne, vengono ripro¬ 
dotti con tutte le 
loro rispettive op¬ 
zioni di selezione 
nella barra degli At¬ 


tributi, che si visualizza orizzontalmen¬ 
te sotto quella dei comandi iconici 
• Easy Palette. Oltre a tali tipologie di 
visualizzazione e selezione, i vari Paint 



Primo piano sull Easy 
Palette Selezionando 
sulle apposite linguette 
e possibile far apparire 
la lista in thumbnall del 
vari moduli e modalità 
di lavoro disponibili nel 
Photoimpact 


ì L 4 

rM( HawiMIra 


Pan* OOW DotmI >«C>kM (*•» 1*0*» 0*rD«* 

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3 Parvi rr *.4 narra VII». -'f v>~. 

A ,t A Àa VÌA. I. Azi 


»-l y—IJJI-.— ^ 


— I “ 
■A iij 



Modalità Testo Men¬ 
tre sulla barra degli at¬ 
tributi sono listate le 
normali opzioni di resa 
(tipo, grandezza e stile 
del font) sull'Easy Pa¬ 
lette possiamo sce 
gllere la visualizzazione 
dei moduli del rende¬ 
ring i. E ‘ da notare che 
ogni singola parola 
trattata dal modulo per 
la generazione del te¬ 
sto occupa un proprio 
distinto layer di riferi¬ 
mento 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


135 













































































Ulead Photolmpact 4,2 


Tool, unitamente alle Gallery degli ef¬ 
fetti e alla notevole Library di Immagini 
(clip grafici e fotografici, Webgadget, 
forme geometriche primitive e oggetti 
3D) possono essere tenuti tutti a porta¬ 
ta di mano per mezzo dell'eccellente si¬ 
stema a finestra fluttuante dell'Easy 
Palette Procedendo a selezionare pen¬ 
nelli, effetti, sfondi, immagini, ecc., di¬ 
rettamente dall'Easy Palette, per l’uti- 
lizzatore di Photolmpact diventa molto 
piu agevole sia il controllo delle azioni 
di lavoro che la più rapida "presa di co¬ 
scienza" di quante opzioni dispone l'ap¬ 
plicativo, 

Da questa lista di componenti che si 
dispone nell'Easy Palette è assente il 
Text Tool, il quale agisce per proprio 
conto visualizzando a selezione effet¬ 
tuata: 

la lista delle opzioni, quali colore, 
font, size, style e mode (sulla Barra de¬ 
gli Attributi): 

il campo di testo, dove sarà possibi¬ 
le digitare il testo da comporre (finestra 
Text Entry Box) 

Una volta selezionati i parametri di vi¬ 
sualizzazione e scritto il testo, lo stesso 
apparirà con un proprio layer sulla fine¬ 
stra In lavorazione In qualsiasi momen¬ 
to sara possibile intervenire sia per mo¬ 
dificare le singole parole che per effet¬ 
tuare un diverso rendering, I controlli 
sul rendering sono presenti tra i Tool vi¬ 
sualizzati sull'Easy Palette e si combi¬ 
nano con gli attributi, 

Il risultato che ne deriva è che Pho¬ 
tolmpact è in grado di trasformarsi in 
una vera e propria titolatrice elettroni¬ 
ca, con la possibilità di rendere il testo 
in varie tipologie sia 2D che 3D. 

Ogni oggetto grafico che viene inseri¬ 
to sulla pagina in lavorazione assumerà 
un proprio distinto layer di profondità 
Più oggetti possono essere messi in 
comune sullo stesso layer (opzione 
Group) e in qualsiasi momento tornare 
ad occupare più layer distinti a seconda 
delle necessita dell utilizzatore (opzione 
Ungroup). 

Espansioni verso il 
Desktop WebGraphics 

In relazione alle caratteristiche da 
"WebGraphics", Photolmpact si pre¬ 
senta assolutamente superlativo, Nel 
menu Web dedicato troviamo funzioni 
per la realizzazione di sfondi (texture 
background), creazione di griglie e im¬ 
magini partizionate (eventualmente uti¬ 
lizzabili in seguito con l'Image Map), 
wizard-tool per la realizzazione sia di 
bottoni 3D (di forma regolare o irregola- 


La lista del menu Ef- 
fecr. 50 piug-m tutti di 
seriel 




re) che di ombreggiature, controlli per 
l'allineamento degli oggetti (Align 
Objects) e per la distribuzione di spazio 
sia verticalmente che orizzontalmente 
(Space Evenly), 

Tali opzioni operano su tutti gli ogget¬ 
ti che vengono selezionati tra quelli 
presenti nell'eventuale pagina in via di 
realizzazione A seguire troviamo poi il 
comando "HTML Image Assistant", 
con il quale diventa possibile utilizzare 
Photolmpact per la generazione "al vo¬ 
lo" di codice HTML per tag <BODY> e 
<IMG SRC> Cosi facendo, una volta 
selezionato l'attributo per l’eventuale 
colore del background oppure la path 
dell'Immagine da inserire, il tag che sin¬ 
tatticamente identifica uno o l’altro (la 
difficoltà dello scrivere il numero del 
colore in notazione esadecimale oppure 
la lunghezza del tag "sre", ) viene 
scritto e automaticamente posto nella 
Clipboard. da dove potremo trasferirlo 
sulla pagina del codice HTML in lavora¬ 
zione. 

Un altro modulo HTML presente nel 


menu Web di Pho¬ 
tolmpact è l'Image 
Map, ovvero II ge¬ 
neratore di tag 
<AREA SHA- 
PE..,> per la map¬ 
patura degli hot- 
spot su immagini 
GIF. E' un altro 
plus che ci piace 
sottolineare que¬ 
sto dell'lmage 
Map, giacché il 
mapper che spes¬ 
so accompagna i 
Web editor più dif¬ 
fusi manca ovvia¬ 
mente dei tool 
"preliminari", ma 
soprattutto delle 
funzioni di zoom e 
di riperimetrazione 
che un image-edi- 
tor è Invece in gra¬ 
do di dare. Al ri¬ 
guardo di questa 
implementazione 
per il Photolmpact, 
l'Image Map si ri¬ 
trova a sfruttare le caratteristiche di 
maggiore precisione che vengono of¬ 
ferte dal raffinatissimo selettore "a la¬ 
zo", con il quale la realizzazione delle 
aree delimitate diventa eccezionalmen¬ 
te precisa II "lazo" di Photolmpact di- 
fatti si muove a mano libera continuan¬ 
do perù a tenere un punto di riferimen¬ 
to parallelo intorno al quale viene fatto 
ruotare il lazo stesso (l'effetto pratico è 
simile a quello di un compasso). Se la 
qualità si riconosce dai particolari, que¬ 
sto è senz'altro un altro punto a favore 
di Photolmpact 4.2. 

In fondo al menu Web troviamo infi¬ 
ne lo SmartSaver (rintracciabile anche 
nel menu File), con il quale è possibile 
procedere all'ottimizzazione dei livelli di 
compressione o del numero dei colori 
presenti in un’immagine appena lavora¬ 
ta, Il Web, si sa, è un posto dove II nu¬ 
mero di byte riveste un'importanza vi¬ 
tale ed è buona cosa procedere, su 
ogni immagine che si realizza, a toglie¬ 
re colori oppure ad aumentare i livelli di 
compressione in modo che diminuisca 


136 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 























































Ulead Photolmpact 4,2 




SmartSaver mentre 
opera su un’immagine 
JPEG SI osservi a 
Quanto ha ridotto il size 
(In byte) utilizzando il 
suo algoritmo di con¬ 
trollo 






-Vt.-i 1ir— r J ■t’SiwJT 1 —*» — ■ 


Button Applet. Stiamo per realizzare i nostri bottoni ipermediali che il gene¬ 
ratore ci confezionerà passo-passo con l'aiuto di un wizard Fatte le compo¬ 
nenti granché e Quelle sonore, al resto, cioè al codice deli applet e a quello 
del codice di richiamo dell HTML, ci penserà il Button Applet 


il peso e si velociz¬ 
zi l’apparizione in 
schermo. Smart 
Saver, che opera 
umilmente a tale 
fine, dispone dei 
bottoni di selezio¬ 
ne per i moduli 
d'ottimizzazione 
relativi ai formati 
GIF, JPG e PNG 
Sua caratteristica 
saliente in fase di 
ottimizzazione è la 
visualizzazione 
"WYSIWYG" del 
file originale e di 
quello che si ottie¬ 
ne (con tanto di 
"byte-counter") 
imponendo com¬ 
pressioni o riduzio¬ 
ne del numero di 
colore. A disposi¬ 
zione dell’utilizza- 
tore ci sono poi i 
controlli di shape e 
dlthering, per ten¬ 
tare di ovviare ad 
eventuali decadi¬ 
menti visivi portati dalla diminuzione 
del numero dei colori o dell'imposizio¬ 
ne di un più alto fattore di compressio¬ 
ne. 

Tanto per rifinire ulteriormente l'of¬ 
ferta "interna", il programma dispone 
anche di una Web Library, che contie¬ 
ne intere collezioni di bullet, sfondi, 
frecce e bottoni raggruppati in diverse 
categorie di stile. Attraverso la Web 
Gallery, presente sulla finestra mobile 
dell’Easy Palette, è possibile preparare 
background e varie tipologie di shape 
(selezionate tramite i selettori disponi¬ 
bili nella toolbar), che possono essere 
trasformate in bottoni, sia in posizione 
"unpressed" che "pressed” 

Moduli esterni: 
le Web Utility 

L'estensione verso il Desktop Web- 
Graphics di Photolmpact non si ferma 


comunque qui, ma continua con altri 
quattro moduli esterni. Uno, il PhotoAI- 
bum, comunque interfacciato (via me¬ 
nu Switch) con il Photolmpact; gli altri 
tre (GIF Animator, Animator SmartSa¬ 
ver e Button Applet) presenti in una 
sub-directory denominata Web Utility. 

Per quanto riguarda il PhotoAlbum, 
oltre a svolgere la normale e preziosa 
attività di catalogatore d'immagini (con 
tanto di mini-database relazionale al se¬ 
guito) questo è in grado di generare sli- 
deshow e thumbnail che, controllati da 
una specifica class Java. possono es¬ 
sere riprodotti in pagine HTML auto¬ 
prodotte e di cui il codice Java control¬ 
la automaticamente la riproduzione 
temporizzata. Ovviamente il tutto è vi¬ 
sionabile da browser e può essere 
messo facilmente in linea scaricandolo 
via FTP o spedito per e-mail. 

Passando al terzetto delle Web Uti¬ 
lity, rintracciamo lo GIF Animator e 
l'Animation SmartSaver, a loro volta di¬ 
sponibili per la creazione e l'ottimizza¬ 


zione delle GIF animate, e quindi il But¬ 
ton Applet, predisposto alla generazio¬ 
ne di bottoni ipermediali in Java Ap¬ 
plet Mentre i primi due sono delle 
"vecchie conoscenze" (GIF Animator è 
il miglior generatore in circolazione e 
l'Animation SmartSaver altro non è che 
la versione per ottimizzazioni dinami¬ 
che dello SmartSaver), in questa Over¬ 
View preferiamo esaltare la novità as¬ 
soluta del Button Applet Button Ap¬ 
plet che va considerato a tutti gli effetti 
come un "wizard' di guida alla creazio¬ 
ne, rapida e facilitata di bottoni anima¬ 
ti, che oltre a contenere link ipertestua¬ 
li possono essere resi sensibili 
all'evento "OnMouseOver" (per il 
cambio del colore e per l'effetto "pres¬ 
sione") ed emettere infine un suono, 

Device esterni e 

connessioni 

telematiche 

Dal punto di vista dei device esterni, 
Photolmpact, oltre all’ovvio mouse, è 
in grado di rilevare scanner, fotocame¬ 
re digitali e tavolette grafiche Nello 
specifico abbiamo provato ad utilizzare 
Photolmpact con una Wacom PenPart- 
ner, e il programma ha subito dimo¬ 
strato una perfetta compatibilità, ri¬ 
spondendo ottimamente alle sollecita¬ 
zioni della penna presso-sensitiva, alla 
quale dedica appositi tool di painting e 
cloning. Da considerarsi come connes¬ 
sione a device esterni è infine la fun¬ 
zionalità offerta dal pulldown Switch 
che, se ne rileva la presenza, è in gra¬ 
do d'interfacciare Photolmpact con tut¬ 
ti gli altri applicativi Ulead presenti sul 
PC ospite. 

Per quanto concerne il collegamento 
telematico, Photolmpact e organizzato 
in modo da poter sia collegarsi FTP con 
siti Web, che lavorare send/receive 
con ì moduli di e-mail presenti sul PC 
ospite. Nello specifico, tramite il co¬ 
mando "Send" (menu File) il program¬ 
ma è in grado di connettersi diretta- 
mente con il nostro Client per posta 
elettronica (ad esempio Outlook Ex¬ 
press) e di attaccare automaticamente 
l'immagine in primo piano sul file di po¬ 
sta; a sua volta, con il comando Post 
to Web" anch'esso disponibile nel me¬ 
nu File, Photolmpact è in grado di rilan¬ 
ciare, via FTP attraverso II modulo Web 
Publishing Wizard, il download dell'im¬ 
magine in primo piano verso un preci¬ 
so Website. 


Kg 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


137 


















































di Valter Di Dio 


OverView 

^ - -À 



Samsung 
ML-85 plus 


Dopo anni di leadership in molti dei 
settori dell'informatica e dell'elettronica, 
la Samsung si propone con un modello 
di stampante laser dedicato a chi abbia 
necessita di stampare, bene e veloce¬ 
mente, documenti di piccole dimensio¬ 
ni Una stampante sicuramente da uffi¬ 
cio o da piccolo studio professionale, 
magari da affiancare con una piccola 
stampante a colori per quei documenti 
che proprio lo necessitino oppure da 
una grande laser condivisa per i lavori 
più impegnativi e le grandi tirature 
Il bassissimo costo delle stampanti 
ink-jet a colori, abbinato alla ormai alta 
qualità di stampa, ha purtroppo escluso 
le piccole laser dal circuito Home, forse 
a torto, dato che non sempre il colore è 
cosi indispensabile e dato che una stam¬ 
pante laser consente un risparmio note¬ 
vole sul costo della singola copia e una 


qualità non paragonabile a quella di una 
qualsiasi ink-Jet. Questo senza contare 
la velocita di stampa, cavallo di battaglia, 
tra l'altro di questa piccolissima Sam¬ 
sung. 

I parametri per valutare le piccole 
stampanti laser sono essenzialmente 
tre: la velocita della copia (soprattutto 
della prima copia), Il costo copia e la ri¬ 
soluzione di stampa La velocita di stam¬ 
pa dipende oltre che dal motore della 
stampante anche dal processore e dalla 
RAM installati Molto Importante è il co¬ 
sto copia, che si ottiene semplicemente 
dividendo il costo del materiale di con¬ 
sumo per il numero di copie stampabili 
prima della sostituzione. Si tratta di un 
costo spesso molto sottovalutato 
dall'utente nel momento della scelta di 
una stampante. Soprattutto oggi che le 
stampanti costano davvero pochissime 


ML-85 plus 


Produttore: 

Samsung Electronics Italia SpA 
Via Carlo Donai Calila 5 
20063 CutnuscoSN (MI) 

Proni: (IVA incluso) 

Puntar ML-85G 

Risolurionn 600 x 600, 8 pagina al minuto 
51? KByto RAM Llt 999 000 

Cartuccia di ricambio • Tonot/Tomburo 
(5 000 copiti) Lit 240 000 | 


centinaia di migliaia di lire, si arriva quasi 
all'assurdo che una testina di stampa o 
una cartuccia di toner costano circa un 
terzo di tutta la stampante! Nelle piccole 
stampanti laser, come questa Samsung, 
il costo copia dipende, oltre che dal co¬ 
sto della carta che è uguale per qualsiasi 
stampante, dal costo della cartuccia di 
toner (in realtà toner piu tamburo), che 
va sostituita dopo un certo periodo di 
tempo. Il fatto di sostituire integralmen¬ 
te Il gruppo toner + tamburo garantisce 
nel tempo la qualità della copia. Nel ri¬ 
quadro prezzi abbiamo quindi voluto ri¬ 
portare oltre al costo della stampante 
anche quello della cartuccia Cosi come 
dichiarato dal costruttore, ovvero con 
pagine al 5% di nero, la vita di una car¬ 
tuccia di toner è di circa 5.000 copie. 

La risoluzione di stampa dipende inve¬ 
ce largamente dalla componente mecca¬ 
nica di trascinamento della carta e di po¬ 
sizionamento del laser La Samsung ML- 
85 plus possiede una risoluzione di 
600x600 dpi effettiva, quindi senza alcun 
algoritmo di Interpolazione o sistema 
software di miglioramento della qualità. 

L'estetica della ML-85 plus è molto 
sobria e soprattutto compatta Non ci 
sono cassetti sporgenti o piatti portacar¬ 
ta in plastica che si sganciano al primo 
inevitabile urto Grazie alla sua forma a 
parallelepipedo, grazie al cassetto carta 
da 150 fogli incorporato, grazie al carica¬ 
mento frontale e grazie al fatto che le 
copie stampate restano sul piano supe¬ 
riore della stampante, la Samsung ML- 
85 plus può tranquillamente trovare po¬ 
sto sulla scrivania di lavoro o al massimo 
su un qualsiasi mobiletto nelle vicinanze 
del computer Una feritoia frontale per- 


138 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 
















Samsung ML-85 plus 


mette il caricamento delle buste o dei 
fogli singoli, che possono anche essere 
fogli autoadesivi, etichette o fogli di ace¬ 
tato per lucidi - a patto che siano ovvia¬ 
mente compatibili con il processo di fis¬ 
saggio a caldo, simile a quello delle foto¬ 
copiatrici. Un piccolo pannello con quat¬ 
tro led ed un grosso tasto permette di 
conoscere lo stato della macchina e di 
intervenire manualmente per la risolu¬ 
zione degli errori (in genere la fine della 
carta) o per l'espulsione di un foglio par¬ 
zialmente stampato. 

Tutto il resto dei comandi viene dato 
attraverso una finestra di setup accessi¬ 
bile direttamente da dentro le applicazio¬ 
ni Windows (3,1, 95, 98 ed NT) tramite 
un programma denominato Windows 
Printing System; dello stesso program¬ 
ma di settaggio esiste anche una versio¬ 
ne che gira solo sotto MS-DOS, 

La maggior parte dei parametri di set- 



II retro della stampante con II cas¬ 
setto dell'Interfaccia parallela e lo 
slot per l'opzione seriale chiuso da 
un coperchio II cassetto portafogli, 
regolatale per vari formati. puO con¬ 
tenere 150 fogli 




□ □□□ 


LM U*l 


Lo Molo 
non * 


|Van. ! 


•IO 


T*o* 


Il pannello di settaggio della stampante 


Pagina di «epaiaziona 

P Pagina di inloilajionc 
P Pagina di coda con tlaliiliche 


taggio riguarda l'orientamento della car¬ 
ta, i margini dell'area di stampa, la scelta 
dei font e la qualità di stampa; ma estre¬ 
mamente utile si rivela la possibilità di 
settare, dallo stesso pannello, anche la 
modalità "Economia", che permette di 
risparmiare il toner durante le stampe di 
prova Sempre dal Windows Printing Sy¬ 
stem si regolano i 
parametri che ri¬ 
guardano la stampa 
di immagini grafi¬ 
che con presenza di 
grigi (o di colori). Si 
può regolare la den¬ 
sità di stampa, la ri¬ 
soluzione e il. tipo di 
retinatura (retino o 
diffusione), la lumi¬ 
nosità ed il contra¬ 
sto. Anche il rispar¬ 
mio energetico del¬ 
la stampante Sam¬ 
sung ML-85 plus è 
selezionabile dall'in¬ 
terfaccia del Win¬ 
dows Printing Sy¬ 
stem. che permette di scegliere l'inter- Conclusioni 
vallo di tempo prima che la stampante si 
disponga in modalità "stand-by" (18 W 
di consumo e nessuna rumorosità) in 
passi di 15 minuti da 0 a 60. In condizio- 


. !... 


P^I 

Mena* 01 CS 

: l>ino.a>M j 


il A— 


ni normali la stampante con¬ 
suma 150 W ed ha una ru¬ 
morosità di circa 47 dB 
All'avvio di una qualsiasi 
stampa la Samsung ML-85 
plus si risveglia ed in circa 25 
secondi 6 pronta a stampare 
la pagina richiesta. 

La velocita di stampa della Samsung 
ML-85 plus raggiunge le 8 pagine al mi¬ 
nuto, ma il collo di bottiglia è rappresen¬ 
tato dalla porta parallela di comunicazio¬ 
ne Per poter lavorare a questa velocita, 
la porta del computer deve essere di ti¬ 
po ECP (accesso diretto tramite DMA); 
con porte parallele standard, la velocità 
massima scende a 6 pagine al minuto 
La stampante può essere dotata, a ri¬ 
chiesta, anche di interfaccia seriale. An¬ 
che la RAM presente nella stampante 
contribuisce ad accelerare il processo di 
stampa La Samsung ML-85 plus viene 
venduta con 512 KByte di RAM; se si fa 
largo utilizzo di immagini grafiche po¬ 
trebbe essere necessario aumentarla al¬ 
meno a 2 MB (Il massimo possibile è di 
18 MByte). Niente di più facile visto che 
uno sportello laterale permette un co¬ 
modo accesso ad uno slot SIMM stan¬ 
dard a 72 pin in grado di accettare I nor¬ 
mali moduli di espansione per PC (tran¬ 
ne quelli EDO e SD) 


RitpaiiMO di enetgia 
Attivale dopo: 


□ 


Piopotzioni 

EP 


OK 


Annulla 



JS—J 


Il pannello di controllo del tempo di inattività 
che deve trascorrere prima che la stampante 
entri in stand-by 


La finestra di definizione della risoluzione grafi¬ 
ca e della retinatura 


La Samsung ML-85 plus si presenta 
come una pratica stampante laser com¬ 
patta da ufficio in grado di svolgere la 
maggior parte dei normali lavori richiesti, 
Qualche limite lo potrebbe dare la picco¬ 
la quantità di RAM installata, che è però 
facilmente upgradabile grazie allo slot 
SIMM accessibile all'utente Forse un 
po' più limitante è la mancanza del Post¬ 
Script e l'impossibilita di averlo come op¬ 
zione acquistabile successivamente Ot¬ 
time invece la velocita e la qualità delle 
stampe; buono anche il costo copia che, 
carta esclusa, si aggira intorno alle 40 lire 
a pagina II basso costo copia, unito alla 
qualità ed alla stabilita nel tempo di una 
stampa laser, dovrebbero ammortizzare 
rapidamente la differenza di prezzo di 
una stampante di questa categoria nei 
confronti di una delle tante ink-jet a colori 
oggi disponibili sul mercato MS 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


139 








































































co ROM 


Barbie 

Il giocattolo piu antico del mondo, la 
bambola, continua con la sua evoluzio¬ 
ne. Cosi Barbie si trasforma in sarta, in 
creatrice di gioielli, in estetista, in affa- 
bulatrice, con risultati che non hanno 
mancato di divertire le nostre bambine. 

La Barbie in forma elettronica, diretta 
discendente della creazione dell'ameri¬ 
cana Mattel, era apparsa In Italia un 
paio d anni or sono 
La prima presentazione riguardò i pro¬ 
dotti in versione originale, ma il succes¬ 
so certo portò alla pronta localizzazione 
dei titoli allora disponibili. 

Per qualche tempo le sorti di Barbie 
furono legate a quelle della SACIS, una 
società della RAI che si occupava di di¬ 
stribuzioni internazionali di film, cartoni 
e anche di prodotti multimediali, Cessa- 



specializzati, in tempo per lo scorso Na¬ 
tale, Chi avesse diversamente disposto 
per i regali alle proprie bambine, potrà 
forse tenere presente Barbie per altre 
occasioni, quali onomastici o complean¬ 
ni. 

Il primo requisito per un prodotto di 
questo genere, destinato alle "persone 
piccole" - anche a quelle molto piccole, 
a cominciare dai quattro anni - è la faci¬ 
lita d'uso. Bene, Mattel Media ha dav¬ 
vero centrato questo obiettivo, perché 
ha reso il gioco di cosi facile uso che la 
presenza del genitore è necessaria solo 
in fase d'installazione. 

Dopo la prima installazione, infatti, ba¬ 
sta inserire il CD nel lettore e il gioco 
parte automaticamente. Dal primo mo¬ 
mento una voce femminile adeguata- 
mente garrula, gioiosa (e professionale) 
guida la bambina nel gioco, sia che si 
tratti di truccare un volto o vestire da 
capo a piedi, o meglio, da cappello a 
scarpe, una delle amiche di Barbie, sia 



Barbie 


Produttore: 

Mattel Modi» 

Distributore: 

Rt//nli New M 1 HI 1.1 
VI» Mecenate, 91 
20138 Milano 
Tel 02/5516796 
Telefax: 02/50952777 


www.rcs.lt/newmotlin 

Requisiti multimediali Marxiani 
Ambiento Windows 95 per tutti anello Ma 
cimosi! per Le f iabe Magiche 


Pretii: 

Salone di Bello//» 
Cren Gioielli 
Stilista Crea In Moda 
Lo l : litho Mugiche 


Ut 79000 
Ut 119.000 
I il 99,000 • 49 000 
Ut 49.000 




te le attività di questa società, la Mattel 
ha raggiunto un accordo con Rizzoli per 
la localizzazione e distribuzione dei suoi 
prodotti multimediali Ecco che la polie¬ 
drica Barbie elettronica ha trovato di 
nuovo posto sugli scaffali dei negozi 


che si tratti di creare del gioielli da In¬ 
dossare. Le attività sono numerose in 
tutti i giochi ed esiste sempre la possi¬ 
bilità, per la bambina, di salvare le sue 
creazioni e di stampare i risultati della 
sua creatività. 


Come ho già detto, non c'è alcun bi¬ 
sogno di guida di un adulto e la bambi¬ 
na può giocare, da sola o In compagnia 
di coetanee, per ore e ore. 

I risultati del gioco possono essere 
particolarmente attraenti quando, con la 
creazione di nuovi 
abiti, la bambina può 
poi vedere sfilare le 
modelle. Questa non 
è una novità, perché 
già nella prima ver¬ 
sione di Barbie Crea 
la Moda esisteva la 
funzione sfilata. Da 
allora, tuttavia, le 
tecnologie sia 
hardware sia softwa¬ 
re si sono sviluppate 
a tal punto da rende¬ 
re i movimenti d'im¬ 
pressionante fluidità 
(anche su una mac¬ 
china relativamente 
modesta come un 
Pentium 100). 


140 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



























La scioltezza e buo¬ 
na naturalezza dei mo¬ 
vimenti della modella 
virtuale è davvero im¬ 
pressionante. Nel mio 
esperimento (fatto di 
nascosto dai miei gio¬ 
vanissimi figli maschi, 
non vorrei che ricavas¬ 
sero qualche impres¬ 
sione sbagliata sul loro 
papà,.,) ho vestito la 
modella - casualmen¬ 
te, ve lo assicuro - con 
pantaloni e blusa fa- 
scianti e l'ho dotata di 
borsetta in tinta, facen¬ 
dola sfilare all'aperto. 

Bene, la sfilata virtuale 
sembra quasi la pas¬ 
seggiata di una provo¬ 
catrice... 

Certamente gli effetti 
possono essere molte¬ 
plici, e una bambina 
troverà il modo di otte¬ 
nere risultati più conso¬ 
ni allo spirito del gioco 
(sono anche certo che 
potrà perderci più tem¬ 
po con assoluta tran¬ 
quillità, mentre io sono 
costretto a lavorare 
chiuso a chiave nel mio 
studio, per evitare 
d'essere... colto a gio¬ 
care con Barbie). 

Credo non sia del 
tutto necessario dare al 
lettore troppi dettagli sui vari aspetti dei 
giochi, ma posso elencare le varie atti¬ 
vità possibili, 

Nel Salone di Bellezza la bambina può 
tagliare e allungare i capelli, scegliere 
acconciature ondulate o ricce, con o 
senza frangetta; può spazzolare, accon¬ 
ciare o tingere i capelli, cambiare il colo¬ 
re degli occhi, applicare accessori, sce¬ 
gliere gli eventi per cui prepararsi (ma¬ 
trimoni, balli, eccetera) Naturalmente, 
c’è l'applicazione di ros¬ 
setti, ombretti, fard, fon¬ 
dotinta, tatuaggi. I risulta¬ 
ti possono essere "foto¬ 
grafati" e stampati o visti 
in movimento con la fun¬ 
zione "gran finale ", che 
mostra la modella, come 
acconciata dalla bambina, 
in versione 3D, in movi¬ 
mento. 

Come Stilista, la bam¬ 
bina può fare tutte quelle 
operazioni che sono ne¬ 
cessarie per creare i mo¬ 
delli d'abito, compresa la 
coloritura. 

Il talento naturale è im¬ 
portante, ma anche un 
po’ di scuola non guasta, 


quando si tratta di creare gioielli: cosi la 
bambina può vedere un video introdutti¬ 
vo, prima di lanciarsi nella creazione dei 
suoi gioielli. 

In tutti i prodotti si possono ascoltare, 
in corso d’attività, delle piacevoli musi¬ 
che originali di sottofondo 

Quale scegliere tra i tre come dono 
ad una "persona piccola"? Difficile dav¬ 
vero. Se dovessi scegliere per una mia 
figlia, credo che eviterei di abituarla a 



pensare ai gioielli, non vorrei che poi co¬ 
minciasse a fare capricci per ottenere 
una parure di brillanti vera. 

Barbie non si propone solo come 
compagna di giochi, potenzialmente 
pericolosi, ma anche più tranquillamen¬ 
te. come narratrice di favole, quando si 
veste da Raperonzola 

La favola propone due diversi modi 
d’ascolto, passivo e interattivo. Proba¬ 
bilmente i bambini più saggi (si. in que¬ 
sto caso mi sembra di poter affermare 
che anche i maschietti potrebbero di¬ 
vertirsi) ascolteranno per intero la narra¬ 
zione della fatina e solo in un secondo 
momento cominceranno a scoprire le 
varie possibilità di interagire con la favo¬ 
la 

Qualunque sia la loro scelta, si trove¬ 
ranno di fronte ad una favola molto ben 
congegnata, con animazioni, sorprese, 
musiche, che non potrà mai deluderli. 

Il giudizio complessivo su queste 
opere di Mattel Media è molto buono 
Considero il prezzo di vendita un po' 
elevato e mi piacerebbe vederlo presto 
diminuito per far s) che un maggior nu¬ 
mero di persone grandi siano in grado 
di fare felice il maggior numero possibi¬ 
le di "persone piccole" 

Dino Joris MS 



MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


141 


























Tips&Tricks 
un anno dopo 

di Raffaello De Masi 



Ho proposto ultimamente, 
in redazione, di aprire una 
nuova rubrica "La posta del 
cuore" Vi risparmio i com¬ 
menti che ne sono seguiti, 
ma se la combriccola, a co¬ 
minciare da Marco per finire 
con Roberta, avesse un po' 
più di spirito d’intraprendenza 
e d'avventura, oggi starei qui 
a scrivere di cuori, pardon, 
chip infranti, e di pozioni per 
far battere di nuovo all'uniso¬ 
no ALU e CPU, 

Purtroppo, come dicevo, I 
miei capi hanno pochissimo 
sviluppato il senso del nuovo, 
e sono sicuro che solo dopo 
la mia morte (da buon meri¬ 
dionale, facendo le corna sot¬ 
to il tavolo) lo spirito altamen¬ 
te innovativo della mia propo¬ 
sta verrà compreso, Ma poi¬ 
ché non ho alcuna intenzione di dare a 
quei Caini tale soddisfazione, almeno fi¬ 
no al Giubileo del 2100, ho fatto finta, 
da quel gran signore che sono, di non 
sentire i loro pesanti commenti, anche 
perché mi rendo conto che non hanno 
avuto la fortuna di nascere ad Atripalda, 
ben nota per lo spirito creativo e l'eleva¬ 
ta cultura che ne fa la sede d elezione 
per la filiale cisoceanica del MIT E 1 l'in¬ 
vidia che li fa parlare, lo so, ma io non 
do loro neppure la soddisfazione di far 
capire che io ho capito. Ancora una vol¬ 
ta, trovo che mi si adatta perfettamente 
un detto dì Orazio, che recita "Il popolo 
mi fischia, ma io mi applaudo da mel " 

E allora eccomi costretto a ritornare 
nei binari dell'ordinario; vi confesso che 
mi sento come Dante costretto a scri¬ 
vere le filastrocche per gli abbecedari, 
Metto da parte lo spirito creativo che mi 
ruggisce dentro e ritorno nei binari della 
normalità, anche ricordando il consiglio 
che sempre, quando era viva, mammà 
mi ripeteva ogni mattina: "Figlio mio, di¬ 
ci sempre si, 'che quello (Marinacci) ti 
vuole tanto bene! Non lo scontenta¬ 


re!" Come si fa a dire di no alla propria 
mamma, visto che pietosamente ignora 
a quali angherie sottopongono il figlio? 

Beh, di cosa parliamo oggi? Passata 
la fase virale, è il caso di volare basso 



Si potrebbe riprendere un ar¬ 
gomento con cui. magistral¬ 
mente, Il De Masi, da par 
suo, inaugurò la sua entrata in 
questa rubrica, ereditandola 
dall'impareggiabile Rino Ve la 
ricordate, quella enciclopedi¬ 
ca trattazione sui "trucchi", 
sulle scorciatoie, sulle opzioni 
e caratteristiche nascoste dei 
nostri amati programmi e 
dell'odiato sistema operativo 7 
E' il caso di fare un aggiorna- 
mentmo, con un'occhiatina 
anche al Win98 

Windows 95, thè 
neverending O.S. 

Sebbene le vicissitudini, 
vere o precostruite dall'uffi¬ 
cio marketing, di Win98 abbiano dato a 
questo nuovo sistema operativo il lu¬ 
stro di avvenimento mondiale, moltis¬ 
simi utenti sono rimasti fedeli a W95, 
anche a causa di una non proprio ab¬ 
bondanza di memoria, in forma di RAM 
o di spazio su HD. 

Buon vecchio 95, cosa possiamo fa¬ 
re per darti una spintarella, in termini di 
velocità e di efficienza della combina¬ 
zione hardware-software? Ecco alcuni 
suggerimenti, magari anche banali, 
ma, come mi ha scritto un lettore, non 
sempre ovvi Mi sono reso conto, d'al¬ 
tronde. che la stragrande maggioranza 
degli utenti ha una sorta di reverenzia¬ 
le paura verso la macchina, e parte dal 
principio che, se tutto è andato bene 
finora, non c’é motivo di andare a sve¬ 
gliare il cane che dorme 
E invece no, per una serie dì motivi 
Innanzi tutto occorre rivedere i ruoli 
dell'utente e della macchina, che e una 
cosa inanimata e che non ha alcun mo¬ 
tivo per avercela con noi Quindi ba¬ 
sterà darle gli ordini giusti per ottenere 
risultati adeguati, Basterà seguire i 


142 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 
































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Molte volte II sistema operativo non e ottimizzato per gestire le sue memorie 
di masso, una visita al System può portare a incrementi anche consistenti delle 
prestazioni 


l*™- 


consigli dell'impareggiabile De Masi e 
vedrete che, se non vi ritroverete "a 
mare con tutti i panni", padroneggere- 
te meglio il vostro computer, novelli 
Schumacher alla guida della vostra for¬ 
mula uno. 

Cominciamo proprio dall’inizio. Sem¬ 
brerà strano dirlo, ma Win95 non è 
proprio ottimizzato alla nostra bisogna, 
quando lo usiamo cosi come installato 
ab ovo. Sovente basta un aggiustatine 
all'anticipo 0 una modifica della fasatu¬ 
ra della distribuzione per ottenere quel 
qualcosa in più che speravamo da tan¬ 
to tempo di ottenere. Tanti piccoli "in 
più", poi, possono essere decisivi e 
trasformarsi in un overdrive che darà 
un soffio di nuova vita al nostro PC. 

Proprio per partire dall'inizio, diamo 
una limatina alla sequenza di boot. For¬ 
se non lo sapete, ma già qui ci sono 
due o tre punti in cui il SO si sofferma, 
perdendo secondi preziosi; ad esem¬ 
plo, una tappa è rappresentata dalla 
procedura di visualizzazione del logo di 
W95 Ancora, il sistema si ferma per 
circa due secondi, durante II passaggio 
da DOS a Win, per attendere l’even¬ 
tuale pressione di F8. Si tratta di cose 
di cui si può fare anche a meno, se lo 
si desidera. Vediamo come fare. 

Assicurarsi che, in Explorer, sia sele¬ 
zionata l'opzione "Mostra tutti i file"; 
cercare il file Msdos.sys nella direc¬ 
tory radice, rimuovere la "sicura" di 
sola lettura (r-click sul file, scegliere 
"Proprietà" e deselezionare il relativo 
box di spunta), quindi aprirlo con un 
text editor (es. Notepad) e cercare le 
stringhe "add Logo=" e "Add BootDe- 
lay= " Settare ambedue a 0 (zero) in 
modo da escludere il caricamento del¬ 
la finestra di boot col primo comando, 
e annullare il tempo di attesa per il ta¬ 
sto F8 (due secondi in default). 

Occorre altresì ricordare che diverse 


applicazioni sono realizzate per inserire 
uno shorteut nel menu di Startup. Ogni 
elemento inserito in quest’area rappre¬ 
senta tempo in più durante il carica¬ 
mento e riduzione di risorse disponibili, 
in termini di RAM. Eliminare, quindi, 
tutte le chiamate ad applicazioni che 
non siano davvero strettamente neces¬ 
sarie. Ancora, è possibile risparmiare 
tempo nell'apertura delle applicazioni 
utilizzando al meglio le funzioni del co¬ 
mando Invia a, che appare nel menu 
collegato a r-click. Non tutti lo sanno, 
ma le voci che compaiono quando si 
schiaccia il tasto non sono altro che 
shorteut collezionati in una directory 
omonima conservata nella cartella di 
Windows. E' sufficiente creare un col- 
legamento, in questa, relativa ai pro¬ 
grammi che desideriamo avere a porta¬ 
ta di mano per evitare quel ritardo che 
interviene tra il lancio di un file e "l'ag¬ 
gancio" al relativo programma La di¬ 
rectory nominata puO contenere qua¬ 
lunque collegamento (a programmi, 



utility o driver); se si inserisce in que¬ 
sta una cartella, si crea immediatamen¬ 
te una via brevissima per immagazzina¬ 
re file di tipo frequentemente usato 
(ad esempio, cartella delle fatture, car¬ 
tella delle spese, e cosi via) 

Ancora un piccolo tip per abbreviare 
la manovra di riavvio della macchina E' 
possibile evitare il reboot completo 
(con test della memoria, ricarica dei 
driver da DOS, ecc.) rilanciando solo 
Windows. Quando si sceglie, da 
"Chiudi sessione ", l’opzione "Riavvia il 
sistema", tenendo premuto lo Shift la 
macchina ripartirà dal punto di lancio di 
W95 Immagino, ovviamente, che tutti 
sappiate che ogni shorteut sul Desktop 
0 nel menu partenza può essere abbi 
nato a una combinazione di tastiera; il 
solito r-click, sull'icona, scegliere "Pro¬ 
prietà", cliccare sulla linguetta "Colle¬ 
gamento" e, nel campo "Tasto di scel¬ 
ta rapida", inserire la sequenza adatta 
Windows possiede già una serie di 
ottimizzazioni automatiche differenti ri¬ 
guardo all'accesso alle memorie di 
massa, ma questi setup, proprio per 
accontentare tutti, non è detto debba¬ 
no essere l'optimum per la nostra 
macchina. Una controllatina non farà 
male Aprire “Sistema" nel Pannello di 
Controllo, cliccare sulla linguetta "Pre¬ 
stazioni" e quindi su file System nella 
sezione dedicata all'HD spostare il cur¬ 
sore al massimo e, se si hanno almeno 
32 Mb di RAM libera, settare il sistema 
su Network Server. Nella sezione CD¬ 
ROM, eseguire lo stesso avanzamento 
del cursore, e regolare il pattern d ac¬ 
cesso in ottemperanza al tipo di CD¬ 
ROM posseduto. Il guadagno, in termi¬ 
ni di efficienza, può essere rilevante 
Sembrerà strano, ma meno persone 
di quanto si pensi utilizzano l'ambiente 
macro presente in molti programmi 
come Excel, WPerfect 0 Word. Farlo 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


143 






























































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Coftegemenio* 

tu6ro~«« 

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406 by*e 




La cartella di esecuzione Automatica troppo spesso sede spesso tra¬ 
scurata. e ricettacolo di applicazioni II cui lancio, allo s tartup. e almeno su¬ 
perfluo 


I file di Autoexec bai e 
di Config.sys, dove si 
possono controllare se 
I nostri driver sono ag¬ 
giornati all ultima ver¬ 
sione, e se ci sono 
materiali indesiderati 
che ci portiamo up 
presso inutilmente 


□ Conftp iyi Blocca nate FI (•IO 


Eh Ex. 2 _ 

OEUICE ■C:\WIHOOWSVHIMEN.SVS □ 

DEUICE-C :\MI N00USMHH3B6 .EXE 

i>»ulc»-C:\WINDOIR\COMNM«\dl>pl<y. sys con-(eyo,,1) 

Country-039,SSO, C:\VINOOVS\COItMHD\country.sys 
DEUICE*C:\MEREfcHOV\HRC_ASPI .SVS 


significa spesso ri¬ 
sparmiarsi proce¬ 
dure ripetitive e 
sovente fastidio¬ 
se Ancora meno —- 

persone ricordano 

che, anche nello shareware, e possibi¬ 
le trovare pacchetti che girano già da 
sistema operativo Sembra una bana¬ 
lità, ma quanti di noi adottano questa 
Indubbia via per risparmiare tempo e 
fatica? 


S 1 


Ospiti non graditi 

Come mai, quando abbiamo com¬ 
prato la nostra bella macchina nuova, 
l'accensione era cosi rapida, mentre 
oggi ci pare cosi rallentata? Non 6 


un'impressione, è invece la verità. Il 
fatto è che, talora inconsapevolmen¬ 
te, abbiamo "caricato" il nostro siste¬ 
ma di una serie di risorse che, proba¬ 
bilmente, non ci sono neppure neces¬ 
sarie. 

Quando premiamo la fatidica combi¬ 
nazione CTRL-ALT-CANC compare 
una finestra che evidenzia tutto quello 
che sta, in quel momento, "correndo" 
sulla nostra macchina Facciamo que¬ 
sta operazione subito dopo II boot, e 
vediamo cosa appare: certe parti sono 
necessarie (ad esempio Explorer, e, 
per dirla francamente, si tratta 
dell'unica applicazione davvero vitale) 
ma potremmo scoprire che di altre si 
può fare volentieri a meno (ad esem¬ 
pio il controller di un pacchetto antivi¬ 
rus, un driver di qualche periferica 
magari disinstallata, l’applicazione di 


E il buon Mac? 


Non me ne scordo, state tranquilli!, perbacco, e il primo amorei 
Perciò ecco un riquadrino dedicato al melone, che ci farà compa¬ 
gnia e ci scalderà II cuore, a noi Macchistl. Manco a dirlo, lo spazio 
è minore, e non per una diminutio capitis, ma perché Mac è già 
perfetto dalla nascila, ed è difficile migliorare quel che già e ottimo. 

Cominciamo: non tutti I programmi hanno un'opzione di "Ante¬ 
prima di stampa "Print Preview": nessun timore, ci viene in aiuto 
Hewlett-Packard Cosa c entra è presto detto: andare In 
tto3.liD.i;um/pLib/uiini' 'i -!soh.'.vare'dwn0cn.hqx e scaricare il dri¬ 
ver della serie 500. Installarlo (anche se non si possiede la stam¬ 
pante), rilanciare la macchina e II programma senza Anteprima; al 
momento opportuno selezionare da “Scelta Risorse" la Deskwri- 
ter, scegliere "Stampa" e cuccare sul tasto Preview della finestra di 
dialogo. 

Un altro tip non ben documentato Quando si decide di creare un 
alias, il sistema operativo lo deposita nella stessa cartella del pro¬ 
gramma originale Poiché e ben raro II caso che ci serva proprio là, 
dovremo poi trascinarlo in giro nella gerarchia delle cartelle per tro¬ 
vargli la locazione giusta La soluzione e semplice; basta premere 
Command-Option mentre si trascina il programma (o II file) originale 
(apparirà una piccola freccia curva per Indicare che si sta creando 
un alias) nella locazione desiderata 


Il bordo spesso attorno alle finestre, introdotto col System 8, ha 
compiti funzionali oltre che decorativi. Finora spostare una finestra 
era possibile solo usando la barra del titolo, oggi lo si può fare an¬ 
che "afferrando" questo bordo Ancora, desiderate "campionare" 
un colore in un'immagine, un'applicazione, una pagina di WWW? 
Semplice, andare nella ruota del colori, premere il tasto Option (Il 
cursore cambierà forma) e "centrare" Il colore dello schermo desi¬ 
derato. 

Tutti sappiamo che facendo doppio click sulla barra di un docu¬ 
mento, questo si collassa alla sola barra, ma non tutti sanno che te¬ 
nendo premuto l'immancabile Option si collassano tutte le finestre 
della stessa applicazione (e viceversa, si aprono). Ancora, finalmen¬ 
te, un buon sistema per "scrivere" i comandi di tastiera: usando il 
font Carboncino (Charcoal), le seguenti combinazioni daranno: Ctrl- 
Q per Command, Ctrl-G per Option, Ctrl-W per cancella-indietro. 
Ctrl-J per cancella-avanti, Ctrl-D per il simbolo Shift, Ctrl-Y per frec- 
cla-su, Ctrl-P per freccia-giù, Ctrl-Z e -X per frecce destra e sinistra, 
e Ctrl-T per II simbolo Apple. Purtroppo le combinazioni non sono 
utilizzabili direttamente in Word 98, vista la perversa scelta fatta da 
Microsoft riguardo al tasti di opzione e controllo. In questo caso 
l'unica è di passare attraverso la finestra "Tastiera". Basta cosi, al¬ 
la prossima volta. 


144 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 





























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Announcing an «Il new version ol Internet IZ 
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Alcuni siti dove e possibile scaricare software per la realizzazione di macro e 
script, alcuni prodotti, come EZ, sono ben noti, ormai, sul mercato, ma molti 
altri sono perfettamente comparabili. 





background del fax-modem). Più se 
ne hanno, correnti, e più il sistema 
sara lento. Alcune di queste applica¬ 
zioni dipenderanno da quelle presenti 
nella cartella di avvio automatico, ma 
per altre occorrerà mettere le mani 
nel Registro. 

Provare a lanciare l'applicazione e 
controllare che, in qualche menu, non 
sia prevista la possibilità di escludere 
l'avvio automatico. Se questo non è 
possibile, editare il Registro lanciando 
Regedit, e andando a HKEY_LO- 
C AL_M ACHIN E\Software\Microsoft\C 
urrentVersion. Qui troveremo una 
chiave denominata Run, attraverso cui 
sarà possibile far sloggiare gli inquilini 
abusivi. Ovviamente, come sempre 
quando sì edita il Registro, fare una 
copia dello stesso usando l'opzione 
"Esporta File del Registro di Configu¬ 
razione", Di buone intenzioni è lastri¬ 
cato l'inferno; per reimportare i vecchi 
file sarà sufficiente r-click sul file e 
scegliere "Importa file del registro 

Visto che ci siete, potrebbe essere il 


caso di controllare che i driver che 
avete siano tutti 32-bit (questo lo si 
puO fare editando e ricavando le relati¬ 
ve informazioni anche dal file au¬ 
toexec.bat); driver a 16 bit possono 
rallentare pesantemente le prestazio¬ 
ni della nostra macchina. Non costa 
nulla fare un giretto su Internet e sca¬ 
ricare i drive adatti o più aggiornati. 
Ancora una banalità, almeno apparen¬ 
te; non tenere lo schermo settato a ri¬ 
soluzioni molto elevate (ad esempio 
1024x768), magari a colori superiori ai 
256. se non si lavora con grafica pro¬ 
fessionale e non si ha una scheda vi¬ 
deo almeno decente. 

Conclusioni, almeno 
per questa puntata 

Ci risentiamo la prossima volta, con¬ 
tinuando sull'argomento. Ora è il mo¬ 
mento di chiudere, ma non senza, vi¬ 
sto che siamo in argomento, ricordar¬ 


vi una chicca, piccola piccola. Per te¬ 
nere sempre al picco le prestazioni 
della macchina, specie se avete in¬ 
stallato e disinstallato programmi nel 
frattempo, la soluzione migliore, an¬ 
che se piuttosto drastica, e quella di 
reinstallare, ex novo, il sistema opera¬ 
tivo facendo il boot da un floppy 
all'uopo attrezzato. Cancellando la car¬ 
tella Windows dell'HD si fa una vera e 
propria pulizia di primavera del siste¬ 
ma. C'è un’unica contropartita: an¬ 
dranno persi tutti i registri, i DLL, e 
robetta similare relativa ai programmi 
presenti sull HD e questi, in gran par¬ 
te, non potranno immediatamente 
funzionare, se non dopo una reinstal¬ 
lazione con i dischi originali. Sembrerà 
curioso, ma sovente è la migliore cura 
possibile, quando è inutile continuare 
a tentare soluzioni che non danno al¬ 
cun frutto. Dalle mie parti si dice che 
"Quanno o mierico sturea, 'o malato 
se ne more! ". 

«e 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


145 





























































TEORIE & TECNICHE 


a cura di Andrea de Prisco 


ImageReady 

di Raffaello De Masi 



Nella lunga e travagliata 
storia della mia vita (sono 
al quattordicesimo volume 
e ho appena sfiorato gli an¬ 
ni universitari), segnata 
dalla lunghissima (e 
dall'esito ancora quanto 
mai incerto) guerra di se¬ 
cessione della mia amata 
Atripalda nei confronti 
dell'odiato oppressore 
Avellino, ho fatto di tutto, 
ma ho sempre evitato di 
confrontarmi, in una ma¬ 
niera o nell'altra, con l'arte 
del pennello, E questo non 
tanto per la mia intrinseca 
bravura a fare le "0" col 
bicchiere, ma perche per 
me il pennello, oltre che 
insaponare la barba, non 
ha ragion d'essere 

Perciò, presente a me 
stesso come non mai, ac¬ 
cetto di volta in volta incarico da AdP di 
recensire questo o quel prodotto, per 
questa sempiterna rubrica, consapevole 
che, grazie alla mia innata modestia e 
bravura, potrò sempre dare un avanzato 
contributo alla "immaginazione 1 ' digita¬ 
le 

Mi vengono in mente, a tale proposi¬ 
to, le pionieristiche trattazioni di AdP e 
di Francesco Petroni che, roba di dieci 
anni fa. tentavano di piegare rudi PC al¬ 
le regole dell'immagine virtuale Allora 
si era di bocca buona, sempre pronti a 
entusiasmarsi per una piccola animazio¬ 
ne, ottenuta dopo sudato debug di un 
codice scritto in un linguaggio alieno. Si 
cominciava appena a parlare di masche¬ 
re, filtri, e vecchi conservatori (ce ne so¬ 
no anche nel giovane campo dell'infor¬ 
matica) scuotevano la testa. I clock gira¬ 
vano a velocita di unita, e pensare a 
processori a 400 MHz era come imma¬ 
ginare di guidare il Nostromo del tenen¬ 
te Ripley Dieci anni, e a cinema si ve¬ 


dono raffinatezze come "Z la formica ", 
roba da far cadere gli occhi. 

ImageReady, un 
pacchetto per volare 

Se un giorno mi toccherà, canuto va¬ 
te, di raccogliere, taciute le armi, l'ico¬ 
nografia della guerra civile cui accenna¬ 
vo in premessa, userò un pacchetto 
come Photoshop, arricchito di una se¬ 
rie di plug-in da far impallidire Adelmo 
da Otranto, ma un bilancino come Ima¬ 
geReady non potrà certo mancare 
quando deciderò di aggiungere al tutto 
grafica multimediale per la relativa pa¬ 
gina su WWW, e di realizzare una sto¬ 
ria illustrata in sessanta volumi con re¬ 
lativi CD-ROM, e un ambiente multi¬ 
mediale capace di combattere ad armi 
pari con capolavori come Pompei On 
Line e cosi via. 


Adobe ImageReady. pre¬ 
sente sul mercato per PC 
e per Mac (ma le due ver¬ 
sioni sono vendute separa¬ 
tamente). e un'applicazio- 
ne (si noti bene, non un 
plug-in) che mette a dispo¬ 
sizione i tool più avanzati 
per creare immagini a fina¬ 
lità multimediale di ridotte 
dimensioni e di alta qualità 
E' possibile creare immagi¬ 
ni in GIF. JPEG o PNG At¬ 
traverso IR 6 possibile edi¬ 
tare interattivamente il no¬ 
stro lavoro, comparandolo 
con le precedenti release e 
l'immagine originale, per 
selezionare il miglior bilan¬ 
ciamento tra grandezza del 
file e qualità In aggiunta, 
ImageReady offre una ve¬ 
loce e semplice strada per 
creare GIF animati, ridu¬ 
cendo significativamente i tempi di 
creazione delle animazioni IR inoltre 
permette di creare mappe d’immagini e 
immagini composite per le pagine Web 
ImageReady è ideale per lavorare con 
immagini create in Adobe Photoshop o 
altri pacchetti di editing di immagine e 
fotoritocco. E' possibile anche lavorare 
con immagini catturate tramite scanner, 
o immagini realizzate direttamente at¬ 
traverso l'ambiente dì editing interno. Il 
programma inoltre include caratteristi¬ 
che avanzate di fotoritocco, che per¬ 
mettono di lavorare sul colore, di gesti¬ 
re i layer. di applicare filtri, di eseguire 
operazioni anche complesse di masche¬ 
ramento e di selezione di parti. 

In ImageReady si lavora interattiva¬ 
mente. provando varie forme di imma¬ 
gine e valutandone gli effetti, in termini 
di qualità e di grandezza del file. IR può 
ottimizzare documenti grafici nei forma¬ 
ti GIF. JPEG. PNG-9 e PNG-24 II forma¬ 
to scelto dipende dal tipo di immagine 


146 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 








stessa; foto full-color generalmente of¬ 
frono i migliori risultati se salvati in for¬ 
mato JPEG, mentre la compressione 
sotto PNG-24 è capace di preservare i 
colori principali e le sfumature di tinta 
meglio che con altre forme di compres¬ 
sione, il tutto in file di ingombro ragio¬ 
nevolmente piccoli. Il tutto non e sem¬ 
pre vero, visto che tutto dipende anche 
da come la figura e composta, immagini 
con ampie zone omogeneamente colo¬ 
rate possono raggiungere rapporti di 
compressione più elevati, in altri termini 
piu sono le ripetizioni in un'immagine, 
piu il file risultante dopo la compressio¬ 
ne sara ridotto. 


Usando ImageReady 

La finestra di lavoro di ImageReady è. 
quanto a impostazione, classicamente 
ispirata a quella del suo più famoso fra¬ 
tello. A sinistra compare il toolbox, la 
palette che. attraverso una serie di tool, 
permette di selezionare, colorare, edita¬ 
re, tagliare e "leggere" le immagini o 
parti di esse. Altri controlli scelgono i 
colori di sfondo e di editing in default, e, 
ancora, cambiano la tecnica di display 
dello schermo Alcuni tool hanno, asso¬ 
ciati, sfumi e palette speciali, che per¬ 
mettono di scendere in particolari propri 
del tool stesso, e di modificare effetti e 
caratteristiche del suo modo d'uso. 

Caratteristica interessante di Image¬ 
Ready e la tecnica della doppia immagi¬ 
ne, che consente di mettere a confron¬ 
to e di "saltare" facilmente dall'origina¬ 
le alla copia modificata (interessante e 
senz'altro da tenere in debita considera¬ 
zione è la combinazione di ImageReady 
con FlashBack. il pacchetto di cui parlia¬ 
mo nella rubrica Macintosh, consigliabi¬ 
le peraltro per diversi altri usi) L'avere a 
disposizione l'immagine di partenza e di 
arrivo è senz'altro comodo, anche per¬ 
ché consente di recuperare porzioni o 
settaggi dalla prima per eventualmente 
ripristinare, nella seconda, momenti di 
sviluppo magari non andati a buon fine 
Proprio nell'ottica di una delle piu inte¬ 
ressanti e conclamate caratteristiche 
del pacchetto, una finestrina posta alla 
base del file consente di tenere sott oc¬ 
chio le caratteristiche del file in termini 
d'ingombro Ancora piu interessante è 
la possibilità di mettere insieme palette 
provenienti da setup diversi, costruen¬ 
dosene di personalizzate, e quindi rea¬ 
lizzando veri e propri ambienti di lavoro 
'su misura", con i soli tool necessari 


Adobe ImageReady 1 ; 0 _ 

Produttore e distributore: 

Adobe System luto 
V le Colleonl 5, P.il TourusA3 
Agiato Brutn/n (MI) 

Tel 02.26140114 
http //www odobe coiti 

Pieno suggoilto (IVA esclusa) 

Adobe ImageReady 1 0 per PC o Mac 

L 478000 


caricati. L'ambiente di lavoro puO esse¬ 
re. comunque, continuamente monito¬ 
rato, usando la palette "Info ", che mo¬ 
stra informazioni sui colori intercettati 
dal puntatore, e offre una serie di para¬ 
metri relativi, come valore RGB, opa- 



L installer di ImageReady 

cita, coordinate del pixel puntato, valore 
in esadecimale. posizione dell'indice di 
colore nella tabella di confronto, e, ove 
mai si "draghi’’ una parte dell'immagine 
stessa, le dimensioni dell'area rettango¬ 
lare Intercettata 
Molti tool pre¬ 
senti sono stati da 
tempo già visti su 
altre applicazioni; 
ovvio l'uso di at¬ 
trezzi come la ma¬ 
no, la lente, lo spu¬ 
mino e altro Coe¬ 
rentemente con le 
abitudini dell'uten¬ 
te, le tecniche e gli 
shorteut di utilizzo 
di essi sono analo¬ 
ghi se non identici 
a quelli cui l'utente 
Photoshop è abi¬ 
tuato, comoda e 
non priva di piace¬ 
voli effetti inaspet- 



VKWMO 


Adobe ImageReady-1.0 

imiti »«*•**! (ng>Mtr»« A**© M©ttvbir* BrV 

Pr©»©c1*d br US Patto!* 4.837.613 S.S46.528 Patto!* pto** 

CotvnjM • 1996 Adoto SylUmi Scorporata* Al r*i<s r«rr^ 

Adoto tt» Adot* lo*» and rna^afSaady ara tr ©damarti ©< Adoto Sy*tam* Scorporata* 

adato c©m 


Lo startup s creen in 
perfetto stile Adobe 


La finestra di par tema, 
con la palette dei tool e 
le tavolozze dei colori 



MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


147 





















































Alcune finestre delle preferenze, si notino tra l'altro , i settaggi relativi all antlallasmg e le tecniche di creazione delle trasparenze 


tati è la possibilità di continuare il lavoro 
mentre è in corso un'altra operazione 
(tipicamente un refreshing dell'immagi¬ 
ne) ImageReady può incorporare plug- 
in realizzati ad hoc da Adobe e da altri 
costruttori, e ha piena compatibilita con 
diversi add-ln di Photoshop stessi, con¬ 


dividendoli con esso, Ancora, quasi a 
guisa di un plug-in di classe elevata, 
ImageReady può essere abbinato a un 
browser, che consentirà di visualizzare 
la resa finale dell'immagine nel suo pre¬ 
ciso ambiente di utilizzo. Ancora, grazie 
a un sofisticato modello di gestione in 


parallelo, altre applicazioni (come lllu- 
strator, FreeHand o altro) possono es¬ 
sere aperte dall’interno di ImageReady, 
e immagini dell'uno passate all'altro per 
le rispettive competenze. Oltre a lavora¬ 
re direttamente sulla risoluzione legata 
al monitor, eccoci a cambiare le dimen¬ 
sioni fisiche del pixel attraverso il "re¬ 
sampling", lavorando su metodi diversi 
di interpolazione per determinare la mi¬ 
gliore combinazione tra nuova qualità 
dell'immagine (non sempre la riduzione 
della grandezza dei pixel porta a un mi¬ 
glioramento della qualità totale; ad 
esempio, la campionatura dei bordi di 
un'immagine può portare a perdita della 
nitidita del contorno), dimensioni del file 
e qualità delle sfumature (per citare so¬ 
lo qualche faccia del problema). Si pud 
definire, in default, il metodo di interpo¬ 
lazione preferito: i due principali (suc¬ 
cessivamente personalizzabili) sono lo 
Jagged (letteralmente "dentellato”, in 
altri termini assimilazione alla campiona¬ 
tura piu vicina - in gergo Nearest Neigh- 
bor), metodo veloce, salvaspazio, ma in¬ 
trinsecamente meno preciso, e lo 
Smooth (interpolazione bicubica, con 
"mediazione" delle caratteristiche dei 
punti circostanti). Il primo metodo, co¬ 
me è noto, 6 raccomandabile quando si 
lavora su illustrazioni con bordi netti 
(non abbisognevoli di antialiasing) che 
devono essere rese in maniera precisa 
(pensate a un disegno geometrico o a 
un'illustrazione a tratto; ovviamente 
questa tecnica può portare, in numerosi 
casi - immaginiamo una linea obliqua - a 
dentellature e, nel caso di riduzione di 
dimensioni di un'immagine o quando si 
eseguono manipolazioni multiple suc¬ 
cessive, a contorni distorti). 

Sulle immagini, importate od ottenu¬ 
te attraverso una scansione, si posso¬ 
no eseguire, dall'interno di Image¬ 
Ready, una serie di operazioni interes¬ 
santi. Crop, Clip e Trim sono quelle più 
comuni e utili (cancellazione di pixel in 
qualche modo individuati, mantenendo 
costante la risoluzione dell'immagine; 
rispettivamente eliminando parti al di 
fuori della selezione, all'interno e attor- 

MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


A proposito di compressione 


La scelta del formato di salvataggio e della relativa tecnica di compressione è funzione 
di diversi parametri come colore, tono, e caratteristiche grafiche del file maneggiato. In li¬ 
nea molto generale e semplificata, immagini dotate di sfumature continue (es fotografie) 
andrebbero salvate In formato JPEG o PNG-24, mentre disegni con colori pieni e bordi ben 
evidenti trovano ragion d'essere nel salvataggio in formato GIF o PNG-8 

Il formato JPEG, utilizzato per la manipolazione di immagini fotografiche, usa colore a 24 
bit e permette di conservare estesi range di tinte e sottili variazioni rispetto a un colore ori¬ 
ginario Supportato da diversi browser, JPEG usa una tecnica di compressione cosiddetta 
"a perdita" (lossy), durante la quale alcuni dati vengono persi durante la compressione. In 
altri termini la conservazione quasi completa di ampie sfumature di colore e di chiaroscuri 
va a scapito della "durezza" di linee precise. Immagini vettoriali o scrittura tipografica per¬ 
deranno parte della loro definizione quando compresse con questo metodo, Da notare 
che, utilizzando questo formato, si può scegliere II rapporto di compressione da applicare, 
direttamente proporzionale alla qualità dell'Immagine risultante, 

Il formato GIF, ampiamente utilizzato in diverse occasioni, supporta colore a 8 bit. e 
comprime aree a colorazione omogenea (solid area), preservando preferenzialmente i det¬ 
tagli relativi ai contorni, come linee, immagini vettoriali, Illustrazioni con scritto, logo, imma¬ 
gini stilizzate IR permette in particolare di salvare, con buon grado di approssimazione, im¬ 
magini animate 

Questo formato usa un metodo di compressione "lossless", senza perdita di dati, ma 
bisogna tener sempre conto che la sua codifica a 8 bit comporta un Inevitabile scadimento 
della qualità quando si salvano immagini a 24 bit. Non esiste possibilità di "regolare " Il 
rapporto di compressione in maniera continua, ma il file compresso, specie quando 
nell'originale colori omogenei ( "solidi ") abbondano, può risultare sensibilmente più piccolo 
dell'originale 

Il formato PNG-8 supporta anch'esso, come intuibile dal nome, il formato a 8 bit. La tec¬ 
nica di compressione, specie su aree a colorazione omogenea, è simile a quella GIF, ma 
una sua più avanzata integrazione con Internet Explorer (dalla versione 4 in poi) e con Net¬ 
scape (attraverso un plug-in. come PNG Live) lo rendono spesso vincente quando si finaliz¬ 
za tale compressione all'area WWW. Anche qui la compressione avviene in forma "los¬ 
sless" (fatta salva la conversione da 24 a 8 bit), ma la tecnica di compressione di PNG ri¬ 
spetto a GIF è più efficiente, traducendosi in un risparmio di spazio, rispetto a questo, di 
un ulteriore 10-30%. La maggiore modernità ed efficienza di questo standard, peraltro non 
ancora affermatosi universalmente (GIF la fa ancora da padrone, in WWW, grazie anche al¬ 
la sua pressoché totale integrazione e presenza in tutti I pacchetti di Image editing) per¬ 
mette di gestire trasparenze multiple di background, mescolanze di bordi su una stessa 
immagine, supporto di interlacciatura. Ancora meglio si va con il formato PNG-24, figlio na¬ 
turale del primo, con supporto per immagini a 24 bit. Questo formato, oltre a garantire la 
qualità intrinseca di tale codifica, garantisce la completa preservazione dei dati, a scapito di 
una maggiore dimensione del file, che supera quasi sempre, in grandezza, anche quello 
JPEG. Occorrerà infine ricordare che PNG non è supportato dalle versioni più vecchie dei 
grandi browser. 


148 
































La sezione manipola- 
none immagini, sulla 
sinistra, con le tre pa¬ 
lette ognuna organiz¬ 
zata con la tecnica del¬ 
le linguette permette 
di definire chirurgica¬ 
mente le caratteristi¬ 
che della figura al cen¬ 
tro le due finestre con 
I immagine originale e 
quella di modifica 


no a una superficie irregolare, basando¬ 
si su interpolazioni delle trasparenze e 
del colore del bordo), ma non manca 
l'aumento selezionato dell'area di lavo¬ 
ro (work canvas), e tutta un'avanzata 
serie di ottimizzazione dell'immagine 
stessa. 


Quando il meglio è 
amico del bene 

Difficile conciliare diverse esigenze, 
quando si lavora sulle immagini Certo 
tutti sono bravi a fare una scansione di 



Naomi a 2400 dpi e a salvarla in forma¬ 
to UFF, ma poi ci vuole un CD o una 
cartuccia ZIP per portarsela appresso 
(questo data anche la grande qualità 
del soggetto originario) E allora eccoci 
a sudare sulla ottimizzazione che non 
vuol dire solo creare immagini di grandi 
qualità, ma anche conciliare diverse 
esigenze tra cui, non ultima, quella di 
mantenere basso l'ingombro dei file 

Per raggiungere quest'ultimo scopo, 
ImageReady supporta i tre principali 
formati di compressione correnti e, pe¬ 
raltro, ampiamente utilizzati su Web: il 
GIF (Graphic Interchange Format), lo 
JPEG (Joint Photographic Experts 
Group) e il meno noto ma non per que¬ 
sto meno interessante PNG (Portable 
Network Graphics) 

Manipolare immagini con Image¬ 
Ready significa, in gran parte dei casi, 
lavorare anche per Web. E qui le cose 





Alcuni esempi, tratti dalle librerie fomite, molto interessanti in quanto anche ottima fonte di esercizi nel pnmo sulla destra , il framer per le animazioni 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


149 


























































































































































Adobe Image Library 


» *• •* m» Of »tm rwh u mai 


Il nuovo servizio di upda • 
te Adobe Online , utilizza¬ 
bile attraverso Internet 


si complicano, visto che, oltre alle ca¬ 
ratteristiche intrinseche del file immagi¬ 
ne, giocano a favore o meno della qua¬ 
lità finale altri fattori, non sempre con¬ 
correnti, come tipo di computer, siste¬ 
ma e caratteristiche della grafica dello 
schermo, sistema operativo e. cosa cui 
spesso si pensa di meno, tipo e versio¬ 
ne del browser. La caratteristica di Ima- 
geReady di poter disporre della doppia 
finestra (originale e copia di lavoro) di¬ 
mostra anche qui la sua validità d'esse¬ 
re. Il manuale di IR e molto esauriente 
e preciso in proposito, e consente di 
recuperare informazioni utili alla miglio¬ 
re scelta della tecnica da utilizzare. Per 
I formati GIF e PNG-8 l'ambiente mette 
a disposizione inoltre l'Optimized Color 
Palette, che "elenca", per cosi dire, la 
tabella dei colori specifici per un'imma¬ 
gine originale che usa colori Indicizzati. 
Questa tecnica, già presente in altri 
programmi (si vedano i diversi articoli 
su Debabelizer), consente di seleziona¬ 
re, al volo, pixel disuniformemente di¬ 
stribuiti su un'immagine, e di cambiar¬ 
ne immediatamente le caratteristiche, 
oltre a editarne le tinte o, addirittura, 
impedirne la modifica (lock color). La 
palette, che può essere personalizzata 
perfino escludendone dei colori, può 
essere modificata (ad esempio aggiun¬ 
gendo tinte personali, opache e traspa¬ 
renti, stabilendo le caratteristiche del 
dithering anche in funzione del browser 
di default) e salvata come palette per¬ 
sonale. 


Animando l’inanimato 

Beh, sarebbe davvero strano se non 
si potesse, a questo punto, passare 
all'animazione. E questa caratteristica 


è ovviamente supportata con buone 
possibilità di scelta in ImageReady La 
tecnica e la stessa vista in altri ambien¬ 
ti, e si basa su un "fraine director", 
che permette di creare sequenze, rior¬ 
dinare fotogrammi, manipolarli, usare 
le diverse tecniche di trasparenza ba¬ 
sandosi anche sui layer. Le animazioni 
possono essere salvate in formato 
Photoshop, e animazioni già pronte 
(WWW è una vera miniera in proposi¬ 
to) possono essere editate e modifica¬ 
te. Le immagini, siano esse animate o 
statiche, possono essere esportate in 
vari formati (BMP. PCX, PIXAR, Targa. 
TIFF) oltre che essere salvate diretta- 
mente in formato HTML Sempre ri¬ 
guardo alle animazioni (ma non solo in 
queste) ImageReady permette di auto¬ 
matizzare sequenze d'operazioni ripeti¬ 
tive, usando la "Action Palette", un 
tool originale e piacevolmente diverso 
dalle solite tecniche di script viste in al¬ 
tri ambienti, Questo subambiente go¬ 
de poi di un tool non originale, ma qui 
ottimamente realizzato: il droplet Si 
tratta di questo: quando un'azione va 
eseguita ripetitivamente si puù costrui¬ 
re un droplet, appunto, che si presen¬ 
terà come un'icona. Sarà sufficiente 
trascinare su di esso l'oggetto (ad 
esempio un'immagine) da manipolare 
per incaricare il sistema di eseguire 
tutte le operazioni desiderate Manco a 
dirlo, ImageReady supporta in ogni ca¬ 
so ambienti d'automazione esterna, 
come DDE sotto Windows, o Apple- 
Script sotto MacOS 
E a questo punto giungiamo alla fase 
finale del lavoro, che riguarda l'ottimiz¬ 
zazione deM'immagine, in termini di 
qualità, dimensione, portabilità. La fi¬ 
gura puù essere sottoposta a diversi 
processi, come regolazione di contra¬ 


sto e luminosità, bilanciamento del co¬ 
lore, selezione e modifica di colori indi¬ 
viduali. sharpening (evidenziazione dei 
bordi), e cosi via. Grazie agli strumenti 
di selezione già noti nel pacchetto ca¬ 
postipite, e qui integralmente trasferiti, 
si possono eseguire selezioni irregola¬ 
ri, sfumature di aree di frontiera, corre¬ 
zione dello jagging, trasformazione 
d’immagini o parti di esse, I classici 
strumenti di painting (dal pennello al 
secchio, alla matita, alla gomma e cosi 
via), si arricchiscono qui di alcune fun¬ 
zionalità insolite e curiose, come speci¬ 
ficazione del livello di opacità, fusione 
del colore di fondo e di quello aggiunto 
per creare effetti speciali, "sottrazio¬ 
ne" di colori quando sovrapposti, scel¬ 
ta e modifica del colore di fondo: il po¬ 
tente strumento dei "layer", sovente 
poco apprezzato, offre qui inaspettati 
effetti, e perfino il pur semplice am¬ 
biente dei caratteri tipografici, certa¬ 
mente già ben esplorato in altre appli¬ 
cazioni, si presenta potente e ottima¬ 
mente integrato. E non manca, alla fi¬ 
ne, un buon ambiente per la gestione 
dei filtri, la cui libreria 6 ben realizzata 
e ricca di interessanti effetti 


Conclusione 

Mai come oggi l'ambiente di editing 
e manipolazione dell'immagine si e mo¬ 
strato cosi attivo e vivace Pare non 
passi giorno che non ci giunga notizia 
di nuove applicazioni, alcune estrema- 
mente specializzate, altre funzional¬ 
mente valide per un ampio ventaglio di 
risultati. ImageReady appartiene a que¬ 
sta seconda categoria e, pur essendo, 
almeno istituzionalmente, finalizzato a 
ottimizzare immagini destinate ad am¬ 
bienti della multimedialità, può essere 
tranquillamente adottato anche da chi 
desidera un complemento potente ed 
efficiente al suo Photoshop. 

Dotato di caratteristiche di editing 
pregevoli, capace di generare animazio¬ 
ni in maniera rapida ed efficiente, in 
possesso di funzioni di automazione 
originali e interessanti, ha dalla sua an¬ 
che il pregio della velocita e della faci¬ 
lità d'uso. Alcune sue caratteristiche 
sono davvero notevoli e di uso molto 
razionale (si pensi alla possibilità di ave¬ 
re sempre in linea l'immagine originale 
e elaborata), mentre l'ampia disponibi¬ 
lità di formati gestibili lo rende un rapi¬ 
do ambiente di supporto per diversi al¬ 
tri pacchetti (il solito Photoshop, in pri¬ 
mis, ma anche FreeHand. Illustrator e 
cosi via). 


150 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 























Immagina un mondo in cui sia difficile 
separare nel gioco la fantasia dalla realtà. 
Immagina anche le più evolute schede audio 
e le più avanzate tecnologie per la diffusione 
del suono In combinazione fra loro per dar 
vita al nuovo Enviromental Audio, l'ambiente 
dove il suono 30 tocca i livelli più elevati di 
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In Italia i prodotti Creative Labs sono promossi e diffusi da Creative Labs Srl 









MP3, SoundVQ e Wave 

- caratteristiche ed ambiti applicativi - 

Rispetto al Layer-lll il SoundVQ di Yamaha non né gratuito né cosi diffuso. 

Malgrado ciò offre caratteristiche eccellenti, come l'altissima qualità del segnale codificato e, 
a parità di qualità, fattori di compressione anche maggiori rispetto a quelli del formato MP3. 

In questo numero analizzeremo il SoundVQ sia in fase di conversione che in appoggio 
ad un sistema di CD-Ripper. 

Come fase pratica finale cercheremo poi d’istruire alcune pagine HTML per l’Embedding dei file .vqf e, 
per mezzo di un'apposita utility, realizzeremo delle liste d’esecuzione con output sempre in HTML. 

Allo stesso modo procederemo anche con il Layer-lll, realizzando gli stessi file del SoundVQ 
e la lista d'esecuzione finale. 

A completamento deN’articolo, introducendo un campo d’utilizzo anche per il più classico Wave, 
proveremo questo al servizio di un sistema software in grado di rigenerare, declicking-denoise, 
vinili e cassette. 

In tutti e tre i casi, il fine sarà quello di arrivare a mettere a punto un metodo di lavoro 

sia per le pubblicazioni Internet/lntranet (in VQF oppure in MP3) che per i nostri archivi musicali. 

Unitamente a tale parte d’articolo, introduciamo a partire da questo numero un fondo “colorato" 
dedicato alla rubrica mediaWORK (consigli, trucchi e trucchetti per l'ipermedia sul Web). 

di Bruno Rosati 


Navigando a vista e scaricando il 
software giusto, abbiamo messo a punto 
un articolo prettamente pratico che, oltre 
a fornirci riscontri interessanti in fatto di 
ambiti applicativi dei vari formati audio-di¬ 
gitali, ci ha permesso di provare diversi 
programmi per il Desktop Audio. 

Partendo una volta tanto da un motore 
di ricerca diverso dal solito AltaVista, al ri¬ 
guardo la nostra scelta è caduta su quel¬ 
lo di MedlaBuilder: www mediabuilder 
com, abbiamo scovato del software che, 
dopo averlo provato, ci ha confermato la 
bontà della scelta. Nella rete sono rima¬ 
sti impigliati un engine per Layer-lll co¬ 
me BladeEnc e FrontBlade. uno dei suoi 
front-end più funzionali, quindi l'Audio- 
grabber per il CD-Ripper (unitamente al 
plug-in AG_VQ per convertire i ripped-fìle 
in formato .vqf), l’Hyper List Maker per 
produrre liste eseguibili da HTML e quin¬ 
di il prezioso Groove Mechanics per la ri- 
generazione di materiale sonoro prove¬ 


niente da supporti analogici quali dischi 
In vinile e musicassette, 

Di tali applicativi, nei quali è ovviamen¬ 
te compreso anche II pacchetto 
SoundVQ Encoder e Player, tracciamo 
immediatamente il nostro piccolo "diario 
di bordo”, segnalando caratteristiche ge¬ 
nerali e link d'approdo da dove sarà pos¬ 
sibile fare download. 

Link e applicativi 
del mese 

Per raggiungere il sito dedicato al 
SoundVQ c'è da navigare un po', ma è 
pur sempre un bel navigare se, partendo 
dal molo jvvww voman.i r._o_uk| link dopo 
link, si passa in rassegna il ricco sito del¬ 
la Yamaha Tra i collegamenti verso ogni 
enere di prodotto (tastiere elettroniche. 
D-Recorder "da record", software per 


MIDI sequencing, Editor, Expander e 
chi più ne ha più ne metta) alla fine si 
può arrivare ben soddisfatti al nostro ap¬ 
prodo; 

iwww.yonvjhg Q£| jp/.c.[ig!.^h/xg/S.Q.gild 

VÒ/index.html , 

Qui troveremo ad attenderci il sistema 
SoundVQ di Yamaha, con tanto di tuto- 
rial online, file-campione da provare al 
volo (solo dopo aver installato il Player I) 
e quindi la zona per il download che di¬ 
stingue tra il modulo SoundVQ Encoder 
e quello di riproduzione SoundVQ Player. 

Tra le caratteristiche salienti che subi¬ 
to rileviamo al riguardo del SoundVQ 
non può non colpire l'alto fattore di com¬ 
pressione che il codec è in grado di im¬ 
porre senza il benché minimo deteriora¬ 
mento della qualità della sintesi. La scala 
di compressione può oscillare tra 10:1 e 
20:1 rispetto al file lineare e sempre 
agendo con una risoluzione pari a 16 bit 
per 44,1 kHz. Senza fare troppi calcoli, ci 


152 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 














SoftechSoftware 

FrontBIad* v. 0.7.21 



lòffi 


TI— | 

D \F»**cy\CO\WAV\0>- (OA/vf 1 ) AOaD T0 N( 

D \F.wicy\CO\WAV\Q4- (OATvt 1) UNCMAJN V 

O \F.-cy\CO\WAV\QV (OA/vE 1) vaserie 

D ^Fi®ncy\CO\WAV\04- <OAfV* '.) BLAO VEL.V 

D \F.**cy\CO\WAV\07- (DA/VE Z) BLINDE D Bv 

D \Fi**cy\CO\WAV\0&- Smeih-ig Pigimi • 1 • 

D \Fi«ncy\CO\WAV\09- Sm*|Nng Pumpkmi • A 

D \Fi*ncy\CO\WAV\ 10- (T»i*m«) Miti ion Impot 

D \F.—cy\C£>\WAV\11- Milito* (mpoM-DI# • Th 

D \Ft—cy\CO\WA^ 12- (Top Qun) lori# 

D \F-ancy\CO\WAVM V (TV) A«ipA Svp**Man£ .. 

•f.-.r--T~a» 

| A«l |A.ro.™» 

«wti 1 WmwMOW SouMMC» 

fw 1 Ima 0 <M || Sondasi» q 

Cowvn—il | | Tlvi il « commi* 

© JJ) 

X 


Figura 2 ■ FrontBlade è probabilmente ta più semplice e compatta interfac¬ 
cia grafica realizzata per l'angina MP3 BladeEnc 


si rende subito conto che, teoricamente, 
il SoundVQ è in grado di realizzare, a pa¬ 
rità di compressione, file di circa la metà 
più piccoli rispetto agli MP3 (per inciso: 
la pratica, più avanti ce lo confermerà 
compiutamente). 

Per quanto poi riguarda il mondo del 
Layer-lll, dalla lista che si è formata lan¬ 
ciando un search in base alla parola-chia¬ 
ve più scontata - MP3 - abbiamo vìa via 
selezionato i nomi di applicativi che, per 
noi, rappresentavano delle novità o che 
comunque ricadevano negli argomenti 
pratici che ci eravamo ripromessi di trat¬ 
tare. 

Filtrando, filtrando, questa è la lista del 
punti d'attracco selezionati: 

✓BladeEnc (hup://bladeenc,home. 
ml.org ). BladeEnc è un engine MPEG 
Layer-lll di ottime caratteristiche, velo¬ 
ce e pulito nelle operazioni di codifica. 
Lo scegliamo per questa prova propo¬ 
nendolo come alternativa all'eccellen¬ 
te e già conosciuto engine del 
Fraunhofer-Gesellsch aft Institut 
K www hs il ici ri l \/, mdio) l II codec, prove 
alla mano, vaie e soprattutto 6 scarica¬ 
bile gratuitamente. 

✓FrontBlade (http://member5.triood 
comi - SoftechSoftware/frontblade.ht 

mi) rintracciato dalla lista dei front-end 
presente sul sito di BladeEnc (fig. 1). Il 
FrontBlade è probabilmente la più 
semplice e compatta interfaccia grafi¬ 
ca realizzata per l'encoder in questio¬ 
ne. La nostra scelta poteva cadere su 
altri front-end. forse anche migliori, 
ma FrontBlade (fig. 2) ha un'altra virtù 
che ci è parsa determinante: è com¬ 
pletamente freeware. 


iiiniiiffMroiiiiiPi 


✓ AudioGrabber | 

qrahber com us net) . AudioGrabber 
(fig. 3) è uno dei CD-Ripper più cono¬ 
sciuti e lo proponiamo in questo arti¬ 
colo nella sua versione più recente, la 
1,4, dotato anche di un'estensione 
d'eccellenza: l'AG_VQ (www login 


net de/jugqer/ag_va/ag_vq16 zip), il 

plug-in con il quale il CD-Ripper in que¬ 
stione viene abilitato all'uso dello Ya¬ 
maha SoundVQ Encoder (in catalogo 
sono presenti anche i plug-in per Rea- 
lAudio e ACC Encoder). 

✓HyperList Maker [[T7ii[> //www ,-iikm 


l'npVHH) lii.inrii Mulinili lirici ’J 


Dite «M 37.01 

Inali». 37 01 Mb>«M 

R««ingiac<or 16500 
T 0 <<I 1 K <011 16500 


Uaod CPU tm» (Btiltrad Butll 


PomW* ipKd ptobloin» 170 


Tradì l<oo»i 03.40 
TnraMpxd 0 30 
Timo MI 000 I 


Curar* CD ra<d apwd 7 30» 


1100* 


Normdonfl lo 97X I ptaklaval n loww Kran S1X 01 hdh» lh*n 93* 
PmM*v 4 Ioukì 33 * 

Tmaloprad 013 
TmM 003 



& 


Ske Kat tradì I 


6051 \Wl»«* 


Figura 3 ■ AudioGrabber 
(hup://www audiograb- 
ber com-us net) e uno 
del CD-RIpper pio cono¬ 
sciuti. in questo articolo 
lo proponiamo nella re¬ 
cente versione 1 4 , con 
l'aggiunta dei plug-in 
AG_VQ (prelevablle 
all'URL. www.logm-net. 
de/jugger/ag_ vq/ag_ 
vq16 zip) per mezzo del 
quale I AudioGrabber 
s interfaccia al Sound 
VO Encoder 



MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


153 































































































Whft 


•YAMAHA SoundVO CNCOOEP 


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hnlQtoh,, 



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P OMoa 




: 

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■ 

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■ 

P •»»«, |c*B'ltO & 

P 




Figura 5 - Le pagine HTML . realizzate automaticamente dall'HyperList Maker, 
possono essere riconfigurate nello stile, nel colori, nei tipo di font, back¬ 
ground (colore oppure con Immagine di sfondoI e con tabelle o meno, sele¬ 
zionando i segni di spunta delle relative opzioni presenti nel pannello HTML 


* 


riti: 

FOOfUt 


C VduicgrabòeAT rack 1 «w«v 
| MKHi 11 Stano I 


■/AVE 


168*1 | 


c> 


SNCOOIMOOS; QUALfTY: 8H10H CMANMK: Olir IVO 

I «4m^40kto/ch TI 5IST* •" 0N0 


Cf STI HAT! OH 


Miti: 

TTTL1: 

AUTMOM 

■Sol? 


[C \*jó oQnbbm\l fck 1 v<* 

Ccrvone L6«<« 


[gTmqrandi 

|bmg| 


lo SAVI •OFF 
LOW FWOWTY: #QFf 


SIAMI ENCODING 



Figura 6 ■ Il pannello di lavoro del SoundVQ Encoder 


org/gene6). Cosi come dice il nome 
stesso, HyperList Maker (fig. 4) è un 
generatore di liste HTML che vengono 
realizzate dal programma andando a 
scandagliare specifiche directory di la¬ 
voro e, una volta rintracciati i file in 
queste contenuti (.mp3 oppure i ,vqf 
del SoundVQ), completandole con i 
dati inerenti a nome, durata, copyright 
ed ovviamente link per l'ese- 
cuzione/download di ogni singolo file 
Le pagine HTML realizzate per le liste 
dei file audio MP3 e VQF possono es¬ 
sere riconfigurate nello stile, nei colori, 
nel tipo di font, background (a colore 
oppure con immagine GIF/JPEG) e 
con tabelle o meno, selezionando i se¬ 
gni di spunta delle relative opzioni pre¬ 
senti nel pannello HTML (fig. 5). 

Infine, pensando al Wave, ci siamo in¬ 
dirizzati verso la ricerca di un applicativo 
capace di acquisire e rigenerare in digita¬ 
le materiale sonoro disponibile su sup¬ 
porti analogici. La ricerca ci ha fatto pun¬ 
tare su: 

✓ Groove Mechanics (www coyoteinc- 

com). Un software in versione trial- 
30day che ha risposto perfettamente 
alle nostre esigenze, capace, come s’è 
dimostrato di essere, nell'acqulslre 
sorgenti analogiche (connesse all'in¬ 
gresso della scheda audio) e rigenerar¬ 
le imponendo loro ottimi filtri per II de- 
clicklng e II denoise (effetto anti-rum- 
ble). 

Primo mediaLAB: 
Yamaha “SoundVQ” 

Il SoundVQ è un protocollo di com¬ 
pressione software basato sulla tecnolo¬ 
gia TwinVQ (di Human Interface Techno¬ 
logy) di cui Yamaha detiene i diritti di 
sfruttamento. Tale tecnologia è in grado 
di offrire alta qualità di riproduzione con 


notevoli fattori di compressione. Mentre 
il mantenimento della qualità lineare vie¬ 
ne ottenuto grazie ad algoritmi a ricalcolo 
psicoacustlco (simili a quelli MPEG) la 
messa a punto della tecnologia a "quan- 
tizzazione vettoriale” fa ottenere al file 
codificato VQ una maggiore compressio¬ 
ne rispetto a quella "scalare" su cui ba¬ 
sano invece i compressori più tradiziona¬ 
li. Il risultato è che I file .vqf (con specifici 
settaggi in fase di campionamento) pos¬ 
sono essere preparati in maniera univoca 
sia per la riproduzione offline che per 
quella, ben più impegnativa, On The 
Web La capacità di streaming è quindi 
insita nelle caratteristiche peculiari del 
protocollo TwinVQ. 

Passando all'utilizzo pratico, il 
SoundVQ Encoder risulta molto sempli¬ 
ce e immediato. Organizzato in due set¬ 
tori, dedicati al file sorgente e a quello di 
destinazione, il modulo di codifica VQF è 
capace di caricare file Wave, Aiff e Raw- 
PCM e quindi di procedere all’assegna¬ 
zione del parametri di codifica. Per de¬ 
fault l'Encode Mode è presettato sui ca¬ 
nonici 44,1 kHz (equivalenti a 40 kb/sec), 
il tag Quality su Normal (disponibili i pre¬ 
set per High e Low) ed infine il Channel 


(stereo/mono). L'Encode Mode può es¬ 
sere modificato a partire dalla risoluzione 
più bassa, pari a 8 kHz per 8 kb/sec, a 
quella più alta di 44 kHz per 48 kb/sec. 
La scelta della massima risoluzione è 
strettamente dipendente dal tipo di file 
che si deve trattare. Dove venga richie¬ 
sta la massima qualità, come ad esem¬ 
pio nella resa di un CD-Ripper o comun¬ 
que di un brano musicale, è meglio ricor¬ 
rere ad una delle due risoluzioni più ele¬ 
vate (44 o 48 kb/sec) pretarate per il 
sampling più elevato di 44,1 kHz Per la 
conversione di file di sintesi vocale al 
contrario è consigliato l'uso dei parametri 
abbinati ai 22,05 kHz. Le risoluzioni mi¬ 
nori sono infine a disposizione per tutte 
le codifiche riguardanti file acquisiti in di¬ 
gitale già con un taglio in risoluzione infe¬ 
riore (gli 8-11 kHz che venivano ad 
esempio usati per I Wave prodotti dalle 
prime SoundBlaster). 

Una volta tarati I valori di codifica si 
passa alla catalogazione dei dati riguar¬ 
danti il nuovo file che sta per essere ge¬ 
nerato, assegnandogli directory di imma¬ 
gazzinamento, nome, titolo, eventuale 
autore dell'opera e relativo copyright. 

Dal punto di vista teorico II 
SoundVQ è In grado di convertire 
un file a codifica lineare (10 Mby¬ 
te per minuto a 44,1 kHz, CD-au¬ 
dio o Wave preesistente) in soli 
500-550 kbyte equivalenti, con 
una durata del processo di con¬ 
versione doppia rispetto a quella 
reale del brano (praticamente due 
minuti ogni minuto di sintesi li¬ 
neare). Rapportando tali valori alle 
altre risoluzioni (sempre stereo) 6 
possibile ricostruire una tabella si¬ 
mile a quella posta in figura 9 do¬ 
ve appare evidente la graduale di- 


Figura 7 - I parametri di qualità su cui 
agisce il codec TwinVQ del sistema Ya¬ 
maha SoundVQ 


Encodmo PMtOrmmc* 


e**#** 

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154 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 






















































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Figura 8 - Il SoundVQ 
Player Plugin. disponi¬ 
bile sia per Explorer 
che per Navigator. 
puO essere implemen¬ 
tato sulle pagine 
HTML per mezzo di 
un TAG <EMBED> 


Figura 9 ■ Il rapporto di 
campionamento tra un 
minuto di segnale li¬ 
neare e l'equivalente 
livello di codifica offer¬ 
to dal SoundVQ. 


PROVE pei MCmicrocoiiipulcr 


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Valori e Durate di compressione (da lineare a SoundVQ) 


Prequenn di 

CDaudlo 

YAMAHA SoundVQ 

Ce m plon amonto 

(60 eoe.) 

1U* (Mmc.) 

Tempo di codifica 

8 kHz 

18MB 

90KB 

30 tee 

11 kHz 

2.5MB 

125KB 

43 HC 

16 kHz 

3.6MB 

180KB 

SOmc 

22.05 kHz 

5MB 

270KB 

1 minuto 

44.1 kHz 

10MB 

550KB 

2 minuti 


Vàion «*» «u *c Pnwum il • 2 M w 


minuzione dei tempi di codifica e dell'oc¬ 
cupazione di spazio a frequenze di cam¬ 
pionamento inferiori. Rispetto ad una co¬ 
difica MP3 di pari livello, sempre In linea 
teorica, il SoundVQ offre un'occupazione 
di spazi inferiore di circa la metà. I tempi 
di codifica, al contrario, si verificano sem¬ 
pre superiori 

Dalla teoria alla pratica abbiamo potuto 
verificare che tali valori sono rispettati 
pienamente e le capacità di compressio¬ 
ne del SoundVQ si sono sempre dimo¬ 
strate maggiori (a parità di parametri) ri¬ 
spetto a quelle di MP3, Nello specifico 
abbiamo provveduto ad effettuare due 
conversioni in VQF e MP3 di altrettanti 
CD-Ripper acquisiti a 44,1 kHz da un CD 
musicale Le due tracce audio sono state 
acquisite in lineare nelle dimensioni di 
45.08 Mbyte e 43,3 Mbyte e quindi con¬ 
vertite. rispettivamente, in VQF e MP3, 
con gli stessi parametri. Le codifìche ot¬ 
tenute al riscontro numerico risultano es¬ 
sere pari a 2,55 Mbyte (.vqf) e 4,08 Mby¬ 
te (mp3) per il primo file, 2,34 ( vqf) e 
4,01 Mbyte ( mp3) per il secondo file. 

Passati alla fase di riproduzione abbia¬ 
mo potuto verificare che l'ascolto diretto 
dal modulo SoundVQ è inficiato da strani 
disturbi, mentre, riproducendo dallo spe¬ 
cifico SoundVQ Player, la sintesi viene 
resa perfettamente. Per dinamica e qua¬ 
lità siamo agli stessi livelli del Layer-lll. Il 
vantaggio è nella minore occupazione di 
spazio (circa la meta): lo svantaggio e nei 
tempi di codifica (circa il doppio) e nel 


maggiore impegno 
a cui i file vqf obbli¬ 
gano la CPU del PC 
ospite. 

Continuando con 
la fase pratica, cl 
siamo poi portati a 
verificare come il 
SoundVQ Player 
può essere imple¬ 
mentato sulle pagi¬ 
ne HTML e quindi 
riprodursi sul Web. 
Allo scopo risponde 
l'apposito plug-in 
player (disponibile con l'installazione del¬ 
la versione stand-alone, sia per Explorer 
che per Navigator). Allo scopo contribui¬ 
sce la stesura di un tag di tipo <EM- 
BED> sintatticamente cosi organizzato: 

<EMBED SRC="sample.vqf" AUTO- 
START=”true" REPEAT="FALSE" VO- 
LUME = 100 WIDTH=150 HEIGHT=40 
type="audio/x-twinq-plugin" PLU¬ 
GIN S P A G E=” hJJp^ZrKyTTfiSSSjZsudioZs 
eun£lVQZ">. 

Agendo in tal modo vedremo il player 
incorporarsi nella pagina come dimostra¬ 
to in figura 8. E' evi¬ 
dente che, rispetto 
alla versione stand- 
alone, il plug-in può 
essere ridimensio¬ 
nato in base alle esi¬ 
genze del layout im¬ 
posto alle pagine 
HTML che l'ospite¬ 
ranno. 


Secondo mediaLAB: 
la realizzazione delle 
liste d’esecuzione 

Produrre delle pagine HTML al cui inter¬ 
no vengano fatti confluire automatica- 
mente i dati relativi ad una serie di file 
mp3 (oppure vqf) non è solo possibile, 
ma anche realizzabile, in pieno automati¬ 
smo e con dovizia di particolari. Ad accol¬ 
larsene l'onore non saremo noi, ma una 
piccola, quanto potente utility dall'elo¬ 
quente nome: HyperList Maker 

Una volta che si sono codificate le no¬ 
stre sintesi in -mp3 e/p vqf è sufficiente 
caricare l'utility in questione (fig. 4) e pro¬ 
cedere al settaggio dei vari parametri che 
sono allineati nei pannelli a scomparsa, 
Options ed HTML, presenti sulla destra 
della finestra di lavoro e che sono richia¬ 
mabili cliccando sulle omonime linguette. 
Sedando la path dove salvare il file HTML 
e quindi procedendo alla spunta delle va¬ 
rie opzioni disponibili, in Options e possi¬ 
bile salvare le preference, la possibilità del 
download da parte dell'utente, e le varie 
informazioni inerenti il Size, la visualizza¬ 
zione dell'estensione, la data di creazione 
ed altre proprietà del singolo file. Ulteriori 
setting riguardano la selezione alternativa 
o comune di entrambi i tipi di file (,mp3 e 
vqf) con i relativi tag comprendenti Titolo, 
nome dell'artista e dell'album, anno di 
produzione, genere musicale ed un even¬ 
tuale commento. Come è facile rilevare, 
con HyperList è possibile salvare la lista 
sia in locale che direttamente su server e 
realizzare, sempre in completo automati¬ 
smo, un update della lista stessa a sca¬ 
denze regolari. Sufficiente a ciò è trascri¬ 
vere la path completa dell'indirizzo tele¬ 
matico del Server, 

Per quanto riguarda il pannello HTML, 


•l?K 


A £. £. 


-A. & 


d (*• 


Figu 

Maker. L effetto finale 
della pagina HTML, rea¬ 
lizzata automaticamente 
dall 'utility pescando i file 
mp3/. vqf dalla specifica 
directory che li contene¬ 
va ed Inserendoli poi con 
tanto di link per ascoltar¬ 
li. e dati identificativi 


Computer & Video 
prannli.- 
mlnUUIKBOX! 

Ganartlad oo 04/01AW 18 38 23 


Tfflctr 1 (4188867 otti») 

| - TW#: Conzooe Ubare Afflai: 0 MORANO 
| - SMfto • 4 21 -128 Kbps • 44 1 Wu - Mo*g 1 lev*' 3 
Tracki flunsamii 

pTfor Cenarne Libare Aititi: G MORANO 
| - SNftO • 80 U** - 44 0 Wvr - VQF 
iTKV J gaMOl tCHH) 

I fiat: Gres* Ptrcr* Aititi: G MORANO 
| • Sterao - 80 kfcpt - 44 0 WtZ - VOF 

Total: 3 Riti • 9 Mo 





Thid ><l r mMm ri namn Uurxtr l ict Mah*/ 2 

-a*—-— 

I»»- loj«-l*r- la'- Ih* IIS*T rzmimr mm 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


155 





















































temuti* fr- fitti» 


mediaWORK: 

trucchi e trucchetti mermediali oer il Web 
(HTML e JavaScript) _ 


Questa rubrica e l'ultima nata della serie "media... ' e la utilizzeremo per verifica- 
re insieme alcune soluzioni per l'impiementazione delle funzioni Ipermediali sulle 
pagine HTML 

In questo primo appuntamento ci sono già un paio di domande a cui rispondere 
(funzioni JavaScript per effetti e link) ed una verifica da effettuare (l'HTML-TIME 
dove, come e quando è, o sara. applicabile?). 

Prima domanda $ possibile che per gestire un semplice change-image ci sia bi¬ 
sogno di un chilometro di codice JavaScript? 

Risposta Si, se si vuole che anche Navigator cambi l'immagine al passaggio del 
mouse . oppure no. se ci si limita al solo Explorer 4.x 

La semplice, ma esteticamente efficace funzione dinamica del cambio-immagine 
su una pagina HTML, può essere realizzata utilizzando semplicemente due gestori 
di evento alt interno del TAG <lmg src=. .>. 

Sintatticamente cib si realizza nel seguente modo: 

<img src=’’immagine01a.gif" border="0" width="100" height="30" alt=" 
Immagine “ onmouseover="src='immagine01b.gir" onmouseout="src='lm- 
magine01a.gif"> 

In tale istruzione possiamo notare come, dopo gli attributi dell'Immagine da vi¬ 
sualizzare. vengono descritti due gestori-evento: 

✓ onmouseover= src= immagine01b.gif'" (che provvede alla visualizzazione della 
seconda immagine nel momento In cui si verifica il passaggio del mouse sull'area 
dell’immagine) 

✓ onmouseout= src='immagine01a,gif" (che provvede a far visualizzare di nuovo 
I immagine principale, quella che permane quando non e attraversata dal puntatore 
del mouse). 

E' da notare che tutte le caratteristiche dell'immagine rimangono inalterate L'ef¬ 
fetto è assolutamente lo stesso di quello raggiungibile con il codice estensivo altri¬ 
menti inserito all interno deil'<HEAD>. 

Seconda domanda in una pagina gestita a frame è possibile far cambiare più di 
un frame con un solo hyperlink? 

Risposta SI. e al riguardo sono praticabili più metodi Quello maggiormente com¬ 
patibile (da Navigator 3.x ed Explorer 3.0 in poi) è organizzato come un normale hy¬ 
perlink 

<a href= "frame2.htm" target="frame2” onClick="apriO"> 

Al link HREF che fa apparire il file "frame2 htm" sul frame2, è aggiunto II gestore 
di eventi onClick che, rilevata la pressione del tasto sinistro del mouse, provvede a 
far eseguire la funzione 'apriO Questa è cosi organizzata: 

<SCRIPT language=JavaScript> 

function apriO{ 

window.openCframe1.htm", "framel");} 

</SCRIPT> 

Nulla di complicato e tutto estremamente funzionale. 

Alla prossima I 


su questo sono raggruppate tutte le op¬ 
zioni estetiche che HyperList Maker appli¬ 
cherò alla generazione automatica della 
pagina Tra queste notiamo la possibilitò 
di far apparire un titolo (My MP3 List è il 
titolo che appare per default), la scelta del 
tipo di font, l'utilizzo o meno di un'even¬ 
tuale tabella e quindi la scelta dei colori 
del background (in alternativa è seleziona¬ 
bile un'immagine di sfondo) e del testo 

Operato al settaggio di tutti i parametri 
necessari (in Options) e a quelli puramen¬ 
te "estetici" (HTML), siamo pronti per in¬ 
dirizzare la ricerca della directory conte¬ 
nente i file. Nel pannello sulla sinistra della 
finestra di lavoro, Dir to List?, cliccheremo 
sulla path della cartella dell'hard disk fino 
a portarci nella sub-directory dove sono 
immagazzinati i file A questo punto sarà 
sufficiente lanciare il comando List e la 
procedura si svolgerò automaticamente, a 
partire dall'individuazione dei file e la tra¬ 
scrizione del nome, il link e gli altri dati di 
ogni specifico tag Rapidamente HyperLi¬ 
st Maker procederò alla realizzazione della 
pagina HTML relativa che, a seconda del¬ 
le opzioni settate, verrò salvata in locale o 
sul server. I risultati di un nostro semplice 
giro di prova sono ben illustrati nella figura 
10. dove appare il file d'esempio realizza¬ 
to in base alle nostre codifìche. 

Al termine di questi due mediaLAB, re¬ 
sta inteso che gli stessi applicativi usati 
per il CD-Ripper e la realizzazione delle li¬ 
ste d'esecuzione dei file .vqf possiamo 
tranquillamente utilizzarli per le stesse fi¬ 
nalità applicative anche utilizzando il 
Layer-lll al posto del codec di Yamaha. In 
questo secondo caso basterò sostituire 
all'encoder SoundVQ, utilizzato dall'Audio- 
Grabber, un encoder MP3. Tale encoder, 
cosi come elencato nell'Introduzione (e fa¬ 
cendo ovviamente salve le virtù del diffu¬ 
so ed apprezzatissimo engine MP3Enc 
del Fraunhofer Institut) potrebbe anche 
essere l'ottimo BladeEnc che, tra l’altro, è 
consigliatissimo dagli stessi programma- 
tori dell'AudioGrabber. Il BladeEnc. oltre a 
poter convertire i ripped-file acquisiti da 
CD-audio, ci tornerò utilissimo nel mo¬ 
mento in cui si dovrò passare a convertire 
in MP3 materiale già disponibile, in wave 
o in altro formato. In quest ultimo caso 
sarò indispensabile disporre anche di un 
front-end come il FrontBlade, che abbia¬ 
mo anch’esso posto nella lista degli appli¬ 
cativi pescati nella Rete. 

File Wave da dischi 
e musicassette 

Quanti di noi possiedono Long Playing 
e musicassette che, in precario formato 
analogico, contengono del materiale so¬ 


noro importante? I dischi dei Pink Floyd 
(il rarissimo "Ummagumma'' o il leggen¬ 
dario "Atom Hearth Mother") o le musi- 
cassette di altri complessi o cantanti da 
noi preferiti rischiano, nel tempo, un de¬ 
grado più o meno naturale, o. come altra 
ipotesi, l'impossibilitò alla riproduzione 
per mancanza o malfunzionamento dello 
strumento preposto (un giradischi gua¬ 
sto senza più parti di ricambio!). 

Senza fermarci al nostro hobby, pen¬ 
siamo anche ad un archivio storico di un 
ente radiotelevisivo oppure di uno studio 
di video-produzione. Disporre di un archi¬ 
vio interamente in analogico, quando si 
va su Internet, stendendo Intranet per 
gruppi di lavoro, e comunque si fa edi¬ 


ting al PC, è un forte controsenso per 
qualsiasi gruppo che opera nell’ambito 
degli audiovisivi. 

L'inadeguatezza del supporto diventa 
una sorta di palla al piede che rallenta e 
complica una fase produttiva che altri¬ 
menti. vivendo sempre in digitale, sareb¬ 
be più rapida e continuativa. Immaginia¬ 
mo un archivio elettronico relazionale do¬ 
ve ogni file è immagazzinato unitamente 
a delle informazioni identificative. Sareb¬ 
be un gioco da ragazzi rintracciare il docu¬ 
mento sonoro, produrne una copia (sfor¬ 
nata rapidamente ed ovviamente uguale 
all'originale!) ed utilizzarla integralmente 
o imbastirla in editing all'interno di un ser¬ 
vizio. un documentario o cos'altro. 


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MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 






««“I «*90* B— . I*—i 13»». C»-. I t«- J lt. » 



Altro problema, estensibile dall'hobby 
alla professione, è la qualità del materia¬ 
le. Questa, nel tempo, subisce il naturale 
degrado del supporto, magnetico (sma¬ 
gnetizzazione e reazioni chimiche) o vini¬ 
lico (graffi e polvere radicata) quale che 
sia. Anche in questo caso il passaggio in 
digitale non solo preserva, ma migliora la 
qualità del segnale originale Trasformato 
in notazione binaria, il suono analogico 
diventa un file audio nel quale è oggi 
possibile riconoscere e distinguere le 
informazioni "giuste" (musica, parlato, 
effetti sonori in genere) da quelle "sba¬ 
gliate" (scricchiolìi, rombi, " friggitore ", 
ecc.). Passando da un disco pieno di 
scrocchi e rumori (clicklng, noise, hiss, 
ecc.) ad una traduzione in digitale, i brani 
musicali possono essere completamen¬ 
te ripuliti da tali effetti negativi e tornare 
più o meno alla qualità originale. 

Tutto ciò, passaggio in digitale e so¬ 
prattutto rigenerazione del suono, è pos¬ 
sibile farlo già da qualche anno, ma solo 
in questi ultimi tempi sta diventando 
un'attività sempre meno specializzata e 
quindi, per costi e criteri di operatività, 
sempre più alla portata del singolo uten¬ 
te. Dall hobbista al piccolo professioni¬ 
sta, o in generale da vedere come eco- 


Figura 12 ■ Groove Me¬ 
chanics mentre procede 
allo scanning della for¬ 
ma d onda appena ac¬ 
quisita e sulla quale (in 
rosso) nleva la presenza 
di click e rumble Su 
questi due difetti, una 
volta evidenziati rispetto 
all onda musicale, pro¬ 
cederà ad applicare i 
suoi algoritmi per il de- 
chcking e il denoismg 


nomica "soluzione 
interna", chiunque è 
oggi in grado di tra¬ 
durre dall’analogico 
in digitale e quindi, 
post-editing, imma¬ 
gazzinare i file su un 
più pratico CD-R o altro supporto simila¬ 
re. 

Nella fase di acquisizione e in quella di 
editing, oggi come oggi basta un pro¬ 
gramma da 45 dollari, come l'ottimo 
Groove Mechanics, una scheda audio di 
qualità (datemi retta: basta ed avanza 
una SoundBlaster Live, non c’è bisogno 
di correre appresso a soluzioni miliona¬ 
rie I) ed un masterizzatore con software 
accluso. 

Nel particolare, l'uso di Groove Mecha¬ 
nics è tanto semplice nella sua modalità 
operativa quanto efficace in quella rige¬ 
nerativa. 

La sua caratteristica principale è nella 
particolareggiata fase di analisi del se¬ 
gnale acquisito. Fase durante la quale 
scannerizza l'intero spettro delle fre¬ 
quenze che compongono la forma d'on¬ 
da in tutta la sua durata e rileva la pre¬ 
senza di effetti indesiderati, quali ad 
esempio click, pop e rombi. La procedu¬ 
ra è parzializzata. nel senso che Groove 
Mechanics analizza singolarmente il bra¬ 
no per tutta la sua durata, un difetto alla 
volta. Il controllo, lento e da ripetere più 
volte (tante per quanti sono i tipi di difetti 
riscontrati) se da un lato rallenta il com¬ 
pletamento dell'opera, dall'altro ne ga¬ 


rantisce sempre un risultato altamente 
positivo. Il funzionamento di Groove Me¬ 
chanics può essere sintetizzato nel se¬ 
guente step-by-step: 

Cattura del segnale audio attestato via 
input di linea alla scheda audio. 

✓ Analisi della qualità del segnale acqui¬ 
sito; 

- Selezione del parametri specifici per 
l'individuazione degli effetti: 

Vclicks Tale effetto viene considerato 
tale e quindi eliminato solo se viene ri¬ 
levato di lunghezza superiore ai 2 
msec. Altrimenti Groove Mechanics 
ne segnala la presenza senza eliminar¬ 
lo (potrebbe difatti tagliare un suono 
naturale del brano). 

Spops. Per evitare che venga accidental¬ 
mente eliminato un suono naturale In¬ 
vece che un "pop", Groove Mecha¬ 
nics, una volta rilevato un "pop so¬ 
spetto", ne conta l'eventuale ripetersi 
per tre giri di disco: se il "pop" si ripe¬ 
te, il sospetto diventa certezza e il pro¬ 
gramma provvede alla sua eliminazio¬ 
ne. Per rispondere il più precisamente 
possibile a tale controllo, Groove ne¬ 
cessita dell’informazione supplemen¬ 
tare relativa alla velocita del disco d'ori¬ 
gine. A nostra disposizione le opzioni 
per segnalare se si tratta di un 33, 45 
o 78 giri. 

✓o/mò/e. Al riguardo sono disponibili tre 
livelli d’individuazione a 20, 25 e 30 
Hz. Il rumore viene attenuato fino a 3 
dB, un valore pari a circa la metà ri¬ 
spetto al livello dove si verifica Più 
l'effetto è minore più è probabile che 
Groove Mechanics tenderà ad elimi¬ 
narlo definitivamente. 

Una volta terminato scannering e rige¬ 
nerazione, Groove Mechanics realizza il 
file Wave finale, ovviamente ai parametri 
più elevati (44,1 kHz 16 bit/stereo), e 
quindi pronto per essere eventualmente 
codificato da un programma di masteriz¬ 
zazione in equivalente CD-audio 
E’ evidente che abbiamo fatto le no¬ 
stre prove (tra l’altro quello della rigene¬ 
razione di brani musicali e produzione di 
CD-audio personali sarà il tema di un 
prossimo articolo di C&VI) Di conse¬ 
guenza a queste, possiamo tranquilla¬ 
mente affermare che, quanto appena 
detto di Groove Mechanics. non è cruda 
teoria, ma sorprendente pratica. 

Il programma risponde positivamente 
a tutte le sollecitazioni ed è apprezzabile 
soprattutto nella sua "prudenza" al mo¬ 
mento di rilevare e distinguere un effetto 
indesiderato. Ciò, pure se rallenta il tem¬ 
po di scannering dell’intera forma d’on¬ 
da, ci garantisce che il lavoro sarà co¬ 
munque pulito e privo di brutte sorprese 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


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AVVISI Al NAVIGANTI 


Dinosauri 


I film di Spielberg hanno rilanciato in maniera travolgente l’interesse, da parte della gente, 
verso questi rettili che hanno dominato la terra fino a una settantina di milioni di anni fa, e 
hanno acceso la fantasia di grandi e soprattutto bambini (mio nipote, tre anni, ha detto alla 
mamma: “lo sono un Velociraptor e ti mangio, e tu non reagire, altrimenti chiamo il Telefono 
Azzurro!”). La Rete non poteva mancare all’appuntamento con URL interessanti e divertenti, 


da visitare subito per essere pronti al nuovo 
episodio di Spielberg. 

di Raffaello De Masi 


Il primo film su rettili preistorici che ho 
visto 6 stato "Il risveglio del dinosauro", 
storia di un grosso rettile non ricordo be¬ 
ne come risvegliato da un blocco di ghiac¬ 
cio dell'Artide, che raggiungeva New 
York e si divertiva a seminare panico tra 
la gente, mangiando le persone come 
fosse da McDonald's e finendo, alla fine, 
arrosto nel rogo dì un Luna Park. Il fatto è 
che in questi film dell'epoca (li chiamava¬ 
mo "film di mostri", tout court , senza le 
sofisticherie che li avrebbero poi classifi¬ 
cati) non si andava troppo per il sottile. 
Ragion per cui bisognava esagerare nelle 
dimensioni, a dispetto della veridicità del¬ 
la piega scientifica; cosi II "dino" era un 
brontosauro, pacifico erbivoro lentissimo 
nel movimenti, che II aveva uno scatto al¬ 
la Schumy nei momenti buoni, era asse¬ 
tato di sangue, e rimaneva miracolosa¬ 
mente refrattario alle cannonate, ai carri 
armati e alle sputacchiate della gente di 
strada. Salvo poi a tenere presente che il 
brontosauro non è mai esistito, con buo¬ 
na pace di Spielberg e di Crichton. 

Già, perché la svista del brontosauro 
c'è, nel film, e passi per Crichton, che, 
avendo scrìtto II suo libro una trentina 
d’anni fa, non poteva conoscere II partico¬ 
lare, ma da un pignolo come Spielberg... 
Non fa niente, vuol dire che si rifarà con la 
terza parte della saga giurese, visto che la 
seconda era uno zibaldone senza né capo 
né coda, di brontosauro, ovviamente Fat¬ 
to sta che poi, ogni volta che andavo a ve¬ 
dere un film del genere, la sera hai voglia, 
per prendere sonno! Beata fanciullezza, 
che si accontentava e credeva a tutto. 

Oggi invece i nostri ragazzi ci sanno di¬ 
re il numero dei denti del Rex e la velocita 


Dinosaurla on line, 
http://www. dinosaurla. 
com, un silo Interes¬ 
sante e molto vasto, 
con splendidi disegni 
di esemplari di rettili 
nel loro ambiente. 


in corsa di un allosauro che, a onta di 
quanto fatto immaginare dalla saga, era dì 
gran lunga II più incavolato e rissoso dei 
carnivori (attaccava senza pensarci due 
volte bestioni della taglia del Rex, e con 
successo a quanto si è visto dalle impron¬ 
te dei denti ritrovate sul fossili) Fatto sta 
che il presunto re dei predatori, proprio 
per la sua mole e 



facile umorismo sul deragliamenti). 

S i ai nostri figli supertecnologicì non 
: darla a bere: dobbiamo essere ag¬ 
giornati e saper rispondere e talora preve¬ 
nire le loro domande; che figura facciamo 
se durante la proiezione ,di The Lost 
World" il nostro delizioso pargoletto ci fa 
notare con sufficienza che mettere insie- 


per il particolare si¬ 
stema di cervello- 
gangli nervosi di cui 
era in possesso, 
era non proprio sve¬ 
glio, e un morso di 
allosauro alla gola 
era un biglietto di 
prima classe sul 
Pendolino per l’al¬ 
dilà (vi risparmio il 


In Dinosaurla si 
possono acquistare 
perfette repliche di 
fossili, con prezzi 
variabili; molta fortuna 
ha riscosso l'unghia 
del Velociraptor, dopo 
la fortuna di Jurassic 
Park. 



158 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 






























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■* DlMuaurs 


Paleoblology: Walk Llke a Dlnoaaur 



«**>*• on • nani lo OnynmMtunn. « vOouM, CU«*J pndfttor. you »«tcn M 

•r***rt «*©*• "*uen Ma »w own, tokng yOu» mutctoi »»r»<cn and cornati ai you jwnti no« tmootNy » 
ira* loctan To yoo» nah», ira CvwuaCHaurvi « b**n of larga», bai ara toctoi jomu. p<>*» a*xj lubatg, 
orttanrQ «ba macTarcal natura of mova-uni To youMall <» a cali moda! o» a Caomaaoiauu» potod m a j 

•i va& »« 


La futura sala della Academy of Naturai Science di Filadelfia, 
mO!riWVM.acnBKCi.6ta dedicala al dinosauri. 




me stegosauro e velociraptor è un assur¬ 
do temporale? Semplice, un'occhiatina di 
nascosto al Web, ed eccoci pronti al no¬ 
stro esame. 


Dinosauri, che passione 

Mettiamoci con impegno, e dopo le pri¬ 
me ricerche saremo presi da un mondo 
sconfinato e ancora per certi versi miste¬ 
rioso; le teorie sulla scomparsa di questi 
immensi bestioni non mancano, da quella 
più accreditata del meteorite con conse¬ 
guente produzione di polveri e più o me¬ 
no completa oscurità sul globo per un se¬ 
colo o più, a quella meno nota ma altret¬ 
tanto dibattuta sulla comparsa dei primi 
mammiferi, distruttori di uova, all'ultima, 
più interessante e per certi versi credibile, 
della comparsa di una virulenta malattia 
virale. Quale che sia stata la sorte finale di 
questi dominatori della terra, ne potrete 
ammirare le ricostruzioni pittografiche 
(buone e certe volte eccellenti) in Dino¬ 
sauri On Line, hUp.//W.W.W_ dinQ 59 ùri 
com . compagnia specializzata nella ven¬ 
dita di poster e, cosa ancora più interes¬ 
sante, di calchi, in diversi materiali, di parti 
fossili dei nostri amici (ah, li avessi avuti 
quando ho sostenuto l'esame di paleon¬ 
tologia dei vertebrati!), Le riproduzioni so¬ 
no garantite fedeli, con particolari davvero 
impressionanti, come la mascella in scala 
di un T-Rex (lunghezza originale circa 1 
metro), la testa di un Triceratops, il famo¬ 
so artiglio del Deinonychus ("Velociraptor 
antirrhopus", già, quel cattivone che si 
vuole mangiare i nostri eroi), l'uovo di un 
Adrosauro. I pezzi hanno costi variabili da 
qualche diecina a non più di trecento dol¬ 
lari, ma volete mettere l'orgoglio di poter 
sfoggiare in salotto la testa di uno Styra- 
cosauro. mostro di una ventina di tonnel¬ 
late con una capoccia dotata di nove cor¬ 
ni I 

Il sito è anche interessante perché of¬ 
fre mappe delle antiche distribuzioni della 
fauna, e dei periodi in cui essere furono 



Dlnoland httpd/www 
.dlnoland.com e i suoi 
splendidi scenari; il 
sito vi offre Infiniti 
collegamenti ad altri 
viaggi avventurosi. 
Non mancate! 


Dinofest, http://www 
dinofest.org, che ogni 
anno organizza una 
lesta mondiale del 
Dinosauri. 


dominanti. A tal proposito e altrettanto 
interessante il sito Paper Dynosaurus, 
che offre una panoramica estesa di dise¬ 
gni. litografie, schizzi ornamentali e 
scientif ici di rettili cretacei e qiuresi; 
l URL e JhttD://lhl,lib.mo.us/Dub5erv/hQ5.< 
dino/welcome. htm e offre un contenuto 
di gran pregio, con disegni originali che 
giungono fino alla metà dell'Ottocento 
Ogni immagine può essere aperta a tutto 
schermo e molte riproduzioni rappresen¬ 
tano i fossili cosi come sono stati ritrova¬ 
ti. Gli americani sono maestri, come ben 
si sa, nel trasformare qualsiasi evento, 
scientifico, politico, culturale, religioso in 
un evento godereccio. Ecco cosi Dinofe¬ 
st, che organizza ogni anno, alla fine di 
marzo, la festa del Dino http://www.di- 
nofest.org , con rappresentazioni, con¬ 
gressi, sale dedicate ai bambini, librerie 
video e case editrici completamente de¬ 
dicate all'argomento, stand cultural-ga- 
stronomici dove si possono gustare la 
zuppa di Triceratops e le fragole del Lias 
Superiore, gli ittiosauri affogati nel bro¬ 
detto e la coda di Aterodon alla vaccina¬ 
ta (è previsto un servizio di guardia me¬ 


dica permanente). Visto che ci siete, ap¬ 
profittate del link con l'Academy of Na¬ 
turai Science di Filadelfia http://www.ac- 
natsci.org . un vero polo scientifico per 
guanto attiene ai dinosauri, che mette a 
disposizione dei visitatori un sito ben or¬ 
ganizzato. e che ricorda che si sta per 
aprire la Dinosaur Hall, costata oltre 
quattro milioni di dollari 


E per finire 

Beh, per finire, perché non recarsi in 
vacanza in u n luogo in tema? Colleqatevi 
a Dinoland fiLUj.l/.vvWW. 01 P013PO C q 5I 
che vi promette un indimenticabile setti- 
mana in un luogo fantastico, selvaggio e 
bellissimo, dove, se sarete fortunati, po¬ 
trete scoprire un fossile (non si possono 
tenere, certo, in teoria; ma vìa, siamo ita¬ 
liani!) che vi renderà celebre. E non 
preoccupatevi se, dopo cena, vi allonta¬ 
nate in romantica compagnia dall’accam¬ 
pamento, la sera il T-Rex lo mettono a 
dormire presto. 

MS 


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159 

























































11 { O-frfi 0-fìl 


Le mailing list 


Dice un proverbio della mia terra: “Non parlare con tutti quelli che incontri, tornerai a casa 
con la testa che ti duole”. Non si può gridare a tutti il proprio indirizzo, invitandoli a venirci a 


trovare, e poi lamentarsi se ci si ritrova la casa 
piena, giorno e notte. 

di Raffaello De Masi 


uà 


E* l« tt* 


" |ù .A— --~~~ 


1ÉÉ 


“3 1». 


Quando, per la prima volta, ci si collega 
a Internet ci sembra di aver avuto acces¬ 
so al tesoro di Arjel Khalifa. Si gira di qua 
e di là senza concludere nulla, ci pare di 
essere in quei sogni di ragazzino, chi non 
ne ha avuti, in cui, per incanto, la nostra 
città si è svuotata degli abitanti e ci tro¬ 
viamo con tutti i negozi aperti, 0 magari 
scagli la prima pietra chi non ha sognato 
di rimanere chiuso in un grande super¬ 
market e di non aver immaginato di apri¬ 
re tutti i barattoli e le scatole del reparto 
alimentari, 

Se però l'impatto con WWW è cosi 
piacevole e sconvolgente, altrettanto de¬ 
ludente e penoso è il nostro approccio 
con l'area della posta: ogni volta che si 
apre la nostra casella ci pare di essere 
più soli che un viandante nel Tibesti, Seb¬ 
bene ci siamo premurati di comunicare ai 
nostri amici il nostro esatto indirizzo di e- 
mail, neppure una risposta, neanche un 
saluto di benvenuto, La desolazione è 


Che tristezza, dalla 
sua nascita (giugno 
98) questa lista ha 
collezionato una doz¬ 
zina di messaggi, 
quasi tutti del mode¬ 
ratore. 


'eGroups 


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tanta e tale che, 
pur di vederci arri¬ 
vare qualcosa, ci 
scriviamo da soli. 

Siamo tanto invisibili che non si sono ac¬ 
corti di noi neppure gli dei dello spam¬ 
ming. 

Poi si raggiunge, girovagando per Inter¬ 
net, il primo fatale sito che ci invita corte- 
semente ad aderire alla propria mailing li¬ 
st? Chi non la ricorda? Fosse stata pure 
una lista di taglio e cucito o un punto di 
incontro per maestrine in pensione, ci 
iscriviamo. E, cinque volte al giorno, ci 
colleghiamo per vedere chi ci scriverà. E 


Home I CauK I ttMW I HsfliJa I Esili 

lotti! TM t-TOJO q op«n to «nyono C*C* h+r* te lubtcnbr 

Senrchì £5yS35 8—| 

l'o*t 

Rprtd Mrttaoc*: 

Etnwt Mrt"i Max gn u 

MdMirMMiifii ... 

Jm rw MV MI, xm M «ut Cet N0< DM 


abbiamo anche il coraggio di conservar¬ 
cele, queste adorate lettere, e magari an¬ 
che di leggerle, anche se parlano di cose 
in cui neppure ci immagineremmo di ca¬ 
pire un'acca. 

Visto che funziona, ci mettiamo alla 
caccia di altre liste, e giù a iscriverci. Tut¬ 
to va bene, tutto fa brodo. Solo che que¬ 
sto è uno scherzo che, dopo un poco, si 
comincia a pagare. La robaccia che si ac¬ 
cumula è sempre più consistente, la no- 


UE 




£ -L a . 3 LS d ié 


1 Hi 





Sub»crtb* to a Coo//»n manina lift; 




Un esempio di lista delle liste: sovente questi siti offrono anche servizi di statistica. 


160 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 















































f. I* *- flo D<* 

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thè mailing lisi 


To rt.u». :< *• lit, 

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WKat U mi tiidiiad oo thl. ««I p«|« you ru Airi irattr.d «bui 1* dia >jrhi> * (Ha. To liani mora «boat Um UJ 
maillnf Hat, thark avi iKa inU.*4 , " , »*»V 

a Today'i tifati In piate «att idffl-lLOU 
. Taday'i tifati la HTML' tatù DUMI.) 

(jwLm-XiMUx» z.~~ — 


al di fuori delle metafore, si tratta di un 
elenco di Indirizzatari, cui ci si iscrive, e 
cui vengono inviate, con periodicità diver¬ 
sa e in maniera più o meno regolare, 
messaggi e/o documenti riguardanti 
un'area di interesse o semplicemente un 
argomento. 

Detto cosi sembra semplice, ma lo è 
fino a un certo punto Perché, come le 
cose più belle della vita, possono o non 
possono tornarci utili, e talvolta sono an¬ 
che dannose. Come fare a usarle con 
giudizio, ricavandone i vantaggi senza pa¬ 
garne le spese? Ecco che Far vi dà una 
mano. Il mezzo dell'e-mail ha diverse 
funzioni, e probabilmente quella di far 
giungere o ricevere notizie dai nostri ami¬ 
ci, parenti, o dipendenti ne è solo un ri¬ 
svolto. Il nostro indirizzo con chiocciola 
può divenire un punto di raccolta di noti¬ 
zie interessanti e precise, se abbiamo 
l'accortezza di essere oculati. E, per rica¬ 
vare il migliore risultato dal nostro ac- 
count di posta, la cosa più semplice è 
quella di iscriversi a qualche m-list. 


U2 (Wlre) Mailing LUI 


Mailing lisi di tulli I tipi 
e per tulle le esigenze; 
basta solo un po' di 
fantasia. 


stra lista dei messaggi sembra vivere di 
vita propria, gente da tutte le parti del 
mondo si presenta a casa nostra discu¬ 
tendo tra di loro. E, per buona misura, lo 
spam comincia a perseguitarci, sebbene 
il nostro provider ci assicuri di aver mon¬ 
tato un filtro che farebbe divenire i mezzi 
toscani sigarette da educande. A un cer¬ 
to punto ci rendiamo conto di stare af¬ 
frontando un'alluvione con un secchiello 
da mare, e l'accesso alla posta passa dal- 


Innanzi tutto un minimo di notizie, per 
chi, leggendo, si chiede: "Ma cosa saran¬ 
no, poi, queste liste?" Beh, una m-list è 
tutto e nulla nello stesso tempo. Per dirla 


la fase "crisi 
d'identità" al "non 
ce la faccio più". 
Che fare? Beh, 
non tutto è perdu¬ 
to, e, soprattutto 
procediamo con 
calma, come disse 
il commesso che 
stava provando le scarpe al millepiedi. 


Maledette mailing list, 
benedette mailing list 


■Oltout tlu> Jllit 


I litt iiniiknif Imi li u Imi W4> l« mai olll«l Unlilbbim Unti II i« mi 
M rfaiKlivc iimìImii ktf fin» mani» lllfl n»ii in* mi» niklicu lo 
po»l lo ‘di |Kopl< \V< •OIIKIIIIICI ini il bilie off lopx Uh Ili i. 
Ihi« fo< Itili MiUiKhii iicw* Imi. iltnvn ItvKva «ni nmlluiii 
»!•< vmi< <tiim« le 11 levai violimi «bolli Itnw fieni b< ni P<*»l 
limi Mi Io oli Infili ni» CKU«C Im > 0.1 lo li» Immii.'I Itolo ih* k«l 
Solimi! (Uio V «toi\ I..WM.U Xli i iiililNioii .«41 l.v «Ramai |itm 
•kin’l limai >vti Im i In »ny *Ik‘* • «mi* ‘iIk mo»i palai 
KloT Cltf \ mi ani |h*»i ni ulne fini noi |»« <. ••inJlv 

'lumiami* ooii.ii.li '.olnuiftiimn unni bc bv lite kvi 

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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


161 

















































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«I IMI" tWJ OU* MMC. I« Duim.M **>.W 


Creiamo la nostra 
lista, ma, soprattutto, 
non dimentichiamolaI 


Formalmente una mailing list è un pun¬ 
to in cui persone animate da uno stesso 
interesse si incontrano, scambiano noti¬ 
zie e punti di vista, chiedono consigli o. a 
mo' di bacheca, inseriscono avvisi, si ten¬ 
gono continuamente aggiornati circa un 
particolare aspetto dei loro interessi, o vi¬ 
ceversa, entrano in competizione o dibat¬ 
tono argomenti diversamente considera¬ 
ti. Pur trattandosi di un servizio off-line, 
ha sovente la freschezza di un colloquio 
diretto, visto che l'intrinseco ritardo do¬ 
vuto al particolare modus operandi per¬ 
mette di approntare messaggi ben co¬ 
struiti e puntualmente ragionati. 

Esistono virtualmente m-lìst per qua¬ 
lunque argomento si desideri, dai viaggi 
dello Shuttle alla pizza, dal caffè ai brow- 
ser, dalla musica pop al cult movie, dalle 
erbe aromatiche all'ikebana, ma, ridotte 
all'osso, le liste possono essere ricondot¬ 
te a due tipi principali, le "announcement 
list" e le "discussion list". Le prime sono 
piuttosto utili, ma generalmente un po' 
noiose, le seconde invece si presentano 
sovente accattivanti e divertenti; è suffi¬ 
ciente guardare a esse come una piazza 
di libera discussione, piene come sono di 
messaggi di ogni tipo di interlocutori. In 
esse si incrociano sovente messaggi dal 
taglio squisitamente tecnico, messaggi 
seri o seriosi, e magari righe scritte in to¬ 
no buffo, canzonatorio e, sovente, molto 
satirico e comunque divertente. Immagi¬ 
niamole come newsgroup prive di spam 
e non saremo poi molto lontani dalla 
realtà. 

Davvero niente spam? e niente porno¬ 
grafia? , e neppure offerte speciali che 
più speciali non si può? Beh, la risposta è 
sii Uno dei grandissimi vantaggi delle m- 
list è che, nella maggior parte dei casi, 
sono "moderate", vale a dire che gli an¬ 
nunci e le notizie, prima di essere messi 
in circolo, vengono verificati e, quando 
non ritenuti appropriati, inesorabilmente 


giustiziati (questo garantisce dallo spam¬ 
ming e dagli annunci pubblicitari, ma an¬ 
che da comunicazioni con frasi conven¬ 
zionali, turpiloquio, o comunque con con¬ 
tenuti offensivi o non contrari a morale, 
religione, ecc. 

Sovente il successo di una Chat list (al¬ 
ter nomen delle discussion list) sta pro¬ 
prio nella bravura del moderatore, che, 
oltre al doveroso compito di filtrare il ma¬ 
teriale precedentemente indicato, spes¬ 
so provvede a fare in modo che la di¬ 
scussione non divenga troppo seriosa e 
"pesante", o che si trasformi in un collo¬ 
quio tra due persone. E sovente anche le 
liste non moderate hanno pur sempre al¬ 
le spalle un mentore che "frena" quando 
si esagera. 


Avanti con iscrizioni! 

Beh, mi sono convinto che. con un po¬ 
co di sale in zucca, iscriversi a mailing list 
non è poi il peggior guaio che ci possa 
capitare. Ma dove vado a iscrivermi? Ge¬ 
neralmente nelle m-list ci si incappa navi¬ 
gando su WWW, ma poteva mai manca¬ 
re che, in tale oceano, non ci fosse un 
approdo dove consultare un elenco di 
quelle disponibili, o, magari dove crearne 
una nuova, su un argomento non ancora 
trattato, in cui magari porsi come mode¬ 
ratore? Beh, di librerie di tal fatta ce ne 
sono molte. Basta farci una scappata e 
scegliere quello che ci serve. 

Una visitina d'obbligo va fatta imme¬ 
diatamente a inni)7/www oneiiM coni, i;i 
madre di tutte le liste che, ad onta 
dell'aspetto essenziale e apparentemen¬ 
te addirittura trascurato, è il vero punto di 
riferimento di chi debba orientarsi nel la¬ 
birinto delle m-l. Un bel databa se è rag- 
gi ungibile a |http //gsn org/iists,| e anche 

a Ihtto //www. neosott.com/lnternei/paml 

/detault.ritmi , mentre ben aerarchizzati e 


facili da consu ltare sono http;//www 
eqrpijDs.com e |i cooiiisi mm| 
che offrono rapidi ed efficaci riferimenti 
per chi cerca argomenti specifici Non 
tutte le liste, comunque, sono molto fre¬ 
quentate e organizzate. Ce ne sono alcu¬ 
ne in cui i contribu ti sono pressoché as- 
senti; ad esempio Fui * //www r.":ir.v i, 1 
C Om / l !S.t/maid£Qh£S.d è praticamente la 
corrispondente elettronica dell'uomo om¬ 
bra, visto che dalla sua creazione ha ospi¬ 
tato solo quattro messaggi, peraltro scrit¬ 
ti dal suo fondatore. Ma, onestamente, 
quale interesse può destare una lista che 
ha come banner "Qualunque cosa, pur¬ 
ché riguardi Maindehead". Altro esem¬ 
pio, una bella lista dal significativo nome 
Sheep-L List, che ha come scopo "all 
aspeets of thè sheep industry" - a meno 
che non si abbiano problemi ad addor¬ 
mentarsi, la sera! 

In compenso le m-list dedicate ai cal¬ 
ciatori, alle rockstar, ai film e ai divi, alla 
cucina, alla formula uno, alle telenovela si 
moltiplicano come i trifidi di Windham 
Certi servizi possono essere divertenti, 
piacevoli o inaspettatamente "intratte¬ 
nenti"; così andremo a sottoscrìvere un 
abbonamento a inup //www rer.in—.| 
corri, ricevendo giornalmente una ricetta 
di cucina da tutto il mondo (ieri mi è arri¬ 
vato un terrificante "pasticcio di banane 
e gamberi"), o a http;//www.thedailvqal- 
l erv - com /en site /m dex .ht m! per ricevere 
in linea qualche piccolo capolavoro in bit- 
map. 0 ancora fare una visita a htto:// 
lwww.neer.comi tra l'altro un divertentis¬ 
simo sito (non a caso ha. a mo' di pisto¬ 
lotto. le due frasi " Because water is for 
bathing" e "Sponsors needed so we can 
buy more beer") con un immenso libro 
degli ospiti pieno di frasi ed esortazioni 
divertentissime. 


Come ci entro 
e come ne esco 

Sebbene la procedura di iscrizione ri¬ 
specchi essenzialmente gli stessi criteri. 


162 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 














































lnfobeal.com. un esem¬ 
plo di silo di m-list di 
esclusiva notificazione 
Inon sono ammessi 
contributi personali). La 
qualità di questi servizi 
è, sovente, elevata. 


f» t« 0. 'r— s» 




fres e-mail ncws: 


no «**,,„ mi|ll i 

Swt temth and tffl no motel 
Wr.Ef al dckmi 
oewi aaasbl tc y<*w e mai bo* 
And w;oy Comi. Cctooffl «od 
Ootiwordi bv e-mad «tea »ou 
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Doni bui a bea S*; v? v»t*r' 



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Caca o" ani o* ih»** Bun 


special offeilngs- 



Cam, C >■ li and Oonwwd. by « - a* 

E mai torteti boa» otta leartoig |>ubkttm 

■■I 


ci sono diversità tali tra le procedure da 
impedire una generalizzazione delle ope¬ 
razioni. Alcune m-list chiedono semplice- 
mente di inviare un messaggio includen¬ 
te nella riga del soggetto o nel corpo del 
messaggio la parola subscribe. Altre 
chiedono di riempire form presenti in una 
pagina Web, altre ancora inviano un for¬ 
mulario all’indirizzo di e-mail specificato 
da riempire e restituire. Qualunque sia la 
procedura, si riceverà, in tempi compresi 
tra i pochi minuti a qualche ora, una e- 
mail di conferma in cui sarà contenuta 
una richiesta di risposta (questo per evi¬ 
tare che qualche buontempone vi iscriva 
a qualche centinaio di liste contempora¬ 
neamente) e di conferma della stessa 
iscrizione. Molte liste, inoltre, presentano 
due indirizzi di e-mail, uno per la sotto¬ 
scrizione e uno per la cancellazione; la lo¬ 
ro differente utilizzazione è illustrata ge¬ 


neralmente nella home page della lista. 
Occorre stare bene attenti al modo di 
confermare la propria sottoscrizione, ri¬ 
spettando esattamente la procedura , 
l'ortografia e la sintassi della procedura, 
questo per evitare di ritrovarsi, in caso di 
errore, qualche centinaio di messaggi di 
flaming nella casella (che diavolo, un po' 
di rispetto per un principiante!) 

Una volta completata la procedura di 
iscrizione, si riceverà (se non è già com¬ 
presa nella richiesta di conferma) un 
messaggio che ci dà il benvenuto e che, 
sovente, illustra le regole di partecipazio¬ 
ne alla lista stessa. E' importantissimo 
conservare questa risposta, che ci potrà 
essere sempre utile in seguito. Da que¬ 
sto momento siamo "on air", e potremo 
ricevere a breve termine, in base alla po¬ 
polarità della lista, nuovi messaggi e, 
eventualmente inserirne dei propri Pro- 


Sei regole d’oro per vivere bene con le m-list. 


1 ) Siamo ordinati; cancelliamo immediatamente i messaggi che, dopo una rapida scorsa, 
ci accorgiamo essere inutili o anche parzialmente inutili Inutile sperare che ci possano es¬ 
sere utili dopo, dopo qualche minuto avremo già dimenticato la loro esistenza Se proprio 
scopriamo la perla nella spazzatura, taglìa-incolla e portiamoci il periodo che ci interessa in 
un file di testo accessorio, uno zibaldone dove conservare materiale interessante 


2 ) Sovente è mutile e talvolta controproducente iscriversi direttamente alla messaggisti- 
ca bruta; molte liste offrono anche un digesto settimanale, che raccoglie un riassunto (e 
sovente un file integrale) della messaggistica del periodo, inviata una volta alla settimana 
Pratico e sicuramente meno fastidioso da maneggiare. 

3 ) Molte liste offrono, in linea, archivi dei precedenti messaggi, può essere utile dare 
un'attenta occhiata a tali raccolte, prima di iscriversi, in modo da essere sicuri di aver az¬ 
zeccato l'area giusta. 

4 ) Usiamo con precisione e accortezza le tecniche di filtro messe a disposizione dai più 
recenti pacchetti di posta elettronica; sapremo sempre dove andare a cercare quello che ci 
serve e di cui magari abbiamo un debole ricordo. 

5 ) Conservare gelosamente, magari anche su carta, i messaggi di benvenuto inviatici 
quando ci si iscrive; essi contengono sovente notizie indispensabili, ad esempio come fare 
a cancellare l'iscrizione, e ancora, talora, password e username. 

6 ) Tenere sempre un accurato elenco delle liste cui ci si iscrive e non rispondere a mes¬ 
saggi provenienti da mailing list di cui non si ha memoria (che magari sollecitano una rispo¬ 
sta anche negativa). Sovente dietro queste note c'è solo una tecnica per verificare la vali¬ 
dità di un indirizzo di e-mail, per poi partire con lo spamming. 


prio in base a quelle regole di buona edu¬ 
cazione che non dovrebbero mai manca¬ 
re, nella vita elettronica come in quella 
normale, sarebbe opportuno dedicare 
qualche giorno allo studio dei messaggi 
circolanti, studiando e cercando di ap¬ 
prendere cosi quelle regole non scritte 
che regolano ogni lista. E soprattutto, re¬ 
gola sempre valida per qualunque lista, 
occorre sempre evitare di rispondere in 
forma personale, come pure occorre te¬ 
nersi accuratamente lontano dall’intavo- 
lare un dibattito da persona a persona. Si 
rischia di essere ''tagliati" dal moderato¬ 
re, o di farsi raggiungere da una raffica di 
fiammeggiature non certo piacevoli Infi¬ 
ne, alcune liste permettono di scegliere 
tra due diversi tipi di ricezione; "e-mail" e 
"reflector" Nel primo caso si riceve la 
messaggistica in maniera bruta, man ma¬ 
no che essa viene deliberata dal modera¬ 
tore, nell’altra si riceve un digesto perio¬ 
dico, sicuramente meno impicciarne e 
più pratico da maneggiare e consultare 
(anche se contenente, talvolta, notizie 
vecchie di qualche giorno). 

E per uscirne? Le procedure per ab¬ 
bandonare una lista ed essere cancellati 
definitivamente dai sottoscrittori posso¬ 
no essere molto diverse. In molti casi è 
sufficiente inviare un semplice messag¬ 
gio al majordomo con incluso, nel 
subject o nel corpo testo, la parola un- 
subscribe, seguita o meno dall'indirizzo 
e-mail In altri occorre raggiungere una 
determinata pagina Web, all'uopo orga¬ 
nizzata In altri ancora è necessario avere 
a portata di mano username e password 
d'iscrizione. In ogni circostanza, le regole 
relative sono incluse nel messaggio di 
benvenuto, che, come più volte ricorda¬ 
to, occorre conservare gelosamente. 

Conclusioni 

Manco a dirlo, proprio perché si tratta 
con persone che non si conoscono, re¬ 
gola prima, nell'usare e nel partecipare 
alle mailing list, è la netetiquette. Parten¬ 
do da questo principio e mai dimentican¬ 
dolo, l'area della mailing list può divenire, 
dopo un certo periodo di acquartieramen¬ 
to, un piacevole appuntamento quotidia¬ 
no o periodico. Occorre avere un po' di 
pazienza, ma cercando bene si potrà tro¬ 
vare proprio la lista che ci serve o, per¬ 
ché no, crearne una propria, per esempio 
dedicata ai menu a base di kuskuss e di 
berjadan. 0 magari scoprire che ad Alice- 
ville c'è un grande pizzaiolo, oriundo na¬ 
poletano, che prepara una pizza con cap¬ 
peri e petali di rosa 0 che la specialità di 
una pasticceria di Mesa Verde è la mar¬ 
mellata di trifoglio. Insh’Allah 

C3S 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


163 













a cura di Francesco Romani 

Visualizzazione del moto 
dei pianeti 

Il problema che trattiamo questo mese mi è stato proposto da alcuni inse¬ 
gnanti e consiste nella animazione del moto di punti materiali. Vedremo 
dapprima come animare un’orbita prefissata a partire dalle sue equazioni 
parametriche passando poi alla animazione delle soluzioni di equazioni 
differenziali ordinarie. Naturalmente le animazioni sulla rivista vengono un 
po’ malino e ci dovremo accontentare di far vedere solo alcuni fotogram¬ 
mi. I programmi sono però completi e chi li vuole provare si può accomo¬ 
dare... Come sempre lo scopo dell’articolo è quello di mostrare possibili 
applicazioni di Mathematica e chiedo scusa in anticipo per la superficiale 
trattazione del problema fisico. 


Orbita ellittica 

Definiamo due funzioni x[t] e y[t] che rappresentano le 
coordinate in funzione del tempo di un punto che si muove 
(in senso antiorario) su di un'ellisse, 

ln[1]:= 

x[t_] := Cos[t]; 
y[t_] := 2 Sin[t]; 

La funzioni; ParametricPlot permette di ottenere il grafi 
co a partire dalle equazioni parametriche, 

ln[2]:= 

curva = ParametricPlot[{x[t],y[t]),{t,0, 2 

Pi)]; 

Vedi Figura 1 

Definiamo adesso una funzione di t che disegna la curva e 
un punto rosso nella posizione opportuna al tempo t (ricor¬ 
do che per poter usare i nomi dei colori in inglese è neces¬ 


sario caricare il package Graphics Colors') 
ln[3]:= 

Needs["Graphics‘Colors’"]; 
paramit_] : = Show! 
curva. 

Graphics[{Red, 

PointSize[0.08] , 

Point[{x[t],y[t]}]}]] 

Per ottenere l'animazione basta eseguire param per valori 
di t compresi tra 0 e 2n. Attenzione: per evitare che il palli 
no si fermi un attimo nel punto iniziale solo uno dei due 
estremi deve comparire, ovvero l'animazione deve andare 
da n/15 a 2n oppure da 0 a 2n -n/15, 

ln[4]:= 

Do[paramlt],{t,Pi/15, 2 Pi,Pi/15}] 

In un testo scritto non si possono visualizzare animazioni 
Mathematica fornisce però la possibilità di mostrare un ar¬ 
ra/ di grafici. 


164 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 




Figura 1 

Si noli l'uso di Partition per avere un array bidimensio¬ 
nale e l'inclusione della chiamata alla funzione param in un 
blocco Block [ {$DisplayFunction = Identity), ...] 
che inibisce la stampa dei singoli fotogrammi, cambiando 
temporaneamente la funzione di visualizzazione nella fun¬ 
zione identica 

ln[5]:= 

Showf 

GraphicsArray[ 

Block[{$DisplayFunction=Identity), 

Partition[ 

Table[param[t],(t,Pi/6, 2 Pi,Pi/6)],4]]]]; 

Vedi Figura 2 


legge di gravitazione universale Trascurando le co¬ 
stanti (ovvero supponendo che, nel nostro sistema 
di misura, il prodotto delle masse per la costante 
di gravitazione sia 1) la forza che agisce sul satelli¬ 
te ha le seguenti componenti 

ln[1J:= 

fx[x_,y_] := -x (x A 2 + y A 2) A (-3/2); 
fy[x_.y_] := -y (x A 2 + y A 2) A (-3/2); 

Vediamo il grafico del modulo del campo gravita¬ 
zionale: 

ln[2J:= 

Plot3D[(fx[x,yJ A 2 + fy[x,y]*2) A (1/2), 

(x, -2,2), {y, - 2 , 2 }, 

PlotPoints->50, 

ClipFill->None] ; 

Vedi Figura 3 

In questo caso particolare il moto risultante e una conica e 
a seconda della velocita e della posizione al tempo 0 si ha 
una delle seguenti possibilità 

• il satellite cade sul Sole; 

• il satellite entra in un orbita ellittica, 

• il satellite sfugge via con una traiettoria parabolica, 

• il satellite sfugge via con una traiettoria iperbolica. 

Per risolvere numericamente le equazioni differenziali ordi¬ 
narie Mathematica mette a disposizioni - In funzione NDSol- 
ve (esiste anche la funzione DSolve che tenta una risolo 
zione analitica). 


Il problema 
dei 2 corpi 

Consideriamo ora un cor¬ 
po puntiforme di massa 
elevata (il Sole) collocato 
neH'origine e un corpo di 
massa minore (un satelli¬ 
te) posizionato ad una cer¬ 
ta distanza da esso e con 
una data velocita iniziale. 

Se fissiamo l'origine delle 
coordinate nel Sole, la po¬ 
sizione nel tempo del sa¬ 
tellite è determinata risol¬ 
vendo le equazioni diffe¬ 
renziali che derivano dalla 



MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


165 








lùfiìiìmriktìi 



Figura 3 


ln[6]:= 


si ottiene la lista delle soluzioni che in questo caso 
sono funzioni interpolanti che passano per i punti 
forniti dalla integrazione numerica. Le singole com¬ 
ponenti del risultato vengono usate per definire le 
funzioni x|t] e y[t) che rappresentano le coordinate 
del satellite in funzione del tempo 

Il tempo di integrazione corretto per ottenere che 
l'orbita si chiuda è stato determinato sperimental¬ 
mente. 

In[5]:= 

Clear[x,y]; 

sol = {x[t],y[t]>/. 

NDSolve[Eq, {x[t],y[t]>, 
{t,0,10}]C [1] ] ; 
x[t_]:=Evaluate[sol[[1]]]; 
y[t_]:=Evaluate[sol[[2]] ] ; 

Il risultato può essere disegnato con lo stesso 
procedimento usato per l'ellisse: sorge pero il pro¬ 
blema di determinare il periodo dell'orbita 

Facciamo dapprima il grafico di x[t] : 


Plot[x[t],{t,0,10}]; 


ln[3]:= 

?NDSolve 

NDSolve1eqns, y, (x, xmin, xmax)] finds a nume- 
rical solution to thè differential equations 
eqns for thè function y with thè independent 
variable x in thè range xmin to xmax. 
NDSolveleqns, {yl,y2,...}, [x,xmin,xmax)) finds 

numerical Solutions for thè functions yi. 


Vedi Figura 4 

Ora possiamo determinare numericamente l istante tf in 
cui x[t] ritorna al valore o 

ln[7J> 

tf=t/.FindRoot[x[t]==0, {t,9}] 

Out[7]= 


Scriviamo le equazioni del moto ricavando 
dalla forza che agisce sul satellite e dando 
velocita e posizione all'istante 0 come con¬ 
dizioni iniziali 

Il valore di x' ' [ 0 ] è stalo determinato spe¬ 
rimentalmente per ottenere un'orbita ellitti¬ 
ca. 


ln[4J:= 

Clear[x,y]; 
Eq = {x" [t] 

y" [t] 

x' [0] 

y' [ 0 ] 

x [0] 
y[0] 


fx[x[t],y[t]], 
fy[x[t],y[t]] f 
1 . 12 , 

0 , 

0 , 


1 ); 


Ora possiamo risolvere numericamente 
l'equazione Come sempre la finzione di ri¬ 
soluzione restituisce un insieme di regole di 
sostituzione. Premettendo [x[t] ,y[t]}/. 


l'accelerazione 9.7593 



Figura 4 


166 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 









La curva dell'orbita si traccia come In precedenza. 

In[8]:= 

curva = ParametricPlot[{x[t],y[t]},{t,0,tf}]; 

Questo comando disegna una animazione in 20 fotogram¬ 
mi. 

In[9]:= 

Dotparamft],{t,tf/20,tf,tf/20)] 

Mentre questa sequenza di istruzioni mostra un array di 9 
fotogrammi. 

In( 10]:= 

Show[ 

GraphicsArray[ 

Block[{$DisplayFunction=Identity}, 

Partitionf 

Table[param[t],{t,tf/9,tf,tf/9}],3]]]]; 

Vedi Figura 5 

Il problema dei 3 corpi 

Se i corpi che interagiscono sono più di due, il moto risul¬ 
tante è molto più complicato ma può essere facilmente 
esplorato per via numerica. 

La forza tra due corpi dipende dalla loro distanza e dalle lo¬ 


ro masse (per semplicità abbiamo posto ad 1 la costante 
gravitazionale). 

ln[1J> 

fx[{x0_,y0_), {xl_,yl_),m0_,ml_] : = 

(xl-xO) mO mi ((x0-xl)*2 + (yO-yl) A 2) A <- 

3/2); 

fy[{xCL,yO_), {xl_,yl_} ,m0_,ml_] :» 

(yl-yO) mO mi ((xO-xl) A 2 + <y0-yl) A 2) A (- 

3/2); 

Consideriamo 3 pianeti di massa mi m2 e m3, le loro posi¬ 
zioni rispetto al tempo sono {plx[t], pl[y]} {p 2 x[t], 
p2[y]} e {p3x[t], p3[y]} 

Scriviamo le equazioni del moto (la determinazione delle 
condizioni iniziali ha richiesto molli esperimenti) 

ln[2]:= 

mi =3; 
m2 = 0.5; 
m3 = 0.1; 

Clear[plx,ply,p2x,p2y,p3x,p3y]; 

Eq = { 

plx"[t] == 

fx[(plx[t],ply[t]},{p 2 x[t],p 2 y[t]}, ml,m 2 ]+ 
fx[{plx[t],ply[t]},(p3x[t),p3y[t]}, ml,m3], 
ply" [t] == 

fy[(plx[t],ply[t]}, {p2xtt] ,p2y[t]}, ml,m2] + 
fy [ (plx[t] ,ply[t] ), {p3x[t] »p3y [t] } , ml,m3] , 
p2x" [t] == 

fx[{p2x[t] ,p2y[t] ), {plx[t] ,ply[t] }, m 2 ,ml] + 
fx[{p2x[t],p2y[t]},{p3x[t],p3y[t]}, m2,ml], 
p2y" [t] == 

fy[{p2x[t] ,p2y[t] ), {plx[t) ,ply[t] }, m 2 ,ml] + 
fy[{p2x[t] ,p2y[t] }, {p3x[t] ,p3y[t] }, m2,ml] , 
p3x''[t] == 

fx[{p3x[t] /P 3y[t]},(plx[t]«ply[t]}, m3,mi]+ 
fx[{p3x[t],p3y[t]),{p2x[t],p2y[t]}, m3,m2], 
p3y" [t] == 

fy[{p3x[t]/P3y[t]},{plx[t],ply[t]), m3,ml]+ 
fy[{p3x[t],p3y[t]),{p2x[t],p2y[t]}, m3,m2], 
plx'[0] == 0, 
ply'[0] == -1, 
p2x' [0] =■= 0.6, 
p2y'[0] -= -1, 
p3x'[0] == 0.2, 
p3y'[0] == -1, 
plx[0] == 0, 

piy[ 0 ] == o, 

p2x[0] == 1, 

P 2y[0] == 1, 

P 3x[0] == 0.5, 

p3y[0] == 0.5); 

Di nuovo risolviamo numericamente l'equazione. 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


167 









Figura 6 

Questa volta aggiungiamo due opzioni che forzano una va¬ 
lutazione più accurata MaxSteps eleva a 2000 il numero 
massimo di iterazione (il valore default e 500); Maxstepsi- 
ze pone un limite superiore al passo di integrazione 

ln[3]:= 

Clear[plx,ply,p2x,p2y,p3x,p3y]; 

sol “ 

(plxtt),ply[t],p2x[t],p2y[t],p3x[t],p3y[t])/. 

(NDSolve[Eq, 

{plx[t] ,ply[t],p2x[t],p2y[t] ,p3x[t] ,p3y[t]), 

{t,0,5), 

MaxStepSize->0.05, 

MaxSteps->2000][[1]]); 
plxtt ]:=Evaluate[sol[[1]]]; 

plyCt_1:=Evaluate[sol[[2]]]; 

p2x[t ]:=Evaluate[sol[[3]]]; 
p2y[t_]:=Evaluate[sol[ [4] ] ]; 
p3x[t_]:=Evaluate[sol[[5]]]; 
p3y[t_]:=Evaluate[sol[[6]]]; 

Tracciamo ora le traiettorie dei tre pianeti: 

ln{4]:= 

curvai = 


ParametricPlot[(plx[t],ply[t]),(t,0,5), 
PlotStyle->Yellow]; 

curva2 = 

ParametricPlot[[p2x[t],p2y[t]},(t,0,5), 
PlotStyle->Green]; 

curva3 = 

ParametricPlot[[p3x[t],p3y[t]),[t,0,5), 
PlotStyle->Red ]; 

Definiamo tre punti colorati mobili: 
ln[5]:= 

pl[u_,v_] := 

[Yellow,PointSize[0.04],Point[(u,v)]); 
p2[u_,v_] := 

(Green,PointSize[0.03],Point[(u,v)]}; 
p3[u_,v_] := 

(Red,PointSize[0.02],Point[{u,v}]}; 

Combinando le traiettorie con i punti si può dise¬ 
gnare il fotogramma all'istante t. 

In[6]:= 

mostra[t_]:= Show[ 
curvai, 
curva2, 
curva3. 

Graphics[{ 
pi[plx[t],ply[t]], 
p2 [p2x[t] ,p2y[t]], 

P 3[p3x[t], P 3y[t]])], 

PlotRange->{[-1,3),{-1,3}), 

AspectRatio->l, 

Axes->True, 

PlotLabel->"t = "oToString [t] ] 

Per generare l'animazione basta stampare molli fotogram¬ 
mi 

ln[7]:= 

Do[mostra[t],{t,0,5,0.05)] 

In Figura 6 ne mostriamo uno solo (provate poi a girare 
questo programma per godervi l'effetto) 

MS 


Bibliografia 

VisualDSolve: Visualizing Differential Equations with 
Mathematica. Springer Verlag/TELOS (1996) 


168 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 








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Microsoft PhotoDraw 2000 

Microsoft, dopo essere da tempo scesa nell’arena del desktop publishing con Publisher, 
ci presenta ora un prodotto di disegno che vuole essere di supporto alle applicazioni. 
MCmicrocomputer è riuscita a testare per voi in anteprima questo prodotto 
e vi racconta cosa può fare per voi. 


di Mauro Candirti 



2000, numero 
magico 

Microsoft PhotoDraw 2000 
è forse il primo prodotto che 
puO vantare di avere il nuovo 
millennio nel proprio nome 
Diciamo "forse", perche, nel 
momento in cui scriviamo, il 
prodotto non è ancora dispo¬ 
nibile in Italia la versione da 
noi testata è quella in vendi¬ 
ta sul mercato americano. 

Questo prodotto inoltre do¬ 
vrebbe essere il primo della 
famiglia Office 2000, che e 
in fase di preparazione e che 
dovrebbe vedere la luce en¬ 
tro la meta di quest'anno 
(forse anche prima.,.) 

La filosofia di questo pro¬ 
dotto e semplice: offrire agli 
utenti anche non professio¬ 
nali una serie di strumenti in 
grado di aiutarli a realizzare, 
modificare o migliorare le immagini In 
effetti, Microsoft PhotoDraw è da con¬ 
siderarsi un prodotto semi-professio¬ 
nale, consente cioè di realizzare dei 
buoni lavori per chi ha esigenze stan¬ 
dard in ufficio e a casa CiO e anche ri¬ 
scontrabile dal tipo di funzioni disponi¬ 
bili e dalle tipologie di formati per il 
salvataggio dei file (in pratica tutti di ti¬ 
po bitmap, nemmeno un vettoriale, a 
parte il formato proprio, che contiene 
tutti gli oggetti nella forma originale). 
Insomma un buon compagno di chi 


usa tutti i giorni Office, Publisher, 
FrontPage per scrivere, far di calcolo, 
archiviare informazioni, inviarle via e- 
mail e pubblicarle su carta o su Inter¬ 
net. 

PhotoDraw 
in generale 

Il prodotto viene fornito su 3 CD: Il 
primo consente di installare il pro¬ 


gramma con le funzionalità 
di base, mentre il secondo e 
consigliabile inserirlo nel let¬ 
tore e lasciacelo mentre la¬ 
vorate, poiché include stru¬ 
menti speciali come pennelli 
o effetti particolari Nel terzo 
infine abbiamo una collazio¬ 
ne di immagini sia di tipo fo¬ 
tografico sia disegni, tutto 
ovviamente utilizzabile libe¬ 
ramente per generare i pro¬ 
pri documenti. 

L'interfaccia di PhotoDraw 
e realizzata in modo da age¬ 
volare le operazioni soprat¬ 
tutto agli utenti neofiti Le 
immagini, mentre subiscono 
variazioni come per esempio 
uno spostamento di posizio¬ 
ne, vengono gestite a bassa 
definizione e. subito dopo la 
fine dell'operazione di modi¬ 
fica, riprendono gradatamen¬ 
te la loro definizione origina¬ 
le con passaggi successivi, 
come succede per certi file GIF inter¬ 
cedati utilizzati nelle pagine Internet 
Una serie di grossi tasti raccolgono 
per temi le funzioni piu comuni e con¬ 
sentono di entrare direttamente negli 
specifici ambienti di lavoro: il program¬ 
ma infatti viene gestito in base alle at¬ 
tività che l'utente desidera svolgere. 
Cosi se desideriamo ritoccare una fo¬ 
tografia dovremmo entrare nell'area 
dove troviamo tutte le funzioni di tipo 
Paint. 

PhotoDraw è dotato di un program¬ 


mo 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 

























jàtòfiflft» MiMìfa 


l ' W WI 

l«»p 


EQ 


_S CDROM l-M 


~ -5 •' 

- | PHOT 00 RW 
- | COMENT 

. I PALETTE* 

• i pocups 
i Pia nu 

• I TEMPRATE 
J TEXTURES 

• i VISUAL* 


*»«TW»i 

- 



BrOCfH BT.0M4 B»M% 

iscgfl 

SMM62 810«6 eroi.* rimo; 


Quando si f ralla di in¬ 
serite un fondo o 
un'immagine, Photo- 
Draw consente di la¬ 
vorare in maniera vi¬ 
suale scegliendo II fi¬ 
le giusto sema errori 


ma che consente di apprendere le sue 
funzionalità in forma pratica: il tuiorial 
consente di attivare direttamente 
all'interno del programma le azioni che 
sta descrivendo, in modo che l'utente 
si ritrovi esattamente nella situazione 
operativa idonea per sperimentare ciò 
che il tutorial stesso sta descrivendo. 

Il programma consente di salvare i 
lavori nel formato proprio di Photo- 
Draw oppure in otto differenti formati, 
tutti rigorosamente bitmap. Nel forma¬ 
to proprietario, PhotoDraw salva tutti 
gli elementi in maniera separata e di¬ 
stinta; cosi una scritta resta modifica¬ 
bile a piacere, per esempio, mentre 
una volta "esportata" diventa una 
semplice sequenza di punti come tutti 
i bitmap Interessante per i neofiti la 
funzione di "Save for Use,,.": in prati¬ 
ca si tratta di un wizard che sulla base 
di semplici domande indirizza l'utente 
a salvare il file nel formato che meglio 
si addice al progetto in elaborazione. 

Quando si vuole aprire un'immagi¬ 
ne, invece, si pud scegliere tra il siste¬ 
ma tradizionale e uno speciale Visual 


X 


c o 

c* Bc V 

co T <P 

« p 




£ 

<*BC^ 

> u 


-f? 



Le forme die può assumere un testo 


Open, attraverso il quale vengono vi¬ 
sualizzati in miniatura tutti i file grafici 
contenuti nella cartella in cui si sta ef¬ 
fettuando la ricerca, 

PhotoDraw è predisposto per l'ac¬ 
quisizione diretta di immagini da scan¬ 
ner e da fotocamera digitale: questo 
consente all'utente di svolgere attività 
direttamente all'interno del program¬ 
ma che altrimenti comporterebbero un 
certo numero di passaggi successivi, 
Visti i prezzi sempre più bassi, queste 
due periferiche stanno diventando 
sempre più disponibili da parte degli 
utenti che, specialmente nel caso dei 
neofiti, possono trovare in PhotoDraw 
un facile aiuto nel loro utilizzo pratico, 
Prima di passare ad esaminare gli 
effetti speciali di PhotoDraw, vogliamo 
solo ricordare che il programma utiliz¬ 
za un sistema per la gestione dello 
zoom che ci ricorda tanto quello di 


Adobe lllustrator 8 in una piccola fine¬ 
stra troviamo un cursore e una minia¬ 
tura della nostra immagine che ci con¬ 
sentono di sapere in qualsiasi momen¬ 
to dove ci troviamo, L'indicazione pre¬ 
cisa ci viene fornita da un rettangolo 
rosso sopra la miniatura dell immagine 
che indica esattamente l'area visualiz¬ 
zata: utilizzando il cursore possiamo 
allargare o rimpicciolire tale rettango¬ 
lo, ottenendo una zoomata piu o meno 
profonda II massimo livello di zoom ò 
del 600% (un po’ scarso), mentre il 
minimo e del 10%. 


Effetti di testo 

Iniziamo ora ad esaminare le carat¬ 
teristiche più specifiche del program¬ 
ma, 

La gestione del testo e di tipo gene- 


Alcune delle "pennel¬ 
late " con cui si può 
disegnare con Photo- 
Draw 








*<%<*<**<% oooooo 

J tev osato — 



ooooooo 


Queste sono alcune 
delle Immagini che 
possono essere utiliz¬ 
zate al posto di un fi¬ 
letto o di un contorno 
esse vengono espan¬ 
se o duplicale, a se¬ 
conda del soggetto 
dall'inizio alla fine della 
riga o del contorno 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


171 








































ma 



■ 






a 

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■■ 



■ 

■ 


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tutte tramo uliliuabill come sfondo 


imi * i 



i - ■■M iMimxp)» 

Ecco le sfumature disponibili e anche possibile cambiarne l inclinatone e 
il punto mediano 



rico: attraverso un box di inserimento 
si scrive il testo, o lo si importa attra¬ 
verso un'operazione "taglia e incolla' 

Il testo, se non incontra ritorni a capo, 
viene inserito su un’unica lunghissima 
riga questo è importante da ricordare 
specialmente nel caso si decida di im¬ 
portare, per esempio, un paragrafo di 
un testo, facendo "taglia e incolla 1 ' 

Non esiste l'allineamento giustifica¬ 
to da questo punto di vista il program¬ 
ma risente dell'influsso americano, do¬ 
ve nella composizione di testo in co¬ 
lonna questo tipo di allineamento non 
viene spesso utilizzato Abbiamo quin¬ 
di a disposizione solo allineamento a 
sinistra, centrato e destro II testo vie¬ 
ne considerato piu un elemento grafi¬ 
co e, quindi, e possibile manipolarlo in 
tal senso, ma abbastanza poco nel 
senso tradizionale (testo a paragrafo) 
Vediamo quindi alcuni degli effetti di¬ 
sponibili 

Gli effetti piu semplici sono realizza 
bili utilizzando i riempimenti dei carat 
teri e il contorno Per i riempiment 
possiamo scegliere tra colori continui 
sfondi, sfumature tra due colori, sfu 
mature artistiche e fotografie I color 
continui possono essere scelti a piaci 
mento, ma purtroppo ci si deve accon 
tentare di un sistema di identificazione 
in RGB, ottimo per la realizzazione d 
immagini da pubblicare su Internet, un 
po' meno per l'utilizzo in una pubblica 
zione stampata 

Gli sfondi disponibili sono 62. tra 
quali troviamo effetti come il classico 


marmo, terra sab¬ 
bia. ecc Le sfu¬ 
mature a due colo¬ 
ri si realizzano scegliendo i colori e poi 
applicandoli con 12 differenti tipologie 
di layout che possono avere varie incli¬ 
nazioni. essere rotonde, a diamante o 
a spirale. Per le sfumature artistiche, 
possiamo scegliere tra 61 tipi di mix a 
piu colori da applicare ai soliti 12 
layout predefiniti Infine le fotografie: 
il programma offre una quarantina di 
foto da utilizzare come sfondo dei ca¬ 
ratteri, ma e possibile importare qual¬ 
siasi file grafico e utilizzarlo a tale sco¬ 
po 

Oltre al fondo con cui disegnare i ca¬ 
ratteri, e anche possibile mettere un 
contorno Si possono scegliere diffe¬ 
renti tipi di linee nel colore e spessore 
preferiti, oppure utilizzare dei pennelli 
artistici (62 tipi) o dei veri e propri di¬ 


Un immagine può essere ritagliala con una forma a piacere . in questo ca¬ 
so a forma di stella 



Un esempio di resto a cui e stato applicato un 
effetto 3D 


segni come una corda, una catena, 
ecc (oltre una sessantina anche in 
questo caso). 

Andando avanti nell'esplorazione 
troviamo la possibilità di scrivere il te¬ 
sto in differenti posizioni di una circon¬ 
ferenza sopra, sotto, intorno, ecc. 
PhotoDraw ci dà anche la possibilità di 
scegliere uno stile tra i 28 preconfe¬ 
zionati che ci mette a disposizione: 
utilizzando differenti font e sfondi so¬ 
no stati creati questi stili che consen¬ 
tono all utente novizio di avere una 
buona scelta e buona parte del lavoro 
fatto 

L'ultima possibilità offerta dal pro¬ 
gramma e quella del testo in 3D 25 
stili consentono di trasformare il no¬ 
stro testo piatto in un oggetto Un no¬ 
me. un titolo, uno 'strillo'’ da prima 
pagina assumeranno un'importanza di 
un certo peso Infine, anche il testo 
come tutti gli oggetti può assumere 
un certo livello di trasparenza. puO es 
sere cioè totalmente opaco oppure la¬ 
sciar trasparire più o meno l'immagine 
di fondo 


Diamoci un taglio 

Una funzione piuttosto interessante 
di PhotoDraw è quella del ritaglio Esi 
stono tre possibilità operative Cut 
Out. Crop ed Erase Nel primo caso, il 


172 


MCmicrocomputern, 192-febbraio 1999 























Un tipico 
caso ih fo¬ 
to con gli 
ocelli tos¬ 
si nell'im¬ 
magine al 
l'originale 
nella li) la 
• centratura 
degli oc¬ 
elli per 

l'applica/ione del filtro ed infine 
in c) il risultato finale 



Esempio di un graffio su una loto nell’immagine al l'originale nella b) abbiamo tracciato con l'apposi¬ 
to strumento una riga sopra II graffio e in cl II risultalo In effetti, si possono eseguire piccoli tratti e 
poi i/passare piu volle fino ad ottenere un buon risultato 


Cut Out ci consente di ritagliare una 
parte di un'immagine mantenendo il 
resto, con la possibilità di optare per 
interno o esterno dell'area selezionata. 
Questa area può essere selezionata 
attraverso una serie di 56 forme pre¬ 
costituite (si va dalle classiche come II 
quadrato e il cerchio per arrivare a 
stelle, cuori, campane, ecc), oppure 
l'utente può disegnare personalmente 
l'area da ritagliare. 

Esistono altre due opportunità di ri¬ 
taglio: nel primo caso il ritaglio avviene 
tracciando delle righe seguendo le 
quali il programma andrà a cercare le 
differenze di livelli di luminosità e con¬ 
trasto nelle vicinanze per tracciare una 
linea segmentata. In questo modo si 
possono realizzare dei perimetri irre¬ 
golari alle immagini creando piacevoli 
effetti La seconda opportunità funzio¬ 
na in maniera similare, ma il riferimen¬ 
to sono i colori: il risultato è un ritaglio 
di alcune parti con colori simili a quelli 
selezionati. 

Per i ritagli Cut Out si può scegliere 
di esportare il ritaglio in un nuovo do¬ 
cumento in modo da poter proseguire 
l'elaborazione senza toccare l'immagi¬ 
ne originale. 

Il Crop effettua un vero e proprio ta¬ 
glio dell'immagine secondo le stesse 
56 forme a disposizione di Cut Out. In¬ 
fine, sempre con le stesse forme, si 
può optare per un Erase, che cancel¬ 
lerà le parti selezionate lasciando ve¬ 
dere il fondo (che potrebbe non esse¬ 
re bianco nel caso sia presente un'al¬ 
tra figura posta sotto), 

Ritocco 

Come tutti i programmi di questo 
genere, non poteva mancare un classi¬ 
co il sistema per ritoccare gli occhi 
rossi nelle fotografie In effetti. 6 di¬ 
sponibile solo questo tipo di ritocco. 
PhotoDraw consente anche di elimina¬ 
re segni di polvere e altri piccoli punti 
dalla fotografia, eventuali segni e mac¬ 
chie. 

L'intervento sugli occhi rossi può 
essere automatico o manuale: in en¬ 
trambi i casi, i risultati sono buoni Tut¬ 
te le altre funzioni sono utili in caso di 
acquisizione delle foto da scanner: 
spesso accade di dover ritoccare foto 
antiche che hanno sulla loro superficie 
tutti i segni del tempo La funzione per 
la cancellatura di polvere e altri punti è 
forse un po' approssimativa anche 
perché agisce su un numero di pixel 
un po’ troppo abbondante. Se si deve 


invece cancellare un segno lineare, co¬ 
me per esempio nel caso di una piega 
in una vecchia foto, l'effetto e decisa¬ 
mente migliore, anche se comunque 
un occhio attento riuscirà a vedere 
sempre dove PhotoDraw è intervenu¬ 
to. 

La funzione di smacchiatura introdu¬ 
ce una sfocatura dell'immagine per eli¬ 
minare eventuali differenze di colore: 
il livello dell'effetto può essere regola¬ 
to attraverso un apposito cursore, ma 
comunque i risultati non sono eccezio¬ 
nali. Consigliamo di tenere questa fun¬ 
zione come un ulteriore effetto specia¬ 
le quando si spinge il cursore al mas¬ 
simo si ottengono infatti delle immagi¬ 
ni sfocate con un effetto flou vera¬ 
mente interessante, specie se in pre¬ 
senza di molti colori. 

Forme, riempimenti, 
contorni e colori 

PhotoDraw utilizza un sottoinsieme 
di disegno ricavato in pratica dagli 
strumenti di Office: questo consente 
all'utente di disegnare automatica- 
mente forme che raramente sono di¬ 
sponibili in altri programmi di disegno 


(come cuori, frecce di vario genere, 
elementi per flow chart, stelle, stri¬ 
scioni e persino fumetti) 

Quanto detto in precedenza per il 
testo si può applicare a qualsiasi og¬ 
getto. sia per quanto riguarda i riempi¬ 
menti sia per i contorni o per le sfu¬ 
mature Inoltre a tutte le immagini 
(bitmap) e agli oggetti si possono 
cambiare alcuni parametri specifici co¬ 
me luminosità, contrasto, tinta, satu¬ 
razione e trasparenza, 

A parte queste funzioni di base. 
PhotoDraw consente di modificare I 
colori utilizzati in un oggetto, bilancia¬ 
re i colori (tra RGB e CMY), trasforma¬ 
re l'immagine in negativo o in tonalità 
di grigio. Quasi tutte queste funzioni 
possono essere utilizzate sia per mo¬ 
dificare l'intero oggetto, sia per intro¬ 
durre delle modifiche ai colori attra¬ 
verso un pennello di differenti forme 
(abbiamo contato 30 differenti tipi di 
pennelli) 


Effetti speciali 

Gli effetti speciali sono forse la par¬ 
te piu interessante di questo program¬ 
ma. Dall'apposito tasto sulla barra dei 
menu si possono selezionare 7 diffe- 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 


173 












MrR-.fi MIMftifl 


Alcuni esempi di di¬ 
storsioni 


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0®iS*®%O^(l) 


Ecco le forme 3D ap¬ 
plicabili agli oggetti si 
possono modificare 
per ognuna profondila, 
inclinazione, effetti sul 
bordi. 


rentl effetti: oltre a ciò il programma e 
predisposto per accettare l'utilizzo di 
eventuali plug-in, che comunque non 
si sono ancora visti, né da parte di Mi¬ 
crosoft, né da parte di produttori indi- 
pendenti 

Iniziamo a vedere i vari effetti appli¬ 
cabili alle nostre immagini: per prima 
cosa troviamo le ombre II programma 
ci propone 12 tipologie di ombre per 
posizione e inclinazione: per ognuna 
possiamo scegliere il grado di traspa¬ 
renza il livello di contrasto (cioè 
un'ombra più o meno soft) e il colore. 
Inoltre il tasto Shadow Posìtion ci con¬ 
sente di spostare a mano libera l'om¬ 
bra come se fosse un elemento a se 
stante 

Abbiamo poi la trasparenza: ogni im¬ 
magine o oggetto puO essere reso più 
o meno trasparente. L'effetto succes¬ 
sivo e in qualche maniera collegato, 
poiché si tratta di un fade-out in prati¬ 
ca oltre alla trasparenza si può decide¬ 
re di applicare una sfumatura alla tra¬ 
sparenza stessa Possiamo pensare 
quindi di rendere piu trasparente uno 
spigolo e meno l'altro, applicando 14 
tipologie di sfumature e graduandole a 
piacere tra il punto di partenza e il 


punto di arrivo Questa serie di effetti 
speciali termina con la possibilità di 
rendere l'immagine piu o meno detta¬ 
gliata andando ad agire sui contorni 
degli oggetti. 

Gli altri tre effetti speciali sono di ti¬ 
po differente distorsione, 3D e Desi¬ 
gner Effects PholoDraw offre la pos¬ 
sibilità di applicare 15 differenti tipolo¬ 
gie di distorsione, che vanno dalla pro¬ 
spettiva all'effetto mosaico. Inoltre si 
possono applicare delle distorsioni su 
alcune parti dell'immagine grazie ad 
una speciale funzione che mette a di¬ 
sposizione dell'utente differenti pen¬ 
nelli e differenti distorsioni da pennel¬ 
lare sull'immagine stessa. 

Come già visto nel caso del testo, il 
programma consente di applicare agli 
oggetti 25 tipi di effetti tridimensiona¬ 
li: in questo caso e consigliabile appli¬ 
care gli effetti solo ad oggetti e non a 
immagini di tipo bitmap come fotogra¬ 
fie, che verrebbero modificate troppo 
sostanzialmente per restare interpre¬ 
tabili nella giusta forma 

Infine i Designer Effects: in questo 
caso Microsoft ha esagerato, poiché 
ha messo a disposizione oltre 200 ef¬ 
fetti A seconda dei vari effetti, essi 



Una foto introdotta iri uri contorno pennellalo 


sono applicabili con risultati più o me¬ 
no apprezzabili ad immagini o ad og¬ 
getti: senza dubbio la scelta ò tale da 
consentire una notevole creatività. 

La disponibilità di tutti questi effetti 
deriva dal fatto che il programma, co¬ 
me già detto in precedenza, consente 
di esportare i documenti solo in forma¬ 
ti di tipo bitmap sarebbe stato decisa¬ 
mente piu complicato salvare le imma¬ 
gini in altri formati di tipo vettoriale, 
dovendo mantenere informazioni co¬ 
me trasparenza, sfumature, ecc . per 
ogni oggetto incluso nel disegno 

Conclusioni 

Come già detto all'inizio di questo 
articolo, Microsoft ha realizzato questo 
programma soprattutto per gli utenti 
di Office, che spesso non sono degli 
specialisti, ma solo persone che han¬ 
no bisogno di realizzare in maniera 
semplice e veloce immagini da inseri¬ 
re nei loro documenti, nelle presenta¬ 
zioni di PowerPoint oppure nelle loro 
pagine da pubblicare su carta o su In¬ 
ternet. Per tutti questi scopi Photo- 
Draw e perfetto. 

Per chi invece ha necessità piu sofi¬ 
sticate, come la realizzazione di imma¬ 
gini da pubblicare poi attraverso il si¬ 
stema classico della carta stampata, 
allora il consiglio è certo quello di uti¬ 
lizzare i soliti "noti", cioè Photoshop. 
CorelDraw, lllustrator o FreeHand. __ 






Mare 1 Mare 2 Medico Me*rvj Meiaic Monochrome McnocfiW’» Moiac Moiac 
Co*«rege MHaÉc Brt Pi/lon: CrosihalcH Stateti Smjdpw 








I '«13 

MeonGtow Urte Pat*> Old Bruiti Operaie Qs»a» t» Qpane Oparyje PanlDaubi Patene f-rWe 

Slamo Mai»® Do. Kart® Qn Marta Siro >rrforf 





Patirete Pafch-rtt PhcWcocy Piai 
Board 




Piai?*: Wiao Pot er Che: Poiter E (Igei Potalo Or> PotethJ 
Bieci Starter Ori 


Solo una minima parte 
degli otre 200 Desi¬ 
gner Effects 


174 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 









































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Arrostire CD con Linux 

In questo articolo vedremo come è possibile utilizzare Linux come piattaforma per 
realizzare CD-R. Il software disponibile è molto completo e permette di masterizzare CD 
contenenti sia dati che musica, tuttavia l'errore più grande è pensare che il software da solo 
sia sufficiente ad ottenere un buon risultato. La scrittura dei dati nel supporto è infatti 
solamente la parte finale di un lavoro che necessita di una accurata preparazione. 

di Giuseppe Zanetti 



Il termine CD-R (Compact Disk 
Recordable) indica dei particolari 
CD, in cui lo strato di alluminio su 
cui generalmente vengono im¬ 
pressi i dati e sostituito da un 
sottile film in cui e possibile scri¬ 
vere mediante un apparecchio 
detto masterizzatore. II processo 
di scrittura avviene aumentando 
la potenza del diodo laser che 
normalmente il lettore utilizza per 
leggere i dati dal CD. in modo ta¬ 
le che essa sia sufficiente a bru¬ 
ciare' il supporto, creando dei fo- 
relllni microscopici in corrispon¬ 
denza dei bit da memorizzare 
Questo tipo di scrittura può es¬ 
sere effettuata una sola volta I 
cosiddetti CD multtsessiono si 
ottengono scrivendo irt tempi di¬ 
versi zone differenti del suppor¬ 
to, dette "tracce" 

I masterizzatori piu moderni 
consentono di utilizzare un ulteriore ti¬ 
po di supporto, il CD-RW. il quale con¬ 
sente la cancellazione e la riscrittura 
dei dati I drive in grado di scrivere CD- 
RW sono anche compatibili con i CD-R 
(ma non necessariamente vale II vice¬ 
versa) ed entrambi sono in grado di 
funzionare come lettori di CD-ROM 

Indipendentemente dalla tecnologia 
utilizzata, tutti i CD possono memoriz¬ 
zare su un singolo disco circa 650 Mb 
di dati oppure 74 minuti di musica ste¬ 
reofonica campionata a 44100 Hz 

II contenuto del CD e organizzato in 
un certo numero di tracce (fino a 1 00) 
Ognuna di esse viene scritta dal maste- 


rizzatore in un'unica passata e può con¬ 
tenere sia dati che musica (ascoltabile 
mediante un comune Hi-Fi). Nel caso di 
CD audio ogni traccia corrisponde ad 
un diverso brano. 

Per ulteriori informazioni si veda 
fntp //www (addurr com/cdrtacf 

Attenzione alla 
compatibilità! 

Una lista dettagliata dei masterizzato- 
ri compatibili con Linux si può trovare 
su fittp //www cjutiq de HUHU/ct)i| 


bm/wmni/lsc pi Potendo 
scegliere conviene orientar¬ 
si verso un modello con in¬ 
terfaccia SCSI, il cui funzio¬ 
namento dipende meno dal 
carico della CPU rispetto ai 
modelli E IDE. Sono decisa¬ 
mente da sconsigliare le 
unita con interfaccia paral¬ 
lela 

Alcuni masterizzatori si 
possono trovare nel merca¬ 
to con nomi diversi, a se¬ 
conda che vengano venduti 
in versione OEM oppure 
sotto un determinato mar¬ 
chio commerciale o in 
"bundle" con del softwa¬ 
re. Per verificare la compa¬ 
tibilita con Linux conviene, 
se possibile, fare riferi¬ 
mento al codice scritto nel 
contenitore del lettore 

"nudo". 

La gestione del masterizzatore. per 
quanto riguarda la parte di scrittura ve¬ 
ra e propria, non viene fatta a livello di 
kernel, bensì mediante un programma 
che funziona in modo utente (cdre- 
cord) Tale approccio semplifica l'instal¬ 
lazione e l upgrade del pacchetto ed 
evita di dover appesantire il kernel con 
moduli non essenziali, che devono poi 
essere tenuti aggiornati 
Nel caso il masterizzatore di cui si di¬ 
spone non fosse supportato da cdre- 
cord. si possono comunque sfruttare le 
migliori caratteristiche del software di¬ 
sponibile in Linux per creare l'immagi- 


176 


MCmicrocomputern. 192-febbraio 1999 























ne del CD e si puù poi utilizzare un pro¬ 
gramma per DOS/Windows solamente 
per effettuare la fase finale di "brucia¬ 
tura" del supporto. Al contrario, volen¬ 
do utilizzare solamente software libero, 
si può ottenere un risparmio anche no¬ 
tevole acquistando la versione della pe¬ 
riferica senza i programmi per Win¬ 
dows. 

Per funzionare correttamente, cdre- 
cord richiede che il masterizzatore ven¬ 
ga visto dal sistema come una unita 
SCSI Nel caso di periferiche IDE 6 ne¬ 
cessario ricompilare il kernel di Linux 
aggiungendo la funzione che consente 
di utilizzarle come se fossero SCSI Ta¬ 
le patch e applicabile solamente alle 
versioni del kernel successive alla 
2.0.35. 

Una volta installato il masterizzatore, 
esso dovrebbe essere riconosciuto al 
boot della macchina in modo simile al 
seguente: 

hdb! PHILIPS CDD3610 CD-R/RW, ATAPI 
CDROM drive - onabling SCSI emulotion 

scsiO : SCSI host adapter etmjiation 
tor IDE ATAPI devices 
scsi : 1 host. 

Vender : PHILIPS Model: CDD3610 
CD-R/RW Rev: 3.01 

Type: CD-ROM ANSI SCSI revision: 02 
Detected scsi CD-ROM srO at scsiO. 
channel 0, id 0, lun 0 

scsi : detected 1 SCSI cdrom total. 

A questo punto si devono procurare 
e compilare i programmi necessari 
cdrecord, mkisofs, paranoia, ecc . fa¬ 
cendo attenzione che lo versioni utiliz¬ 
zate siano compatibili fra loro Tutti 
questi comandi funzionano in modo te¬ 
sto. passando loro i parametri diretta- 
mente dalla linea di comando 
Se si intende ricorrere ad una inter¬ 
faccia grafica, conviene scegliere X-CD- 
Roaster. il quale contiene già ai suo in¬ 
terno le versioni corrette di tutti i tool 
necessari Se si vogliono masterizzare 
CD audio conviene prevedere in antici¬ 
po l'utilizzo di paranoia per estrarre le 
tracce audio, in quanto 6 compatibile 
con un numero maggiore di driver ri¬ 
spetto al software offerto di serie con 
X-CD-R oaster Paranoia 6 reperibile 
all URL |mtp.//www mit edu/ats/sipUl 
u5er/xiphmont/cdparanoia/index.html. 

I brani audio estratti con paranoia in 
formato CDDA (CD Digital Audio) pos- 


Prima di utilizzare il 
programma e neces¬ 
sario configurarlo op¬ 
portunamente in ba¬ 
se alla configurazio¬ 
ne della propria mac¬ 
china. 



suo» 

1 



CD S*tup HOS*tu|> Urte Ot<«*s 

J 


Dm | 

CD WHUf Dcvfce PHILIPS CDO»l0CD-*WW 

CD WrHrr Moda AitaWrcl 

sono essere salva¬ 
ti neU'hard disk, 
sia in formato nati¬ 
vo che sotto forma 
di file wav. Le 
tracce possono poi 
essere riscritte, 
eventualmente in 


CD WrlIrf Spreti . Z«o A II v Zx - *■ fi* 

CD-ftaadar 

Dm liuti Drvlrf : PHILIPS COO»IOCD-WW 

Audio-Itird-Dovici : PHILIPS COOHIOCD-IWW 

Audio Ri» Modi Aulodmcl 

Audio Rrod Spted .. Dttejfi * 1* v ^ „ fi» 



un diverso ordine, 

su un nuovo CD-R mediante cdrecord 
La lettura di tracce digitali dai CD au 
dio non necessita del masterizzatore 
ma pud essere effettuata anche me 
diante un normale lettore di CD-ROM 
tenendo presente che non tutti i mo 



Drvt«r» Srlup 

Unir tu (tmag* (XvKf) : 


MAS II H IftOM/IO 


Sov* imagt-Data « 0**c*cry 


PHILIPS CEO» 10 CD-*WW 


V*«*y txanod Img . 


Imuge» j 


Dir»ctory «Ih data lo mntar 


delti, specialmente I piu vecchi, sono 
compatibili. 

Prelevando le tracce da CD diversi e 
possibile crearsi la propria "compila¬ 
tion" su misura Attenzione: il fatto che 
sia tecnicamente possibile copiare un 
CD audio o un CD¬ 
ROM non significa 
che tale operazio¬ 
ne sia sempre leci¬ 
ta. 

Nel caso si vo¬ 
lessero inserire dei 
propri brani nel CD 
conviene prelevare 
anche l'ultima ver¬ 
sione di sox, un 
programma utilissi¬ 
mo per eseguire 
conversioni fra i di¬ 
versi formati audio 
Riassumendo, i 
programmi che 
possono non esso- 


Spild t. 


Add Patri, 

1 «Iti-la aloti» 

Oo/Peti 

AddGJcO' 


DeQw| 


Pourl-ntns. 


Per creare il pro¬ 
prio CD si devono 
puma organizzare I 
dati in una direc¬ 
tory 


Il menu che consen¬ 
te la scelta delle 
estensioni da Inclu¬ 
dere nel proprio CD 
E possibile scegliere 
fra alcuni tipi predefi- 
niti o personalizzare 
a piacere il proprio 
CD 




SI I MAGI TVPI 


Orvieti-Situi, 

Uim, i xuciupnAno 
Slyilougion: Sm HgrMl X DltOoiy 
/incorno 

wnil IWn : PHILIPS CDOMIO CD-R/RW 


|lmogl Po«>| 
Spiro IX 


Silici II 


i-Tyn: incuoci-Rldgi 


"ORO 


lucUtUW* 

., Foli», un® UBI 
Aid erg IH-Unni 
€mttl Iteci Rogo tondoni 
Roc>R<V»«l 
EpUH Jotit immani 


Cimi TRANS IR - Pii 
j On*ia*ng pendo 
- Dono un ora * mocoon 
Alo. on tignisi .IM ao, 
_ Orni ISO mVonn 


Sem orino 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


177 


























































SE! ISO9M0 WADfn -SIHINGS 


WnM I 

Deviti»-Setup 



S« Uiuig«-T,t» | 

Mailer Irò» ; 

AjciWiTVm*! 


. - -_ 

Sav* imagi on I 

S«va im«Q0-O*a n Deectary 

«tenace 

|l»«. P«h| 

' 

WWf Drvtce 5 

PHILIPS aCSfilOOMWW 

Speed: l * 



Rt«HD‘*froma) 


O—Entri» | SavaaiOatau* ] 


In un programma compialo non potava mancato la possibilità di indicare i 
dati dell autori? 


►.ta star tondo DevtceiSelup 


St Imagt-Type | 

SotiSO-HMflet j 


Datata tmagn I 


Back to Maio 


MAS 11 R IMAGI 


rtbW'a/rtVmao 
Sav» Unaga on . Sav» ima©* -D*a * Dracary 
/«»corneo 

Wrlta-DevKa : PHILIPS C003*IQCO-fWW 

Disktpaca ntrdad for latagt : ig*n,«n cm 

DHtipaca avaUabla «zi MB 

(maga ISOSMO-labai TEST 

(maga lyp» inxRocH-PaJga 

Grnarair (maga on: „ ** P* 

(•magai r*. 


(Imagi-Hath| 
Spaad:I a 


Kavtaw unaga-Cornanti 


Stari Mamw Irnaga | 


L immagine è pronta Possiamo rivedere un riepilogo del lavoro svolto fi¬ 
no ad ora 


re compatibili col masterizzatore in pro¬ 
prio possesso sono essenzialmente 
due: cdrecord e paranoia II fatto che 
un masterizzatore funzioni con uno non 
assicura automaticamente che funzioni 
anche con l'altro. Anche in questo caso 
e consigliabile ricorrere alla già citata 
tabella di compatibilita prima di effet¬ 
tuare l'acquisto. 

È possibile verificare se cdrecord 
"vede" il nostro CD-R utilizzando i se¬ 
guenti comandi 

basti* cdrecord -scanbus 

Cdrecord release 1.8a9 Copyright 
(CI 1995-1998 Jòrg Schilling 

sesibusO: 


Device type : Removable CD-ROM 
Version : 2 

Response Format: 1 
Vendor_in£o : 'PHILIPS • 
Identification : 'CDD3610 CD-R/RW ' 
Revision : '3.01' 

Device seems to be: Generic mmc CD- 
RW. 

Using generic SCSI-3/mmc CD-R dri¬ 
ver (mmc_cdr). 

Driver flags : SWABAUDIO 

Il fatto che II masterizzatore venga vi¬ 
sto e un buon segno, ma non significa 
ancora che esso sia pienamente com¬ 
patibile con cdrecord Per fare questa 
ultima verifica è necessario provare a 
masterizzare un CD. 


prevede diverse fasi Nonostante esse 
vengano compiute da programmi fun¬ 
zionanti in modo testo, non e necessa¬ 
rio complicarsi la vita imparando le cen¬ 
tinaia di opzioni disponibili, in quanto vi 
ci si accederà mediante l'interfaccia 
grafica offerta da X-CD-Roaster. 

Chi volesse conoscere maggiori det¬ 
tagli può fare riferimento al CD-Writing- 
HOWTO, che può essere prelevato da 
ftp://sunsite.unc edu/pub/Linux/docs/H 
OWTO/CD-Writing-HOWTO La versio¬ 
ne in italiano si trova come al solito nel 
sito del PLUTO su http://www.pluto.li- 
nux.it/ildp. 

Le fasi fondamentali del processo di 
masterizzazione sono (fra parentesi i 
comandi utilizzati): 


0) 'PHILIPS ' 'CDD3610 CD-R/RW 

'3.01' Removable CD-ROM 


Il * 

2 ) • 

3) * 

4 ) • 
51 • 
6) * 
71 • 


In questo caso e stato trovato un 
masterizzatore PHILIPS CDD3610 CD- 
R/RW all'indirizzo SCSI 0,0,0, Per otte¬ 
nere ulteriori informazioni sul driver si 
digiti: 


basti* cdrecord dev= 0 , 0,0 -v -check- 
drive 

Cdrecord release 1.8a9 Copyright 
(CI 1995-1998 JSrg Schilling 
TOC Type: 1 = CD-ROM 
scsidev: ' 0 . 0 , 0 ' 

scsibus: 0 target: 0 lun: 0 
atapi: -1 


Per creare CD occorre 
pazienza... 

Il processo di preparazione di un CD 


raccolta ed organizzazione dei file 
(cp, mv, In, ...) o estrazione/creazione 
delle tracce audio (paranoia, sox): 

creazione dell'immagine del CD su 
disco in formato ISO9660 (mkisofs); 
scrittura dell'Immagine sul CD-R 
(cdrecord): 


Di queste la pri¬ 
ma 6 senz'altro la 
piu importante e 
perciò quella che, 
a rigore di logica, 
dovrebbe essere 
maggiormente cu¬ 
rata. Spesso inve¬ 
ce essa viene sot- 



Una volta pronta 
I immagine del CD si 
può passare alla fa¬ 
se di scrittura vera e 
propria 


178 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 































































tovalutata, poiché si è presi dalla frene¬ 
sia di voler "masterizzare 1 ' 

Diventare dei bravi autori di CD è ab¬ 
bastanza difficile e richiede una certa 
esperienza specialmente all’inizio è fa¬ 
cile sprecare decine di supporti per il 
semplice fatto di essersi dimenticati un 
file o di avere inserito un percorso erra¬ 
to. Il CD-R, al contrario degli altri sup¬ 
porti di memorizzazione a cui siamo 
abituati, può essere scritto una sola 
volta e ciò non consente ripensamenti 
Anche se esistono dei metodi che per¬ 
mettono di limitare questo problema, 
vale in ogni caso la pena di rivedere be¬ 
ne il proprio lavoro prima di dare il co¬ 
mando di scrittura. 

Solo se si pone la dovuta attenzione 
alla fase dì preparazione si può essere 
ragionevolmente sicuri che i CD riusci¬ 
ranno al primo colpo e saranno leggibili 
senza problemi in qualunque sistema 
operativo 

Una volta terminata la fase di proget¬ 
tazione si può passare a quella di rac¬ 
colta ed organizzazione dei dati. Essa è 
quella che sicuramente farà perdere 
piu tempo, in quanto non solo è neces¬ 
sario recuperare tutti i file da mettere 
nel CD. ma bisogna anche stare attenti 
a come li si suddivide fra le directory: a 
seconda del tipo di CD che si vuole 
creare si possono avere diverse limita¬ 
zioni, ad esempio sulla lunghezza dei 
nomi o sul numero di livelli di sottodi- 
rectory che si possono utilizzare. Nel 
caso si volesse creare un CD specifico 
per UNIX/Linux, è necessario anche 
porre una certa attenzione a come si 
usano I permessi e le proprietà dei file, 
in quanto non necessariamente il CD 
verrà utilizzato nella stessa macchina 
con cui lo si sta masterizzando. Uno 
degli errori piu frequenti è ad esempio 
quello di creare CD con la directory 
principale leggibile dal solo proprieta¬ 
rio 

Prima di procedere alla scrittura dei 
dati vera e propria e necessario creare 
sull hard disk l'immagine in formato 
ISO9660 del CD che si vuole masteriz¬ 
zare, mediante il programma mkisofs 
(oppure mediante paranoia, nel caso si 
abbia a che fare con CD audio) 

L'operazione di creazione dell'imma¬ 
gine 6 necessaria, sia perche il filesy- 
stem utilizzato nei CD non e dello stes¬ 
so tipo di quello che si utilizza di solito 
per memorizzare i dati, sia, soprattutto, 
perche la fase di masterizzazione deve 
essere compiuta tutta in un unico pas¬ 
saggio, rispettando le temporizzazioni 
imposte dall'hardware. 

Durante la scrittura di una traccia il 


Masterizzare CD di 
Musica e altrettanto 
semplice (H CD del 
Coro Stella Alpina di 
Treviso lo potete tro¬ 
vare su http //www 
campiello.it/stalp) 


Optioni 


computer deve in¬ 
fatti rifornire il ma- 
sterizzatore con i 
dati necessari se¬ 
condo un flusso il 
più possibile co¬ 
stante. pena la non 
riuscita del CD Ciò 
poiché il masteriz- 
zatore durante la 
fase di scrittura non è in grado di ripo- 
sizionare il laser per compensare una 
eventuale interruzione dei dati 
Molto dipende dalla velocita di ma¬ 
sterizzazione: prendendo ad esempio 
una unità che disponga di 1 Mb di ca¬ 
che al suo interno, se decìdiamo di 
scrivere il CD-R alla velocita standard 
(1 x) di 150 kbyte/s. ci possiamo per¬ 
mettere pause fino a 6 secondi nell'in¬ 
vio dei dati. Portando la velocità di 
scrittura a 4x (corrispondenti a circa 
600 kbyte/s) la pausa massima ammis¬ 
sibile scende a meno di due secondi 
È buona norma perciò non compiere 
operazioni pesanti col computer men¬ 
tre si sta masterizzando A questo sco¬ 
po può essere utile sospendere lo 
schedulatore di sistema (crond) e bloc¬ 
care gli accessi dada rete (inetd) 

Per minimizzare il numero di CD but¬ 
tati perché il computer non riesce a 
mantenere il passo col masterizzatore. 
molti apparecchi permettono, prima di 


SELECT TRACKS IO READ 


Trac*;- Track-liti* Ustionai) Pra- Con#- Stari- Trac*.- End- 



Nr. 

r-r»-. par». off»« lenet* off«« 

J 

1 ilmerowuo 

O O 0 2 2:4787 0 “ 

ti 

J 

2 Maria LasW 

O O f) £ 2 5003 |Ó J 

ti 

J 

3 (Signore (felle cime 

o o o 2 25,53 “ 

ti 

J 

4 (Dormono le rose 

O O lo “ 2:4091 (Ò 2 

ti! 

J 

S lÀlaclake tornarne 

o O |0 3225*7 |0 “ 

ti 

J 

• [StttoOs alpin» 

o o (o s 33359 S 

ti 

J 

7 |6Ì della Val Caraomca 

o o lo 2 25657 !“ £ 

ti 

J 

8 (laTeresma 

O O lo 3 15104 » 2 

ti 

J 

8 Maremage 

OO |0 2 2:4643 io' 2 

ti 

J 

10 Berna Calastoria 

oop 2 3;,,5, 0 £ 

ti 



... 


Seiecl Al J Select None 

Merge SetedeO Traci.s | Un-Merge Al Tracks | 

DoneJ 


Reading Track 1f1_ Please watt 


zrx 


Cancel 


- Recording Track I: 2:45.87 minutes. 
Output-file: /discotdco/audio_02.cdr 


] 


Lo stato di avanzamento delle operazioni viene 
indicato dal programma in ogni momento 


procedere alla scrittura del CD, di te¬ 
stare l'operazione in modo ''simulation 
write". ovvero a laser spento, per veri¬ 
ficare che non insorgano problemi di 
overrun del buffer dei dati. 

Conviene eseguire questo controllo 
almeno la prima volta che si utilizza il 
masterizzatore ed eventualmente sce¬ 
gliere una velocità di scrittura piu bas¬ 
sa. Ciò vale specialmente nel caso si 
utilizzino processori o dischi non parti¬ 
colarmente veloci. 

Altre cause abbastanza frequenti di 
CD bruciali male possono essere la 
presenza di vibrazioni o urti, che posso¬ 
no far perdere la traccia alla testina la¬ 
ser, oppure la temperatura troppo ele¬ 
vata del drive 

Eventuali CD non riusciti possono 
eventualmente essere riciclati come 
sottobicchieri, che vanno benissimo 
per appoggiare la lazza del caffè nel ca¬ 
so si rompesse il "portatazza" fornito 
col computer (quello che. premendo 
l'apposito pulsante, esce dall'alloggia¬ 
mento posto sopra al drive per i di¬ 
schetti). 

Nonostante siano possibili la copia 
diretta da CD a CD o la creazione "al 
volo” del filesystem ISO9660, è co¬ 
munque bene passare attraverso l'im¬ 
magine su disco, in quanto il sovracca¬ 
rico della macchina o eventuali errori 
nel supporto di origine, dovuti ad 
esempio alla presenza di polvere sulla 
superficie, potrebbero comportare dei 
ritardi nella lettura che potrebbero in¬ 
fluire negativamente sul flusso di dati 
verso il masterizzatore. Per lo stesso 
motivo è bene evitare di masterizzare 
da dischi condivisi in rete. 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


179 








































Se si intende fare un uso frequente 
del masterizzatore sarebbe bene non 
risparmiare sull'hardware e dotarsi di 
un sistema abbastanza veloce, possibil¬ 
mente con dischi SCSI, in quanto essi 
gravano sulla CPU in maniera molto 
meno pesante rispetto a periferiche El- 
DE. Per un uso piu saltuario e comun¬ 
que possibile, prendendo le opportune 
precauzioni, riuscire a masterizzare in 
modo corretto anche su macchine di 
classe 486 con dischi IDE, 

Facendo due conti si nota come, per 
poter produrre un CD-ROM, sia neces¬ 
sario disporre di almeno 1.3 Gb di spa¬ 
zio su disco 650 Mb per l'organizzazio¬ 
ne dei dati e altri 650 Mb per la crea¬ 
zione dell'immagine, la quale può esse¬ 
re tenuta sia sotto forma di una parti¬ 
zione che come un singolo file Nel pri¬ 
mo caso 6 possibile montare l’immagi¬ 
ne a sola lettura nel filesystem di Linux 
come se si trattasse di un CD, in modo 
da eseguire più test possibili prima di 
passare alla scrittura vera e propria, Ta¬ 
le operazione è possibile anche utiliz¬ 
zando un file di immagine, ma in que¬ 
sto caso e necessario ricompilare il 
kernel abilitando la funzione di loop- 
back, che permette di montare un file 
come se fosse una partizione; 

bash* cd . usr/src/Unux 

bash» make config 

• Additional Block Devices 

Loopback device support (CONFIG_ 
BLK_DEV__LOOP) |M/n/y/?] Y 

Ci si deve ricordare di creare ì device 
necessari al funzionamento del mecca¬ 
nismo di loopback: 

bash» cd /dev' 

bash» ./MAKEDEV loop 

Una volta abilitata tale funzione, Il file 
contenente l'immagine in formato 
ISO9660 può essere montato nel file¬ 
system nel seguente modo: 

bash» mount -o ro -o loop -t 
iso9660 /percorso/file.raw 

/mount_point 

Il formato ISO9660 

Il formato piu utilizzato nella produ¬ 
zione di CD-ROM è ITSO9660. compa¬ 
tibile sia con Linux che con DOS, Win¬ 
dows, Mac. ecc. Tale formato presenta 


Bookmark 


hUD ''''www Ih-muenchen ilo;honn‘//n/r/'si:fvii:os;pioiocls/xccl'oasl/i' ovi.tvh'w limili 

CD-Roast Homepage 

http://www.fokus.gmd, de/research/cc/glone/employees/joerg.schilllng/private/cdb litml 
CD Building project for UNIX 

ftp://sunslte.unc.edu/pub/Linux/docs/HOWTO/CD-Writing-HOWTO CD-Wriling-HOWTO 
ftp://tsx-11 mlt.edu/pub/linux/packages/mkisofs/ (mkisofs) 
ftp://ftp.ge.ucl.ac uk/pub/mkhfs (mkhybrid) 
ftp://ftp fokus.gmd.de/pub/unix/cdrecord/ (cdrecord) 
http://suns lte.auc.dk/ burnlllBurnlT 

littp //www.pluto linux H/|oumnl/pi9HU//wriH-:cd I lumi Articoli) su HLUIU lournal. primi) 

parte 

|mtp;//www. pluto.linux.it/iournal/pi9809/wntecd-Z. turni Articolcl su PLUTO Journal, secon¬ 
da parte 


tuttavia delle limitazioni, che possono 
essere superate facendo uso di apposi¬ 
te estensioni Le RockRidge extension 
permettono ad esempio di andar oltre il 
limite degli 8 livelli di directory imposto 
dallo standard, nonché di utilizzare no¬ 
mi lunghi, link simbolici e attributi dei 
file (proprietà, permessi, date, ...). 

Altre estensioni frequentemente uti¬ 
lizzate sono le Joliet. che permettono 
l'utilizzo dei nomi lunghi con Windows, 
e le El-Torito, che consentono la crea¬ 
zione di CD bootabili (occorre che il 
BIOS della macchina lo preveda). 

Linux permette di montare filesy¬ 
stem di tipo ISO9660 con le varie 
estensioni mediante qualunque lettore 
di CD ROM In tabella sono indicate in¬ 
vece le 'feature" supportate dai pro¬ 
grammi per la creazione di CD disponi¬ 
bili su Linux. 


Feature Programma 


Supporto CD-R IDE cdrecord 

Supporto CD-RW cdrecord 

Multisessione cdrecord 

RockRidge mkisofs 

El-Torito mkisofs 

HFS (Macintosh) mkhybrid 

Joliet mkhybrid 

CD audio e CDDA paranoia 

Anche se teoricamente e possibile 
masterizzare i CD in qualunque forma¬ 
to, ad esempio come archivi tar oppure 
come filesystem ext2, in pratica en¬ 
trambe queste soluzioni hanno degli 
svantaggi: nel primo caso si perde la 
possibilità di accedere alla periferica in 
modo casuale, nel secondo, non es¬ 
sendo il tipo di filesystem ottimizzato 
per la sola lettura, essa risulterà molto 
più lenta e causerà un movimento ec¬ 
cessivo della testina del CD, che dovrà 
saltare spesso di traccia in traccia per 


andare a leggere le diverse parti in cui i 
file sono frammentati 

Il programma mkisofs permette di 
creare un'immagine in formato 
ISO9660 a partire da una directory, che 
diventerà la root del CD. Rispetto ad al¬ 
tri sistemi operativi, Linux ha il vantag¬ 
gio di poter utilizzare link simbolici per 
risparmiare spazio su disco durante la 
fase di organizzazione dei dati 

Al contrario della scrittura, la fase di 
creazione dell'Immagine non richiede 
particolari temporizzazioni o requisiti 
della macchina L'immagine prodotta 
con Linux può essere copiata in un'al¬ 
tra macchina e masterizzata con un al¬ 
tro sistema operativo (vale anche il vi¬ 
ceversa) Da una stessa Immagine pos¬ 
sono, ovviamente, essere prodotte piu 
copie identiche dello stesso CD. 

Nel caso ci si accorga di aver dimen¬ 
ticato qualche file è necessario ricreare 
da zero una nuova immagine con mki 
sofs (oppure un CD multisessione) 

Conclusioni 

L'approccio in stile UNIX (comandi in 
modo testo più eventuale interfaccia 
grafica) al processo di masterizzazione 
di un CD accontenta sia l'utente comu¬ 
ne che quello più esperto e consente 
di aggiornare il software in modo mo¬ 
dulare (ad esempio aggiungere il sup¬ 
porto di nuovo hardware sostituendo 
solamente cdrecord) 

Le potenzialità offerte dalla modula¬ 
rità del sistema sono evidenti con gli 
strumenti offerti da Linux non solo e 
possibile compiere le operazioni base 
previste anche dagli altri sistemi opera¬ 
tivi, ma si possono anche risolvere pro¬ 
blemi piu complessi, che sarebbero dif 
ficilmente affrontabili in altro modo. 

m 


180 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 















UNIVERSA!. SERIAL BUS 



USB Express bus 4 o 7 porte 


Collogale 4 o 7 dispositivi USB ad un sin¬ 
golo PC o I’ IMAC, In cascata fino a 127. 
Potete collegare e scollegare a caldo i di¬ 
spositivi ed automaticamente il PC ne ri¬ 
leva la presenza e II configura: scanner, 
stampanti, macchine fotografiche digitali, 
modem, TA ISDN, videocamere.., 



USB ParalleLPf Inter Aflapter 

Por collegare qualunque stampante pa¬ 
rallela al vostro bus USB, Il PC o l’iMAC 
ne rileva la presenza e la configura. 



Inserite qualunque dispositivo senale co¬ 
me modem o TA ISDN al vostro bus 
USB. Il PC o l'IMAC ne rileva la presenza 
e la configura. Perfetto per stampane se¬ 
pali. modem ad alta velocità V.90, mo 
dem ISDN , digitai camera, scanner, in¬ 
put devices e tavolette grafiche. 



Il Direct Connect mette in rete due PC 
fra loro tramite II bus USB. Nessuna 
configurazione, collegate i cavi e siete 
in rete. Ottimo per sincronizzare file, co 
piare quantità di dati, condividere 
stampanti, giocare in rete, collegare il 
laptop al computer di casa. 



U SB BmP ort 


Installa nel vostro PC un bus USB a 12 
Mb. Totalmente Plug&Play senza in¬ 
stallazione. Aggiunge un socondo bus 
USB a computer già USB. 



Mette in rete un PC tramite il bus USB. 
Nessuna configurazione, collegate i cavi 
e siete in rete. Ottimo per sincronizzare 
file, copiare quantità di dati, condividere 
stampami, giocare in rete, accedere ai 
server aziendali ed alle risorse Intranet. 



Un connettore 
Una scelta 
La soluzione 


Colleghi a caldo 
modem, scanner, 
videocamere, mouse, 
joystick che vengono 
immediatamente 
riconosciuti 
dal sistema. 

Senza bisogno 
di configurare 
o di riavviare 
il computer puoi 
subito utilizzare le 
periferiche installate. 


Se possiedi un PC 
con Windows '98 
o un iMac Apple 
puoi già coliegargli 
dispositivi USB. 
USB è il nuovo 
connettore del futuro 
ideato da Intel, 
Compaq, Microsoft 
e NEC: un unico BUS 
a 12Mblt unisce tutti 
i dispositivi esterni 
del tuo PC fino ad 
un massimo di 127! 


Sono inoltre disponibili videocamere , modem e TA ISDN USB 


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USB Cla ssic Kev board 

La tastiera USB è adatta a tutti l Pc e 
Laptop con porta USB. 104 tasti, 
membrana QuietTypeltml per tasti si¬ 
lenziosi e facili da premere. Tre tasti 
QuicKeyltm) per facile accesso a Win- 
dows(f| '98, 



L'Ergo Mouse USB e adatto a tutti I Pc 
e Laptop con porta USB. Mouse 3 ta¬ 
sti ergonomico, totalmente plug&play 
sostituisce qualunque mouse seriale o 
ps2 preesistente. 



USB Classic Mouse W 

Il Classic Mouse USB è adatto a tutti 
l Pc e Laptop con porta USB. Mouse 3 
tasti, totalmente plug&play sostituisce 
qualunque mouse seriale o ps2 pree¬ 
sistente. 



Il Joystick da collegare al bus USB. Fi¬ 
no a 127 Joystick su una stessa mac¬ 
china! Impugnatura ergonomica, 4 bot¬ 
toni, trini e base con ventose. 



USB Cavi A-A » A-B 

Il cavo USB è il cavo Ideale ad alte pre¬ 
stazioni e doppia schermatura per col¬ 
legare i dispositivi USB al PC o all'HUB 
USB. Il cavo USB A-B si utilizza per la 
connessone di un dispositivo USB ad un 
HUB o ad un Host USB. Il Cavo AA È una 
prolunga di 5 metn, entro I limili delle 
specifiche USB. 



Il Motherboard cable USB tende di¬ 
sponibili porte USB tipo ’A" alle mam- 
board già dotate di Interfaccia USB. 















coordinamento di Andrea de Prisco 


Aladdin 

Spring Cleaning 2.0 

di Raffaello De Masi 



Si dice che il bagno sia 
l'ambiente domestico dove 
si riconosce davvero una 
persona: ma ritengo che il 
cruscotto dell'auto e il ba¬ 
gagliaio abbiano le stesse 
chance di successo. 

"Dall’Alpi alle Piramidi, dal 
Po ai Pirenei, dammi la tua 
'mmonnezza e ti dirò chi 
sei", recita un film di De 
Crescenzo, ed e sufficiente 
cambiare la spazzatura con 
la parte posteriore della 
macchina, per raggiungere 
lo stesso assunto. 

Il cruscotto delle automo¬ 
bili e come un buco nero 
che si riempie puntualmen¬ 
te di tutto II ciarpame che 
transita per I seggiolini po¬ 
steriori Tempo qualche 
mese e questo stesso ma¬ 
teriale transita nel vano ba¬ 
gagli, E il mio è diventato 
da tempo una colonna stra¬ 
tigrafica diagenizzata in cui 
e possibile riconoscere le vicende che. 
in questi ultimi quattro anni, hanno ca¬ 
ratterizzato la mia esistenza. 

I vecchi giornali la fanno da padrone, 
certo, ma non mancano pacchetti infiniti 
di fazzolettini, frutto di inevitabili attese 
al semaforo, stracci gialli del gestore 
sotto casa, inutilizzabili visto che riem¬ 
piono di pelucchi il vetro, ombrelli di 
ignota proprietà, una gabbia da canarino 
(e il pennuto, dove mai sarà? Tremo al 
pensare di ritrovare il suo scheletro!), 
una confezione da ventiquattro scatole 
di carne bovina (ma quando mai mi so¬ 
no sognato di comprarle!), un paio di ta¬ 
volette di cioccolato di Anja che ormai 
camminano da sole, un bollilatte con il 
fischio (?!), la partecipazione di matri¬ 


Era questa un'abitudine molto piu dif¬ 
fusa fino a qualche decennio fa All'inizio 
della buona stagione mia mamma e mia 
nonna si rimboccavano le maniche e, 


monio di un mio ami¬ 
co che mi stara anco¬ 
ra aspettando davanti 
alla chiesa, una confe¬ 
zione di sapone per 
lavatrici che si è aper¬ 
ta e che ha coperto 
tutto di un romantico 
manto bianco. 

Occorrerà che un 
giorno ci metta rime¬ 
dio: che poi sarebbe 
chiudere gli occhi e 
riempire un cassonet¬ 
to delle immondizie. 
Ci ho pensato diverse 
volte, poi, di fronte a 
queste testimonianze 
di vita vissuta, la vo¬ 
lontà vacilla e tutto re¬ 
sta com e. Cosa vole¬ 
te farci, sono un sen¬ 
timentale! 

In compenso non 
mi faccio prendere da 
sentimentalismi 
quando si tratta delle 
mie macchine. Senza pietà disinstallo 
tutto quello che non serve e che non ho 
usato negli ultimi due o tre mesi In 
questo i pacchetti descritti in qualche 
fascicolo scorso aiutano moltissimo per 
quel che riguarda la buona salute del 
PC, ma con il Mac, come fare? Una so¬ 
luzione c'è, e si chiama Spring Cleaning 


Le sane pulizie di 
primavera di una volta 


Aladdin Spring Cleaning 2.0 

Produttore : 

Aladdin Systems Ine. 

165 Westerldge Drive 
Watsonvllle, CA 95076 4159 
USA 

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Distribuito in Italia da: 

Guastar 

V Maglio del Lotto, 2-24126 Bergamo 
Tel 0354/201499 

Prezzo al pubblico I IVA inclusa): 

Ut 99.000 


182 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 









buttandoci dal letto alle cinque di matti¬ 
na. "revotavano'’ la casa. Senza aspira¬ 
polvere e mochi, senza Aiaci e Mastri va¬ 
ri, ma solo con sapone da bucato, stracci 
per la polvere ricavati da vecchie cami¬ 
cie, stracci per lavare per terra costituiti 
da tela di sacco, e olio di gomito, ripuliva¬ 
no tutta casa (ricordo, al ritorno, l’odore 
di pulito che aleggiava in casa, ce l’ho an¬ 
cora nel naso!). 

Questo pacchetto, che ha risvegliato 
tali ricordi, ha lo stesso nome e permet¬ 
te, in primavera come in qualunque altra 
parte dell’anno, di rimettere in ordine il 
nostro amato Mac Sebbene, infatti, il 
melone non abbia mai posseduto la per¬ 
versa tendenza dei PC di distribuire, a 
semina autunnale, nella cartella Win¬ 
dows innumerevoli e differenziati File più 
o meno criptici nella loro individuazione, 
e proliferanti, pare, di vita propria, c’è 
pur sempre qualche angolo nascosto in 
cui qualche ospite indesiderato si na¬ 
sconde, renitente ai nostri tentativi di 
farsi stanare. 

Parliamo in particolare della cartella si¬ 
stema, che contiene due sottocartelle 
dove pare che i file tendano ad accumu¬ 
larsi più o meno rapidamente. Si tratta 
della cartella delle Preferenze e di quella 
degli Init Ma non basta, il nostro HD, 
grazie alle più o meno affrettate opera¬ 
zioni di installazione e cancellazione di fi¬ 
le seguite nel tempo, diviene ricettacolo 
di ciarpame vario, come cartelline vuote, 
file di help senza più genitore, frammenti 
di software non più necessario per de¬ 
cesso del programma principale, File di 
vocabolario, alias orfani, file temporanei 
creati da applicazioni che li hanno poi di- 
sconosciuti come figli del peccato, cache 
abbandonata di browser, file autentici 
che hanno perso il programma che li ha 
generati, e chi più ne ha più ne metta. 

Aladdin Spring Cleanmg è di bocca 
buona, accontentandosi perfino di un 
680X0 che giri sotto System 7 0 e che 
abbia a disposizione almeno 1.5 MB di 
RAM Occorrerà ricordare che certe fun¬ 
zionalità relative alle operazioni di 
drag&drop. spesso utili durante l'uso, ab¬ 
bisognano almeno del 7 1.2 II program¬ 
ma viene fornito su CD 

Com’era facilmente intuibile, il pro¬ 
gramma consta di una serie di utility con¬ 
correnti tutte allo stesso scopo, recupe¬ 
rare spazio buttando via ciarpame e ma¬ 
teriale inutile. Cosi, il programma e rap¬ 
presentato da una serie di pulsanti, 
ognuno con la sua specifica funzione e 
dedicato a un particolare "task’ Quello 



Lo splashscreen di 
Spring Cleanmg m 
classico stile Aladdin 


La finestra delle pre¬ 
ferente. diverse per i 
differenti moduli del 
programma 



la cui funzione appare più ovvia e il Du- 
plicates Remover, dall'implicita finalità. Il 
programma avvia una ricerca che por¬ 
terà. alla Fine, all'apertura di una finestra 
in cui saranno raggruppate due categorie 
diverse di File quelli esattamente identici 
per nome, grandezza, tipo di stringa di 
creatore ecc., e quelli che hanno solo il 
nome coincidente con quello di un altro. 
Ogni tipo di risultato ha i suoi vantaggi e 
svantaggi 

La prima ricerca risulta vincente quan¬ 
do interessa davvero trovare file che 
hanno un loro gemello da qualche parte, 
e questo anche se il nome è differente. 
In questo caso l'utility controlla effettiva¬ 
mente solo il contenuto, mentre le altre 
informazioni, supplementari ma non de¬ 
terminanti nella fase di ricerca, hanno il 


compito di fornire 
al "giustiziere" 
informazioni addi¬ 
zionali per aiutarlo 
nella scelta. Vice¬ 
versa l'altra tecnica 
di ricerca evidenzia 
file aventi lo stesso 
nome ma non ne¬ 
cessariamente do¬ 
tati di altre caratte¬ 
ristiche analoghe: 
questo tipo di anali¬ 
si può essere di 
grande aiuto quan¬ 
do, come capita ta¬ 
lora. si affollano sul 
disco file (pensate 
a "pezzi' 1 di siste¬ 
ma operativo pro¬ 
venienti da diverse 
installazioni - una volta ho trovato su un 
HD di uno studio professionale ben 
quattro Finder e tre System) identici nel¬ 
la funzione ma frutto di release diverse. 
Un altro esempio di salutare utilizzo 
dell'utility è quella di cercare estensioni 
disabilitate attraverso il comando di si¬ 
stema operativo, quando queste vengo¬ 
no magari spostate in altre cartelle. In- 
somma, a caccia di replicanti! 

Ma non solo file 
duplicati... 

Il ’garbage ', la robaccia che si accu¬ 
mula sulle nostre memorie di massa, 
non consta solo di doppie copie di File 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


183 







































































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e programmi; sembra strano ma un sac¬ 
co di spazio viene sprecato, letteral¬ 
mente inutilmente, installando program¬ 
mi in formato "fat" Questo succede 
perché, difficile immaginare il motivo, 
molti utenti installano questo tipo di 
programma (ricordiamo che, dopo l'in¬ 
troduzione dei PPC, molti pacchetti ven¬ 
gono forniti nella versione per 680X0 o 
per questo processore, e, quasi sem- 



© uJt I Un pacchetto davvero atteso 
J-J ; nell'area Mac, grazie al quale 
OC ; si riesce, rapidamente e con 
Q- ; grande perizia, a riorgamzza- 
! re il contenuto del dischi, eli- 
! minando robaccia, materiale 
inutile e superfluo, e disin¬ 
stallando applicazioni e file di cui si puO fare 
agevolmente a meno 

Rapida e pratica possibilità di recuperare in¬ 
stallazioni dall'HD di pacchetti di cui, per un 
motivo o per un altro, non sì ha a disposizio¬ 
ne l'originale. 

Finalmente un indispensabile tool per fare 
pulizia nella cartella delle Preferenze di siste¬ 
ma operativo, vero secchio della spazzatura 
del MacOS 


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A oc 


vuto. 


La estrema personalizzabilita 
delle operazioni eseguibili im¬ 
pone. prima dell'uso, di ac¬ 
quisire una adeguata padro¬ 
nanza del tipo di operazione 
desiderata, altrimenti si ri¬ 
schia di "tagliare" piu del do 


Sovente le operazioni di scansione dei di¬ 
schi si presentano complesse e fastidiosa¬ 
mente lunghe 


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pre, anche nella versione che incorpora 
ambedue le precedenti, la "grassa" ap¬ 
punto) immaginandolo, forse, più poten¬ 
te o versatile, mentre si tratta solo di 
applicazioni destinate a funzionare su 
una macchina remota, quando ad essa 
accedono macchine del network a 
"cuore” e prestazioni diverse. 

Fat App Slimmer "taglia" il codice su¬ 
perfluo sulle applicazioni "fat"; in ordine 
allutilizzo di questa utility, occorre agire 
"Cum grano salis". visto che potrebbe¬ 
ro verificarsi congiunture non favorevoli 
all utilizzo. Ad esempio, se si possiede 
una macchina con scheda di upgrade 
dal 68 al PPC e si "trimma" l'applicazio¬ 
ne a questo occorrerà successivamente 
reinstallare II programma se si ritorna al¬ 
la configurazione iniziale (ovviamente 
vale lo stesso per il contrario). L'opera¬ 
zione di dimagrimento va quindi usata 
con criterio; proprio per questo Spring 


Cleaning cerca di prevenire guai crean 
do un backup del programma e siste¬ 
mandolo nel Cestino (strana questa 
sceltal), da cui sara possibile recuperar¬ 
lo in caso di guai. 

Ed eccoci a una utility di cui davvero 
si sentiva la mancanza, in ambiente 
Mac, un Uninstaller La diversa struttura 
dei programmi Mac e la diversa potenza 
del sistema operativo rendono questa 
operazione meno complessa e funam 
bolesca di quanto avviene con i ben piu 
macchinosi pacchetti destinati a Win¬ 
dows. La sezione Uninstaller non ha bi¬ 
sogno di monitorare l'installazione di un 
pacchetto per rimuòverlo, il lato piu in¬ 
teressante dell'operazione sta nel fatto 
che l'utility non solo scova applicazioni 
e materiale connesso, ma propone di 
verse soluzioni, cancellazione del solo 
programma, del blocco di file secondo 
l'algoritmo proprietario di Spring Clea- 


184 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



































































































































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ring, dei file associati con l'applicazione 
in accordo ai setup dell'applicazione 
stessa, e dei file non strettamente con¬ 
nessi, ma presenti nella stessa cartella 
o in quelle subordinate, 

Quante volte abbiamo trovato file di 
cui abbiamo cercato di definire la pater¬ 
nità, o almeno qualche parentela? Ecco 
al lavoro Orphan Adopter, che scova, 
negli angoli bui della nostra memoria di 
massa, applicazioni e documenti che, 
per un motivo o per un altro, si sono 
smarriti; attraverso questa opzione, che 
separa accortamente gli uni e gli altri in 
due gruppi distinti, si potrà decidere 
che fine dovranno fare questi file, even¬ 
tualmente assegnando loro un altro pa¬ 
tronimico, Ricordiamo che ogni docu¬ 
mento Mac 6 caratterizzato da due 
stringhe: "type", che identifica II gene¬ 
re di documento trattato (database, te- 


I risultali tll alcune operazioni: essi possono es¬ 
sere poi trattati in maniera molto precisa e per 
sonallzzata 


A 


sto, grafica, ecc.), e "creator", che per¬ 
mette il riconoscimento del documento 
da parte di un'applicazione. Manco a 
dirlo, occorre una certa attenzione nel 
maneggiare e, ancora di più, nel modifi¬ 
care questi valori, 


A caccia dell’inutile 

Come abbiamo già più volte eviden¬ 
ziato, Spring Cleaning 6 insieme un "se¬ 
gaossa" e un preciso primario di micro¬ 
chirurgia E non disdegna, accanto a 
grossi interventi riparatori, di lavorare di 
cesello e di rifare il lifting della nostra 
macchina al meglio, 

Tanto per capirci, Spring può eseguire 


una serie di lavoretti forse non stretta- 
mente necessari, ma che certo riorga¬ 
nizzano i nostri dischi al meglio, Conti¬ 
nuando nella metafora, dopo aver lavato 
per terra e svuotalo i cestini, passa a to¬ 
gliere le ragnatele. Eccolo quindi a cac¬ 
cia di Alias; la selvaggina catturata potrà 
essere rediretta al legittimo genitore, 
cancellata, salvata per futuri utilizzi, rior¬ 
ganizzata e cosi via Un'altra utility, Do- 
cument Flnder, permette di "leggere" i 
dischi alla ricerca di file di un determina¬ 
to tipo (ad esempio uno spreadsheet di 
cui non si ricorda più il titolo); Empty 
Polder Remover esegue l'operazione in¬ 
sita nel nome, e i risultati di questa ri¬ 
cerca, abbinati all'operazione di ricerca 
degli orfani, può dare sovente risultati 
sorprendenti 

Ancora, rispondete onestamente!, 
avete davvero idea dei font presenti sul- 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


185 


















































































































































Itili» 11.. Milr AlUtO 

* InstAlIed (and wtirr») - 


Inatollotton Oaaltnotion» for Spring Clooning 2 0 
Spring Claaning"* 2 0 (foldtr) - 


H 


Rtgislor Spnng Clooning 2 0 
I Spring Citoning 2 0 Guido 
I Spring Clooning DotoDoia 
I Spring Citoning Excoplioni 
I Spring Citoning Plug-in* 

I Spnng Citoning -2 0 
I Whot wos inttolltd tond whtrt) 
I Spnng Citoning v 2 0 Poodmo 




Spring Citoning Plug-ini (foldtr).-.— 

(26 plugin* thoi impltmtni tnt Morenti ond oction*) 

I Alioi Fixtr 
I A* 4 ign Por tnt 
I Dolete 

I Documtnt FlnOer 
I Duplicoto 

I Duplicato to Stufili Archlvt 
I Duplicato» Romovor 
I Empty Foldtr Rtmovtr 
I Exeludt from futuro soorche* 

I Fot App Slimmtr 
I Font Rtmovtr 


Qualcosa cui ben pochi 
costruttori pensano, la 
lista dei file installati dal 
pacchetto, Se tutti fa - 
cessero cosi 


Il sito Aladdin, prò 
dottore dei ben più 
famosi e apprezzati 
Stufflt, InstallMaker e 
Flashback Come si 
può vedere, la nuova 
versione del "Pulito¬ 
re". la 3 0. è in arrivo 
Iprevista per la fine di 
marzo) 


4 tilt Edlt VHw Ho lavorile* Wlndow «luto 


=Uè= 


Aladdln Syttrmi: Stufiti coi 


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la vostra macchi¬ 
na? Quel set di ca¬ 
ratteri, magari sca¬ 
ricato in un impeto 
di "febbre da Bo- 
doni” da Internet, 
così bello e a cui 
avete predetto un 
glorioso avvenire 
sulla vostra mac¬ 
china, lo avete poi 
davvero mai usato? 

Ecco in aiuto "Font 
Remover", che 
"scova" tutti i font 
disponibili (non so¬ 
lo quelli nella car¬ 
tella System), ne 
permette la visua¬ 
lizzazione, e con¬ 
sente di eseguire 
diverse operazioni, come cancellazione, 
accantonamento in locazioni ad hoc, ri¬ 
definizione e cosi via Help Remover 
ha compito analogo, finalizzato alla rac¬ 
colta di file di questo tipo che pare ab¬ 
biano la prerogativa della generazione 
spontanea, e che sovente restano in¬ 
tonsi sull'HD fino alla eliminazione del 
programma (e sovente anche dopo che 
questo e avvenuto). Onestamente, 
quanti di noi hanno mai usato i balloon 
help? 

Ed eccoci a un’altra pregevole utility, 
di cui si sentiva davvero la mancanza 
sul Mac: come dicevamo precedente- 
mente, nel S O Mac non esiste una 
opzione " Disinstalla’' analoga a quella 
del PC, anche perché è ben difficile 
che se ne possa sentire la necessità, 
Finora! Fatto sta che, grazie a una per¬ 


versa tendenza di similitudine al PC (o, 
molto più probabilmente, perché il pac¬ 
chetto è stato realizzato basandosi sul¬ 
lo stesso codice), nell’ultimo periodo 
molti Installer hanno preso la disgrazia¬ 
ta abitudine di distribuire, al di fuori del¬ 
la cartella dedicata, qua e là nel siste¬ 
ma file di cui si perde traccia. Ed ecco 
venirci in soccorso Uninstaller, prege¬ 
vole pièce che, partendo da una appli¬ 
cazione, "recupera" i naufraghi ad essa 
relativi, permettendo operazioni diver¬ 
se, come cancellazione, backup su al¬ 
tre memorie, eliminazione mirata di file 
(es. cache di browser, o archivi di po¬ 
sta), PuO essere realizzata, sul nostro 
disco, una acconcia "Storage area", 
una cartella, per cosi dire, di quarante¬ 
na, dove muovere quel che più ci ag¬ 
grada, come pacchetti disinstallati, or¬ 


fani di cui non si conosce bene l'iden¬ 
tità, Pref che potrebbero essere utili in 
un secondo tempo, file non piu leggibili 
per assenza del loro genitore, ma che 
potrebbero essere trasferiti, in un se¬ 
condo tempo, su un'altra macchina in 
possesso dell'applicazione adatta. 

Tanto per raggiungere la sempre ago¬ 
gnata perfezione, Spring Cleaning ha 
una serie di opzioni che gli permettono 
di tagliare l’applicazione perfettamente 
secondo i nostri desideri. Ecco quindi 
opzioni raffinate, come esclusione, dal¬ 
le operazioni, di documenti o cartelle 
con icone personalizzate, scelta, duran¬ 
te l’uso di Font Remover, di selezione 
del tipo di carattere (PostScript, TT o 
bitmap, AFM), distinzione, durante la 
"cura” degli help, tra file specifici e File 
di documentazione Ancora, in Unin¬ 
staller, è possibile (bella, come opzio¬ 
ne!) disinstallare non solo l’applicazio¬ 
ne, ma anche i documenti da essa ge¬ 
nerati: e, infine, per ogni operazione, e 
possibile stabilire delle eccezioni, che, 
manco a dirlo, possono essere sogget¬ 
te a diverso destino. 


Conclusioni 

Ecco, finalmente, un pacchetto di cui 
si sentiva davvero la mancanza Sebbe¬ 
ne le sue funzioni non siano davvero 
cosi Indispensabili come nell’area PC 
(dove applicazioni di questo tipo abbon¬ 
dano), Spring Cleaning dovrebbe esse¬ 
re presente nella dotazione degli attrez¬ 
zi di un perfetto Macintoshista, assie¬ 
me a un buon antivirus, alle Norton Uti¬ 
lity e al fantastico TechTool. di cui ab¬ 
biamo parlato già su queste pagine. 

Spring Cleaning lavora quietamente, 
6 rapido ed efficace, ed 6 capace di re¬ 
cuperare dall’HD molto più spazio di 
quanto non si immagini Ironia della 
sorte, talvolta 6 addirittura più "chirur¬ 
gico" di quanto lo si desidererebbe, vi¬ 
sto che, al momento del mio primo uti¬ 
lizzo, ha stroncato anche le Pref di Eu¬ 
dora, costringendomi a riorganizzare di 
nuovo la mia posta e le relative agendi¬ 
ne. Poi mi sono accorto che la colpa 
era mia, visto che, come fanno quasi 
tutti, ho preteso di usare il programma 
senza neppure dare un’occhiatina alle 
istruzioni. E pensare che me la sono 
presa con mia moglie che, appena 
comprata (aveva due ore di vita), ha 
"battezzato” la macchina andando a 
circolare nel caotico traffico della tenta¬ 
colare Atripalda. MS 


186 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 

























































Aladdin Flashback 

di Raffaello de Masi 




La mia gran presenza a 
me stesso, che mi ha re¬ 
so famoso nell'Italia me¬ 
ridionale. divenuta 
d'esempio e monito alle 
generazioni future, mi ha 
consentito, nei dieci lu¬ 
stri e più della mia illumi¬ 
nata esistenza, di "ac¬ 
cocchiate figure di nien¬ 
te" a non finire, come sa 
chi benevolmente legge 
da tempo i miei ignobili 
scritti Mi è successo di 
tutto, come perdita di 
mia madre, addormenta- 
menio durante una ses¬ 
sione d'esami e risveglio 
in piena notte nel buio 
più assoluto, sbaglio d'al¬ 
bergo all'arrivo, per le va¬ 
canze (per la verità, il no¬ 
me dell'albergo era quel¬ 
lo giusto, era la città che 
era sbagliata) Manco a 
dirlo, poi, non mi viene 
neppure in mente, du¬ 
rante questi episodi, che il tutto sia frut¬ 
to della mia sbadataggine, per cui, ve¬ 
stito della forza di chi ha dalla sua parte 
la (presunta) verità, m'impegno in di¬ 
scussioni ardite e degne di ben altro fi¬ 
ne e crociata 

Madonnina mia. ma come si fa a di¬ 
ventare piu precisi e ordinati; il fatto è 
che poi. quando mi accorgo di avere 
(inesorabilmente) torto, vorrei fare di 
tutto per tornare indietro, per "metterci 
una pezza " alla figuraccia fatta E pun¬ 
tualmente non faccio che peggiorare la 
situazione, come quando, all'associazio¬ 
ne ciechi, ebbi modo di chiudere un di¬ 
scorso con la fatale frase: "Siamo d'ac¬ 
cordo, ci vediamo domani!” Resomi 
conto che avevo fatto una gaffe, pensai 
bene di rimediare aggiungendo Beh, 
vi saluto, ormai si è fatto tardi, come voi 
ben vedete! " 

Sono questi i casi in cui ci viene istin¬ 


tivo pensare "Ah. come vorrei tornare 
indietro solo di cinque minuti, bastereb¬ 
bero!". Fino a che il modello che mio 
fratello, l'inventore (che famiglia e 


pazz...”), sta sperimen¬ 
tando sul campo usan¬ 
do come cavie i gemel- 
lini non sarà messo a 
punto, le mie belle figu¬ 
re me le sto diligente¬ 
mente elencando in un 
libretto, a futura memo¬ 
ria dei miei nipoti. 

Fortunatamente una 
macchina del tempo 
per i computer c'è. è 
ben collaudata e. cosa 
non disprezzabile, di¬ 
sponibile sia per Mac 
sia per Windows. La 
produce Aladdin Sy¬ 
stems. si chiama Flash¬ 
back e rappresenta uno 
dei pacchetti più utili su 
cui c’e capitato di met¬ 
tere le mani. 


Flashback, 
per non 
piangere lacrime di 
coccodrillo 


Quante volte c'è capitato di salvare 
qualcosa e. immediatamente dopo, es¬ 
serci resi conto che la versione prece¬ 
dente del nostro documento era molto 
meglio? Quante volte abbiamo usato 
una lettera scritta in precedenza per 
prepararne una nuova e ci accorgiamo 
improvvisamente di aver sovrascritto la 
vecchia mentre avremmo preferito te¬ 
nerne una copia? Quante volte abbia¬ 
mo messo mano al nostro perfetto fo¬ 
glio Excel e ci siamo resi conto che. per 
il principio che "il meglio è nemico del 
bene", avremmo fatto molto meglio a 
tenerci il certo per l'incerto Quante vol¬ 
te abbiamo modificato il codice del no¬ 
stro bel programma, ritrovandoci con un 


Aladdin Flashback 

Produttore : 

Aladdin Systems Ine 
165 West tintine Dove 
Watsonville, CA 95076 4159 
USA 

nuo /rwww.araouinsys con i 

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Prezzo al pubblico IVA •nciusji 

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MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


187 














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FlashBack 


» i" 


M.tlltlYai k 


\ A la (Min 
T\ Systems 


— 




eseguibile "ineseguibile” e senza ricor¬ 
dare dove e come abbiamo eseguito le 
nostre maledette modifiche Quante 
volte... e fermiamoci qui, tanto l'elenco 
potrebbe divenire infinito 
Flashback è un programma capace di 
tenere traccia di tutti i cambiamenti av¬ 
venuti nei nostri documenti, permetten¬ 
doci quindi di fare marcia indietro e di ri¬ 
tornare a una qualsiasi delle versioni 
precedenti in tutta tranquillità e senza 
patemi d'animo. Essenzialmente, si 
tratta di una utility che monitora il no¬ 
stro sistema e, in base a un database 
che elenca le applicazioni e I documenti 
di cui si 6 ritenuto necessario tenere 
traccia, tiene conto di tutte le variazioni 
che, al momento del salvataggio, ven¬ 
gono apportate al documento stesso. 

Sia ben chiaro, il funzionamento di 
Flashback è molto più raffinato di quan¬ 
to si possa pensare Tanto per capirci, 
da tempo esistono in circolazione pro¬ 
grammi, anche di freeware e sharewa¬ 
re, che offrono la possibilità, piu o me¬ 
no automatica, di registrare versioni 
successive dello stesso documento. Il 
risultato ottenibile 6 lo stesso di Flash¬ 
back, ma c'è una differenza Mentre 
quelli creano versioni successive 
dell'intero documento (cosi un file da 
100K, in cui sia stata cambiata una sola 
frase o, addirittura, una sola parola o 
lettera, genererà un altro file di altret¬ 
tanti Kappa), il nostro tiene traccia solo 
dei cambiamenti avvenuti, per cui al 
documento principale, anche ben nutri¬ 
to, si affiancheranno una serie di "pat¬ 
ch”, per cosi dire, che conterranno solo 
le modifiche, rimanendo cosi pochissi¬ 
mo Ingombranti e che s'integreranno 
nella versione principale quando saran¬ 
no chiamati in causa, 

Pertanto la struttura gerarchica di un 
archivio Flashback sarà organizzata in 


pacchetto, tanto potente e utile quanto 
trasparente, non c'è, tranne che alcuni 
piccoli settaggi delle preferenze per¬ 
mettono una maggiore personalizzazio¬ 
ne del sistema. Per il resto FB rappre¬ 
senta un degno esemplare della gene¬ 
razione dei pacchetti Mount and for- 
get", ed ha dalla sua il vantaggio di es¬ 
sere poco ingombrante, in memoria e 
durante l'uso 


Conclusioni 

Flashback è un eccellente pacchetto 
che svolge una sola funzione, ma la 
svolge bene e senza infastidire mal 
l'utente. Offerto in versione Mac e PC 
sullo stesso HD, è un "mind saver" uti¬ 
lissimo, tanto da meritare l'appellativo 
di "Now. recover things even Norton 
can't". Lavora su ogni tipo di documen¬ 
to, è un grande " space saver ", e sor¬ 
passa certamente in utilità i vari pac¬ 
chetti di "file recovery" e di "file 
overwriting” Niente male davvero, per 
un pacchetto che costa poco e che, na¬ 
to per la piattaforma Mac, è oggi offerto 
anche per Windows. «e 


Flashback durante II 
suo funzionamento 


Mancanza di un elastico si¬ 
stema di rinominazione dei fi¬ 
le memorizzati 


applicazione->file- 
principale-revisio¬ 
ni, queste ultime 
contenenti solo i 
cambiamenti 
Semplice e genia¬ 
le. non vi pare? E 
tenendo conto che 
di un documento si 
possono tenere, 
virtualmente, infinite variazioni, ci si ren¬ 
de conto che, ad esempio, di una lette¬ 
ra commerciale si possono custodire in¬ 
finite copie diverse, a seconda del de¬ 
stinatario, con un'elasticità d'uso e di 
personalizzazione ben difficilmente ac¬ 
cessibile anche al più sofisticato dei 
mailmerge. 

Più di tanto da dire, riguardo a questo 


A 

• Eccellente pacchetto di sal¬ 
vaguardia di file utili, preser¬ 
va i nostri dati importanti da 
operazioni di cancellazione e 
sovrascrittura 

Modesto impegno. In termi¬ 
ni di spazio su disco e di me¬ 
moria IMM 


188 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 








































































La vostra 
azienda ha il f 


inni 




w_. 


Ma è solo ad Hannover 

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a cura di Amiga Group Italia 


Amiga e l'anno 2000 


di Bernardo Innocenti 



Da qualche tempo il cosid¬ 
detto "bug dell'anno 2000" 
è diventato un argomento di 
grande interesse anche al di 
fuori del mondo dell’informa¬ 
tica. 

Data la semplicità con cui 
può essere esposto il proble¬ 
ma, ne hanno parlato ampia¬ 
mente persino i telegiornali 
e la stampa non specializza¬ 
ta. Evidentemente, l'idea 
che tutti i computer del 
mondo possano "andare in 
tilt" proprio all'inizio del nuo¬ 
vo millennio fa molta presa 
sulla fantasia dei giornalisti e 
dei lettori. Si tratta, in so¬ 
stanza, di una versione rivisi¬ 
tata della fine del mondo 
che era prevista, in chiave 
biblica, anche per l'anno 
Mille 

Il problema viene spesso 
enunciato in questo modo: 
alla mezzanotte del 1° gen¬ 
naio 2000 tutti i computer del mondo 
andranno in tilt, perche molti program¬ 
mi usano soltanto due cifre per memo¬ 
rizzare l'anno, e quindi l'orologio tor¬ 
nerà indietro all'anno 1900, Il problema 
viene spesso chiamato "Il Bug del 
Millennio ", ma un'analisi leggermente 
piu attenta rivela che le ultime due cifre 
dell'anno si riazzerano regolarmente 
all'inizio di ogni secolo, quindi sarebbe 
più corretto, anche se di gran lunga 
meno affascinante, parlare di "Bug del 
Secolo”. 

Comunque sia, le cose non sono cosi 
semplici come vengono descritte ai 


non addetti ai lavori. Innanzitutto, non è 
vero che i computer rappresentano le 
date utilizzando due cifre per l'anno. La 
maggior parte dei sistemi operativi, 
compreso AmigaOS, misura interna¬ 
mente il tempo usando un unico nume¬ 
ro (a 32 o 64 bit) che contiene il nume¬ 
ro dei secondi trascorsi a partire da una 
data iniziale. In Unix, per esempio, 
l'istante 0 è fissato alla mezzanotte del 
1" gennaio 1970, ora di Greenwich 
Questa data di riferimento viene chia¬ 
mata in gergo "The Epoch” perché se¬ 
gna l'inizio dell'era di Unix. L'aritmetica 
dei numeri binari garantisce che prima 


o poi il numero dei secondi 
traboccherà, riazzerandosi 
(overflow e wrap-around) Ma 
questo non accadrà in una da¬ 
ta affascinante come la mez¬ 
zanotte di Capodanno dell'an¬ 
no 2000. 

Il numero dei secondi viene 
utilizzato internamente in tutti 
i calcoli svolti dal sistema 
operativo, ma esistono delle 
funzioni apposite per conver¬ 
tire questo numero in una da¬ 
ta in forma leggibile per gli 
esseri umani, cioè qualcosa 
come "giorno-mese-anno 
ore:minuti:secondi'). I pro¬ 
grammi applicativi se ne av¬ 
valgono tutte le volte che ne¬ 
cessitano di stampare una da¬ 
ta. Queste funzioni di sistema 
potrebbero essere fonte di 
problemi "estetici", ma non 
possono provocare errori di 
calcolo che possano influen¬ 
zare il comportamento dei 
programmi. 

Il problema dell'anno 2000, noto an¬ 
che con il nome in codice “Bug Y2K", 
riguarda in particolar modo alcuni data¬ 
base che utilizzano formati proprietari 
per rappresentare le date, oppure i pro¬ 
grammi che gestiscono l'e-mail e i 
newsgroup di Internet. Il formato stan¬ 
dard con cui viene trasferita la posta 
elettronica è particolarmente soggetto 
al problema, perche le intestazioni dei 
messaggi contengono date scritte per 
esteso, come nel seguente esempio. 

Date: Fri, 4 Dee 98 01 17:22 -0100 


190 


MCmicrocomputer n, 192 - febbraio 1999 



















Ecco la pagina del silo 
di Amiga Ine 
(hltp//www 
amtga com/de velo - 
pers/092098 
y 2 k shtmll in cui si fa 
ri ferimento nel lesto 



Un Client e-mail potrebbe presentare 
malfunzionamenti in presenza di un an¬ 
no "00", e ne potrebbe conseguire che 
alcuni messaggi verranno ordinati in 
modo errato all'interno delle cartelle 

Anche la tecnologia Fidonet è sogget¬ 
ta al problema dell'anno 2000 Alcuni 
mesi fa su Aminet è stata rilasciata una 
versione corretta di Spot, il celebre pro¬ 
gramma per point Fidonet, E' probabile 
che i software per le BBS come anche i 
mailer e i mali processor manifesteran¬ 
no qualche problema a causa di una cat¬ 
tiva gestione delle date. 

Per questi casi la raccomandazione 
Single Unix Speclflcatlon richiede che i 
numeri da 0 a 68 siano interpretati co¬ 
me 2000-2068 mentre quelli da 69 a 
99 continueranno ad essere tradotti 
come di consueto in 1969-1999 
AmigaOS si discosta leggermente da 
questa specifica, spostando il discrimi¬ 
natore da 69 a 78 

Un criterio analogo dovrebbe essere 
applicato dai lettori di carte di credito 
presenti nei negozi nel verificarne la da¬ 
ta di scadenza, ma per precauzione VI¬ 
SA, MasterCard ed American Express 
hanno preferito emettere carte di credi¬ 
to con scadenza 11/99 finche e stato 
loro possibile. 

Recentemente Olaf Barthel. un cele¬ 
bre programmatore Amiga che attual¬ 
mente sta lavorando all’OS 3 5, ha 
svolto un'accurata indagine sulla com¬ 
patibilità Y2K di AmigaOS Ne 6 risulta¬ 
to che l’attuale versione del sistema 
operativo, pur essendo stata rilasciata 
nel 1993, non presenta problemi di ri¬ 
lievo in relazione all'anno 2000 Olaf ha 
invece scoperto un bug nel comando 
SetClock distribuito con l'ormai obsole¬ 
to Workbench 1.3. per il quale viene 
fornita una versione corretta sul sito 
Internet di Amiga Ine. 

Questo bug riguarda la rappresenta¬ 
zione a due cifre dell'anno all'interno 
degli orologi con batteria tampone pre¬ 
senti in tutti i modelli di Amiga. Si tratta 
di due diversi chip Ricoh RP5C01 
(A3000, A4000 e Al200) e Oki 
MSM6242RS (A2000 e A500). presenti 
anche in molte schede madri PC. In en¬ 
trambi gli orologi l’anno viene memoriz¬ 
zato in formato BCD, utilizzando due ci¬ 
fre di 4 bit ciascuna (nibble) Alcuni 
BIOS per PC interpretano erroneamen¬ 
te l'anno 00 come 1900 anziché 2000. 
mentre il Kickstart di Amiga, a partire 


dalla versione 2 0 prodotta nel 1989, 
legge l'orologio ad ogni reset autono¬ 
mamente (senza cioè ricorrere al co¬ 
mando SetClock presente nel 
Workbench 1.2/1 3). Il codice contenu¬ 




to nella ROM e predisposto per aggira¬ 
re questo limite hardware interpretan 
do i valori da "00” a "77" come 2000- 
2077 

Esiste tuttavia un bug piuttosto sub¬ 
dolo che affligge il comando Version, 
anche nell'attuale OS 3 1 Questo co¬ 
mando ricerca una speciale stringa di 
identificazione presente all'interno dei 
programmi e delle librerie La stringa 
ha il seguente aspetto 

SVER: Formai 40 105 (11 4 95) 

Come si vede, l'anno è espresso 
con due cifre. Quando nel 2000 ver¬ 
ranno rilasciati i primi programmi, il co¬ 
mando Version interpreterà in modo 
errato l'anno "0" riportando, curiosa¬ 
mente. una data spostata nel futuro di 
ben 36 anni E' prevedibile che questo 
piccolo problema non abbia alcuna 
conseguenza disastrosa In ogni caso 
Olaf Barthel è stato avvertito e ha ga¬ 
rantito che una versione corretta del 
comando Version sarà certamente di¬ 
sponibile 'in tempo" 

Un altro problema, forse meno cono¬ 
sciuto ma non meno temibile, afflig¬ 
gerà i computer che saranno scampati 
all'olocausto del giorno 1-1-00. Questa 
seconda piaga riguarda il mese bisesti¬ 
le di febbraio 2000 Questo mese do¬ 
vrà infatti avere 29 giorni perché costi¬ 
tuisce una tripla eccezione alla regola 
Come tutti sanno, febbraio ha 28 giorni 
tranne che negli anni divisibili per 4, 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


191 






















































































che si dicono bisestili. Tuttavia, pochi 
sanno che gli anni divisibili per 100 
(1700, 1800, 1900 .) fanno eccezione: 
non sono cioè bisestili Gli anni che so¬ 
no divisibili per 400 devono pero esse¬ 
re considerati bisestili, e il 2000 è II pri¬ 


mo anno in cui questa eccezione verrà 
applicata. 

Usando Teditor di preferenze Time è 


facile verificare che AmigaOS conside 
ra. correttamente, il 2000 un anno bi 
sestile 


Come si può vedere dalle due schermale, la dalli all interno dei programmi e 
registrala con sole due cihe per l anno. mentre il sistema le mostra all utente 
su quattro cifre Nell'esempio. Il comando "SetPalch presenta al suo interno 
la siringa SVER selpalcli 43 6 (12 5 97) Alt esecuzione dì versron il sistema risponde trasfor¬ 
mando la data m 12Maggiol997 


NEWS 


La NASA alla fiera "Amiga 99" 

Dal 12 al 14 marzo si lerra a St Louis la fiera "Amiga 99" Olire 
alla presenza dei piu importanti operatori commerciali e dei rappre¬ 
sentanti di Amiga Ine. la manifestazione ospiterà una conferenza sul 
tema "Computer nello Spazioalla quale parteciperà il Comandante 
Steven R Nagel della NASA, che illustrerà gli usi di Amiga all mterno 
d ell'agenzia spaziale americana. 
tutp://www amiQ.i stl. com/show. lumi 

Amiga Forever Online 

La Cloanto ha pubblicato sul proprio sito Amiga Forever Online, 
una distribuzione dell'emulatore di Amiga per PC limitata rispetto al¬ 
la versione su CD-ROM, ma contenente tutto il software necessario 
all'emulazione base, comprese le ROM Amiga, 

['Hip ■ mvw cio.iril.-t 'tallirle >.r.-| 



L'OpenGL arriva su Amiga 

Haage & Partner ha rilasciato Warp3D e StormMESA v3 0 II pri¬ 
mo software è un driver grafico in grado di accedere trasparente- 
mente all'hardware 3D installato su Amiga StormMESA e invece 
una libreria grafica compatibile con lo standard OpenGL, usato da 
tempo su altre piattaforme L accoppiata di questi due software per¬ 
metterà uno sviluppo più semplice di applicazioni facenti uso di 3D 
ma anche un piu veloce portmg di programmi 3D già esistenti su al 
tr e piattaforme. 

IhttDV/www.hiinac partner com/3dworlcl/indcx-e.hln\ 



Annunciata la scheda 3Dfx per Picasso IV 

Avendo ricevuto abbastanza preordina¬ 
zioni, Village Tronic si appresta a sviluppa¬ 
re un modulo 3Dfx Voodoo per la scheda 
Picasso IV Secondo la tabella di marcia, 
dovrebbe essere pronto per il prossimo 
anno 

\ntp://www villaqinronic coni/amiqm\ 



survey.html 


192 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 



























































Anche se è piuttosto prematuro, pos¬ 
siamo comunque speculare fin da ora 
sulle date in cui AmigaOS incontrerà 
seri problemi legati alla rappresentazio¬ 
ne del tempo. In AmigaOS il 'tempo 
zero" e stato fissato alle ore 00:00:00 
del 1° gennaio 1978, otto anni piu tardi 
di UNIX II 19 gennaio del 2046, alle 
3:14 07. i secondi accumulali dal conta¬ 
tore raggiungeranno il numero più gran¬ 
de che si possa rappresentare usando 
un intero a 32 bit con segno: 
2.147.483.647 Aggiungendo un altro 
secondo si ottiene un trabocco che 
produce una quantità negativa: - 
2,147.483,648. Tuttavia questo non co¬ 
stituisce un problema per tutti i pro¬ 
grammi che manipolano il numero dei 
secondi utilizzando operazioni aritmeti¬ 
che che non tengono conto del segno. 

In particolare, i numeri negativi non 
influenzano il funzionamento del ti¬ 
mer.device, che in AmigaOS è il modu¬ 
lo software designato alla gestione di 
tutte le temporizzazioni del sistema 


operativo e delle applicazioni. Tuttavia, 
le funzioni della dos.library e della loca¬ 
le.library non saranno piu in grado di 
convertire il numero dei secondi in una 
data corretta a causa di un bug che pro¬ 
duce date spostate in avanti di due an¬ 
ni, Il problema e comunque risolvibile 
aggiornando queste funzioni 
Il 7 febbraio 2114 alle ore 6:28 16 il 
numero del secondi supererà il massi¬ 
mo numero rappresentabile da un inte¬ 
ro a 32 bit senza segno, riazzerandosi, 
In pratica, l'orologio tornerà indietro al 
1” gennaio del 1978, con conseguenze 
decisamente disastrose, Per allora è 
previsto che tutti i sistemi operativi sa¬ 
ranno da tempo stati aggiornati all'uso 
di numeri a 64 bit (ammesso sempre 
che in quell'epoca avrà ancora senso 
parlare di bit, n.d adp) e pertanto la di¬ 
scussione di questo problema è da 
considerarsi puramente accademica 
Pare dunque che il tanto temuto an¬ 
no 2000 non sarà poi cosi catastrofico, 
almeno per quanto riguarda il sistema 


operativo di Amiga che, teniamo a ri¬ 
cordare. non e stato più aggiornato dal 
1993. Forse, allora, è il caso di doman¬ 
darsi come mai molti produttori di noti 
sistemi operativi siano dovuti correre 
ai ripari per rappezzare qua e là il loro 
codice in vista del prossimo millennio. 
Tra questi spiccano Microsoft, che ha 
dovuto fornire ben tre service-pack per 
rattoppare Windows NT 4.0, Hewlett 
Packard, che fornisce un numero con¬ 
sistente di patch per correggere vari 
aspetti di HP-UX e Sun Microsystems, 
che ha raggiunto la compatibilita Y2K 
solo con il recente rilascio di Solaris 7 
La situazione 6 analoga per quanto ri¬ 
guarda NetWare (Novell). SCO, AIX 
(IBM) e IRIX (Silicon Graphics) Sul 
fronte dell'Open Source Software. 
NetBSD è dichiarato compatibile con 
l'anno 2000 a partire dalla versione 
1.3 1. mentre lo stato di compatibilita 
di Linux dipende dalle versioni dei 
package GNU installati nella distribu¬ 
zione. 6® 


di Enrico Altavilla 


Grafica ad alte pre¬ 
stazioni anche su 
Al 200 

Le schede BVIsion 
di Phase5 sono state 
rilasciate Si tratta di 
moduli grafici per le 
schede BlizzardPPC 
che montano un chip 
Permedla2 e promet¬ 
tono alte prestazioni sia in campo bidimensionale che tridimensionale. 

ruta.//www.piwsuò de/amiaa/bvppcu.ntmi 


OloFight, un nuovo videogioco per AGA e schede grafiche 

OloFight e un nuovo videogioco di lotta prodotto e recentemente 
rilasciato dallitaliana Reai Ologram. 

Il gioco usa tecniche grafiche in grado di mostrare un gran nu¬ 
mero di colori, sfondi animati e presenta dieci lottatori, ognuno dei 
quali e disegnato con piu di 400 fotogrammi di animazione. Il gioco 
gira su AGA ma e previsto a breve un aggiornamento per le sche- 






de grafiche 

inttp.//www olociram.com/Olo/-icihl/indax hlmj 


Emulare il Nintendo 64 

TrueReality è un emulatore di Nintendo 64 appena rilasciato 

L'emulazlonenon è 
ancora completa ed 
attualmente II nume¬ 
ro di giochi compatibi 
Il e basso, ma lo svi¬ 
luppo promette mollo 
bone 

Ovviamente, richie¬ 
de AGA e CPUmolto 
veloci: PowerPC o 
68040/060 
http://www ami- 
dog.com/n64/ 



AMOS Free 

GII sviluppatori originali del pacchetto AMOS hanno deciso di rila¬ 
sciare 1 sorgenti dell'applicazione, liberamente prelevagli dal loro si¬ 
to Web II sorgente può essere modificato, ricompilato e distribuito 
sotto qualsiasi forma, persino commerciale, a patto che nel pacchet¬ 
to rimanga ben In vista una nota che attesta che il software si basa 
sul sorgente originale di 

AMOS In futuro, verranno anche rilasciati I sorgenti di AMOS 
Professional 

Vitto ://www. clickteam. com/weD/amos/amos_download. IV n) 


MCmicrocomputer n. 192 - febbraio 1999 


193 


















Unapotentegestjone di dotabase on-line. 


Un’ agile gestione in back office on-line. 


Porla Porlese, il più importante giornale di piccoli annun¬ 
ci del mondo, lui reso disponibile su Internet la consulta- 
_ _ zinne on-line della sua pubblicazio- 

J ' jjjr-gj ne. L'applicazione realizzata è in 

grado di gestite più di un milione di 
annunci e consente agli ideali di 
consultarli facendo ogni tipo di ricer- 
gSHr'"~7sgi ca. I ban- 
■ ■ ner pubbli¬ 
citari com¬ 
paiono. se- 
J condo 
una 

programmazione predefinita, 
nelle pagine di risposta alle 
ricerche create automatica- 
mente dal sistema. I dati, che 
risiedono su un potente SQL- 
server connesso a Internet grazie 
a un accordo di housing, tengo¬ 
no aggiornali bisettimanalmente 
con i nuovi annunci provenienti 
da IBM AS/400. 


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AirOne è in grado di gestire l 'orario, le 
tariffe, le promozioni e i messaggi 
pubblicitari diretta- 
mente on-line e il di¬ 
rect marketing può in¬ 
tervenire direttamente 
per finalizzare le prenotazione ricevute. 

Questo è possibile grazie a delle pagine rise- 
vate e protette da password, che permettono 
di colloquiare direttamente con il data base 
Le pagine pubblicate sono modificate e ge¬ 
nerate automaticamente dal siste- 
ma. L'applicazione è in hosting 
sui server di Informedia e l'ac- 

fl lì I (iPll fip a ' ss ° ,iiin 'i" p (iri, ‘ 1 

il m imi imm i,e ^ ii<> essm> e ff ei,uai<> ^ , " ii ° 

il mondo con un PC un modem 
e un accesso a Internet. 


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Mortili on-line. 



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(Geographic Information Sy¬ 
stem Lei ha permesso di realizzare 
applicativi attraverso cui operatori 
di sedi periferiche possono consultare su Internet un archi¬ 
vio cartografico referenziato ad un database, che la sede 
centrale aggiorna periodicamente. 


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Il catalogo del¬ 
la casa disco- 
grafica Fané 
pubblicato su In¬ 
ternet è a disposizione degli utenti per 
ejfetturegli ordini di CD. L 'utente, dopo 
essasi registrato, può scegliere libera¬ 
mente i suoi acquisti e chiederne la spe¬ 
dizione a domicilio, l'applicazione è in 
grado di gestire qualsiasi tipo di paga¬ 
mento compresa la carta di credito. 

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to per la consultazione di tutte le statistiche di i elidila e può ag¬ 
giornare automaticamente le giacenze di magazzino. 



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